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Cronaca

Ascoli Piceno: di Demetrio Di Silvestre le ossa bruciate

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Tempo di lettura 2 minuti Le indagini adesso dovranno ricostruire le ultime ore di vita del noto imprenditore

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di Angelo Barraco

ASCOLI PICENO – Sono di Demetrio Di Silvestre i resti carbonizzati rinvenuti pochi giorni fa nei pressi del monte Ascensione ad Ascoli Piceno. La conferma arriva dagli esami medico-legali compiuti dalla Procura di Ascoli Piceno che indaga adesso per omicidio volontario. Le indagini adesso dovranno ricostruire le ultime ore di vita del noto imprenditore e gli inquirenti dovranno capire se l’uomo sia stato ucciso li o se sia stato ucciso altrove. Le analisi sui resti sono state condotte dall’Istituto di Medicina Legale di Ancona specializzata in ematologia forense e dai Carabinieri dei Ris di Roma. L’uomo fa perdere le sue tracce alle 16.30  di martedì  e la moglie, non vedendolo rientrare, da prontamente l’allarme ai Carabinieri. Si presume che la sua morte risalga al giorno stesso della scomparsa: come è morto l’imprenditore? Chi o cosa  ha ucciso? Interrogativi  leciti che in questo momento si pongono gli inquirenti  che nei prossimi giorni scandaglieranno da cima a fondo la vita dell’imprenditore per capire se l’uomo avesse dei nemici e se nella sua vita vi fossero delle zone d’ombra.

 

La vicenda: Una persona mentre portava a passeggio il proprio cane, nei pressi di un casolare, fa la macabra scoperta, vengono rinvenuti dei frammenti ossei bruciati  pressi del monte dell’Ascensione che sovrasta la città di Ascoli Piceno. Immediato l’intervento dei  Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno e del Ris di Roma che prontamente svolgono indagini per accertarsi se quelle ossa sono umane o di animali. Sin da subito l’attenzione dei cittadini della zona si concentra sulla recente scomparsa di Demetrio Di Silvestre, noto imprenditore edile di 56 anni di Tortoreto uscito da casa martedì sera e mai più rientrato. La moglie, notando che il marito non era rientrato a casa, ha provato a chiamarlo ma non ha ricevuto risposte così ha deciso di presentare denuncia di scomparsa presso la stazione dei Carabinieri. La sua BMW è stata rinvenuta nei pressi di Ascoli Piceno nella tarda serata di ieri 16 novembre. La vicenda del rinvenimento apre un’ulteriore maglia e andando a ritroso salta fuori che nel dicembre del 2015, in località San Savino di Ripatransone (Ascoli Piceno) furono rinvenute delle ossa chiuse in un sacco sepolto in contrada Collevecchio. La scoperta è avvenuta mentre un agricoltore si apprestava a scavare per piantare la vigna, non appena ha visto i frammenti ha immediatamente avvertito le forze dell’ordine. Sono state avviate indagini in merito a quel macabro ritrovamento. Lo scheletro è databile a 20 anni fa circa se non di più e la posizione delle ossa lascia pensare che non sia stata una morte naturale. A chi appartengono queste ossa?  C’è forse un collegamento tra i due casi?

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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