Connect with us

Roma

ARTENA, NO BIOMETANO: PARTE LA MOBILITAZIONE GENERALE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti "Come è stato possibile che si arrivi a sottoporre a VIA un progetto che insiste in un’area protetta e non venga invece dichiarato improcedibile?"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Artena (RM) – Il 5 settembre alle 17.30 si terrà un'assemblea pubblica indetta dal Comitato No Biometano Artena dove la cittadinanza è invitata a partecipare oltre che a fare quadrato verso la notizia relativa la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano nella zona agricola del Colubro ad Artena.

Il Comitato NO Biometano Artena, animato da Michele Bianchi alla notizia, non ha perso tempo e si è subito impegnato per informare i residenti e soprattutto per allertare una rete di sostegno con i Comuni vicini.

Sull'argomento interviene Ina Camilli rappresentante del Comitato residenti Colleferro.

Aderiamo e sosteniamo la protesta del Comitato NO Biometano Artena , contrario alla realizzazione di un impianto per la produzione di biometano, nella zona agricola del Colubro (Artena), da parte della GREEN PARK AMBIENTE SRL, con sede in contrada Spinacceto. Siamo contrari, per tre fondamentali ragioni: la prima riguarda il suo insediamento in un territorio ad alta densità abitativa, che verrebbe irrimediabilmente compromesso, sotto l’aspetto socio-ambientale. Una ricca e prospera zona verde, a prevalente vocazione agricola, dove è molto praticata ogni forma di grande e piccola economia, compresa nel Piano paesaggistico regionale del 2007.
Artena rientra nel territorio del bacino del fiume Sacco in quanto sito di interesse nazionale (SIN) da bonificare e non può “sopportare” altre forme di inquinamento, oltre a quelle che si sono accumulate in oltre un secolo. La seconda, non meno importante, concerne l’alta probabilità che il procedimento amministrativo, la realizzazione e la gestione dell’impianto non avvengano nel puntuale rispetto delle direttive europee e nazionali. E’ormai prassi che anche obblighi europei chiari, precisi e incondizionati vengano disattesi.
Il biometano è un settore produttivo in forte espansione, finanziato e incentivato come fonte rinnovabile, ma la normativa di riferimento è frammentata e inadeguata, caratterizzata da difformità autorizzative, difficili da governare e applicare con certezza.
Vogliamo anche capire meglio, per esempio, chi e come si provvederebbe alla distribuzione del gas prodotto.

Inoltre, a nessuno sfugge che ancora una volta si agisce furbescamente, perché scopriamo che il progetto viene pubblico nel sito della regione Lazio il 5 agosto 2015. Quando si arriva alla VIA (valutazione di impatto ambientale) vuol dire che il progetto ha già completato tutto il procedimento istruttorio ed è in fase di autorizzazione. Come è stato possibile che si arrivi a sottoporre a VIA un progetto che insiste in un’area protetta e non venga invece dichiarato improcedibile?

Ciò è avvenuto all’insaputa dei residenti di Artena, dei loro comitati e associazioni, in aperta violazione delle più elementari disposizioni nazionali ed europee, che prevedono l’informazione il coinvolgimento della cittadinanza. Siamo in presenza della violazione degli obblighi informativi che la normativa pone a carico dei proponenti il progetto e delle Autorità competenti (Convenzione di Aarhus, L. 16.3.2001, n. 108), poiché “ogni attività suscettibile di produrre effetti pregiudizievoli sull’ambiente deve essere preceduta, nell’iter iniziale del processo decisionale, da una fase di informazione adeguata, tempestiva ed efficace del pubblico interessato.” Quindi informazione preventiva, non successiva!
Questo tipo di impianto genera un importante impatto ambientale, tenuto conto delle sue dimensioni e caratteristiche, del “cumulo” con l’inquinamento preesistente nella valle del Sacco (in cui rientra il territorio di Artena), della sua localizzazione, ecc. Quindi, costi sociali per la collettività troppo alti rispetto al vantaggio del rendimento per un singolo imprenditore.
La terza ragione riguarda le garanzie del proponente: si tratta di una società a responsabilità limitata, il cui capitale sociale (E 10.000 il minimo per la costituzione di una srl) non è una garanzia ai fini del pagamento di un eventuale danno ambientale, che non può essere escluso. La legge infatti prevede che “chi inquina paga” e in questo una srl non offre sufficienti garanzie.

 

Litorale

Anzio e Nettuno, prorogato il commissariamento. Cosentino (SI): “Notizia attesa e auspicata”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Il Consiglio dei ministri ha prorogato il commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno. La proroga del Commissariamento di sei mesi dovrebbe terminare il 22 novembre 2024. Anche se potrebbero essere accorciati i termini con un provvedimento del Governo per permettere le elezioni comunali in autunno. Se al contrario si completasse il commissariamento le lezioni potrebbero essere svolte nella primavera del 2025.

“Sulla proroga del commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno, nessun dubbio che sia una notizia attesa e auspicata, in uno scenario di acclarata presenza di infiltrazione mafiosa e operatività di ben 4 ‘ndrine di origine calabrese. – Dichiara in una nota Danilo Cosentino Segretario regionale di Sinistra Italiana Lazio – Sinistra Italiana – prosegue Cosentino – da anni insieme alle realtà civiche cittadine ha tenuto alta l’attenzione sui comuni del litorale romano ben prima dell’indagine Tritone, con atti parlamentari e la presenza costante sul territorio.
La proroga arriva all’indomani della sentenza della Corte di Appello che conferma le 34 condanne emesse dal gup di Roma e che quindi ribadisce inequivocabilmente la presenza di una locale di ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno diramata in molti settori imprenditoriali fino ad infiltrare le amministrazioni. Le tempistiche impongono una seria riflessione delle forze progressiste e di sinistra delle due città che hanno la responsabilità ed il dovere di unirsi per affrontare nel 2025 le amministrative più delicate della storia di questi territori.”

Continua a leggere

Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto

image_pdfimage_print

I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



Continua a leggere

Metropoli

Colleferro, controlli serrati dei Carabinieri contro la mala movida

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Continua incessante il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, nelle ultime ore, hanno svolto una serie di servizi mirati a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida” nonché quelli legati all’uso di droga e alcool.

Numerose le pattuglie dislocate nel centro di Colleferro, nei pressi di locali pubblici, presi d’assalto da centinaia di giovani soprattutto nel weekend.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri della Radiomobile hanno denunciato un 29enne della provincia di Roma per aver disatteso le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

Nella notte, a finire nel mirino degli stessi militari è stato un 19enne del posto sorpreso nella Piazza Willy Monteiro Duarte con un grammo di hashish, sottoposto a sequestro.

Il bilancio delle attività è di 77 persone identificate, 61 veicoli controllati, di cui due sequestrati perché sprovvisti della copertura assicurativa e ritirata una patente di guida. In totale, i Carabinieri hanno sanzionato 5 automobilisti indisciplinati per un importo complessivo pari a 2.000 euro.

Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo areale di prevenzione più ampio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione sociale, mantenendo sempre alta l’attenzione, specie nei fine settimana, anche per la sicurezza della circolazione stradale.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti