MUORE BRUCIATO VIVO UN BIMBO PALESTINESE. “IL GOVERNO ISRAELIANO E’ RESPONSABILE”

di Ch. Mo.

Gerusalemme – E’ scontro tra palestinesi e israeliani in merito ad una vicenda di cronaca aberrante. I primi infatti ritengono che il governo israeliano sia "pienamente responsabile" della morte di un bambino palestinese di un anno e mezzo, bruciato vivo in un incendio appiccato probabilmente da coloni israeliani. Tale atto orribile sarebbe "conseguenza diretta" dell' "impunita'" accordata dalle autorità israeliani ai coloni.


Il premier. Condanna duramente l’accaduto il premier Netanyahu che si è detto sconvolto dall’accduto definendolo un “atto terroristico”. “E' un chiaro atto di terrorismo e Israele agisce con durezza contro il terrorismo a prescindere da chi siano gli autori" ha poi concluso.


La reazione di Israele. L'esercito israeliano ha istituito dei posti di blocco nella zona e schierato soldati nel tentativo di trovare gli autori del gesto. I sospetti sono tutti appuntati su coloni estremisti considerato che sui muri delle due case a cui e' stato appiccato il fuoco sono state ritrovate frasi inneggianti alla "vendetta" e "lunga vita al Messia" prima di scappare. Resta alta la tensione nell’intera zona: l' incendio e' stato appiccato a due case all'estrema periferia di una località vicino Nablus, Kfar Duoma. Una delle due case era vuota, ma nell'altra dormiva una famiglia svegliata dai rumori e dal fuoco.


La vittima. Il piccolo si chiamava Ali Saad Daubasha. Secondo i testimoni il padre e' riuscito a salvare la moglie e l'altro bimbo ma non e' riuscito ad individuare nel fumo e nel buio il più piccolo, Ali. Il padre e la madre, Saad e Reham ed un altro figlio di 4 anni, Ahmad, sono stati ricoverati in ospedale a Nablus. Anche la famiglia del piccolo, i genitori e un fratellino di 4 anni, versa in gravissime condizioni: sono stati ricoverati con ustioni su oltre il 70 per cento del corpo. 




GERUSALEMME: GAY PRIDE FINISCE NEL SANGUE. ECCO COSA E’ ACCADUTO

di Christian Montagna

Gerusalemme – Ancora accoltellamenti, ancora discriminazioni in quelle terre in cui nulla è permesso. In una Gerusalemme bigotta e conservatrice, sei giovani ragazzi gay sono stati accoltellati e tra i feriti anche un agente di polizia. Il leader del principale gruppo per i diritti gay del Paese, Oded Fried ha dichiarato: "La marcia va avanti. La nostra lotta per l'eguaglianza può solo intensificarsi di fronte a simili eventi". A colpire stavolta è stata la stessa mano che nel 2005 ferì tre persone alla stessa manifestazione. Un vizio insomma, un abitudine, quasi un divertimento.


Il colpevole. L’uomo arrestato nuovamente per aver colpito le sei persone durante la parata è è Yishai Schlissel, 40 anni, ebreo ultra-ortodosso, scarcerato tre settimane fa dopo aver scontato 10 dei 12 anni di reclusione a cui era stato condannato. A darne conferma è stato un portavoce della polizia israeliana alla Bbc. Nonostante il forte schieramento di polizia, anche stavolta, il folle gesto è riuscito a far finire nel sangue una manifestazione pacifica. Anche stavolta, come nel 2005, l’uomo ha portato a termine la sua “missione” anti gay.


L’attacco. L'attacco è avvenuto nella via Keren ha-Yesod, non lontano dalla residenza ufficiale di Netanyahu, che ha così commentato l'accaduto: "Un evento molto grave, i responsabili saranno puniti con rigore. Le libere scelte di ciascun individuo sono uno dei valori base in Israele. Dobbiamo assicurare che ogni uomo e ogni donna possano vivere in piena sicurezza in ogni strada che scelgono di percorrere". Solidarietà dunque ai feriti da parte del presidente che si è dichiarato vicino alle famiglie.


Il gay pride. Tra le duemila e le cinquemila persone, non certo come le cento mila di Tel Aviv, hanno sfilato per le strade per chiedere la parità di diritti. Ma a Gerusalemme, si fa decisamente più sentire la presenza degli ultra-ortodossi rispetto alle altre città israeliane. Bollato sui giornali ortodossi come “Marcia disgustosa”, il Pride era stato preceduto da diverse polemiche: tra tolleranti e anti-gay, una vera e propria diatriba aveva infuocato gli animi nella città già nelle settimane precedenti alla parata.


I momenti di panico. Una scena apocalittica quella raccontata dai testimoni che vedevano ovunque persone urlare e scappare. Tra i sei feriti, anche un agente di polizia, riferiscono fonti mediche secondo le quali due persone, di cui una donna, sono in condizioni gravi. Il testimone, Shai Aviyor, ha affermato a Channel 2 di aver visto "un giovane ultra-ortodosso accoltellare chiunque si trovasse sulla sua strada. La gente gridava e scappava in cerca di rifugio. Corpi insanguinati erano rimasti sul terreno". 




FESTIVAL DI VENEZIA: ECCO I FILM ITALIANI IN GARA

di Ch. Mo.

Venezia – E’ tutto pronto per quella che sarà la Kermesse dell’anno italiana: a Venezia, cominciano a susseguirsi le voci sulle presenze dei vip durante il Festival. Dal 2 al 12 Settembre, nel corso della Mostra del Cinema di Venezia, presentata dal direttore Alberto Barbera e dal presidente della Biennale Paolo Baratta, quattro saranno i film italiani in gara: "Sangue del mio sangue" di Marco Bellocchio, "A bigger splash" di Luca Guadagnino, "L'attesa" dell'esordiente Piero Messina e "Per amor vostro" di Giuseppe Gaudino.


Fuori concorso invece sarà "Non essere cattivo" di Claudio Caligari; nella categoria "Non fiction"il documentario "Gli Uomini di questa città io non li conosco" di Franco Maresco e il documentario di Gianfranco Pannone "L'esercito più piccolo del mondo", prodotto con la Svizzera e Città del Vaticano. In Orizzonti per l'Italia in concorso ci sono "Pecore in erba" di Alberto Caviglia e Italian Gangster di Renato De Maria.


I numeri del Festival. Nella sezione ufficiale sono tre i registi vincitori del Leone d’Oro (Tsai Ming-Liang, Aleksandr Sukorov, Rodrigo Plà), due vincitori del Leone d’Oro alla carriera (Marco Bellocchio e Frederick Wiseman), due registi vincitori del Premio Speciale della Giuria (Marco Bellocchio e Jerzy Skolimowski), un regista vincitore del Gran Premio della Giuria (Tsai Ming-Liang) e due registi Premi Oscar (Tom Hooper e Charlie Kaufman). In concorso sono 16 i registi che partecipano alla Mostra per la prima volta, tre all’opera prima.


Il programma del Festival. Per il concorso internazionale di lungometraggi in prima mondiale gareggiano:

ABLUKA (FRENZY) di EMIN ALPER
HEART OF A DOG di LAURIE ANDERSON
SANGUE DEL MIO SANGUE di MARCO BELLOCCHIO
LOOKING FOR GRACE di SUE BROOKS
EQUALS di DRAKE DOREMUS
REMEMBER di ATOM EGOYAN
BEASTS OF NO NATION di CARY FUKUNAGA
PER AMOR VOSTRO di GIUSEPPE M. GAUDINO
MARGUERITE di XAVIER GIANNOLI
RABIN, THE LAST DAY di AMOS GITAI
A BIGGER SPLASH di LUCA GUADAGNINO
THE ENDLESS RIVER di OLIVER HERMANUS
THE DANISH GIRL di TOM HOOPER
ANOMALISA di CHARLIE KAUFMAN e DUKE JOHNSON
BEHEMOTH di ZHAO LIANG
L'ATTESA di PIERO MESSINA
11 MINUT (11 MINUTES) di JERZY SKOLIMOWSKI
FRANCOFONIA di ALEKSANDR SOKUROV
EL CLAN di PABLO TRAPERO
DESDE ALLÁ di LORENZO VIGAS
L'HERMINE di CHRISTIAN VINCENT

Fuori Concorso ( Opere firmate da autori di importanza riconosciuta )

WINTER ON FIRE di EVGENY AFINEEVSKY
GO WITH ME di DANIEL ALFREDSON
HUMAN di YANN ARTHUS-BERTRAND
DE PALMA di NOAH BAUMBACH e JAKE PALTROW
JANIS di AMY BERG
NON ESSERE CATTIVO di CLAUDIO CALIGARI
BLACK MASS di SCOTT COOPER
LAO PAO ER (MR SIX) di HU GUAN
EVEREST di BALTASAR KORMÁKUR (Film d'apertura)
SOBYTIE (THE EVENT) di SERGEI LOZNITSA
GLI UOMINI DI QUESTA CITTÀ IO NON LI CONOSCO di FRANCO MARESCO
SPOTLIGHT di THOMAS MCCARTHY
NA RI XIAWU (AFTERNOON) di TSAI MING-LIANG
L'ESERCITO PIÙ PICCOLO DEL MONDO di GIANFRANCO PANNONE
LA CALLE DE LA AMARGURA di ARTURO RIPSTEIN
THE AUDITION di MARTIN SCORSESE
LA VIE ET RIEN D'AUTRE di BERTRAND TAVERNIER
IN JACKSON HEIGHTS di FREDERICK WISEMAN

Orizzonti (Concorso internazionale dedicato a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive

MADAME COURAGE di MERZAK ALLOUACHE
A COPY OF MY MIND di JOKO ANWAR
PECORE IN ERBA di ALBERTO CAVIGLIA
TEMPÊTE di SAMUEL COLLARDEY
THE CHILDHOOD OF A LEADER di BRADY CORBET
ITALIAN GANGSTER di RENATO DE MARIA
CHAHARSHANBEH, 19 ORDIBEHESHT (WEDNESDAY, MAY 9) di VAHID JALILVAND
MOUNTAIN di YAELLE KAYAM
KRIGEN (A WAR) di TOBIAS LINDHOLM
VISAARANAI (INTERROGATION) di VETRI MAARAN
FREE IN DEED di JAKE MAHAFFY
GABRIEL MASCARO – BOI NEON MAN DOWN di DITO MONTIEL
LAMA AZAVTANI (WHY HAST THOU FORSAKEN ME?) di HADAR MORAG
UN MONSTRUO DE MIL CABEZAS di RODRIGO PLÁ
MATE-ME POR FAVOR di ANITA ROCHA DA SILVEIRA
TAJ MAHAL di NICOLAS SAADA
INTERRUPTION di YORGOS ZOIS
 




IL GOVERNO APPROVA: BAGNOLI SARA’ RICOSTRUITA DA INVITALIA

di Christian Montagna

Bagnoli (Na) – Il Governo ha finalmente riscritto l’articolo 33 della legge salva-Italia secondo cui, è stato individuato il “soggetto attuatore” che si occuperà della ricostruzione del sito di Bagnoli. Sarà Invitalia ad occuparsi, dopo che il premier Renzi avrà siglato l’accordo il 30 Settembre, del tutto. L’area ex Italsider dovrà essere interamente bonificata e nuovamente organizzata: al momento, si stima che serviranno circa 300 milioni per il tutto. Al momento, resta da designare soltanto il commissario: pare che Renzi sia indirizzato su Salvo Nastasi.

Il premier ha varato l’articolo 33 per rendere la legge più facilmente applicabile e per venire incontro alle richieste del Comune e del sindaco Luigi de Magistris oltre a quelle del governatore Vincenzo De Luca. In molti, hanno obiettato e criticato sul tema che i ruoli di Comune e Consiglio comunale fossero troppo marginali rispetto alla bonifica e al ridisegno dell’area di Bagnoli-Coroglio. Addirittura, c’è stato chi ha gridato all’ incostituzionalità della stessa norma.

La cabina di regia. Una cabina per coordinare i lavori sarà istituita nelle vicinanze e all’interno, presieduta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti, ci saranno i ministeri dell’Ambiente, Sviluppo e Infrastrutture e un membro della Regione e uno del Comune che potrebbero essere gli stessi De Luca e de Magistris.

Il commissariamento. Era lo scorso venerdì 17 luglio quando il governo nominava il commissario per la bonifica e il rilancio dell'ex area Italsider di Bagnoli. Ad annunciarlo, il premier Matteo Renzi in una nota. 




SERIE A, IL CALENDARIO: SI ACCETTANO SCOMMESSE. CHI VINCERA’ ?

di Ch. Mo.

Calendario steso, calcio mercato ultimato, non manca davvero nulla. A fine Agosto avrà inizio il campionato di calcio di Serie A sul quale pendono come sempre scommesse e previsioni. Sarà la volta buona che vinca la mia squadra del cuore? Chissà. Pronostici a parte, gli “studiosi” accaniti del calendario, perché esistono anche quelli, hanno notato i due mesi che potrebbero essere cruciali e definitivi a questo campionato. Ancora prima che inizi già pensano ai vincitori? Eh già, i tifosi seguono il calcio proprio per vedere trionfare i propri campioni! Aprile e novembre: sono questi i mesi che potrebbero decidere le sorti del prossimo campionato di Serie A. Gli impegni di Juve, Roma, Lazio, Napoli, Inter e Milan, evidenziano una concentrazione di incroci cruciali proprio tra l'11.ma di campionato e la 16.ma. Una lotta serrata che tra l'altro coincide anche con un periodo molto caldo per le squadre impegnate in Champions.


Il programma. Dopo un avvio bomba con Roma-Juventus alla seconda giornata e il derby di Milano alla terza, il campionato di Serie A si riaccende poi tra il sesto e l'ottavo turno. Sulla strada dei bianconeri ci saranno Napoli, Bologna e Inter. Match duri da disputare fino all’ultimo minuto: la Roma invece se la vedrà con Carpi, Palermo ed Empoli. Oltre ai giallorossi, in questo periodo il calendario sorride abbastanza anche al Milan, a cui toccheranno Genoa, Napoli e Torino. Il primo strappo in classifica, dunque, potrebbe arrivare proprio a fine settembre e nel ritorno a febbraio.


Il periodo più duro per le big, infatti, dovrebbe essere tra l'11.ma e la 16.ma giornata (novembre all'andata e aprile al ritorno). Per Roma e Juve sarà il momento cruciale dell'annata. I giallorossi dovranno infatti affrontare Inter, Lazio, Bologna, Atalanta, Torino e Napoli, mente i bianconeri giocheranno con Torino, Empoli, Milan, Palermo, Lazio e Fiorentina. Una striscia da non sottovalutare per entrambi i club, soprattutto perché coincide con gli impegni in Champions e potrebbe riservare alcune sorprese in classifica. 




NUOTO, L'ITALIA SUL PODIO: ORO PER TANIA CAGNOTTO AI MONDIALI 2015 IN KAZAN

di Ch. Mo.

Kazan – Sono trascorsi circa 40 anni da quando l’Italia non saliva sul podio ai mondiali. Quarant’anni di successi ma non eclatanti come quello in Russia ai mondiali di Kazan. Tania Cagnotto ha vinto nella prova dal trampolino di un metro : per la giovane di Bolzano è in assoluto il primo oro mondiale in carriera. Ha dominato la gara e ha terminato davanti alle temibili cinesi Shi Tingmao, argento, e He Zi, bronzo. Dopo il bronzo nel 2011 e l'argento nel 2013, Tania Cagnotto completa il suo personale percorso vincendo la medaglia d'oro ai Mondiali di nuoto 2015 di Kazan. Sette podi ma nessuna grande titolo finora aveva collezionato.


E’ dunque medaglia d'oro davanti alle cinesi Shi Tingmao, argento, e He Zi, bronzo, spezzando un dominio delle asiatiche che durava da un decennio.


Le dichiarazioni. Tania Cagnotto ha dichiarato: "Questa medaglia d'oro e' un sogno che si realizza. Ho sempre messo allo stesso piano mondiali e olimpiadi, è arrivato l'oro mondiale e sono al settimo cielo". Così Tania Cagnotto dopo l'oro. "Avevo strane sensazioni già nelle eliminatorie – ha detto a Rai Sport – Non vedevo l'ora di fare questa gara, sapevo di potercela fare. Ho chiuso un bellezza, Oggi è uno dei momenti più belli della mia vita".




“IL CIBO E’ SCADENTE”: COSI’ GLI IMMIGRATI LO HANNO BUTTATO IN STRADA

di Christian Montagna

Eraclea (Venezia) – Arriva sui social network di esponenti politici e attraverso le testate locali la notizia che ha già fatto il giro del web raccogliendo condanne e critiche ovunque. Giorgia Meloni, ha riportato sul suo profilo facebook, una protesta ad opera di immigrati ospiti del residence “Mimose” ad Eraclea. Considerato a loro dire scadente, gli immigrati hanno lanciato vassoi in strada in forma di protesta, rinunciando al pasto serale. La protesta era indirizzata alla cooperativa “Solaris” che gestisce i servizi dei circa duecento profughi di Eraclea Mare.


A protestare, si legge sul profilo della Meloni, sono immigrati che, per la maggior parte, non hanno diritto all’asilo politico: “A chi si lamenta e nel 90% dei casi non ha diritto all’asilo politico e alle ”solidali” cooperative che hanno trasformato l’immigrazione un business, ricordo che lo Stato italiano spende 30 euro al giorno per immigrato. Soldi che l’Italia non prevede invece per i suoi anziani, per i disoccupati, per le famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e a mettere in tavola la cena. Al Governo invece chiedo: avete già messo in ginocchio Eraclea, la sua immagine di località turistica e gli operatori del settore con le vostre folli politiche sull’immigrazione. Dopo l’ennesima protesta di ieri continuerete a dormire o vi svegliate?”


La protesta a Cairo Montenotte in Liguria. A darle manforte, è l’esponente di Forza Italia Alessandro Parino secondo cui, quella che inizialmente poteva essere considerata una bufala del web, è quanto accaduto la scorsa notte in Liguria, a Cairo Montenotte. L’esponente politico ha dichiarato in una nota: “ Prendiamo atto che quello che poteva essere una bufala, ovvero gli immigrati che rifiutano il cibo, non è tale, dato che è successo a Cairo Montenotte”. “Questa, prosegue il consigliere savonese, è una situazione assolutamente fuori controllo e capovolta. I prefetti hanno sovvertito l’ordine e di fatto comandano sopra i sindaci. E’ necessario che vengano interrotti gli arrivi nella nostra Regione e spero che anche Savona emani presti un’ordinanza che vieti l’ingresso agli immigrati senza il permesso sanitario, così come ha fatto Alassio”.
La protesta, giunge dalla casa di riposo “Baccino” di via Boreali Dagna. Anche stavolta i protagonisti dell’episodio sono stati alcuni profughi che da qualche giorno si trovano a Cairo Montenotte ospiti di Villa Raggio, gestita dalla cooperativa “Il Faggio” (che ha in gestione anche le cucine della residenza protetta).


Non sarebbero state gradite minestrine e piatti leggeri cucinati per gli ospiti che si aspettavano di trovare nei piatti bistecche e altri alimenti. I profughi avrebbero accusato gli addetti alla preparazione dei pasti rifiutandosi di ritirare la cena. Una discussione durante la quale da parte degli stranieri sarebbe volata anche qualche parola di troppo…




EMERGENZA SOCIALE IN CAMPANIA: UN SENZATETTO ACCOLTELLA IL SINDACO. DA ANNI VIVEVA IN MACCHINA

di Ch. Mo.

Somma Vesuviana – Tornava a casa dopo essere stato a Palazzo Torino, il sindaco di Somma Vesuviana Pasquale Piccolo è stato brutalmente aggredito. Avvocato di professione, era in compagnia del suo collaboratore quando nei pressi delle Porte del Parco, mentre recuperavano l'auto parcheggiata in zona, il sindaco si è ritrovato addosso un uomo che da tempo vive in macchina, in condizioni di disagio.


Un aggressione che nulla avrebbe a che fare con la professione del sindaco dunque ma con il suo ruolo politico: un gesto di disperazione dovuto alle condizioni poco umane della vita del senza tetto. L’aggressione sarebbe stata eseguita con un coltello di grosse dimensioni che, ha portato, ferito a un braccio, in maniera non grave.


Al momento, il sindaco Piccolo si trova alla clinica Trusso di Ottaviano dove i medici stanno verificando le sue condizioni. Lo hanno raggiunto il suo vice Gaetano Di Matteo, assessori, consiglieri, amici, insieme con la moglie e i suoi figli. L’emergenza sociale, ha ribadito il vicesindaco Di Matteo, è diventata troppo grave.


L'aggressore è stato fermato subito dai carabinieri che lo hanno rintracciato nella sua auto-casa: subito dopo il gesto infatti , come se nulla fosse accaduto, è tornato alla sua routine.




MUORE LA FIGLIA DI WHITNEY HOUSTON: DOPO MESI DI AGONIA ORA AVANZANO I SOSPETTI

di Christian Montagna

Roswell – E’ deceduta domenica scorsa Bobbi Kristina Brown, la figlia 22enne della cantante e attrice Whitney Houston dopo sei mesi di agonia. Priva di sensi e in un ambiente confusionale era stata trovata nella vasca da bagno della sua casa di Roswell in Georgia. Era il 31 gennaio quando finì in un coma indotto per essere stata ritrovata in condizioni ancora tutte da accertare. Mesi di inchieste e denunce volte ad accertare la verità che purtroppo non arriva ancora. Bobbi Kristina Brown, figlia unica della popstar e del cantante Bobby Brown, era nota al grande pubblico soprattutto per la partecipazione a un paio di reality, in uno dei quali parlava proprio dell'elaborazione del lutto dopo la morte della madre. Al momento, i sospetti si affossano sul fidanzato Nick Gordon, colpevole secondo gli inquirenti di averla picchiata e di averle rubato soldi dai conti correnti. Vivevano insieme i due ragazzi e sebbene non fossero sposati, si proclamavano marito e moglie. Nessuna incriminazione formale però è mai stata ufficiale: tra sospetti e dopo mesi di agonia, è morta per ragioni ancora poco chiare. Probabilmente, ora, sarà sepolta con la madre.


Tale madre, tale figlia. Soltanto tre anni fa, la madre, famosissima cantante internazionale, era stata ritrovata annegata in un vasca da bagno in un albergo di Beverly Hills in seguito all'assunzione di un'eccessiva dose di droghe. Una vita travagliata e segnata dal dolore quella di Bobbi Kristina Brown; la dimostrazione che non sempre il successo porta la felicità. Aveva più volte intonato le canzoni cantate dalla madre, commuovendo i fan che in quella voce riconoscevano il timbro di Whitney.


La famiglia. "E' finalmente in pace tra le braccia di Dio. Vogliamo ringraziare quanti hanno riversato su di lei in questi mesi un'incredibile quantità di amore", si legge in una nota diffusa dalla famiglia. Cordoglio e affetto è stato espresso anche da molte star internazionali come l'attrice Holly Robinson Peete, Oprah 




PINO DANIELE, PARLANO I MEDICI: ECCO COME MORI’ IL RE DEL BLUES

di Ch. Mo.

Roma – Pino Daniele è morto per un decadimento della funzione cardiaca. A stabilirlo, i medici legali incaricati dalla procura di Roma di fare luce sul decesso avvenuto il 4 gennaio scorso. Gli esperti hanno anche stabilito che se il cantautore si fosse recato nel più vicino nosocomio di Orbetello non necessariamente si sarebbe salvato.


La morte. Una notizia terribile, una perdita immensa. Pino Daniele, il cantautore napoletano, che avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, è stato stroncato nella notte del 4 Gennaio da un infarto. Bandiere a mezz'asta, a Napoli, per la morte. Nel giorno dei funerali di Pino Daniele a Napoli fu proclamato il lutto cittadino, ad annunciarlo il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.


Il ricordo degli amici. "La scomparsa di Pino Daniele e' un colpo pesante da sopportare. Ciao Grande". Cosi' Beppe Fiorello su twitter ricordava Pino Daniele unendosi alla marea di cinguettii che in quelle ore spopolavano. "Un pensiero per un Grande Cantante e Musicista. Ciao Pino Daniele, Salutaci le stelle", affermavano i Nomadi. Rosario Fiorello, postava un video che lo ritraeva insieme al grande cantautore scrivendo: "Voglio ricordarlo cosi', che onore per me. WeLove Pino". Lorenzo Cherubini, in arteJovanotti: "Ciao Pino, ciao uomo fatto di musica, amico generoso, e artista grandissimo. Grazie di essere passato di qua a portare tutta questa bellezza". Claudio Baglioni, sul profilo facebook pubblicava uno struggente ricordo prendendo spunto da una foto che lo ritraeva insieme a Daniele: "Pino, Pinuccio tanto caro, Pino adorato. Ieri sera guardavo la foto presa da lontano di noi due seduti sul bordo del terrazzo mentre tu mi raccontavi e io ascoltavo. Dietro c'era solo il mare… E' stato un regalo conoscerti e incontrarti in questi anni e in questo mondo e cantare, suonare parlare ridere con te e sentire, sapere, essere sicuro che ogni volta nella musica e nella vita ci hai messo tutto il cuore". "Ognuno sta sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole ed e' subito sera…che la terra sia la tua…" scriveva Niccolo Fabi sul suo profilo. "E cosi', dopo Lucio, se ne e' andato un altro pezzo di cuore e di vita, uno dei piu' grandi di sempre. “Ciao Pino, e infinitamente grazie. Daniele", scriveva Daniele Silvestri sulla sua pagina postando il video "Putesse essere Allero". Antonello Venditti pubblicava una foto abbracciato a Pino Daniele e scriveva semplicemente: "non ho piu' lacrime". "Core 'ngrato"…postava Gigi D'Alessio.


La Procura di Roma apre un’inchiesta. Una notizia shock quella che giunse dalla Procura di Roma sulla morte del cantante napoletano Pino Daniele. L’ipotesi è quella di omicidio colposo contro ignoti. Non era chiaro ai procuratori aggiunti come si fosse spento Pino e perciò gli uomini di legge vollero scandagliare a fondo la vicenda. Pierfilippo Laviani e Marcello Monteleone, procuratori aggiunti della Procura di Roma disposero l'autopsia sul corpo in seguito ai funerali di Roma e di Napoli. Il dubbio era: se la richiesta di essere portato all'ospedale di Roma fosse giunta dallo stesso cantante in seguito al malore oppure da altre persone.


Eredità contesa. Nemmeno il tempo di consumare il dolore che subito sono cominciate le discussioni per l'eredità. Una cospicua quantità di beni, diritti d'autore e denaro dovranno essere in qualche modo divisi tra i cinque fratelli, le due mogli, i cinque figli e la compagna che fino alla sua morte gli è stata vicino. Pino Daniele, dopo appena due giorni dalla morte viene disturbato dalle beghe familiari. Senza dubbio quelle sono state le ore del dolore per la famiglia Daniele, così come lo sono state per la maggior parte degli italiani che hanno perso una parte di storia della musica oltre ad un grande uomo esempio per numerosi giovani. L’eredità che conta l'abitazione di Piazza Mazzini in cui vive la moglie Fabiola e tre dei suoi figli; lo studio di registrazione in via Sabotino; la villa sull'Aurelia usata anche come set dei suoi videoclip; lo stabilimento di trenta dipendenti in riva al mare della Giannella, a Orbetello, il Tuscany Bay; la villa di Formia donata alla moglie Dorina e quella comprata a Roma al fratello Alessandro.Ultimi ma non per importanza, i proventi derivanti dalla brillante carriera, i proventi Siae e i diritti d'autore.




TRAFFICO DA BOLLINO ROSSO : AL VIA LE PARTENZE ESTIVE

Redazione

Un ondata di vacanzieri si è riversata questa mattina sulle autostrade per raggiungere le mete estive e dare inizio alle vacanze estive. Fin dalle prime ore di questa mattina, il traffico in progressivo aumento, specie in uscita dai grandi centri urbani, e lungo le direttrici nord-sud ed in uscita dal territorio nazionale verso la Slovenia, l'Austria e la Francia ha creato alcune code. Resta attivo il divieto di circolazione per i mezzi pesanti per tutto il fine settimana.


Secondo Viabilità Italia allo stato non ci sono rilevanti criticità, ma alcune situazioni di difficoltà nella circolazione. Sulla A1, in direzione nord, ci sono code a tratti tra Firenze Impruneta e Roncobilaccio; stessa situazione in direzione sud tra Sasso Marconi e Roncobilaccio. Sulla A4, in direzione est, code a tratti tra Cessalto e Latisana; sulla A9, 7 km di coda in uscita dall'Italia in direzione Chiasso e 4 km, in direzione sud, tra Como Monte Olimpino e Como Grandate. Sulla A10 rallentamenti con code a tratti, in direzione Francia, tra Savona e Spotorno e tra Varazze e bivio con A10 Complanare Savona.Sulla A12, in direzione nord, code tra bivio con SS1 Aurelia e Tarquinia. Sulla A14, code a tratti, in direzione sud, tra Forlì e Cesena; sulla A22, in direzione sud, 8 km di traffico rallentato tra il Confine del Brennero e Vipiteno, rallentamenti con code a tratti tra Chiusa Val Gardena ed Ala Avio, 4 km di code a tratti tra Carpi ed allacciamento con A1. In direzione nord rallentamenti con code a tratti tra Verona e Trento sud, 4 km di coda tra Bressanone e Vipiteno. Sulla A23, in direzione sud, code a tratti tra Udine Nord e bivio con A4. Sulla A3 Salerno – Reggio Calabria, dove ieri sera è stato riaperto in direzione sud il tratto del Viadotto Italia e sono stati messi a disposizione degli utenti nuovi km di autostrada da Mormanno a Laino Borgo e in corrispondenza della galleria 'Fossino', il traffico si presenta regolare. Permane un unico cantiere inamovibile tra lo svincolo Laino Borgo e Mormanno, in un tratto di circa 6 km. Traffico intenso sulla rete di 25 mila km di strade e autostrade di Anas, ma finora per lo più regolare, con poche situazioni di rallentamenti e di code. Sulla SS 16 Adriatica traffico congestionato nel barese tra il km 792 e il km 807. Rallentamenti sulla SS 309 Romea a Comacchio (Ferrara), sulla SS 36 in Lombardia a Sondrio, sulla SS 45 a Piacenza, sulla Ss7 in Campania, sulla SS 18 Tirrena Inferiore in Campania e in Calabria.