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Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy, tutti avvocati con la seconda raccolta di Capcom
Published
10 mesi faon
Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy è la seconda raccolta di novel investigative per PC, PS4 e PS5, Xbox One, Series X/S e Nintendo Switch. Il titolo contiene i tre videogiochi che concludono la serie iniziata nel 2001 da Shu Takumi, facendo seguito alla precedente collezione del 2019 con protagonista l’avvocato Phoenix Wright. Ma andiamo a scoprire di più sul protagonista di questa nuova trilogia. Apollo Justice è un personaggio interessante e ben caratterizzato, che merita l’inserimento nel titolo della trilogia nonostante ricopra un ruolo centrale solo in uno dei tre videogiochi del pacchetto. Il legale è infatti il protagonista indiscusso del “suo” Apollo Justice: Ace Attorney, ma in Phoenix Wright: Ace Attorney – Dual Destinies e Phoenix Wright: Ace Attorney – Spirit of Justice è sempre Phoenix Wright a tenere “banco” in aula. Per poter capire pienamente il filo della storia delle tre remaster, il nostro consiglio è quello di seguire l’ordine cronologico e di pubblicazione dei titoli, e magari anche di recuperare la prima raccolta della saga. In ogni caso, all’avvio è sempre possibile scegliere liberamente con quale gioco iniziare, e addirittura far partire i singoli capitoli di ogni episodio in qualunque ordine si voglia, dato che non ci sono specifici requisiti da rispettare. Questo è sicuramente un bene: il target principale del lancio di questo titolo sono principalmente i fan della serie, che potrebbero voler rigiocare solo un caso specifico senza dover ripercorrere per intero una delle avventure. In Apollo Justice: Ace Attorney, il teatro principale dell’azione è la ben nota aula di tribunale presieduta dall’ormai noto ai più “giudice barbuto”. Tuttavia, sette anni dopo gli eventi del precedente capitolo, Phoenix Wright non è più dal solito lato del banco: ha perso al sua licenza da avvocato, si guadagna da vivere in un bar russo giocando a Poker e per di più è accusato di omicidio. Starà quindi a chi gioca, nel ruolo del neo assunto avvocato Apollo Justice, prendere le sue difese e tirarlo fuori dai guai. Data la natura del gioco e l’importanza cruciale dei colpi di scena per assicurarne la piena godibilità , anche se si tratta di una remastered di una serie con qualche anno sulle spalle, preferiamo rimanere misteriosi sul resto dei casi e degli eventi. A margine, ci preme comunque specificare che Apollo Justice: Ace Attorney è l’ultima storia scritta direttamente da Shu Takumi, l’ideatore di Ace Attorney, prima che il testimone passasse al duo composto da Takeshi Yamazaki e Yasuhiro Seto. È comprensibile che giunti al quinto e sesto episodio manchi un po’ di freschezza e che il gameplay un po’ ripetitivo si faccia sentire, nonostante con il cambio di direzione siano stati operati diversi rinnovamenti. Per esempio, pur rimanendo di base opere leggere con risvolti e personaggi comici, le tematiche di Dual Destiny e Spirit of Justice sono più “critiche” nei confronti del sistema giudiziario giapponese a cui si ispirano. Il sesto gioco, in particolare, è ambientato in un paese dove l’avvocato deve scontare la stessa pena dell’imputato qualora perdesse la causa: una condizione nella quale alcuni hanno rivisto il super carico di responsabilità nei confronti dei legali del paese del Sol Levante.
Le basi di gioco offerte dal titolo sono le stesse fin dal 2001, solide e divertenti. Queste definiscono il genere della saga come un ibrido di puzzle game investigativo e novel pura, ambientando il tutto in aule da tribunale dove si tengono processi alquanto movimentati. Tanto la difesa quanto i pubblici ministeri coinvolti, infatti, agiscono più da detective che da avvocati, esaminando le prove, producendone di nuove, interrogando i sospettati, i testimoni e gli imputati allo scopo di trovare incongruenze rilevanti per una risoluzione in loro favore. I nodi da sciogliere e l’impalcatura su cui si costruiscono i casi variano in termini di complessità, ma l’esperienza è abbastanza guidata dalla progressione narrativa: la soluzione non è sempre ovvia, ma mai troppo difficile da identificare. Insomma, la soluzione c’è, bisogna solo essere attenti ed esaminare ogni cosa a dovere e avere bene in mente l’evoluzione del caso. Come già è successo in occasione della precedente trilogia, la remastered propone nuove, bellissime texture in alta definizione. Il comparto grafico di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy è una gioia per gli occhi: sia le illustrazioni disegnate per i dialoghi di ciascun personaggio in Apollo Justice: Ace Attorney, aderenti allo stile dei primi tre episodi Phoenix Wright, che i modelli tridimensionali adoperati al loro posto nei due giochi successivi sono espressivi e vivi come non mai. Da DS e 3DS a Xbox Series X, dove abbiamo svolto la nostra recensione, il balzo qualitativo è evidente e piacevolissimo, su qualunque dimensione di schermo. Ci sono piaciute molto le aggiunte volte a migliorare la qualità generale del gioco, come gli slider per modificare la trasparenza dei box di dialogo, la velocità di scorrimento dei testi e altri sotto menù raggiungibili in qualunque momento. La cronologia dei testi per esempio, per i più “distratti” è imprescindibile, dato che registra ogni testo passato a schermo fino alla fine del capitolo e permette di consultarlo in ogni momento del gioco, proprio come un taccuino per gli appunti. Ottima anche la modalità “storia”, che elimina il gameplay del tutto e risolve in autonomia puzzle e casi, per consentire a chi lo vuole di godersi solo le ottime trame. Tuttavia, Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy è alquanto carente di contenuti Extra interessanti. Sono presenti solo la Sala dell’orchestra, ossia un semplice Jukebox con salvate tutte le colonne sonore dei tre videogame, e lo studio animato dove visualizzare, riprodurre e personalizzare le animazioni di tutti i personaggi, che si possono piazzare su qualunque sfondo e con qualunque effetto disponibile, tra “Obiezione!”, primi piani ad effetto, pose di varia natura per creare mini clip personalizzate. Anche la art gallery con schizzi e bozzetti dei protagonisti non è particolarmente ricca e risulta più che altro essere un riempitivo più che un contenuto ben pensato per aggiungere qualcosa alla produzione. Purtroppo, è d’obbligo sottolineare che ancora una volta è assente la localizzazione nella nostra lingua, e sappiamo come questo ostacolo, specie nel genere delle visual novel possa rappresentare, per chi non parla l’inglese e per i giocatori più giovani di conseguenza, un ostacolo enorme. Tirando le somme, se si è appassionati della serie o del genere, Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy rappresenta un vero e proprio “must have”. Per chi invece non è pratico del genere è consigliato prima capire bene che tipo di gioco è e poi procedere all’acquisto.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 7,5
Sonoro: 7
Gameplay: 7,5
Longevità: 7,5
VOTO FINALE: 7,5
Francesco pellegrino Lise
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