Atletico Roma VI (calcio), la segretaria D’Orazi: “Qui ho trovato un ambiente molto sereno”

Roma – E’ spesso un ruolo-chiave all’interno di una società sportiva, dilettante o professionistica che sia. Il segretario è una figura che spesso opera nell’ombra, ma che svolge una funzione fondamentale e un lavoro notevole. L’Atletico Roma VI, club che è nato la scorsa estate grazie allo sforzo e alla passione del presidente Luigi Paoletti e del vice Pietro Buccella, è andato sul sicuro scegliendo Claudia D’Orazi che ormai ha acquisito una corposa esperienza nel ruolo. “Ci conoscevamo già da qualche tempo anche perché io collaboravo fino alla scorsa stagione con la Roma VIII – dice la segretaria -, ma l’impatto coi vertici dirigenziali è stato indubbiamente positivo. Lavoriamo in modo coordinato e si affrontano tutti i problemi ragionando come staff. Inoltre qui c’è un ambiente tranquillo e si può lavorare con serenità. Aggiungo che con tutti i componenti del club ho stretto un ottimo rapporto, ma una menzione devo farla per il direttore tecnico Roberto Petricone senza il quale “sarei persa”. Scherzi a parte, è sempre disponibile nel fornirmi indicazioni precise in caso di necessità”. La D’Orazi parla dei primi passi da segretaria dell’Atletico Roma VI: “Il periodo che è andato da luglio a settembre è stato molto pesante a livello di tesseramenti, come avviene in tutte le società sportive e ancor più in club che è appena nato. Ma anche gennaio ci ha messo a dura prova con l’aumento dei casi Covid, l’obbligo di green pass per i ragazzi dai 12 anni in su, la gestione delle quarantene e delle positività e le visite mediche da rifare per chi ha avuto il virus”. La chiusura della D’Orazi, mamma di un bimbo di tre anni (“che fa già baby calcio” specifica), è sul suo percorso nel mondo sportivo: “Tutto è iniziato dieci anni fa quando portavo mio fratello minore a giocare al “Panichelli” e da lì ho cominciato a collaborare con la segreteria del Torbellamonaca. Cinque anni fa ho ricoperto questo ruolo per la prima volta da sola alla Roma VIII e da allora ho appreso determinati meccanismi”.