ANGUILLARA: UN ALTRO FRANCESCO VENUTO DA LONTANO

di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Tutti conoscono il “Francesco Mundial” venuto da lontano. Tutti hanno presente il suo  viso sorridente, l’atteggiamento umile e sereno. E’ Papa Bergoglio, il successore di Pietro. E’ il primo Papa Gesuita e il primo dal sud America, Argentino, nato a Buenos Aires. E’ sempre stato vicino alla gente, ai poveri ed ora che è diventato Pontefice non ha cambiato atteggiamento.

Nella cittadina di Anguillara Sabazia, invece, non tutti conoscono il nuovo Francesco.  Solamente coloro che hanno avuto la fortuna di incrociarlo lungo il cammino possono apprezzarlo e stimarlo. Don Francesco Javier Bothia Caceres  è nato a La Uvita (Boyacà), Colombia il 24 dicembre 1981. L’energia della sua giovane età la sta mettendo al servizio dell’educazione dei giovani dell’Oratorio Madonna della Rena. Il suo motto sta in uno dei suoi post della sua bacheca: “inculcar el deseo de aprender puede ser el mayor regalo que se le puede dar a un nino”.

Prima di approdare ad Anguillara,  Don Caceres si è laureato, nel 2000, a San Juan (Porto Rico) presso il Colegio Ntra. Sra. Del Pilar, La Uvita (Boyacà) Colombia . Successivamente venuto a Roma per completare i suoi studi teologici, si è iscritto alla Pontificia Università "San Tommaso d'Aquino"Agelicvm per i suoi studi filosofici. Alla scomparsa del parroco, Mons. Alvaro Vignolini, il 22 marzo 2014, a don Francesco è passata la responsabilità della parrocchia di S.Maria Assunta in Cielo. Da Mons.Vignolini, il giovane sacerdote venuto da lontano, ha assorbito la disciplina, la saggezza , il senso del dovere e la charitas.
Si è subito messo all’opera. Ha saputo creare intorno a se un gruppo di giovani collaboratori.

Proseguendo nel solco tracciato da Mons. Vignolini, don Francesco ha subito pensato nel dare una nuova impronta alla parrocchia S.Maria Assunta. Senza indugiare, ha istituito, ogni giovedì, l’ora dell’adorazione alle ore 21.00. Davanti al tabernacolo del Santissimo ha fatto collocare degli inginocchiatoi, per facilitare i fedeli ad avvicinarsi al Santissimo. Contemporaneamente ha messo mano all’ufficio parrocchiale, rinnovandolo completamente. Tutta questa organizzazione non gli ha impedito di occuparsi dall’organizzare le attività dei giovani dell’Oratorio. Con l’aiuto prezioso dei catechisti ed i suoi giovani collaboratori, don Francesco sta organizzando seminari di studi, cene conviviali, simposi, gite culturali e gare sportive antagoniste per i ragazzi. Il tutto per educare, guidare e avvicinare i giovani al Vangelo.

I ragazzi dell’Oratorio sono costantemente seguiti, guidati ed aiutati dai collaboratori sotto la sua guida. La nuova organizzazione e l’assistenza indispensabile dei suoi assistenti inizia a dare dei frutti. Alla chiesa di  San Francesco e nella chiesetta della Madonna delle Grazie, sul lago,  si può iniziare a parlare di un avvicinamento partecipato dei giovani  alle funzioni sacre. C’è prete e prete. Questa è la figura di prete che i fedeli immaginano. Don Francesco non è,  ne anti ne post Concilio Vaticano II.

Il Francesco che è venuto da lontano e “pro Vangelo”, ha uno spiccato senso del Sacro e tanta voglia di volerlo trasmettere agli altri. Non è un bacchettone. Tutto il contrario. Di lui si può dire che dà a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. Forse per questo che è tanto amato dai giovani.

Auguriamo all’amico don Francesco un proficuo lavoro. La parrocchia S.Maria Assunta, in particolare, è felicissima che rimarrà ancora per altri due anni. Educare i giovani è un’ardua impresa. Ripeteva un vecchio saggio che chi non sa obbedire non imparerà mai a guidare oppure ad impartire ordini.
Don Francesco è un sacerdote fedele alla chiamata vocazionale al quale entusiasta ha risposto e per questo la sua guida non può essere che quella giusta. Con tante figure come quella del nostro Francesco l’educazione dei giovani non dovrebbe presentare ostacoli.
Auguri a lui ed ai suoi collaboratori. Fortunati sono quei ragazzi dell’Oratorio della Madonna della Rena