ARICCIA: INIZIATO IL COUNT DOWN PER LA SAGRA DELLA PORCHETTA

 

Quest’anno due grandi novità per i consumatori. L’alleanza della Sagra con i produttori del Mercato Contadino di Ariccia che saranno presenti alla Sagra con una propria rappresentanza e che tutti i fine settimana ospiteranno i produttori di porchetta all’interno del mercato contadino di Ariccia. E poi, l’altra novità, la presentazione delle due birre che il Birrificio Castelli Romani ha dedicato ad Ariccia ed alla sua porchetta: “L’Ariccina” e la “Pig Floyd”.

 

Redazione

Ariccia (RM) – E’ cominciato il conto alla rovescia per il taglio del nastro della nuova edizione della 64° Sagra della Porchetta, che quest’anno si svolgerà dal 5 al 7 settembre. Un moderno rito pagano annuale con migliaia di “celebranti” provenienti da tutta Italia, in costante fase di crescita da quando l’organizzazione è stata affidata direttamente al Consorzio Porchetta di Ariccia, presieduto da Sandro Cioli, l’erede di una delle più antiche famiglie detentrici dei segreti di questa rinomata tradizione artigianale.

Un rito ed una lavorazione che, secondo alcuni, trova le proprie radici nei sacrifici di maiali che l’antica “Lega Latina”, di cui l’antica Ariccia fu per molti anni a capo, compiva presso il tempio di Giove sul Monte Cavo, ove le carni suine venivano cucinate e distribuite ai partecipanti al rito .
Il protagonista assoluto della Sagra della Porchetta è il prodotto gastronomico ariccino che nel 2011 ha ottenuto, a livello europeo, il riconoscimento di indicazione geografica protetta (IGP) e per il quale il Consorzio si appresta a varare importanti iniziative a livello nazionale ed internazionale.

Quest’anno due grandi novità per i consumatori. L’alleanza della Sagra con i produttori del Mercato Contadino di Ariccia che saranno presenti alla Sagra con una propria rappresentanza e che tutti i fine settimana ospiteranno i produttori di porchetta all’interno del mercato contadino di Ariccia.
E poi, l’altra novità, la presentazione delle due birre che il Birrificio Castelli Romani ha dedicato ad Ariccia ed alla sua porchetta: “L’Ariccina” e la “Pig Floyd”.  La prima è una birra chiara e beverina, di stile saison, realizzata con il farro dei contadini del Lazio, buona come aperitivo e per accompagnare quei cibi che di solito si abbinano al vino bianco. E poi la “Pig Floyd” una birra scura e ben luppolata, una IPA dedicata proprio alla Porchetta di maiale, come è chiaro dalla denominazione dell’etichetta che coniuga l’immaginario giovanile della birra artigianale con le tradizioni locali di lavorazione della carne di maiale.
La Gelateria Greed, fiore all’occhiello del Mercato Contadino -in grado di realizzare gelati con i prodotti di coltivatori e pastori – sarà presente alla Sagra e farà degustare anche il gelato realizzato con la birra L’ARICCINA del Birrificio Castelli Romani che ha già avuto molto successo.
Alleanze non casuali, ma radicate negli antichi miti del territorio di “Aricia” in cui, come scrisse l’antropologo Frazer ne “Il Ramo d’oro”, la Dea Diana del Nemus Aricinum  si personificava tanto nella femmina del maiale quanto nei cereali, la materia prima dalla cui fermentazione nasce la birra. E non è un caso che la fertile terra di Vallericcia nell’antichità sia stata uno dei luoghi di più alta produzione di cereali .

L'avvio dei festeggiamenti è fissato per venerdì 5 settembre per poi concludersi domenica 7 con il tradizionale spettacolo pirotecnico. Come sempre ci saranno balli, musica, fuochi d’artificio e stand gastronomici dove scoprire i migliori prodotti della gastronomia locale, ma soprattutto “voleranno” chili di porchetta con il tradizionale “lancio dei panini dai carri” da parte dei figuranti in costumi storici.
Fare la porchetta è considerata un’arte, tramandata di generazione in generazione, dai produttori di Ariccia, come si ricorda nel libro "Ariccia, storia, arte e folclore" del 1974 di Giulio Cesare Gerlini: "L’idea della sagra venne perché si desiderava creare un moderno rito per celebrare la diffusione del prodotto ariccino in tutto il mondo”, non solo nei tempi dello street food, ma anche sui tavoli di famosi ristoranti e locali alla moda.
Un cibo talmente gustoso e di lunghe tradizioni che ancora prima, nel 1957, lo scrittore Carlo Emilio Gadda, lo descrive nel suo romanzo "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana", dove si legge della porchetta: "Carne fina e delicata, pe li signori proprio! Assaggiatela e provatela, v'oo dico io, sore spose: carne fina e saporita!".

Come in tutte le celebrazioni rituali non mancherà la musica e le performances di attori e comici: i D’J SET di Francesco Pasquali e Rosaria Renna di RDS (radio dimensione suono) che trasformeranno piazza di corte in una Discopiazza ; il concerto degli Audio2, la storia del juke box con gli Easy Pop, la musica medievale e rinascimentale con strumenti antichi,  la comicità di Pablo e Pedro e le altre meraviglie del programma di una tre giorni senza respiro. 

A concludere, domenica 7 settembre, gli sfavillanti fuochi pirotecnici.