ARCE: ESITO NEGATIVO PER LE IMPRONTE DIGITALI. L'ASSASSINO DI SERENA E' ANCORA IN LIBERTA'

Redazione

Frosinone – Nessuna nuova per la famiglia di Serena Mollicone. Hanno dato esito negativo anche gli accertamenti comparativi sulle impronte digitali per scoprire l'assassino di Serena, la studentessa scomparsa il primo giugno 2001 e ritrovata uccisa, legata e imbavagliata, due giorni dopo nel boschetto di Fonte Cupa ad Anitrella, nelle vicinanze di Arce dove la ragazza viveva. La relazione consegnata dai Ris di Roma al procuratore capo di Cassino Mario Mercone, titolare dell'inchiesta, ha fornito lo stesso risultato dei nuovi test del Dna svolti su 272 persone e consegnati alla procura prima di Natale. Dopo oltre 12 anni di indagini, dunque, l'assassino della diciottenne di Arce non ha ancora un nome e un volto. Per la morte della studentessa sono indagate con l'ipotesi di omicidio volontario e occultamento di cadavere sei persone, tutte scagionate dagli accertamenti scientifici svolti finora. Ora per la loro posizione, come lasciano capire gli inquirenti, si va verso l'archiviazione.A dicembre era stata concessa una proroga e il fatto aveva acceso ancora di più le speranze nel padre di Serena, Guglielmo Mollicone. Era stato chiesto un mese di proroga in quanto gli uomini del Ris stavano comparando tra le impronte dattiloscopiche e le tracce di Dna rinvenuti sul corpo di Serena Mollicone e i campioni prelevati a oltre 200 persone entrate nella rosa dei sospettati per la morte l’occultamento di cadavere della diciottenne di Arce. Adesso staremo a vedere che cosa dirà il legale della famiglia Mollicone. 

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