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Atletica Frascati, dieci atleti nella rappresentativa Roma Sud che ha vinto il titolo regionale Ragazzi

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Frascati (Rm) – L’Atletica Frascati ha fatto la parte del leone nel trionfo della rappresentativa Roma Sud che, nello scorso fine settimana, ha vinto allo stadio “Nando Martellini” delle terme di Caracalla il titolo regionale Ragazzi nel “Trofeo delle Provincie” riservato agli under 14 provenienti da tutto il Lazio. Ben dieci dei sedici convocati, infatti, fanno parte del club tuscolano caro al presidente Sandro Di Paola: si tratta di quelli del vivaio frascatano Flaminia Caruso, Sofia Corini, Andrea Schiano, Leonardo Di Mugno e Alessandro Saddi e di quelli della scuola genzanese Sofia Iacoangeli, Angelica Bocaj, Linda Vicario, Giulio Borelli e Adriano Pagano. Un altro dato è estremamente significativo: la rappresentativa Roma Sud si è aggiudicata quattro vittorie su quattro e tre sono state firmate da ragazzi dell’Atletica Frascati.
Nel Tetrathlon 1 (la combinazione di gare formata da 60 ostacoli, salto in alto, vortex e 600 metri) si è registrato il trionfo di Sofia Iacoangeli con 3432 punti, mentre Linda Vicario ha chiuso 13esima con 1986 punti. Sempre nel Tetrathlon 1 va segnalato lo splendido secondo posto di Leonardo Di Mugno con 3020 punti totali e il buon quarto piazzamento di Giulio Borelli con 2513 punti. Nel Tetrathlon 2 (la combinata di 60 metri, salto in lungo, lancio del peso e 600 metri) trionfo per Flaminia Caruso con 2963 punti totali, ma è davvero considerevole anche il terzo posto di Angelica Bocaj con 2613 punti. Da non dimenticare anche il piazzamento di Sofia Corini, sesta con un totale di 2324 punti. Tra i ragazzi sale sul gradino più alto del podio Andrea Schiano che chiude al comando della classifica con 3249 punti, mentre è 5° con 2735 punti un bravissimo Alessandro Saddi ed è buon nono con 1928 punti Adriano Pagano. Insomma un trionfo su tutta la linea, frutto del lavoro della scuola dell’Atletica Frascati e dei vivai limitrofi dei Castelli, come quello di Genzano coordinato da Rodolfo Silvestri, ma anche dei tecnici tuscolani e in primis di Flavia Di Paola che ha contribuito a formare solidamente un gruppo di ragazzi non solo sul piano atletico, ma anche umano, trasmettendo loro grande senso di appartenenza alla squadra. “E’ un risultato storico, probabilmente è la prima volta che la rappresentativa Roma Sud batte quella di Roma. Conferma il lavoro di qualità che stiamo svolgendo sul vivaio” dice con evidente orgoglio il presidente Di Paola.
Con la gara di domenica scorsa si è chiusa ufficialmente la stagione in pista del 2021 anche per i più giovani. In autunno i ragazzi dell’Atletica Frascati saranno impegnati in altri appuntamenti che vedranno protagonista soprattutto il mezzofondo con il ritorno del Trofeo Autunnale di Roma Sud, dopo una stagione saltata causa Covid, di cui la prima prova verrà disputata a Lanuvio il prossimo 23 ottobre.

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Calcio

Europa League, quali sono le squadre che hanno vinto più titoli

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L’Europa del calcio si appresta a vivere le fasi più importanti della stagione, con le tre maggiori competizioni europee che sono ormai agli sgoccioli. Tante le squadre favorite per la vittoria finale, ma alla fine soltanto una riuscirà a portarsi a casa. Vincere d’altronde non è mai facile, neanche per le favorite della vigilia come dimostrano alcune edizioni del passato.

Il Porto, ad esempio, riuscì nell’impresa di vincere la Champions League nella stagione 2003/2004 battendo squadre come il Manchester United, eliminato agli ottavi. Tuttavia, è anche vero che capita più spesso che a vincere la coppa sia una delle candidate al titolo. Esattamente com’è successo l’anno scorso, quando fu il Manchester City a riuscire nell’impresa, rispettando i pronostici degli opinionisti e del mondo delle statistiche legate alle scommesse sportive online e non.

Questa vittoria ha significato il primo successo in campo continentale dei Citizens, che prima dell’anno scorso non erano mai riusciti ad arrivare sul tetto d’Europa.

La Champions non è però l’unica competizione europea seguita dagli appassionati e tra queste c’è anche l’Europa League, che vanta una lunga tradizione. Nata come Coppa delle Fiere è in seguito diventata Coppa Uefa, andando ad includere tutti i club più prestigiosi d’Europa.

La storia dell’Europa League

La storia della Europa League ha inizio nel lontano 1955, quando fu istituita la Coppa delle Fiere con l’obiettivo di promuovere il calcio europeo tra le città industriali del Vecchio Continente. Inizialmente, la competizione vedeva la partecipazione di squadre provenienti da città con fiere commerciali di rilievo, ma col passare degli anni il torneo si è evoluto includendo i club europei più prestigiosi attraverso il loro piazzamento in campionato.

Così, nel 1971, si arrivò alla nuova denominazione Coppa Uefa, con il torneo che ha iniziato a guadagnare sempre più popolarità e prestigio, soprattutto grazie all’arrivo dei grandi nomi del calcio europeo. Giocatori come Johan Cruyff, Gerd Müller e Bobby Charlton hanno giocato questa competizione, contribuendo a rendere la Coppa Uefa l’evento che è oggi.

Nel 2009, si passa poi all’attuale denominazione, Europa League, con il formato che non ha subito grossi stravolgimenti restando tra le più importanti competizioni non solo a livello continentale ma mondiale.

L’albo d’oro

Così, negli anni ci sono stati diverse squadre vincitrici della competizione, con alcune di queste che sono riuscite a ripetersi più volte.

A quota uno ci sono tanti club, tra cui il Napoli, campione nella stagione 1988/1989. Quelli erano gli anni di Maradona, capitano e leader tecnico della squadra che con il suo talento e il suo carisma ha trascinato la squadra verso i suoi primi successi. Fu proprio lui ad aprire le marcature per gli azzurri nella finale di andata contro lo Stoccarda finita poi 2-1 in loro favore. Al ritorno non segnò e la partita finì 3-3, ma tanto bastò perché il trofeo andasse nelle mani di Diego e compagni.

Oltre al Napoli, hanno vinto la Coppa Uefa (o Europa League) una volta anche tanti altri club prestigiosi d’Europa. Come il Bayern Monaco, vincitore dell’edizione 1995/1996 grazie ai gol di Helmer e Scholl che fissarono il risultato della finale contro il Bordeaux sul 2-0.

E ancora il Manchester United, che ha vinto l’Europa League per la prima volta nella sua storia non molto tempo fa, nella stagione 2016/2017 con Mourinho in panchina e giocatori come Paul Pogba, marcatore in finale e votato come miglior giocatore del torneo, e Zlatan Ibrahimovic.

Poi hanno vinto la coppa anche altre squadre conosciute e più o meno presenza fissa nelle competizioni europee. Tra queste ci sono Villarreal, Zenit San Pietroburgo, Shaktar, CSKA Mosca, Valencia, Galatasaray, Schalke 04, Bayer Leverkusen, PSV, Ajax e Anderlecht. Ma non mancano neanche alcune sorprese come l’Ipswich Town, campione in Coppa Uefa nel 1980/1981.

Con due titoli, troviamo poi l’Eintracht Francoforte, che tra un successo e l’altro ha fatto passare più di quarant’anni (1980-2022), il Chelsea, il Feyenoord, l’IFK Goteborg, il Borussia M’gladbach, il Tottenham e anche il Parma. Gli emiliani hanno vinto la loro prima Coppa Uefa nel 1994/1995, mentre la seconda nel 1998/1999 con una formazione che poteva contare, tra gli altri, su Buffon, Thuram (padre di Marcus Thuram dell’Inter), Fabio Cannavaro, Chiesa, Veron e Crespo, ultima squadra italiana ad aver vinto la manifestazione.

Poi, con tre vittorie, troviamo Atletico Madrid, Juventus, Inter e Liverpool, con quest’ultima squadra che è la favorita per la conquista dell’Europa League di quest’anno.

Ben più staccata, infine, la prima di questa speciale classifica, il Siviglia, che ha trovato tutte le sue vittorie in coppa dal 2000 in poi. La prima risale al 2006, la seconda all’anno successivo per poi vincerlo nuovamente, per tre volte di fila, dal 2014 al 2016, e nel 2020 e 2023. Un successo, quest’ultimo, che, purtroppo per i tifosi italiani, è arrivato contro la Roma di José Mourinho, allora campione in carica della Conference League.

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Sport

Roma, al Museo delle Civiltà assegnati due preziosi reperti Mesoamericani

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I due reperti erano custoditi presso un prestigioso palazzo veneziano
 
Nella mattina odierna presso il Museo delle Civiltà di Roma, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia ha consegnato al direttore del museo due importantissimi reperti archeologici mesoamericani.
 
Presentato il pendente in oro a doppia figura della cultura del Gran Coclé di Panama (650-1520 d.C.) che raffigura due guerrieri in atto di ostentare, ciascuno, un’insegna da guerra e un lancia-dardi. Il reperto è verosimilmente parte di un corredo funebre di un personaggio di alto rango, quale un capo, un sacerdote o uno sciamano. A fronte della raffinata fattura, della rarità nelle raccolte italiane e della rilevante testimonianza dell’arte precolombiana dell’America Centrale, su proposta del Nucleo CC TPC di Venezia e istruttoria della Soprintendenza ABAP di Venezia, il Segretariato Regionale del Veneto ne ha dichiarato l’interesse particolarmente importante previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
 
Vi è poi la statuina fittile appartenente alla cultura Nayarit, Messico nord-occidentale (100 a.C. – 300 d.C.), anch’essa parte di un corredo funerario, realizzata con ceramica d’impasto rossiccio, a cottura ossidante, con ingobbiatura in bianco crema e pittura in rosso. Rappresenta una figura femminile inginocchiata, con gli arti superiori (quello destro è mancante) semplicemente abbozzati e protesi in avanti. La figura è ornata da una collana, a più giri, di grani circolari sempre in rosso, e da un ornamento nasale a forma di mezza luna. Come per il pendente, ovvero per analoghe motivazioni e con medesima istruttoria, il Segretariato Regionale del Veneto ne ha dichiarato l’interesse particolarmente importante.
 
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Venezia, sono state avviate dal Nucleo CC TPC nell’ottobre 2020, nell’ambito di un’attività ispettiva della Soprintendenza A.B.A.P. per il Comune di Venezia e Laguna, con cui i Carabinieri TPC collaborano strutturalmente. A seguito della verifica di diversi beni d’interesse culturale, custoditi presso un prestigioso palazzo veneziano, i due reperti mesoamericani, insieme ad altri 33 beni d’interesse archeologico, sono stati sottoposti a sequestro, stante l’assenza di un valido titolo di proprietà da parte del detentore, la cui collaborazione è stata altresì importante nel corso delle indagini. Dagli accertamenti effettuati sono emerse ipotizzabili responsabilità penali a carico di un soggetto deceduto, per i reati di ricettazione e messa in circolazione di beni contraffatti.
 
A termine indagini, nel settembre 2023 il Tribunale di Venezia ha disposto la confisca dei beni, di cui 2 sono stati assegnati al Museo delle Civiltà di Roma, 33 alla Soprintendenza di Venezia. Tra questi ultimi vi è anche un ushabti egizio.
 
Durante il corso delle indagini, i Militari del Nucleo CC TPC di Venezia si sono avvalsi di esami tecnici e storico-artistici effettuati dai funzionari archeologi delle Soprintendenze A.B.A.P. di Venezia e di Padova, del Museo delle Civiltà di Roma, dai docenti del Laboratorio del falso dell’Università RomaTre.
 
Il contrasto al traffico illecito dei reperti archeologici rappresenta una delle direttrici investigative che il Nucleo CC TPC di Venezia persegue, attraverso verifiche costanti presso gli esercizi commerciali di settore, mediante l’attenta raccolta di segnalazioni da parte di studiosi e appassionati, grazie alla collaborazione con gli uffici centrali e periferici del MiC. La restituzione al patrimonio pubblico di questi beni, testimonianze materiali aventi valore di civiltà, riporta alla fruizione collettiva oggetti che narrano la storia di territori e di comunità.
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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Vis Casilina (calcio, Under 16), Poli: “Nelle ultime tre partite dobbiamo vincere e poi sperare”

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Roma – L’Under 16 provinciale della Vis Casilina è in testa al campionato, ma i ragazzi di mister Manuel Ricci hanno una partita in più rispetto allo Sporting San Cesareo visto che devono ancora osservare il turno di riposo. Intanto i giovani capitolini hanno sbancato il campo degli Aquilotti con un prezioso 1-0 nell’ultimo turno di campionato. A parlarne è il difensore centrale classe 2008 Lorenzo Poli. “E’ stata una partita molto combattuta e avremmo potuto sfruttare meglio le occasioni create. Siamo andati a segno con Granara a metà primo tempo, poi siamo stati molto attenti nella fase difensiva e alla fine siamo riusciti a difendere il vantaggio. Un successo meritato per quello che si è visto in campo, sapevamo di avere un solo risultato a disposizione considerato il turno di riposo dello Sporting San Cesareo”. Il gruppo di mister Ricci ci crede: “Meritiamo questo primo posto per tutto il lavoro fatto a partire dalla scorsa stagione – dice Poli – La squadra è cresciuta tanto e i nuovi arrivati hanno aggiunto qualità. È chiaro che non dipende solo da noi, ma cerchiamo di vincere le tre partite che ci rimangono e poi vediamo che succede”. Se l’Under 16 provinciale della Vis Casilina si esprime ad alti livelli è anche per merito del “manico”: “Mister Ricci è riuscito a creare un rapporto forte con tutto il gruppo e ci ha fatto crescere tanto, sia a livello individuale che di squadra. È uno degli allenatori più bravi che ho avuto da quando gioco a calcio ed è stato uno dei motivi che due anni fa mi ha spinto a venire alla Vis Casilina. A distanza di un po’ di tempo, sono felice della scelta che ho fatto: qui ho trovato un bel gruppo e un ambiente tranquillo, oltre ad una società organizzata”. L’ex Lodigiani e Breda conclude parlando del prossimo appuntamento della squadra di Ricci: “Ce la vedremo con l’Indomita Pomezia, penultima della classe. Non dobbiamo adeguarci al gioco degli avversari, né pensare alla classifica. Dobbiamo scendere in campo come se di fronte avessimo lo Sporting San Cesareo”.



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