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Cronaca

Antimafia, sequestrati beni per 1,5 milioni di euro a famiglia Rom

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Nell’ambito delle attività istituzionali in materia di leggi antimafia e di misure di prevenzione, la Direzione Investigativa Antimafia di Milano, la Guardia di Finanza di Vercelli ed il Reparto Operativo dei Carabinieri di Bergamo, all’esito di congiunte ed articolate indagini di carattere patrimoniale, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale Ordinario di Torino – Sezione Misure di Prevenzione – a carico di soggetti appartenenti ad una famiglia di etnia “ROM”, insediatasi da decenni tra i comuni di Gattinara e Rovasenda – nella provincia di Vercelli – gravati da condanne per reati contro la persona ed il patrimonio e, pertanto, considerati portatori di pericolosità sociale.

Il provvedimento del Tribunale, che ha accolto in toto le richieste del Direttore della DIA, ha riguardato 6 persone fisiche ed ha colpito cespiti risultati nella disponibilità diretta ed indiretta dei soggetti proposti, in particolare sequestrando 3 ville di pregio e 2 terreni a loro riconducibili, considerate oggetto di sperequazione patrimoniale ed incoerenti con il profilo economico reddituale del proposto.

Il valore dei beni sequestrati è stato stimato in circa 1,5 milioni di euro e sono stati già immessi in possesso dell’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Torino.

Nel corso degli approfondimenti investigativi svolti, si è proceduto alla ricostruzione degli investimenti patrimoniali posti in essere dai soggetti nell’ultimo decennio, consentendo di accertare i nessi tra pregresse attività delittuose e flussi di ricchezza impiegati nell’acquisizione di beni mobili ed immobili.

L’esito dell’attività ha consentito di appurare la serialità ed abitualità dei proposti alla commissione di attività delittuose dimostrando la sussistenza della correlazione temporale tra pericolosità sociale ed incrementi/sproporzioni patrimoniali incompatibili con il profilo reddituale.

L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, a tutela e salvaguardia, invece, della parte sana del tessuto economico nazionale: operazione resa possibile grazie alla stretta collaborazione e sinergia tra Carabinieri, Guardia di Finanza e DIA che, esaltando le rispettive competenze professionali e mettendole a reciproca disposizione, ha consentito al Tribunale di Torino l’emissione dei provvedimenti di sequestro.

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Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



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Esorcismo con rito islamico: morto un 43enne

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La causa della morte di un uomo di 43 anni a Salassa (Torino), non era, come si pensava, un’overdose di droga, ma il soffocamento durante un esorcismo con ritmo islamico.

L’hanno accertato le indagini dei carabinieri della compagnia di Ivrea, che hanno fermato l’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima. La donna è agli arresti domiciliari, gli uomini sono in carcere.

Le indagini hanno appurato che il 43enne era già dovuto ricorrere alle cure ospedaliere dopo un precedente rituale, guidato dallo zio. Vittima e fermati sono tutti di origine nordafricana.

Il tragico epilogo del rituale in un appartamento di Salassa, lo scorso 10 febbraio

La vittima era stata già sottoposta ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, in quanto ritenuto dai propri congiunti posseduto dai demoni. I carabinieri, invece, hanno rivelato un’altra verità nonostante il tentativo dei sospettati di sviare le indagini. L’esito dell’autopsia ha poi stabilito la causa del decesso per soffocamento. Lo zio della vittima, figura di riferimento della comunità islamica di Cuorgnè, un altro Comune del Canavese, avrebbe guidato i rituali.

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Roma, operazione decoro alla stazione Termini: arrestata una persona e 13 denunciate

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ROMA – Nella giornata di ieri è scattata un’attività di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale Roma nell’area della stazione ferroviaria Termini, finalizzata alla tutela del decoro e al contrasto di ogni forma di illegalità.
Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Centro, supportati dai colleghi del Gruppo di Roma, hanno passato al setaccio l’area antistante la stazione, da piazza dei Cinquecento fino ai giardini Einaudi e sotto i portici adiacenti al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, dove hanno rimosso numerosi giacigli di fortuna, lì ammassati come bivacco per senza fissa dimora.
In particolare, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato 2 cittadine peruviane sorprese in via Enrico De Nicola dove avevano allestito la loro attività di rivendita di cibo pronto, completamente abusiva.
Le donne, infatti, stavano vendendo bottiglie di birra in vetro, lattine di bevande analcoliche e generi alimentari, contenuti in pentolame e confezioni di plastica già suddivise in porzioni.
Due i “punti vendita” al dettaglio, con relativi menù e prezzi, scoperti dai Carabinieri sul marciapiede antistante l’ingresso del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, sequestrate bibite e 240 kg di generi alimentari contenuti in pentolame e confezioni di plastica di varie dimensioni, il tutto sottoposto a sequestro amministrativo. A loro carico sono state elevate sanzioni pari a 10.000 euro.
Un 46enne peruviano è stato invece denunciato perché trovato in possesso di 72 capi di abbigliamento, ancora con i cartellini dei prezzi applicati, di dubbia provenienza.
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi arrestato un cittadino italiano, senza fissa dimora, bloccato appena dopo aver rubato alcuni capi di abbigliamento da un negozio all’interno della Galleria Forum Termini.
Altre 12 persone sono state denunciate a piede libero: quattro persone per tentato furto, una perché trovata in possesso di un coltello, una perché trovata in possesso di documenti di terze persone, due responsabili per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Roma e altre 4 responsabili di inosservanza del D.a.c.ur., emesso nei loro confronti dal Questore di Roma.
Durante l’attività i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno anche eseguito numerosi posti di controllo alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di 173 persone e la verifica su 48 veicoli.



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