ATTACCO A STAMINA E ALL'INDIPENDENZA DEI GIUDICI IN DIFESA ARRIVA IL "MOVIMENTO VITE SOSPESE" E IL "PATTO DI SOLIDARIETA'"

Il giallo  tinge ancora scenari che minano l'indipendenza dei giudici italiani, "qualcuno" ha invocato il CSM ad indagare il giudice di Pesaro che ha emesso la sentenza unica che revoca la nomina al precedente dr Ottavio Di Stefano di commissario ad acta e la conferisce al dr Andolina Marino. Oggi Federico è riuscito a ricevere l'infusione attesa da troppi mesi, una giornata che è già diventata storia dei dioritti umani,. I medici degli Spedali Civili di Brescia hanno palesato sentimento di offesa e frustazione, medici che finio a poco tempo fa erano i responsabili e convinti delle terapie profuse…quando un indagine in corso fa cambiare gli obiettivi di scienza e coscienza, a ricordo della piccola Rita Lorefice, che ha portato nella sua piccola tombanon solo una sentenza dello Stato italiano disattesa e quel muro di omertà che sta facendo rabbrividire la coscienza che ancora vive in tanti

di Cinzia Marchegiani

Il comunicato dell'associazione a tutela dei malati italiani "Movimento Vite Sospese" e il "Patto di solidarietà" arriva in un momento che sta diventando infuocato e sembra stia minando l'indipendenza dei nostri giudici italiani. Senza alcuna interpretazione accusano un complicato intrecci di interessi, di falsi moralismi, di controsensi che stanno restituendo giganteschi interrogativi, oggi come il 4 dicemcre 2013 quando il Tar del Lazio ha commissariato il primo comitato scientifico, è stato attuato un atto amministrativo, l'unico che  restituisce dignità ai malati e alle famiglie:

"Se la vicenda Stamina non fosse tinta del sangue innocente dei malati a cui è stata negata ogni possibilità di sopravvivenza dalle stesse istituzioni che dovevano garantire i loro diritti anziché calpestarli, si potrebbe parlare di una vera e propria commedia dei paradossi.
Paradossale che la piccola Rita Lorefice sia volata in cielo tra le peggiori sofferenze senza che i medici degli Spedali Civili di Brescia provassero a salvarla, come ordinato dal giudice di Ragusa, con le infusioni di staminali mesenchimali, adducendo un’obiezione di coscienza alla rovescia.
Paradossale che vengano interrotte delle cure a pazienti che da queste cure hanno ricevuto solo benefici, come attestato da diversi certificati medici della stessa Azienda ospedaliera, e che soprattutto non abbiano subito effetti collaterali dopo 400 infusioni come dichiarato dagli stessi medici "obiettori".
Paradossale che un giudice venga indagato dal CSM per aver adottato, ex artt. 669 duodecie e 68 del codice di procedura civile, le misure attuative dei propri provvedimenti resi a favore di pazienti autorizzati da una legge dello Stato. Naturalmente ci aspettiamo che il CSM faccia valere il principio dell’indipendenza dei giudici.

Ci si deve piuttosto interrogare sugli interessi di chi sferra questi attacchi al terzo potere dello Stato, interessi che evidentemente non coincidono con quelli dei malati.
A quei personaggi politici che hanno l’ardire di voler insegnare ai giudici il proprio mestiere asserendo che le loro pronunce sono errate perché non basate sulla prova scientifica che le staminali mesenchimali si trasformano in neuroni, facciamo notare che se volessero davvero la verifica scientifica non si dovrebbero opporre a test di caratterizzazione come quello di Miami, né ad una sperimentazione affidata a soggetti neutrali, diversamente potrebbero fare sorgere il dubbio di temere proprio loro le prove scientifiche che la metodica Stamina funzioni.

Certo, è comprensibile che la prova dell’efficacia del metodo Stamina possa allarmare chi ha fondato la propria fortuna trascorrendo decadi in compagnia dei topi tra sperimentazioni inutili a suon di fondi pubblici.
Magari ci si potrebbe accorgere che finanziare ricerche su staminali che la stessa Agenzia europea del farmaco considera pericolose e cancerogene come le embrionali non serve certamente ai malati.
In ogni caso questo accanimento contro i malati e chi vuole garantire i loro diritti sta iniziando a rasentare la follia; ormai si è superato ogni limite.

Rita, la bimba che tra i 34 pazienti di Brescia aveva fatto più progressi e che poi è morta nonostante 3 ordinanze favorevoli e una legge dello Stato imponessero quelle stesse cure che le avevano salvato la vita già un anno fa, è un pezzetto del nostro cuore che ci è stato strappato via con una disumanità inaudita.
Chi si illude che può eliminare le prove viventi che Stamina funziona lasciando morire i pazienti in cura, ha fatto male i propri conti. Noi non ci arrenderemo, ma andremo avanti più di prima per gli angeli in cielo come Rita e per gli altri angeli che lottano ancora in questa povera Italia in balia di una classe politica sempre più corrotta e votata agli interessi delle lobby.
Continueremo a sostenere mamme-coraggio come Tiziana Massaro ed eroi come il dott. Marino Andolina, che in scienza e coscienza ha scelto di dedicare la sua vita ai malati, anche sotto le bombe di Bagdad e adesso sotto il fuoco incrociato di spregevoli lobby.
Continueremo a sostenere loro e tutti i genitori degli altri bambini ai quali auguriamo di ottenere, come il figlio di Tiziana Massaro, il piccolo Federico, le infusioni che attualmente sono state negate. Mentre scriviamo il piccolo Federico è ricoverato a Brescia e sta per essere sottoposto alle infusioni che finora gli hanno salvato la vita e hanno provocato in lui solo effetti benefici e miglioramenti da una malattia, il morbo di Krabbe, per la quale non esistono altre cure e che, altrimenti, non darebbe scampo. La prova che non sempre chi coltiva interessi diversi dalla salute dei malati riesce ad averla vinta. A queste persone, schiave delle lobby farmaceutiche e di interessi "altri", diciamo che non ci fermeremo qui, continueremo a lottare per il bene comune dei piccoli malati in cura con le cellule mesenchimali adulte del metodo Stamina e per il bene di tutti gli altri malati che ancora non hanno avuto accesso alle cure compassionevoli.
A tale proposito invitiamo ad aderire alla raccolta firme per una proposta di legge di Iniziativa Popolare per garantire l’accesso e l’equità di trattamento a tutti i cittadini che si avvalgano dell’utilizzo di terapie compassionevoli. Nei prossimi giorni verranno intensificate le iniziative e le manifestazioni finalizzate alla raccolta delle firme e per fine giugno verrà organizzata una grande manifestazione a Roma nel nome del diritto alle cure."

 

I conflitti d'interesse e la falsa scienza stanno mostrando il vero volto, poiché si fa molta confusione ancora su cosa sia la scienza medica, un atto amministrativo, e chi è interessato a difendere i prorpri interessi personali, che non spesso vanno nella stessa direzione della dignità del malato…Illustrissimo magistrato, indaghi in  fretta, l'Italia ancora si può salvare. Esiste un segno di violenza e la si legge ogni volta che un sopruso viene camuffato con la più candide delle bugie