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Latina

APRILIA: A GIUGNO LA PRIMA INFIORATA DA RECORD

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Tempo di lettura 2 minuti L’obiettivo è quello di battere il record di una cittadina colombiana iscritta nel registro del Guinness dei Primati.

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Aprilia (LT) – Si mette all’opera l’Associazione culturale Artistica e di Volontariato Infiorata Città di Aprilia: i volontari domani sabato 28 maggio, dalle 8 del mattino, saranno protagonisti della festa della Parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa del quartiere Agroverde. Sarà realizzata una splendida infiorata sul sagrato della chiesa.

In programma anche la mostra “Icone e ceri pasquali” dell’iconografa Lucia Colangelo. Sarà l’ennesima prova generale in vista del grande evento previsto per fine giugno. Dal 24 al 26 giugno, infatti, l’associazione realizzerà la prima “Infiorata Città di Aprilia”, un evento da record.

Prosegue intanto il reclutamento dei volontari con l’aiuto di alcuni bar della città: l’obiettivo è quello di battere il record di una cittadina colombiana iscritta nel registro del Guinness dei Primati. I cittadini quindi potranno esprimere la loro volontà di partecipare all’Infiorata Città di Aprilia recandosi nei bar: “Antichi Sapori”, “Bar Saurini”, “Bar Davi” e “Pausa e Caffè”.

Stanno prendendo corpo i quadri che verranno ricoperti di petali, il percorso è già stato deciso: l’Infiorata inizierà dal sagrato della chiesa di San Michele passerà poi per via degli Oleandri, Largo dello Sport, viale Marconi, via dei Lauri, via delle Margherite (attraverso via Piemonte) e poi arriverà in via Di Vittorio per tornare in piazza attraverso via Giovanni XXIII. Un percorso importante, un lavoro intenso, per questo occorrono tante braccia.

Anche questa iniziativa – nata da un’idea in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, San Michele Arcangelo, grazie al coinvolgimento di alcuni fedeli delle parrocchie della Vicaria di Aprilia quali San Pietro in Formis, Maria Madre della Chiesa e Spirito Santo –  si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti dell’80esimo della città. Per raggiungere il recor è necessario l’aiuto di tutta la città: occorre almeno un migliaio di volontari. Il progetto prevede la realizzazione, con circa 900.000 steli di fiori, di un tappeto di 3.500 metri quadrati lungo ben 2.700 metri.

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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