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Roma

ARICCIA, FOCUS SULLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA E I POSSIBILI RISCHI AMBIENTALI

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Tempo di lettura 2 minuti L’obiettivo dell' intervento è l’identificazione dei livelli di “rischio territoriale”, di tipo ambientale

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Redazione

Ariccia (RM) – Importante incontro che si terrà ad Ariccia il 20 marzo alle ore 17.30 a Palazzo Chigi in Ariccia – Sala Bariatinsky sulla "pianificazione urbanistica ed il rischio idrogeologico", organizzata dall' Archeoclub Aricino-Nemorense, Sigea e Comune di Ariccia.

Verranno presentati gli aspetti geomorfologici e geologici del Vulcano dei “Colli Albani” (D. De Rita e M. Fabbri) atti ad individuare la struttura, la conformazione ed i materiali che costituiscono questo unico e particolare sito in relazione all’espandersi delle urbanizzazioni e del consumo del suolo ed alla pressione della città di Roma (E. Loret).

I temi presentati da diverse angolazioni e competenze professionali forniranno elementi utili per affrontare le problematiche di sviluppo e tutela dei luoghi in relazione ai possibili rischi ambientali e paesaggistici. L’obiettivo dell' intervento è l’identificazione dei livelli di “rischio territoriale”, di tipo ambientale, ottenuti confrontando parametri urbanistici con alcuni parametri geo-morfologici, quali le formazioni geo-litologiche e l’acclività. A tale scopo si è presa in esame, come area di studio il Bacino del Lago di Nemi. Si è costruito, quindi, un modello di rischio utilizzando un sistema informativo GIS: in tale sistema sono state inserite e georeferenziate le informazioni desunte da dati satellitari (ESA- Esrin Frascati) e da diversi livelli cartografici relativi alla struttura geologica e morfologica del territorio in esame.

Il modello proposto, (E. Loret, F. Medici, C.Testana) che individua diverse classi di rischio ed è costruito utilizzando immagini da satellite tiene conto, inoltre, sia dei parametri urbanistici sia di quelli geo-morfologici, e può essere esteso ed applicato a diverse realtà territoriali. La sovrapposizione obiettiva delle informazioni e la conoscenza potranno fornire utili indicazioni ad una programmazione e pianificazione territoriale consapevole e sostenibile, vantaggiosa per le comunità insediate all’insegna del mantenimento e valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali ancora disponibili.

Interventi:

Prof.ssa Donatella De Rita. Professore Associato, docente di Geologia delle Aree Vulcaniche, Dipartimento di Scienze, Università di Roma 3

Dott.ssa Marina Fabbri. Geologo Presidente SIGEA Lazio Aspetti geologicogeomorfologici del Vulcano dei Colli Albani.

Dott. Emanuele Loret. DISP Geoinformazione Università di Roma Tor Vergata

L’espansione edilizia verso i Colli Albani, la pressione di Roma attraverso le immagini Satellitari

Prof. Ing. Franco Medici. Professore Associato, docente di Scienza e Tecnologia dei Materiali “Sapienza” Università di Roma ‐ Analisi del rischio territoriale

Arch. Carlo Testana. Phd in Ingegneria Edile‐Architettura.

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Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

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Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

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