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Roma

ANGUILLARA, TRASPORTO SCOLASTICO: GENITORI DISORIENTATI E SICUREZZA LATITANTE

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Tempo di lettura 3 minuti Comitato Anguillara in Movimento:"Ancora una volta l’amministrazione sabatina palesa una mancanza di pianificazione, oltre che poca sensibilità verso le famiglie"

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A cura del Comitato Anguillara in Movimento

Anguillara Sabazia (RM) – Il trasporto scolastico è un importante servizio per le famiglie di Anguillara. Un servizio che permette a chi abita distante dai plessi scolastici,  ma anche a chi non ne ha la possibilità, di portare i propri figli a scuola. Molte sono le motivazioni che possono portare alla scelta di usufruire di tale servizio  che da sempre è un fondamentale per un'organizzazione famigliare, spesso con ritmi frenetici.

Risale al 4 luglio 2013 l'approvazione del nuovo  “Regolamento Comunale Servizio Trasporto Scolastico” mentre lo scorso 11 Settembre è stato firmato il nuovo contratto per il servizio del trasporto scolastico con la ditta Valcomino soc. coop. sociale arl di Roma, la stessa ditta che lo gestiva anche lo scorso anno.

Con il recente regolamento e la nuova concessione della durata di anni 3 (estendibile per ulteriori tre anni) è stata rivista l’organizzazione del servizio, in particolare, per quanto riguarda le fermate, dove viene espressa  l’intenzione che esse siano situate a non meno di 250 m l'una dall'altra all'interno dei centri abitati e non meno di 500 m al di fuori dei centri abitati.

Come spesso accade nel nostro territorio i cambiamenti vengono calati dall’alto senza coinvolgere la cittadinanza e soprattutto senza una chiara informativa. I genitori sono disorientati dalle informazioni contrastanti ricevute sia dagli uffici comunali, che dal personale della ditta gestore del servizio.

La nuova organizzazione delle fermate è un progetto condivisibile nei suoi punti generali, ma trascura completamente l'elemento più importante: la sicurezza. In un territorio altamente degradato come quello di Anguillara, dove molte strade sono prive di marciapiedi e piene di buche, con macchine spesso parcheggiate su entrambi i lati, dove le poche cunette per la raccolta dell’acqua piovana sono ostruite da erbacce o chiuse da cittadini poco accorti,  è da irresponsabili pretendere che le famiglie facciano camminare su questi tragitti i propri figli.

Ancora una volta l’amministrazione sabatina palesa una mancanza di pianificazione, oltre che poca sensibilità verso le famiglie, facendo uscire, a soli tre giorni dall’inizio delle scuole il comunicato con le mappe dei punti di raccolta divisi per zone. Nel comunicato  si giustifica il breve preavviso con la frase “nel pieno rispetto della tempistica in materia di appalti pubblici dettata dalla vigente normativa”.  I latini avrebbero usato la frase “excusatio non petita, accusatio manifesta” la cui traduzione letterale è "Scusa non richiesta, accusa manifesta".  Ma non è la sola mancanza. Analizzando le mappe si evince che alcune zone sono state dimenticate e come se non bastasse i punti di raccolta previsti sono privi di indicazioni precise sulla loro dislocazione. Prima dell’avvio di un progetto ci dovrebbe essere la fase preparatoria, invece si è deciso di iniziare senza prevedere tutti quegli accorgimenti di sicurezza per avere una zona di fermata dello scuolabus maggiormente protetta:  la segnaletica orizzontale (strisce attraversamento pedonale, area sosta Bus, strisce di demarcazione della corsia, ecc),  la segnaletica verticale (divieto di sosta, di sorpasso e segnale di sosta bus scolastico) e le pensiline che permetterebbero ai bambini di ripararsi dal freddo e dalla pioggia.

Ottimizzare il servizio scuolabus su modello del Piedibus vuol dire partire da una pianificazione territoriale basata sulla sicurezza del servizio e sulla qualità di vita, significa dare ai bambini e alle famiglie un motivo per scegliere in tutta tranquillità di usufruire di un servizio, che se strutturato bene, porterebbe vantaggi ad entrambe le parti.

Chiediamo quindi agli amministratori di fare autocritica e di ripristinare le fermate dello scorso anno, convocando la ditta e i rappresentanti dei genitori per ridefinire insieme il servizio, allo scopo di farlo partire solo dopo aver apportato tutti gli accorgimenti di sicurezza necessari ad un servizio altamente delicato come il trasporto scolastico.  I banchi di prova, quando ci sono di mezzo i bambini, non sono ammissibili.

 

 

                                                                                                                             

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Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

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Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

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