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Roma

ANGUILLARA SABAZIA: UN'ISOLA ECOLOGICA IN MEZZO ALLE CASE. MONTA LA PROTESTA

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Tempo di lettura 2 minutiSale la protesta nel quartiere di Ponton dell'Elce. L'isola dovrebbe essere realizzata a pochi metri dalle abitazioni

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di Simonetta D'Onofrio

Il niet dei cittadini di Ponton dell’Elce per il progetto che dovrebbe portare l’installazione di un’isola ecologica in via delle Palme, all’interno del comprensorio, proprio a fianco delle case, dovrebbe far riflettere l’assessore all’ambiente del comune di Anguillara Sabazia, Enrico Stronati. Uno stop arrivato dalla Rete, su Facebook, dove l’assessore ha comunicato l’eventualità che nel lotto suddetto venga realizzata la mini isola ecologica, destinata secondo le sue parole solo a materiali “inerti” (che ha poi specificato trattasi di plastica, vetro e metalli, mentre per “inerte” normalmente si intende un materiale derivato da rocce che viene usato in edilizia).

Nessuno però si fida di questa eventualità, ben sapendo che un punto id raccolta del genere, specie se non presidiato, diventerebbe in poco tempo il ricettacolo di tutti quei rifiuti organici e non, ingombranti e pericolosi, che non dovrebbero far parte della lista dei materiali conferibili, ma che qualche incivile potrebbe pensare di lasciare davanti al cancello dell’isola ecologica, come in fondo è già avvenuto molte volte nella vecchia isola ecologica di Anguillara.


“Una lesione irreversibile per tutto il territorio – ci dice un cittadino che abita vicino al posto individuato dall’amministrazione comunale, e che non vuole si conosca il suo nome, per cui lo chiameremo con un nome di fantasia: Mario – una discarica a dieci metri dalle case. Hanno pensato di fare una schifezza del genere, e non hanno accennato nulla all’assemblea che c’è stata qui a luglio, con sindaco e assessori tutti in bella fila. E non mi dica che una cosa del genere l’hanno decisa in pochi giorni. Quando sono venuti qui già avevano pensato di mettere qui l’isola ecologica, ma se ne sono guardati bene dal dircelo”.
“È l’ennesima farsa. – aggiunge un altro cittadino – Due anni fa parlarono di un carrello che si muoveva da solo dove dovremmo gettare la differenziata. Ogni volta arriva un annuncio che fanno progetti miracolanti per la nostra zona, e alla fine cosa realizzano? Una schifezza in mezzo alle case.”
Il Comitato di Quartiere, per quanto ci ha riferito la Presidente, non è stato informato circa la possibile realizzazione dell’isola ecologica, apprendendo della notizia su Facebook grazie alla risposta data dall’assessore a un cittadino. Sorprende il fatto che proprio l’area indicata dall’assessore fosse stata chiesta dal Comitato per realizzare attività sociali.


Ci si attende a questo punto un intervento deciso da parte del Comitato. La mancata comunicazione da parte del Comune è un fatto grave, considerata l’importanza della questione, ma è solo un aspetto marginale rispetto al danno che potrebbe realizzarsi con la costruzione dell’isola. Il Comitato di Quartiere 9, che sembra molto bravo a fare i compitini, mandando le istanze, le interrogazioni, e attaccando sui pali i manifesti sotto dettatura del Comune, dovrebbe a questo punto far vedere “i denti”, e lottare per difendere la qualità della vita nel quartiere.