Connect with us

Roma

ARICCIA: LUISA SALLUSTIO A TUTTO TONDO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti "Le mie dimissioni a ridosso delle elezioni sono state una “consecutio causae” dell’approvazione – da me non condivisa – di alcuni debiti fuori bilancio"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 5 minuti
image_pdfimage_print

di Chiara Rai

Ariccia (RM) – Inutile dire che Ariccia sta vivendo un momento politico molto critico. La città è commissariata. E' successo tutto così in fretta e a soli 4 mesi dalle elezioni amministrative. Durante l'ulimo Consiglio comunale di fuoco sotto la guida di Emilio Cianfanelli ci sono stati diversi colpi di scena, magari non così inattesi. Tra gli altri, Sallustio si è dimessa da presidente del Consiglio comunale. L'osservatore d'Italia ha voluto intervistarla per conoscere il suo punto di vista

Dottoressa Sallustio, perché ha deciso di dimettersi da Presidente del Consiglio comunale? E perché lo ha fatto a ridosso delle elezioni?
Ho deciso di dimettermi da Presidente del Consiglio Comunale poiché, già in diverse occasioni, mi ero confrontata con il Segretario locale, lamentando la mia difficoltà ad affrontare e votare scelte che non condividevo.  Le mie dimissioni a ridosso delle elezioni sono state una “consecutio causae” dell’approvazione – da me non condivisa – di alcuni debiti fuori bilancio. E’ seguito poi l’appalto per la raccolta della nettezza urbana che mi vide fortemente critica in ordine a modi e svolgimento del servizio, al punto tale da prendere nettamente le distanze, non presentandomi in consiglio comunale.
E’seguita poi tutta la fase della perimetrazione dei nuclei e la mancanza di realizzazione di una nuova variante che avrebbe potuto dare risposte a tanti cittadini che si trovano coinvolti in questa terribile storia delle demolizioni, senza considerare l’insensato, ennesimo lavoro per la realizzazione del nuovo piano regolatore, da ultima la vicenda successione del primo cittadino.
 

Avrebbe preferito che ad Ariccia si fossero tenute le primarie del Pd?
Certamente si. Sono stata l’unica che le ha richieste a gran voce nel PD ariccino, battendomi fino alla fine per celebrarle: mentre la lobby costituita da Sindaco, Segretario ed Assessori si trincerava sul nome “piovuto dal cielo” del consigliere Mauro Serra Bellini, la mia candidatura rimaneva sempre sul piatto cosicché, nella seduta del 27 dicembre u.s. alla presenza del membro provinciale, al termine della riunione rimanevano in campo le nostre due candidature: all’unanimità mi venne imposto che, qualora avessi raggiunto il 20% delle firme degli iscritti, al PD locale avrei potuto richiedere l’uso delle primarie. Peccato però che il segretario, collegialmente, avesse deciso che, qualora il partito avesse raggiunto il 30% delle firme degli iscritti per scegliere altri percorsi, la mia richiesta sarebbe stata praticamente esclusa e non considerata.
Io ho raggiunto ben il 22% delle firme degli iscritti, depositandole nella riunione del direttivo del 14 gennaio scorso. Ringrazio tutti coloro che in me credono ancora e mi spronano, con il loro sostegno, ad andare avanti. Al tempo stesso, è giusto far sapere alla cittadinanza che il Segretario non ha neanche riposato, pur di estromettermi dalla competizione.
Le prove testamentarie sono state infatti riferite da diversi iscritti che, in più momenti, mi hanno raccontato di essere stati presi di sorpresa, quando era tardi e buio e quasi con la forza con le scuse più disparate quali: rinnovo del tesseramento, raccolta firme per la candidatura del segretario o, forse, per uno altro consigliere: il tutto senza informare e, quindi, di fatto ingannando gli elettori su ciò che stavano sottoscrivendo. Non a caso, sono fortemente critica anche sulla trasparenza della sottoscrizione.
La dimostrazione della mia voluta decapitazione politica è resa ancora più palese nel passaggio ancora più incredibile che riguarda poi un Comune limitofro al nostro e precisamente: Situazione di un Sindaco alla scadenza del primo mandato al quale non gli si offre la possibilità di riconcorrere deplano e gli si impongono le primarie. Nel nostro caso invece, in cui non solo siamo di fronte alla scadenza di un secondo mandato ma addirittura ad un potenziale rinnovo di una classe dirigente che ha governato la città da oltre 20 anni, il confronto democratico non si accetta e non si permette, impedendo qualsivoglia libera espressione di candidatura alternativa a quanto imposto dallo stesso vertice che va in sostituzione, sacrificando non solo il candidato più forte ma potenziamente l’intero PD se non l’intera coalizione di Centro-Sinistra. Una candidatura praticamente inaccettabile, con un danno irreversibile.
Credo che la mancanza di un passaggio democratico, abbia costituito l’inizio di tante pagine buie del PD di Ariccia che, con il mio impegno politico quotidiano, le mie lotte, la mia fatica e la mia immagine, avevo contribuito a creare e consolidare assieme ai miei compagni di partito.

E nel caso si sarebbe candidata?
Si, questa volta mi sarei candidata volentieri.
Mi sento pronta, avendo acquisito negli anni le capacità del buon governo. Sono un professionista che ha maturato una considerevole esperienza di lavoro contabile negli enti pubblici. Credo di possedere i requisiti curriculari che, quest’anno, per la prima volta, sono stati richiesti dal PD ai candidati.


E’ vero che tra lei e il segretario Pd Valentino Cianfanelli c’è stata una sorta “rottura”?
Non credo che la mia vita privata possa interessare a qualcuno. La mia volontà in tal senso rimane quella di mantenere separate le mie vicende personali dalla vita pubblica. Allo stesso modo, credo che le istanze del bene comune debbano avere la meglio su motivazioni di natura privata e personale.
Sono mamma di un bambino ed è mia cura tenerlo il più possibile distante dalle preoccupazioni e dagli impegni “dei grandi”, al fine di lasciargli vivere la sua infanzia senza preoccupazioni ed ansie. Una volta grande, sarà in grado di scegliere scientemente la propria strada e da lì inizierà il suo percorso di Uomo. Ora, si goda la sua fanciullezza.
 

Si candida a sindaco di Ariccia o sostiene la candidatura di qualcuno?
Certamente mi candido. Sarà la conseguenza naturale del percorso formativo che si è sviluppato nelle istituzioni. Sempre nell'interesse dei corpi collettivi e per il miglioramento della nostra città. In virtù del suddetto percorso, credo di essere la candidata adatta a rappresentare le istanze della società civile. Molto più di chi è stato catapultato dall’ alto, calpestando i sacrosanti principi della democrazia.
 

Cosa si aspetta per Ariccia in futuro e quale critica ritiene di dover muovere all’attuale amministrazione?
Per Ariccia mi aspetto un futuro migliore. E’ una città che deve scrollarsi molti pregiudizi, liberandosi dalle chiacchiere che la avvelenano quotidianamente. La critica è giusto farla, ma per andare avanti si deve lavorare tutti uniti e compatti solo così si cresce e si raccolgono i frutti. Ci sono problemi collettivi che ci coinvolgono e ci obbligano a confrontarci ed a scegliere in continuazione.
Ariccia non è più un piccolo borgo della provincia di Roma, è una realtà che necessita di una valida gestione iniziando dalle infrastrutture, dai collegamenti, dalle scuole. Occorre potenziare i servizi al cittadino, in sinergia con i Comuni confinanti che, giocoforza, più che mai sono chiamati a condividere atti e documenti, nell’ applicazione delle nuove leggi che impongono “risparmi forzati”, con conseguente ottimizzazione delle risorse.
La città di Ariccia ha visto, per un certo periodo, un rifiorire. Ma la primavera amministrativa non è durata molto.
Ora, intendo rivederla in pole position. Abbiamo la fortuna di possedere un patrimonio invidiabile. Perché non svilupparlo e “farlo fruttare”, facendolo divenire volano per l’economia?
L’Ariccia moderna avrà il suo polo d’attrazione e su di esso sono già incentrate politiche di sviluppo e di risanamento.
C’è moltissimo da fare e tutti quanti siamo indispensabili.
Credo di essere stata l’unica donna, in questa città, ad essermi imposta in un sistema in maniera forte e determinata. Non ho intenzione di fermarmi e di mollare. Non posso fare però tutto da sola, o con pochi amici.
Ho bisogno dei consigli, dell’aiuto, del consenso della cittadinanza ariccina. Per tale ragione, sono aperta al confronto con la società civile verso cui sono a completa disposizione.
All’inizio del quaderno di matematica mio figlio ha riportato all’interno di una cornicetta ….. SE CI PROVI CI RIESCI: questo sarà il mio slogan.
 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Castelli Romani

Frascati: “Crolla” la pavimentazione in piazza San Rocco

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Spaventano le immagini che ci sono arrivate oggi in redazione di piazza San Rocco a Frascati.
“Frascati crolla” è il grido che ci giunge.

la foto mostra nel dettaglio la “voragine” creatasi su piazza San Rocco

I lavori che imperversano in città mostrano la fragilità del territorio dove si sviluppa Frascati.
Anni di mancate manutenzioni e di lavori, a quanto ci dicono numerosi altri cittadini, eseguiti con poca accuratezza hanno minato la stabilità del terreno e le piogge torrenziali di questi giorni sono il “colpo di grazia”.

immagini giunte in redazione

Quello che traspare è la necessità di porre in essere un accurata ricognizione della città stessa, specie nella zona più storica ed antica.
La necessità di riqualificare, in special modo, tutto il centro storico diventa sempre di più necessaria ed urgente proprio per evitare ulteriori danni a quello che resta il fragile territorio della città tuscolana.

Continua a leggere

Cultura e Spettacoli

Ardea, festeggia il compleanno di Franco Califano

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il 14 settembre a partire dalle ore 20 in Piazza del Popolo. Un evento unico, ormai tradizione annuale, per la città

Il videoservizio dedicato al Maestro trasmesso a Officina Stampa del 9 maggio 2024

Undici anni fa moriva il “Maestro” per eccellenza della canzone italiana, Franco Califano.
Il suo amore per il mare, per la spiagge del litorale romano era ben noto e risaputo a tutti.
Scelse il cimitero di una piccola città che lui amava profondamente, Ardea, come luogo della sua sepoltura vicino a suo fratello Guido ed all’amatissimo nipote Fabrizio.

E Ardea, da sempre, ricorda questo “figlio Maestro” e lo celebra come di certo lui avrebbe voluto: in mezzo ai giovani, dando spazio ai giovani.

Perché, in pochi ricordano che il “Califfo” è stato un valente talent scout, lanciando nel mondo dello spettacolo personaggi del calibro dei Ricchi e Poveri (“Ricchi di idee e poveri di soldi” fu la sua definizione che li rese poi immortali), Giampiero Artegiani, la stessa Mia Martini e tanti tanti altri.

E, questo evento unico, ormai tradizione annuale per la città di Ardea, fortemente voluto dal sindaco, Maurizio Cremonini, dall’Amministrazione Comunale e dall’Assessore alla Cultura Barbara Assaiante, segna l’inizio di un percorso ambizioso volto a promuovere i giovani talenti del territorio e a valorizzare la cultura musicale locale.

“Questo evento rappresenta la prima pietra di una grande costruzione culturale per la nostra città – ci dice il sindaco Maurizio Cremonini Il nostro obiettivo è fare di questa manifestazione un appuntamento annuale che celebri la creatività e l’arte in tutte le sue forme, mantenendo vivo il ricordo di un artista che ha segnato profondamente la storia della musica italiana”.

“Vogliamo che questo progetto diventi un simbolo del nostro impegno nel promuovere le nuove generazioni e nel valorizzare il nostro patrimonio artistico – aggiunge l’assessore Barbara Assaiante Attraverso la musica, possiamo unire le persone e creare un futuro più ricco di cultura e di condivisione”.

la locandina dell’evento promosso dal Comune di Ardea

L’evento si svolgerà il 14 settembre, giorno dell’86° compleanno del Maestro, in Piazza del Popolo e sarà suddiviso in due momenti principali.

Alle ore 18:00 sarà possibile visitare la “Casa Museo Franco Califano”, un’occasione imperdibile per immergersi nella vita e nella carriera del Maestro.

Successivamente, dalle ore 20:00, inizieranno le esibizioni dei giovani talenti delle scuole di musica di Ardea di Alex ed Enrico Magistri e dell’ArdeaFilarmonica, che si alterneranno sul palco insieme ai membri storici del gruppo di Califano ed i GHOST.

La serata culminerà con la premiazione dei giovani artisti e con un concerto finale “La Notte del Maestro”, con lo storico gruppo guidato ad arte dal Maestro Alberto Laurenti, accompagnato dalla splendida voce di Nadia Natali e, dall’imperdibile presenza di Maurizio Mattioli.

Tutti insieme, con la presenza unica di Antonello Mazzeo, storico batterista di Califano, per celebrare l’immensa ed intramontabile opera del Maestro.
E come direbbe il maestro “… tutto il resto è noia …”

Continua a leggere

Metropoli

Orrore a Tivoli Terme: Giovane madre travolta e uccisa sulle strisce, i responsabili in fuga

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Daniela Circelli, 39 anni, strappata alla vita in un tragico incidente. La comunità sotto shock chiede giustizia

Una notte di terrore ha sconvolto la tranquilla cittadina di Tivoli Terme, lasciando una famiglia distrutta e una comunità in lutto. Daniela Circelli, una vivace imprenditrice di 39 anni, madre e residente a Guidonia, ha perso la vita in circostanze tragiche e scioccanti che hanno scosso l’intera provincia di Roma.

Era poco dopo la mezzanotte quando Daniela, forse di ritorno da una serata con amici o da un impegno di lavoro, si apprestava ad attraversare via Tiburtina sulle strisce pedonali. Un gesto quotidiano, un diritto di ogni pedone, si è trasformato in un incubo quando due auto, sfrecciando a velocità folle, hanno spezzato il silenzio della notte e la vita di una giovane donna.

Testimoni raccontano con orrore la scena: la prima auto è riuscita per un soffio a evitare Daniela, ma la seconda l’ha travolta senza pietà, scaraventandola sull’asfalto come una bambola di pezza. Il rumore sordo dell’impatto, le grida di aiuto dei pochi passanti, il silenzio agghiacciante che è seguito. E poi, in un atto di inaudita viltà, entrambe le auto sono fuggite, lasciando Daniela agonizzante sull’asfalto freddo.

I soccorsi, allertati da chiamate concitate al 112, sono giunti rapidamente sul posto. Paramedici e carabinieri hanno lottato disperatamente per salvare la vita di Daniela, ma il destino aveva già scritto il suo tragico epilogo. A soli 500 metri dalle terme, luogo di relax e benessere, si è consumata una tragedia che ha spezzato sogni, progetti e l’amore di una famiglia.

Ora, mentre la comunità piange la perdita di una giovane donna descritta da tutti come solare e piena di vita, cresce la rabbia e l’indignazione per la fuga dei responsabili. I carabinieri sono al lavoro, setacciando le telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze, in una corsa contro il tempo per assicurare alla giustizia chi ha strappato Daniela all’affetto dei suoi cari.

Il sindaco di Tivoli, visibilmente commosso, ha dichiarato: “Questa tragedia ci ricorda quanto sia fragile la vita e quanto sia importante la responsabilità di ogni cittadino sulla strada. Non ci daremo pace finché i responsabili non saranno individuati e puniti secondo la legge.”

Mentre i fiori si accumulano sul luogo dell’incidente, trasformandolo in un mesto memoriale, la comunità si stringe attorno alla famiglia di Daniela. Amici, colleghi e semplici cittadini chiedono a gran voce più sicurezza sulle strade e pene severe per chi fugge dopo aver causato un incidente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti