ESSERE GENITORI: QUEL RUOLO DIFFICILE

A cura della Dottoressa Francesca Bertucci, Psicologa – Mediatore familiare

La genitorialità rappresenta una funzione complessa che incorpora in sé, sia aspetti individuali relativi quindi alla nostra idea (in parte conscia e in parte inconscia) di come un genitore deve essere e sia aspetti di coppia, della modalità relazionale che i partner condividono nell’assolvere questo specifico compito. Questa complessità spiega come la genitorialità produca significativi cambiamenti individuali e relazionali che, saranno presenti ed in continua evoluzione lungo tutto il resto del ciclo vitale degli individui coinvolti. Non si può essere genitori sempre allo stesso modo, perché sarà necessario assolvere impegni differenti e adottare modalità comunicative e interattive diverse secondo l’età dei figli. Tutto ciò implica, quindi, la capacità dinamica di rivedere continuamente il proprio stile educativo, affrontando in modo funzionale i cambiamenti che la vita può portare. L’ingresso di un nuovo membro modifica ampiamente le relazioni nell’ambito della famiglia nucleare e allargata comportando, quindi, l’inizio di una nuova storia generazionale.

La famiglia e il rapporto con i genitori rimane il luogo primario all’interno del quale si realizza la crescita e lo sviluppo del bambino.

Assistiamo oggi alla compresenza di diverse forme familiari (coppie di fatto, legalizzate, single, genitori biologici e non, famiglie ricostituite, ecc.), ma costante rimane la necessità che si crei fra il bambino/ragazzo e i genitori una relazione positiva che permetta una crescita armonica dei piccoli.

Non è scontato che ciò si realizzi con facilità, in quanto essere genitori ed educare è un compito molto complesso. Esso si modifica durante tutto l’arco della vita perché è inserito all’interno di un percorso evolutivo fisiologico influenzato da fattori personali (dell’adulto e del bambino), familiari (modifica del nucleo familiare, lutti, separazione e divorzio, ecc…) e sociali che variano nel tempo.

Non è raro quindi che, durante questo articolato viaggio, ci si trovi ad attraversare momenti in cui il cammino appaia troppo faticoso, ci si senta molto disorientati o si incappi in qualche problematica di un certo rilievo.

Proprio per questo, sempre più frequentemente si sente parlare di sostegno alla genitorialità.

Che cos’è il sostegno alla genitorialità? E’ un intervento psicologico di accompagnamento per gli adulti che, per motivi diversi (cambiamenti fisiologici legati alle varie fasi del ciclo di vita dei figli, eventi critici, separazione, problematiche personali o dei figli ecc…) vivono delle difficoltà nel loro ruolo genitoriale. Tali percorsi di sostegno, si prefiggono di supportare i genitori nel loro ruolo, di promuovere la consapevolezza dell’importanza di tale compito, di accrescere e rafforzare le competenze educative dei genitori stessi, in modo da acquisire uno stile educativo efficace ed individuare strategie che influiscano positivamente sullo sviluppo dei figli e ne favoriscano l’autonomia personale.

Tutto ciò passa attraverso una maggiore comprensione del figlio, i suoi bisogni, le sue paure, il suo modo di comunicare, di se stessi e della relazione con lui, portando ad una riflessione sugli atteggiamenti educativi e comunicativi messi in gioco nel rapporto.

Questi percorsi, non sono destinati solo a famiglie problematiche in situazioni particolarmente traumatiche, ma può essere un cammino utile a qualsiasi genitore per migliorare la relazione con i figli, le dinamiche familiari e la crescita di ogni membro della famiglia.

Non è solo un luogo in cui si ricevono consigli e tecniche. Le strategie generiche possono diventare, infatti, poco efficaci di fronte all'unicità che contraddistingue ogni singolo essere umano. Il sostegno alla genitorialità è un percorso di crescita dei genitori stessi, che, con l’aiuto dell’esperto, acquisiscono la capacità di affrontare e risolvere quei problemi, che fanno parte del processo di sviluppo dei loro figli o che subentrano in particolari momenti di passaggio nelle fasi del ciclo vitale (la nascita del primo figlio, i passaggi di scuola, la nascita del fratellino, la separazione, ecc…). Inoltre, può essere un percorso di aiuto, utile ai genitori che hanno figli con particolari difficoltà (iperattività, disturbo di apprendimento, disturbi del comportamento, immaturità, ecc…), per non sentirsi soli, per imparare a gestire il problema nel miglior modo possibile e a rispondere a bisogni educativi e affettivi un po’ speciali. Gli incontri, a seconda delle necessità, possono essere individuali, di coppia o di gruppo. Quest’ultima modalità consente, più di ogni altra, il confronto e la condivisione.

 

Dott.ssa Francesca Bertucci

Psicologa – Mediatore familiare

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CENTRO CALCIO ROSSONERO, GIOVANISSIMI REG. B – BOTTAI: «A FROSINONE CI SARÀ DA SUDARE»

Redazione

Roma – Hanno iniziato con un buon ritmo i Giovanissimi regionali fascia B del Centro Calcio Rossonero. Tre partite, sette punti: un ottimo bottino in avvio per i ragazzi di mister Luigi Bottai che nell’ultimo match hanno battuto con un secco 3-0 il Giardinetti grazie ai sigilli di Lazzeri, Valentini e Scalchi. «Nel primo tempo la squadra è stata più confusionaria – spiega mister Bottai -, anche perché c’era grande densità in mezzo al campo e non riuscivamo a trovare gli spazi giusti. Nonostante questo abbiamo chiuso la prima frazione in vantaggio, ma nella ripresa le cose sono andate molto meglio anche a livello di prestazione. La differenza tra le due squadre è stata evidente, anche se il Giardinetti si è comunque dimostrata una compagine all’altezza per questo il nostro successo assume maggior valore». L’inizio di campionato del Centro Calcio Rossonero è stato molto positivo. «Avrei detto ottimo se non avessimo perso i due punti nel match di Centocelle, pareggiato in extremis – sottolinea Bottai -. Le nostre prospettive? Il girone è molto tosto, ci sono squadre forti e accreditate come il Ceprano e il Città di Ciampino, ma sono fiducioso che i miei ragazzi possano fare un buon campionato». Nel prossimo turno i Giovanissimi regionali fascia B saranno di scena a Frosinone, sul campo dell’Accademia. «Da quello che ho saputo – dice Bottai – anche questa dovrebbe essere un’ottima squadra e quindi mi aspetto una sfida complicata. Servirà personalità per tornare a casa con un risultato positivo, ma la mia squadra non ne fa difetto anzi in qualche caso c’è qualche tensione di troppo che va controllata».
Tra le altre squadre del settore agonistico del Centro Calcio Rossonero va segnalato l’esordio con scivolone casalingo per gli Allievi provinciali, sorpresi dal Città di Acilia per 2-3. Pareggio esterno degli Allievi regionali B che dividono la posta col San Cesareo (2-2), mentre i Giovanissimi regionali sono andati incontro a una brutta sconfitta ad Anagni (1-5). Dei due gruppi Sperimentali, i 2001 hanno colto un bel successo sul campo della Vigor Perconti, mentre i 2002 hanno ceduto per 4-1 in casa col Certosa.




GROTTAFERRATA BASKET, C2: BUONA LA PRIMA – ORTENZI: «DOMANI CON LA SMIT UNA GARA APERTA»

Redazione

Grottaferrata (Rm) – La C2 del Grottaferrata basket vuole il bis. La squadra di coach Stefano Busti ha vinto per 73-57 contro la Tiber, conquistando i primi due punti del suo campionato. Ora i ragazzi capitanati da Marco Ortenzi sono pronti a far visita alla Smit, nel match in programma domani. «Di loro conosco Tebaldi e Faina e poi hanno un gruppo di giovani molto valido – dice Ortenzi -. Tra l’altro come stile di gioco siamo due squadre molto simili a cui piace correre e praticare ritmi alti, quindi sarà una gara aperta e molto intensa». Il capitano torna poi a parlare dell’esordio di campionato. «Abbiamo sempre condotto la gara contro la Tiber tranne un brevissimo passaggio nel secondo quarto. Nel terzo parziale – sottolinea Ortenzi – abbiamo allungato molto arrivando a venti punti di vantaggio e poi gestendo tranquillamente la gara nella parte finale». Tra le novità del Grottaferrata basket c’è il nuovo timone della C2. «In questi primi mesi di lavoro coach Busti ha trovato il giusto feeling con il gruppo. Stiamo lavorando molto, sudando altrettanto e praticando un basket veloce e possibilmente a tutto campo – dice capitan Ortenzi –, ora vogliamo che il campo dia le risposte giuste». Il Grottaferrata ha anche modificato l’organico rispetto alla scorsa stagione. «Siamo una squadra fortemente locale – rimarca il 27enne playmaker – nel senso che ci sono tanti ragazzi di Grottaferrata e quindi sentiamo le partite in modo particolare. Abbiamo formato un gruppo forte e questo dovrà essere il nostro segreto. L’obiettivo deve essere la salvezza anche perché nei play off quest’anno entrano solo quattro squadre, ma se la raggiungessimo in anticipo, proveremo a cercare altro». La vicenda “burocratica” legata alla gestione del palazzetto potrebbe condizionare la squadra. «Finora ci siamo sempre allenati al PalaCoscia e ci teniamo stretto il nostro campo – dice Ortenzi -. E’ chiaro che la situazione non ci ha lasciati tranquilli e ci ha un po’ infastiditi, ma quando si entra in campo si butta tutto alle spalle e si pensa solo a cercare il risultato».
 




NEW YORK: PRIMO CASO DI EBOLA

Redazione

L'Ebola sbarca nella Grande Mela. Primo caso di ebola a New York. Un medico, tornato recentemente dalla Guinea, e' risultato positivo al test. L'uomo di 33 anni, Craig Spencer, e' stato ricoverato in isolamento al Bellevue Hospital Center. Il medico era arrivato dall'Africa occidentrale all'aeroporto Jfk lo scorso 17 ottobre, dopo aver fatto scalo in Europa. Spencer, in Guinea per Medici Senza Frontiere dove ha curato persone affette dalla malattia, e' stato ricercatore in medicina d'urgenza internazionale per oltre tre anni alla Columbia University e lavorava al New York Presbyterian Hospital.

  L'uomo ha monitorato la febbre per due volte al giorno e ha notato ieri i primi sintomi: il giorno prima aveva preso due metropolitane per Brooklyn, dove era andato a giocare a bowling. Il club di Williamsburg e' stato chiuso per precauzione. Le autorita' sanitarie di New York stanno ricostruendo i suoi movimenti per individuare le persone che potrebbero aver avuto un contatto con l'uomo, ma hanno sottolineato che non vi e' alcun allarme. La fidanzata e due amici di Spencer stanno bene e sono stati messi in quarantena per precauzione, ha spiegato il commissario alla Salute di New York, Mary Bassett. Una quarta persona, autista di un noleggio con conducente che ha trasportato l'uomo nella sua auto non ha avuto un contatto fisico e non e' considerato a rischio. Mercoledi' scorso, oltre ad aver preso la metro per Brooklyn, secondo le prime ricostruzioni, il medico avrebbe visitato anche l'High Line, il celebre parco sopraelevato nel quartiere di Chelsea, a Manhattan, e sarebbe andato in un ristorante. L'uomo comunque non mostrava ancora i sintomi della malattia, come febbre, diarrea, vomito ed emorragie, e quindi non era contagioso. "E' estremamente improbabile, c'e' una probabilita' vicina allo zero che possano esserci problemi per il fatto che abbia preso la metro", ha sottolineato Bassett. Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha spiegato che non ci sono ragioni per i newyorkesi per essere allarmati, ebola e' una malattia estremamente difficile da contrarre", ha spiegato.




ELISA CLAPS: CASSAZIONE CONDANNA DANILO RESTIVO A 30 ANNI DI RECLUSIONE

Redazione

Giustizia è stata fatta per la piccola Elisa Claps morta che ancora era una giovane fanciulla. E' definitiva la condanna a 30 anni di reclusione per Danilo Restivo, ritenuto responsabile dell'omicidio di Elisa Claps, la sedicenne scomparsa a Potenza nel settembre 1993 e ritrovata cadavere 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa della SS.Trinita' del capoluogo lucano.
La prima sezione penale della Cassazione ha infatti rigettato il ricorso dell'imputato contro la sentenza di condanna che era stata emessa dalla Corte d'Assise d'Appello di Salerno. La Cassazione ha accolto in toto le richieste del sostituto pg, Paolo Canevelli, compresa quella di annullare senza rinvio la sentenza d'appello limitatamente all'aggravante della crudelta' contestata all'imputato. Secondo il pg, infatti, non e' stata raggiunta la prova che Restivo abbia infierito sul corpo della vittima dopo la morte. L'esclusione di questa aggravante non modifica pero' il trattamento sanzionatorio e la condanna, giunta al termine di un processo con rito abbreviato, resta confermata a 30 anni.

 Danilo Restivo e' attualmente detenuto in Inghilterra, dove deve scontare una condanna a 40 anni di carcere per l'omicidio di un'altra donna, Heather Barnett, avvenuto successivamente al delitto Claps, quando l'imputato si era gia' trasferito nel Regno Unito. L'ipotesi di estradizione di Restivo appare remota, perche' difficilmente la Gran Bretagna sarebbe d'accordo con la consegna dell'uomo alle autorita' italiane.

Con la sentenza di oggi, la Prima Sezione Penale della Suprema Corte, presieduta da Umberto Giordano, ha anche condannato Restivo a pagare le spese processuali sostenute dalle parti civili: 10mila euro per i familiari di Elisa e tremila euro ciascuno per il Comune di Potenza e per l'associazione Telefono Donna.




LATINA, CROLLA IL CENTRO DESTRA: IL SINDACO GIOVANNI DI GIORGI SI DIMETTE

Redazione

Latina – Il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi si è dimesso. Il patto di fine mandato che Di Giorgi ha presentato in Consiglio alla, ormai sua (ex) maggioranza, non è passato e al primo cittadino non è rimasto altro che rassegnare le dimissioni.
L’ex sindaco di Latina ha quindi dapprima protocollato le proprie dimissioni e poi insieme al segretario generale le ha comunicate alla stampa presente nell’aula consiliare.

“Accogliamo con favore le dimissioni del sindaco Di Giorgi. Latina avrà finalmente la possibilità di cambiare pagina. Questa amministrazione è stata fallimentare da ogni punto di vista. Il debito conclamato di milioni di euro, le beghe legali, le tasse portate al massimo. Questo è il risultato di una politica scellerata di cui il primo cittadino resta e resterà il primo responsabile”. Queste le prime doichiarazioni a caldo di Alessandro Cozzolino, Capogruppo del partito Democratico in consiglio comunale.

“L’atto di dimettersi è stato accolto positivamente dall’opposizione – prosegue il capogruppo -. Secondo noi le dimissioni sarebbero dovute arrivare già da tempo. Il Partito Democratico, in questi anni, ha dimostrato sempre di essere propositivo e di portare aventi un’idea di città. La maggioranza, invece, ha adottato provvedimenti di giornata, di convenienza personale. Questo modo di operare li ha portati al fallimenti prima finanziario e dopo politico. Tutti sono responsabili. Il Sindaco per primo”.

“E’ inutile parlare di ZTL e di lungomare come risultati ottenuti.. Per entrambe le situazioni i lavori sono appena agli inizi. Quel che è certo sono i nodi che Di Giorgi, insieme al sua vice, Cirilli avevano promesso di sciogliere in rottura con la politica di Zaccheo. Dalla metropolitana alla Latina Ambiente, dalle Terme allo stadio Francioni. Tutto è rimasto come tre anni fa, nessuna rottura col passato, anzi una continuità deleteria per tutta la città”.

“Il Partito Democratico a Latina ormai è pronto a governare la città con un’idea diversa di amministrare – prosegue Cozzolino -. Alla Regione Lazio governiamo stabilmente, da poco ci siamo insediati in Provincia come forza di maggioranza ed il Pd a Latina ormai viene visto come un partito pronto a governare. La nostra volontà è quella di tagliare gli sprechi, eliminare i favoritismi premiando il merito ed i progetto e non più gli amici degli amici. Questo è l’unico modo che conosciamo per rilanciare una città ormai mummificata da intrecci di potere e convenienze. Abbiamo accolto con gioia le dimissioni di Di Giorgi. Adesso nessuno si nasconda dietro ad un dito. Tutti, nella maggioranza, sono responsabili”.

Ecco il messaggio di Giovanni Di Giorgi alla cittadinanza di Latina:

Mi rivolgo agli uomini e alle donne di Latina, a coloro che mi hanno scelto come sindaco nella primavera del 2011 ed a quelli che tale scelta non hanno fatto, che comunque ho provato a rappresentare nella maniera più dignitosa e onesta possibile.
In queste ore mi trovo costretto ad assumere decisioni difficili e ho con me, come unica bussola, il vostro benessere, il vostro futuro.
Ebbene, date le condizioni politiche maturate all’interno della mia coalizione di governo, non mi sento più in grado di potervelo assicurare.
Guidare una comunità straordinaria come quella di Latina in un’epoca complessa come questa non è cosa semplice; occorre dedizione totale, la possibilità di fare scelte coraggiose, la serenità di conservare pulita la propria coscienza.
Fino ad oggi ho potuto farlo e fino all’ultimo giorno del mio mandato popolare dovrà essere così.
Ora invece una lunga spirale di litigi interni e di egoismi personali stanno minando la quotidiana corretta amministrazione della città.
Il dato oggettivo che emerge con chiarezza è una maggioranza non più coesa, troppo frammentata e contrapposta tra i singoli componenti, impegnati in una litigiosità quotidiana che non gli consente di guardare con lucidità al bene della città.
Questa situazione non mi consente di continuare a portare avanti con serenità il mio mandato e mi vede costretto quotidianamente a verificare la tenuta della maggioranza stessa.
Pertanto scelgo di fare un passo doloroso ma necessario: dimettermi dall’incarico.
So che in politica non è una prassi consueta, ma non ho mai sentito come prioritario rispetto alla vostra stima ed amicizia l’attaccamento alla poltrona da sindaco.
Ho sempre vissuto del mio lavoro e intendo continuare a farlo anche in futuro.
Questi tre anni e mezzo da sindaco di Latina sono stati comunque bellissimi e non mi sono mai pentito della scelta (già allora giudicata da molti folle…) di dimettermi da Parlamentare Regionale per potermi occupare in prima linea della città in cui ho sempre vissuto e che amo con ogni fibra del mio essere.
Tanti risultati abbiamo ottenuto con i consiglieri ed assessori che mi hanno sostenuto nel corso del mandato.
Molti riconoscimenti abbiamo conquistato insieme con merito e fatica, come l’isola pedonale o i lavori alla marina per il miglioramento generale della qualità della via in città.
Tanto per citarne solo alcuni.
E pazienza se altri avranno la possibilità di tagliare il nastro delle opere da noi programmate ma ancora in cantiere; l’importante è che qualcuno lo faccia, non il nome di chi lo fa. Perché il punto è proprio questo: i sindaci passano, Latina resta.
E allora scelgo di restare un uomo libero, che ha improntato il proprio mandato al servizio dei cittadini, dei deboli, dei disabili con un’unica stella polare, quella della legalità, giustizia e trasparenza, con la passione per la politica e la gente di Latina che ho sempre avuto fin dai tempi della scuola e mai ho ritenuto il mio mandato come semplice e squallido tirare a campare.
Qualcuno ha detto che i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. Lo penso anch’io e ogni volta che c’è stato bisogno di andare sul dischetto, non mi sono mai tirato indietro, perché le persone si misurano dal coraggio e dall’altruismo.




RIETI, CONTRASTO ALLA POVERTA': IL COMUNE SCENDE IN CAMPO CON LA CARD ELETTRONICA

Redazione

Rieti – L’assessorato alle Politiche socio-sanitarie comunica che, tra le prestazioni previste per il contrasto alla povertà, è in fase di avvio la card elettronica che permetterà ai soggetti che si trovano in stato di bisogno di acquistare direttamente i beni di prima necessità presso gli esercizi convenzionati.
“Questo nuovo servizio – dichiara l’assessore Stefania Mariantoni – consentirà all’Amministrazione comunale di conoscere esattamente dove, come e quando vengono spesi i contributi economici assegnati. Sarà possibile definire la durata del contributo e le modalità di erogazione e la Card sarà attiva subito dopo la comunicazione alla società che gestisce il servizio. Una volta riconosciuto il contributo non sarà più necessario attendere il completamento dell’iter burocratico che attualmente mette in difficoltà le famiglie che già si trovano in condizione di disagio. Il servizio è a costo zero per il Comune e consentirà di ottimizzare il carico di lavoro che grava sugli uffici”.

Per tutelare la privacy non sarà rilasciata una card dedicata, e quindi riconoscibile, bensì il valore economico corrispondente al contribuito ricevuto sarà memorizzato sulla tessera sanitaria. Tutte le transazioni saranno monitorare in tempo reale. Sarà la società che gestisce il servizio, la Welfare Company, a stipulare le convenzioni con gli esercizi commerciali e a consegnare il POS dedicato per la registrazione delle operazioni. Nella fase iniziale saranno convenzionate almeno 8 tra farmacie e supermercati, successivamente la rete sarà allargata ad altri esercizi, per arrivare alle librerie, agli tabella per l’infanzia e ad altri esercizi.
 




FROSINONE, OPERAZIONE TRASH MONEY: SCOPERTI CONTI CORRENTI E BUONI FRUTTIFERI PER 300 MILA EURO

Redazione
Frosinone – Era la scorsa estate quando la Squadra Mobile mise fine ad un vero e proprio business del mercato della droga arrestando malavitosi che conducevano una vita da Grand Hotel ed ostentavano ville faraoniche, auto di lusso e gioielli con redditi da indigenti .Tutto questo è stato solo il punto di partenza per gli investigatori della Polizia di Stato che in questi mesi hanno continuato le loro indagini fino ad arrivare a scoprire e sequestrare conti correnti e buoni fruttiferi per un totale di circa 300.000 euro.

I poliziotti dopo la prima fase dell’attività investigativa hanno proseguito caparbiamente per risalire ai meccanismi che consentivano alle famiglie attenzionate di condurre un tenore di vita esageratamente ed ingiustificatamente elevato. Le misure adottate incidono direttamente sul patrimonio dei criminali abbattendo in questo modo il loro indiscusso potere.Tutti i beni che sono stati finora sottoposti a sequestro con la successiva confisca rientreranno nelle casse dello Stato a cui erano stati indebitamente sottratti.
 




FROSINONE, PER UN PUGNO DI SPICCIOLI: ARRESTATI 2 PLURIPREGIUDICATI

Redazione
Frosinone – La Polizia di Stato arresta due giovani pregiudicati che avevano appena ripulito la cassa di un bar. Sono circa le 23.00 di mercoledì 22 ottobre quando una telefonata su linea 113 informa l’operatore della sala operativa della presenza di due persone sospette nelle adiacenze di un’attività commerciale della parte alta della città. Passano solo pochi istanti ed una pattuglia delle Volanti raggiunge il luogo segnalato. Un giro di perlustrazione e gli agenti rintracciano due giovani di 28 e 30 anni a loro conosciuti per il curriculum criminale “vantato”.I due pregiudicati mostrano nervosismo e fretta di sottrarsi al controllo di polizia.
Basta poco ai poliziotti per comprendere il motivo di tanta irrequietezza: a pochi metri di distanza vi è infatti un bar, al momento chiuso,  il cui ingresso  presenta evidenti segni di forzatura. Un prima ispezione presso l’esercizio commerciale e quanto dichiarato dal titolare contattato telefonicamente, consente di accertare che dalla cassa trovata aperta è stata sottratta una somma di denaro di circa 200 euro, per lo più in monete, alcune delle quali si trovano ancora a terra. Una perquisizione sui due fermati permette il ritrovamento di monete per un valore corrispondente a quello sottratto poc’anzi. Per i due ladri sono scattate le manette mentre il denaro è stato sequestrato in attesa di essere restituito al legittimo proprietario.

 




STRISCIA LA NOTIZIA: AGGREDITI JIMMY GHIONE E LA SUA TROUPE A ROMA

Redazione

Roma –  Un fattaccio davvero. Sono stati aggrediti, picchiati e rapinati Jimmy Ghione e una troupe di Strsicia. Stavano effettuando riprese tra i senzatetto in via Giolitti quando sono stati aggrediti e rapinati da un gruppo di uomini, che aveva intimato loro di spegnere le telecamere.I tre giornalisti sono stati accerchiati e aggrediti dal gruppo, composto da circa 8-10 persone; colpi al volto e alla testa, telecamera e cellulare in terra danneggiati, oltre al furto delle chiavi dell'auto con la quale erano giunti sul luogo. A questo punto gli aggressori si sono allontanati, mentre i tre giornalisti si sono recati nel vicino Commissariato di Polizia di Viminale per denunciare l'accaduto raccontando la dinamica dei fatti e descrivendo agli agenti i malviventi. Nell'immediato la sala operativa della Questura ha diramato la nota alle pattuglie.

Agenti del Reparto Volanti e del commissariato Viminale hanno effettuato una "battuta" in tutta la zona, ricercando gli autori dell'aggressione. Non lontano dal luogo indicato dalle vittime, i poliziotti hanno individuato 4 persone somiglianti alle descrizioni fornite dalle vittime; alla vista della Polizia hanno cercato di allontanarsi, ma sono stati raggiunti; fermati e controllati, sono stati subito riconosciuti quali autori dell'episodio delittuoso. Uno di loro e' stato anche trovato in possesso delle chiavi, poco prima rapinate, dell'auto delle vittime.
  Identificati per P.Z. 31enne romano, F.M. 40enne romano, F.M.
  47enne napoletano e S.D. 32enne romano, i 4 sono stati accompagnati presso gli uffici del Commissariato.

Per i primi 3 e' scattato l'arresto per i reati di violenza privata, danneggiamento e lesioni aggravate, mentre il quarto e' stato denunciato. Per i tre giornalisti sono state necessarie – a causa delle ferite riportate a seguito dell'aggressione – cure mediche con conseguenti diversi giorni di prognosi.




ALBERTO SORDI: L'EREDITA' ANDRA' ALLA FONDAZIONE MUSEO A LUI DEDICATA…SPECULATORI A BOCCA ASCIUTTA!

Redazione

L'eredità di Albertone servirà per continuare a far vivere la sua memoria. Tutto il patrimonio di Alberto Sordi, il popolare attore scomparso nel 2003, andra' alla Fondazione Museo a lui intitolata. E' quanto indicato nel testamento, aperto oggi dal notaio Alfredo Maria Becchetti, che fu redatto il 21 aprile del 2011 alla presenza della sorella Aurelia, deceduta all'eta' di 97 anni tra l'11 e il 12 ottobre scorso.

 "L'attesa per la pubblicazione – spiega in una nota Becchetti – e' dipesa dalla necessita' di ottenere l'estratto del certificato di morte della signorina Aurelia, consegnato dall'Ufficio Anagrafe del Comune di Roma al notaio solo questa mattina". "La Fondazione 'Museo Alberto Sordi', regolarmente riconosciuta – aggiunge il notaio – e' stata costituita in data 31 marzo 2011 e ha quale scopo principale l'istituzione e la gestione del Museo Alberto Sordi. Il presidente della Fondazione era Aurelia Sordi. Il contenuto del testamento verra' comunicato secondo le forme di legge all'erede nominato, il quale, oltre ai beni mobili, denaro e titoli, ereditera' la storica villa di Via Druso 45 e le quote di capitale della Societa' "Campus Biomedico" di Roma, detenute dalla signorina Sordi".