APRILIA: I DEBITI DI ACQUALATINA NON SI SCARICANO SUI CITTADINI

Redazione

Aprilia (LT) – Si sono conclusi i lavori del Consiglio Comunale convocato dal Presidente Bruno Di Marcantonio, al termine del dibattito sulle interrogazioni e dei punti all’ordine del giorno, tutti approvati. Tra di essi, di particolare rilievo ha avuto la proposta di deliberazione sul tema della gestione del servizio idrico integrato, approvata in seguito ad un ampio dibattito e confronto tra le forze politiche rappresentate in aula consiliare.

Il Consiglio ha ribadito fermamente la volontà già espressa dallo Statuto Comunale, cui è stato recentemente inserito il concetto di “acqua bene comune”, ovverosia che la gestione del servizio idrico integrato debba essere realizzata senza finalità lucrative, in quanto servizio pubblico di interesse generale e che sia necessario avviare un percorso di ripubblicizzazione finalizzato al superamento dell’attuale forma privatistica.

A tal proposito, nel corso della recente seduta di Conferenza dei Sindaci dell’Ato4, il Comune di Aprilia è stato insieme ad altri dieci Comuni firmatario di un documento che ha espresso contrarietà alla delega al Presidente Armando Cusani per avviare una trattativa esplorativa con il socio privato sulla sua eventuale disponibilità a cedere le quote del pacchetto societario di Acqualatina.

Il Consiglio Comunale, in relazione a ciò, ha quindi deliberato la necessità di «un’esplorazione sistematica e imparziale delle condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali in cui versa l’attuale gestore, ai fini di una serena valutazione dei costi e dei benefici di un’eventuale acquisizione delle quote detenute dal socio privato, previa manifestazione di interesse da parte dello stesso».

«Come già ampiamente espresso nei tavoli di competenza e più volte ribadito – ha commentato il Sindaco Antonio Terra – non vogliamo che, dietro alla facciata della ripubblicizzazione del servizio idrico, per la quale si è espressa favorevolmente la grande maggioranza degli italiani attraverso un Referendum, si nasconda l’opportunità di scaricare sugli enti locali, ovverosia su tutti i cittadini, la forte situazione debitoria che parrebbe aver accumulato Acqualatina, almeno stando a quanto riportano autorevoli media locali. Per questo motivo, ogni decisione in merito va assunta solo dopo aver chiarito i rapporti del gestore con i Consorzi di Bonifica, la Depfa Bank e le sue risorse umane. Infine, siamo sempre più convinti che debba essere un coordinamento di Comuni e non il Presidente Cusani a gestire le attività allo stesso oggi delegate».