Atletico Roma VI, i portieri in buone mani con Michele Albergo: “I ragazzi sono pronti per l’esordio”

Roma – E’ uno dei professionisti su cui si basa lo staff tecnico dell’Atletico Roma VI. Michele Albergo ha alle spalle alcune stagioni a Trani (in C2), Siracusa (in C1) e anche Cosenza (in B) e da quest’anno è stato scelto come preparatore dei portieri di tutta l’agonistica. “L’accordo nasce da una chiacchierata con il direttore tecnico Roberto Petricone con cui ho lavorato assieme al Tor Sapienza e alla Lupa Castelli. Mi ha presentato la società del presidente Luigi Paoletti, che tra l’altro avevo incrociato sempre alla Lupa Castelli, e ho capito che c’erano tutti i presupposti per fare un buon lavoro”. Per Albergo, che dopo aver smesso di giocare tra i professionisti ha allenato i portieri del settore di base e dell’agonistica di alcune delle migliori società di Roma (l’Almas, la Tor Tre Teste, il Tor Sapienza, la Romulea e il Savio con cui tuttora collabora nella Scuola calcio), l’Atletico Roma VI ha le potenzialità giuste per crescere: “Possiamo contare su un impianto bellissimo e comodo da raggiungere, ma soprattutto su persone che hanno masticato calcio e capiscono sia le dinamiche di uno spogliatoio che quelle di una società. Il club ha dato continuità al lavoro fatto fino all’anno scorso dalla Roma VIII nel settore giovanile agonistico e ha sicuramente tanta voglia di crescere in fretta”. Il preparatore dei portieri si reca al campo di via di Torbellamonaca tutti i martedì e i mercoledì e allena gli estremi difensori di tutto il settore agonistico dell’Atletico Roma VI: “Ho conosciuto ragazzi che lavorano e hanno dato massima disponibilità. Sono sereni in vista dell’esordio, anche se l’allenamento è una cosa e la partita vera un’altra. I più piccolini, chiaramente, hanno qualche margine di crescita in più, mentre i grandi sono già più formati. Questi ragazzi hanno la fortuna di far parte di gruppi molto validi che saranno sicuramente protagonisti tra i provinciali”. La chiusura di Albergo è una riflessione sul ruolo: “La figura del portiere sta un po’ scomparendo, ci sono sempre meno ragazzi che scelgono di giocare tra i pali. I motivi? Forse perché oggi si chiede ai portieri di avere una struttura fisica molto importante o forse perché questo è un ruolo di “sacrificio” dove spesso si ha da perdere e si viene molto criticati e poco elogiati”.