ANGUILLARA – UDC : “ PIZZORNO DECUPLICA IL COMPOST A DISCAPITO DELL’AMBIENTE”

"Pizzorno, con un trucco degno del miglior prestigiatore, sfrutta il termine “cambio d’uso di un area demaniale” proponendo al Consiglio Comunale di dare vita ad una vera e propria città del compostaggio a discapito delle norme e del paesaggio". 

– DOCUMENTAZIONE COMPOSTAGGIO – 

Redazione

Anguillara (RM) –  “Piuttosto che nascondersi dietro la figura del perito demaniale e di una deliberazione dai propositi farlocchi e devastanti per l’ambiente, Pizzorno trovi il coraggio di ribellarsi dagli errori del passato facendo sinergia con il Sindaco Sala per dividere costi e utili in un’operazione comune, e renda il palazzo baronale quella casa di vetro tanto annunciata in campagna elettorale”.

Lo asseriscono Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi componenti del gruppo UDC di Anguillara dopo aver preso visione della proposta di deliberazione riguardante il mutamento della destinazione d’uso di un terreno comunale in località Monte Lungo per Impianto di Valorizzazione dei flussi provenienti dalla raccolta differenziata.

“Due anni votati all’immobilismo – rilevano i consiglieri sabatini – e ora, con la scusa del ciclo dei rifiuti uno scatto di reni estivo che rischia di provocare solo danni e un ecomostro. E così, mentre Anguillara è impaziente di conoscere i contorni della speculazione edilizia sulle volumetrie dei programmi integrati per acquisire opere pubbliche, Pizzorno, con un trucco degno del miglior prestigiatore, sfrutta il termine “cambio d’uso di un area demaniale” proponendo al Consiglio Comunale di dare vita ad una vera e propria città del compostaggio a discapito delle norme e del paesaggio. 

Tra l’altro – sottolineano i referenti Udc – l’ordine del giorno voluto dal sindaco è un coacervo di violazione delle regole tanto in materia urbanistica quanto sull’affidamento di servizi sugli appalti pubblici, ed apre il fronte ad uno sfruttamento industriale con grave impatto ambientale in una zona di rilevante valore agricolo tutelata dalla Regione Lazio.

Nella pratica – spiegano ancora – i buoni propositi ambientali dell’Amministrazione Pizzorno sono stati prima rinnegati con la deroga per il parcheggio di Martignano – dove è trascorso un mese senza esito mentre la zona protetta dal Parco risulta abbandonata e senza controllo -, e poi sono stati del tutto affossati con il decuplicare della superficie dell’impianto per il porta a porta, elevando i 3 ettari originari ai 26 attuali, praticamente un’area pari a due terzi di Ponton Elce. 

E per rendere ancora più appetibile l’operazione economica originaria, la Giunta propone di trasferire l’area d’intervento dall’austera e desolata località delle Pantane a quella di Monte Lungo a ridosso della Braccianese, meglio collegata e servita, favorendo così l’incremento della produzione industriale da 10.000 a 35- 40.000 tonnellate. 

Di fatto, l’attuale compagine di sinistra, alla chetichella, e senza accennare alla riapertura dei termini per favorire l’evidenza pubblica del contestato bando promulgato dalla Giunta Minnucci, ne muta sostanzialmente l’ubicazione ed i benefici. Non ci presteremo a questo gioco, – anticipano i referenti sabatini –  e sottoporremo al Presidente Ricci la questione pregiudiziale per il ritiro del punto all’ordine del giorno a causa di incompletezza documentale e illegittimità dei contenuti.

Come forza d’opposizione responsabile non siamo pregiudizialmente contrari al Compostaggio, ma auspichiamo il prevalere della buona politica con un Sindaco che finalmente – concludono Manciuria e Fantauzzi – si faccia promotore di un sano dibattito sull’area d’intervento, sulle ricadute economiche a favore dei concittadini, integri tale industria all’ambiente ed eviti la devastazione dell’agro romano ed infine sottoponga a referendum l’utilità effettiva di tale opera in considerazione di un analoga operazione nella vicina città di Bracciano”.