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Roma

ANGUILLARA TREC 2013: NONOSTANTE "PENEPOLE" IL LAZIO E’ CAMPIONE D’ITALIA

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Tempo di lettura 4 minuti La Federazione Italiana Turismo Equestre orgogliosa dei suoi atleti

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Redazione

Anguillara (RM) – Un grande successo al Country Relais I due laghi di Anguillara Sabazia per la gara federale più importante dell'anno, l'edizione del Trofeo delle Regioni 2013. Malgrado le condizioni meteo avverse di sabato mattina che hanno costretto il comitato organizzatore a sospendere lo svolgimento della gara, con sole 3 ore di ritardo rispetto al programma di gara, il Presidente di Giuria Loredana Fani, dopo essersi sincerata attraverso la protezione civile della fattibilità della prova in totale sicurezza, alle 10.30 ha autorizzato il via alla prova di orientamento e regolarità.
Al termine della prima giornata di gara, gli atleti laziali hanno chiuso la prova con 1247 punti, ben 45 punti in meno rispetto all'Emilia Romagna. La furiosa perturbazione "Penelope" che si è abbattuta sui campi di gara non ha di certo giocato a favore dei nostri atleti. Tra le file laziali si sentiva odore di disfatta già al termine della prova di orientamento e, malgrado l'enorme sportività dei nostri atleti, perdere un Trofeo già conquistato nella precedente edizione 2012 di Sarteano era per noi una sconfitta inaccettabile.

Domenica mattina, durante la preparazione dei cavalli ai box e nel campo prova, un silenzio assordante regnava sovrano. Ognuno di loro è comunque entrato in campo con il massimo impegno, necessario per aggiudicarsi più punti possibili anche se sapevano già che sarebbe stato molto difficile recuperare 45 punti nei confronti di una regione molto competitiva come l'Emilia Romagna. Sarà stato merito dello splendido paesaggio del Lago di Bracciano che contornava il campo di ppa e ptv, sarà stato merito della meravigliosa vista dalle bandierine della partenza del campo da cross messo a disposizione dal Country Relais I Due Laghi, sarà stato merito della musica di sottofondo che accompagnava gli atleti in ogni fase della gara ma, al conteggio finale delle tre prove, gli atleti laziali hanno superato di ben 189 punti la squadra dell’ Emilia Romagna.Un recupero che non ha eguali, una rimonta eccezionale a dimostrazione del fatto che gli atleti selezionati in rappresentanza della Regione Lazio non hanno nulla da temere.

La preparazione atletica che il responsabile della disciplina ha portato avanti con gli atleti in regione, dimostra ancora una volta che l’agonismo è fatto di impegno, di tecnica e di costanza e che queste tre qualità, unite alla passione per questa meravigliosa disciplina portano sempre e comunque al raggiungimento del gradino più alto del podio.

Il Lazio è quindi Campione d'Italia per l'ennesima volta con 2.007 punti seguito dall'Emilia Romagna che ha comunque ottenuto un eccezionale risultato chiudendo la competizione con ben 1.818 punti. Luca Polidori, un giovane atleta laziale e campione generale della categoria C4, intervistato al termine della gara ha dichiarato: "Una rimonta senza precedenti! Non solo abbiamo recuperato i 47 punti di svantaggio della prova di orientamento – racconta – ma abbiamo chiuso il punteggio generale del Trofeo con ben 189 punti di vantaggio rispetto alla squadra in vantaggio. Non so cos'altro dire 236 punti di recupero nelle sole prove di padronanza delle andature e di terreno vario sono davvero tanti. E' una soddisfazione enorme. Siamo una bella squadra e penso che abbiamo meritato la vittoria. Ovviamente il merito non è solo di noi atleti; la nostra forza viene soprattutto dal nostro istruttore e responsabile regionale Giampietro Magagnini che con costanza e passione ci sostiene durante i nostri allenamenti, giorno dopo giorno." Ma oltre a Luca Polidori, campione indiscusso del Trofeo nella categoria più alta, altri atleti laziali sono saliti sul podio a titolo individuale nella classifica generale:
1° Classificato in categoria C4 Luca Polidori con 395 punti
2° Classificato in categoria C4 Simone Magagnini con 381 punti
3° Classificata in categoria C2 Iryna Stasowska con 301 punti

Una squadra laziale davvero forte, il meglio che potevamo desiderare in rappresentanza della nostra regione per la vittoria del Trofeo Federale più ambito dell'anno. Il Comitato Regionale Lazio ringrazia quindi tutti gli atleti che hanno contribuito al punteggio finale per la vittoria: nella categoria C4 Luca Polidori, Simone Magagnini, Luca Palombo, Jean Louis Mermillod, Roberta Giovannini, Carlo Staglianò e Selvaggia Zaghi, quest'ultima vincitrice della ppa e ptv., nella categoria C2 Gianpiero Sensolini Arrà (1° CLASSIFICATO IN PROVA PADRONANZA ANDATURE), Arianna Laucci, Sabrina Trasatti, Pierangelo Ferracci, Irene Mian e Iryna Stasowska (quest'ultima vincitrice della PTV)

Il Comitato Regionale Lazio ha ringraziato in particolar modo lo chef d'equipe Riccardo Marcone per il supporto dato agli atleti durante la gara nonché gli atleti delle altre squadre laziali presenti al trofeo, che hanno ottenuto un ottimo risultato ma che soprattutto hanno permesso alla Regione Lazio di salire sul podio nazionale ancora una volta come "regione più numerosa" nella storia del Trofeo delle Regioni di TREC: Andrea Zenobi, Amadio Chiara, Domenico Puca, Maria Saulino, Giovanna Bizzarri, Veronica Mian, Rosaria Russo della Squadra, Giorgia Purificato, Francesca Bersellini , Carmen Scialdone e D'Ascenzo Filippo.

Giovanna Bizzarri racconta a L'Osservatore Laziale, "Eravamo pieni di grinta sì – dice Bizzarri – ma non pensavamo di vincere nonostante "Penelope" avesse messo in discussione la fattibilità della competizione fino a poco prima della gara. Invece siamo Campioni d'Italia e abbiamo portato a casa un'altra vittoria che ci rende orgogliosi di essere associati Fitetrec ma soprattutto di essere molto affiatati tra di noi. L'unione ci ha permesso di vincere e se neppure le avverse condizioni meteo riescono a fermarci allora significa che abbiamo tutti un gran talento!". 


In questa edizione del Trofeo delle Regioni, sì è svolto contestualmente anche il Campionato Italiano di TREC "Giovanissimi"; è la prima volta che le gara più importanti dell?anno delle due discipline vengono disputate nella stessa data e nella stessa location. La decisione è stata presa da un'idea nata dal responsabile regionale Giampietro Magagnini durante una riunione "Quale occasione migliore per nostri piccoli atleti di vedere quale sarà il loro futuro agonistico". Il Campionato Italiano di TREC Giovanissimi, per la categoria Esploratori, è stato vinto dalla laziale Marta D'Ascenzo mentre nella categoria Esordienti, si è aggiudicato il podio il laziale Luca Moschitti , entrambi gli atleti sono cavalieri provenienti dall'ASD Il Pavone di Castel di Guido(Roma).
Domenico Crispino Presidente Regionale e Giampietro Magagnini Responsabile della disciplina in regione, entrambi presenti alla competizione e alla premiazione finale, hanno ringraziato tutte le squadre presenti al Trofeo delle Regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo, Umbria e Puglia che con la loro partecipazione e il loro spirito di gruppo, hanno reso possibile lo svolgimento di questa bellissima competizione e la realizzazione di un evento pieno di successo.


Nelle fotografie Giovanna Bizzarri e Irene Mian, atlete che hanno partecipato al Trofeo delle Regioni presso Anguillara Sabazia (ha partecipato alla gara assieme a Giovanna e Irene anche Veronica Mian

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Cronaca

Roma, Tor Sapienza: Rider picchiato e derubato della bici elettrica da banda di ragazzini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Sapienza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della custodia cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica per i minorenni, nei confronti di 4 indagati, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso nonché, per uno dei soggetti coinvolti, di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico.
L’episodio è avvenuto in Piazzale Pino Pascali, periferia Est della Capitale, lo scorso 12 novembre 2023, ai danni di un rider di origine africana, senza fissa dimora. Nella circostanza, lo straniero è stato accerchiato da un gruppo di 5 giovani minorenni che, dopo il primo approccio hanno iniziato a picchiarlo colpendolo ripetutamente con calci e pugni e anche a bastonate al volto e al corpo, lasciando dolorante e sanguinante a terra, rubandogli anche la bicicletta elettrica.
Il rider, tuttavia, è riuscito a comporre il numero di emergenza 112, e a fornire una preliminare descrizione di alcuni componenti della banda alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta sul posto.
A seguito delle immediate ricerche in zona, dopo pochi minuti, i militari sono riusciti a identificare 2 ragazzi minorenni, corrispondenti alle sommarie informazioni fornite dalla vittima, entrambi con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, i quali fin da subito non sono riusciti a fornire una valida giustificazione sulla loro presenza in zona. Accompagnati per accertamenti, giunti in caserma, alla vista del rider, hanno iniziato subito ad inveirgli contro, pronunciando frasi a sfondo razziale e minacce di morte.
Nel prosieguo delle indagini, le rivelazioni dei minori sottoposti a controllo, corredate da riscontri e riconoscimenti fotografici degli altri coetanei, con i quali gli stessi si accompagnavano la sera dell’aggressione, hanno consentito di delineare un quadro chiaro circa le dinamiche del pestaggio e le responsabilità in capo a ciascuno dei relativi autori.
L’Autorità Giudiziaria concordando l’attività condotta dai Carabinieri, ha disposto la custodia cautelare presso I.P.M per due dei cinque teenagers, riconosciuti quali componenti del gruppo di minori italiani e stranieri autori dell’azione criminosa, in virtù della relativa spregiudicatezza e pericolosità sociale. A due degli indagati, ai quali è stato riconosciuto un ruolo minoritario nella commissione del reato, saranno collocati in una Comunità individuata dal Centro per la Giustizia Minorile di Roma, mentre l’ultimo partecipante, anch’esso individuato ed identificato, non è risultato di alcun provvedimento in quanto non imputabile.
Il rider, invece, a causa delle lesioni subite durante l’agguato, trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I° di Roma, i medici hanno riscontrato contusioni multiple al capo, al gomito, al piede e polso destro con una prognosi di 20 gg.

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Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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