Anzio: bagno di folla per l'incontro sulla legalità

 

Red. Cronaca
 
ANZIO (RM) – ‘Abbiamo le spalle larghe rispetto agli insulti, scattati in assenza di argomentazioni, che ci siamo presi dal sindaco di Anzio. Si finge un'inaccettabile ignoranza di fronte ad un quadro definito inquietante dal Ministero degli Interni e dalla prefetta di Roma, con presenza diffusa di organizzazioni mafiose. Non è possibile fare 'Alice nel paese delle meraviglie'. Per questo é fondamentale il ruolo dell'informazione che ci dà gli strumenti per capire. A chi ci ha dato dei 'disturbati mentali' rispondo come vice presidente della Commissione Lavori pubblici: sulle vicende degli appalti, la politica fa la differenza rispetto agli indirizzi che fornisce ai funzionari. Sulle Biogas il ministro Galletti ha dato risposte significative alla nostra interrogazione: per questo voglio capire che opinione ha il sindaco sugli impianti, rispetto ai quali una volta dà parere favorevole e un'altra si avvale di una determina’. Lo ha dichiarato il senatore di Sinistra Italiana Massimo Cervellini, vice presidente della Commissione Lavori pubblici, intervenuto la mattina di sabato all'incontro sulla legalità 'LegalizzAnzio, fragilità del nostro territorio, una cultura da ricostruire, presso Serpa Hotel di Anzio.

‘Non solo ad Anzio, ma sull'area vasta del litorale sud di Roma, oltre alle palesi infiltrazioni criminali, persistono atti intimidatori. Con il tessuto delle associazioni locali e delle forze politiche vinceremo la battaglia se, anche con opinioni diverse, saremo tutti dalla stessa parte. Rispetto all'inquietante presenza delle più importanti famiglie di camorra e 'ndrangheta, alcune delle quali proprio ad Anzio, nessuno potrà dire che non sapeva. Noi abbiamo il dovere, non solo il diritto, di porre interrogazioni. Da parte di un Governo che non dà risposte o le fa pervenire dopo lunghissimo tempo, è significativo che siano arrivate proprio ora le risposte a due nostre interrogazioni, una sulle Centrali Biogas e l'altra sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose: non ci sono elementi oggettivamente univoci per procedere allo stato attuale. Noi dobbiamo fare la nostra parte: possiamo modificare elementi, fermare storture e soprattutto rappresentare ai pubblici amministratori che non sono isolati. Questo é fondamentale di fronte a presenze mafiose che sul territorio cercano il dominio. La sede consiliare comunale non avrebbe potuto ospitare le tante persone venute qui. Oggi siamo meno soli, in grado di argomentare notizie e informazioni che non permettono a nessuno di fare strumentalizzazioni. Noi chiediamo strumenti dello Stato. Sono intervenuti oggi esponenti del Municipio di Ostia, il cui scioglimento per mafia ha fatto venire a galla la polvere criminale sotto il tappeto, così come il processo a Mafia capitale ha squadernato molti assetti. Forza! Questo impegno ha senso se continueremo a farlo insieme, nel confronto con le opinioni diverse, cuore delle battaglie quando si è a posto con la coscienza e non si rimuove la realtà: quando un territorio come Anzio è definito inquietante, il problema delle mafie evidentemente esiste’.