OSTIA, CONCESSIONI STABILIMENTI BALNEARI: INCENDIO DOLOSO NELL'ARCHIVIO DEL X MUNICIPIO

Redazione


Ostia (RM) – Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Riccardo Magi, consigliere Radicale capitolino e Paolo Izzo, segretario Radicali Roma

"L'incendio doloso nell'archivio del X municipio in cui si trovavano le concessioni degli stabilimenti balneari di Ostia, mostra quanto sia stato opportuno l'esposto che abbiamo depositato presso la Procura della Repubblica due giorni fa, in cui è stata riportata la attenta e documentata misurazione di tutte le altezze delle barriere. Barriere innalzate dai gestori balneari contravvenendo a quanto richiesto nelle stesse concessioni loro accordate, è una coincidenza che ha dell'incredibile. Opportuno quanto i controlli che stanno avvenendo in queste ore da parte della Capitaneria di Porto su richiesta della Procura.

Come sottolinea il Sindaco questo incendio non può che essere un "Atto intimidatorio contro la politica della legalità", ovvero la politica che ha portato, sempre a seguito di un nostro esposto, le autorità locali a riaprire gli accessi pubblici al mare abusivamente ostruiti dagli stabilimenti.
I documenti presentati in questo nuovo esposto dimostrano, a nostro avviso, che alcune delle concessioni andate bruciate andrebbero anche ritirate per l'evidente violazione di leggi nazionali ed europee.
Per questo vogliamo leggere il gravissimo attacco alle istituzioni che tale incendio rappresenta, come un segnale che ci indica che abbiamo trovato la chiave giusta per affrontare l'illegalità onnipresente ad Ostia. Le concessioni sono andate "in fumo" da anni, perché non sono state rispettate con la reticenza di tutte le istituzioni.
Dopo quanto accaduto questa notte abbiamo deciso di pubblicare sul sito Opencampidoglio.it la maggior parte delle concessioni riguardanti gli stabilimenti di Ostia, da noi acquisite tramite accesso agli atti nei mesi scorsi e già trasmesse alla Procura allegate all'esposto di un anno fa."
 




MARINO LAZIALE, RSA: IL SINDACO TIRA LE ORECCHIE A NICOLA ZINGARETTI

Redazione
Marino Laziale (RM)
– «Sollecito il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a tornare sui propri passi e revocare il provvedimento regionale che mette a rischio il futuro della Residenza sanitaria assistita “Un tetto per la vita’”, splendida realtà socio-assistenziale ubicata nel nostro Comune».
È netta la presa di posizione del primo cittadino di Marino, Fabio Silvagni, alla notizia del rischio chiusura della struttura gestita dalla onlus Assohandicap del presidente Alessandro Moretti.

«Si tratta di una ipotesi fuoriluogo e irragionevole, alla quale mi oppongo. Il centro “Un tetto per la vita”, autentico vanto per tutta la comunità marinese e non solo, è una fulgida realtà che permette di migliorare la qualità della vita dei disabili e delle loro famiglie, fornendo – rimarca il sindaco Silvagni – prestazioni di eccellenza grazie a personale di elevata preparazione e standard all’avanguardia. Il suo operare in ambito “Dopo di noi” ovvero nella tutela dei disabili non autosufficienti, molti dei quali già senza più i genitori, fa sì che la sua funzione sia ancora più importante. Soprattutto – va avanti il sindaco Silvagni – per le tante mamme e i papà che a loro si rivolgono, nell’ansia e preoccupazione del futuro, cercando una soluzione per i loro figli nel momento in cui verranno a mancare. Per questo motivo è doveroso che il commissario ad Acta per la sanità del Lazio riveda le proprie decisioni: è inammissibile, infatti, che la spending review e i tagli sanitari debbano riverberarsi sulle categorie più deboli e su coloro che operano su base volontaria per assicurare un futuro migliore ai disabili e ai disagiati. Si tratta di una battaglia di civiltà che non conosce colori politici. Non a caso ad interessarsi della vicenda sono stati in queste ore il senatore Pd, Bruno Astorre e il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi che ringrazio per la sensibilità istituzionale dimostrata» chiosa il primo cittadino di Marino.
 




NEMI SCUOLA: METTIAMOCI UNA PIETRA SOPRA!

 

"Vorrei sapere chi è quell’aquila, quella intelligenza rara, quel profondo conoscitore del Regolamento Edilizio comunale, sia esso tecnico o Amministratore, che ha pensato ed autorizzato un simile scempio."

 

Redazione

Nemi (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di una cittadina che si definisce Peperino Pietra in Tufo.

Ecco la nota:


"Illustrissima direttrice

recentemente, a Nemi, sono ripresi i lavori per il completamento della scuola sita in piazza Roma, lavori il cui inizio si perde nella notte dei tempi, parliamo di almeno un quarto di secolo.

La ditta incaricata ha provveduto a pitturare le pareti esterne del fabbricato, ha rimosso i ponteggi ed ha provveduto a posare sopra i muretti del terrazzo di copertura una protezione contro le intemperie costituita da lamiera in acciaio inox.

Lei si domanderà: dové il problema? Stanno completando i lavori e quindi è un bene per la comunità. Finalmente tolgono l’immondezzaio che regnava sovrano. Il problema nasce come al solito quando si applicano due pesi e due misure. Se un cittadino vuole costruire o ristrutturare un’abitazione deve rispettare tutta una serie di prescrizioni dettate dal Regolamento Edilizio comunale che, nel caso del centro storico, sono molto stringenti e volte alla massima tutela delle caratteristiche storiche dei fabbricati e del paesaggio: non si possono utilizzare infissi in alluminio anodizzato, le pietre devono essere locali, ecc.

E cosa ha fatto il Comune il Nemi? Invece di utilizzare una copertina in pietra ha posato della lamiera in acciaio inox che stride nel contesto ambientale generale ed equivale ad un pugno in un occhio.

Vorrei sapere chi è quell’aquila, quella intelligenza rara, quel profondo conoscitore del Regolamento Edilizio comunale, sia esso tecnico o Amministratore, che ha pensato ed autorizzato un simile scempio. Non ci possono essere figli e figliastri. Le regole valgono per tutti i soggetti sia pubblici che privati.

Sempre sua
Peperino Pietra in Tufo"

 

Nota di redazione:

Gentile signora Peperino Pietra in Tufo, che dirle se non che oltre al regolamento edilizio comunale di Nemi esiste anche il regolamento dell'Ente regionale Parco dei Castelli Romani che rafforza ancor di più quanto da Lei esposto.

Forse più che scrivere al nostro giornale sarebbe più opportuno presentare un esposto alle Autorità competenti. Tant'e'.




CATANIA: ANZIANI ARMATI FINO AL COLLO

Redazione

Catania – Anziani armati fino al collo. I carabinieri del Comando provinciale di Catania hanno arrestato due coniugi, lui 75enne e lei 64enne, per detenzione illegale di armi e munizioni nonche' ricettazione. Ad entrambi sono stati concessi i domiciliari. I militari, nella loro abitazione in via Petrella, nel popolare quartiere di Picanello, hanno trovato e sequestrato un fucile da caccia marca Zanoletti, calibro 16, con canne mozzate, risultato rubato ad Aci Sant'Antonio nel settembre 2011; una pistola giocattolo marca "New Police", calibro 8, con canna priva di tappo rosso; 244 munizioni di vario calibro; un giubbetto antiproiettile; due distintivi di riconoscimento, del tipo utilizzato dalle forze dell'ordine, uno dei quali riproducente quello dei carabinieri; due coltelli a serramanico ed alcuni passamontagna. Accertamenti sono in corso per verificare la riconducibilita' delle armi ai gruppi criminali mafiosi operanti nel quartiere. Il fucile sequestrato sara' inviato al Ris di Messina per l'esecuzione di accertamenti tecnico balistici.




MARE NOSTRUM VA IN PENSIONE, ARRIVA TRITON

Redazione

"Individueremo una data per il Consiglio dei ministri" che chiudera' l'esperienza di Mare Nostrum. "Di certo, sara' entro il primo novembre, data dell'entrata in funzione dell'operazione Triton", coordinata a livello Europeo da Frontex. Lo ha spiegato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a margine della sua informativa alla Camera dei Deputati. Oltre all'Italia sono 19 i paesi europei che hanno aderito all'operazione Triton, che avverra' sotto il coordinamento di Frontex e che prendera' il posto di Mare Nostrum, operazione invece tutta e sola italiana, ha annunciato Alfano durante l'informativa urgente alla Camera sulla questione immigrati. Il dato sui 19 Stati che si sono aggiunti all'Italia e' stato pero' subito contestato in aula – non appena partita la serie di interventi dei gruppi – dal deputato Manlio Di Stefano, del Movimento 5 Stelle, che ha parlato invece di 8 nazioni (oltre all'Italia) e detto che il direttore di Frontex ha appena smentito lo stesso ministro a proposito della conclusione di Mare Nostrum, ovvero Frontex affianchera' l'operazione partita un anno fa. E anche Laura Ravetto (FI) ha parlato di soli 8 Stati aderenti all'operazione. Nel corso dell'informativa il titolare del Viminale ha ricordato che sin dall'inizio l'operazione Mare Nostrum era "emergenziale e a tempo, transitoria, e da qui nasce l'inadeguatezza di questa operazione a fronteggiare il carattere strutturale, assunto dal flusso migratorio a causa di conflitti etnici, religiosi e politici". In proposito ha detto che i flussi migratori verso l'Europa hanno avuto una forte crescita "con le primavere arabe, con la situazione politica in Libia, con i conflitti in Siria e Iraq e per le crisi nell'area sub-sahariana". Quindi ha sottolineato che "si sta per realizzare un'operazione alle frontiere europee che non ha precedenti per partecipazione", riferendo che alcuni Stati hanno dato disponibilita' con assetti aerei, altri con assetti navali, altri ancora fornendo personale e chi con esperti.
  Alfano ha detto che ora si e' nella fase del piano operativo che l'agenzia sta mettendo a punto "sulla scorta di disponibilita' offerte: 3 milioni di euro al mese, e' stimata l'operazione, meno di un terzo di quanto e' costata Mare Nostrum". Alfano ha aggiunto inoltre che l'operazione Triton avra' compiti diversi da Mare Nostrum: i suoi obiettivi saranno contrastare l'immigrazione irregolare e l'attivita' di traffico di esseri umani. L'operazione avra' come linea operativa le 30 miglia dalle coste italiane, e le imbarcazioni intercettate potranno essere distrutte per impedirne il possibile reimpiego.
  Alfano ha precisato che al termine di Mare Nostrum non e' che l'Italia cessera' di fare operazioni di ricerca e salvataggio, "ma non si potranno avere due linee di difesa sulle nostre frontiere, una piu' avanzata verso la costa nordafricana e una sul confine di Schengen, e per questo Mare Nostrum sara' chiusa".




COSA NOSTRA: LA BARBERA, " PIETRO GRASSO DOVEVA SALTARE IN ARIA A MONREALE"

Redazione

Caltanissetta – Rivelazioni pericolose e scioccanti. Alla fine del '92 Cosa nostra stava organizzando un attentato nei confronti dell'attuale presidente del Senato Pietro Grasso. Lo ha riferito il collaboratore di giustizia Gioacchino La Barbera, ex reggente della famiglia di Altofonte, deponendo a Caltanissetta al Borsellino quater: "Ho preso parte alla fase preparatoria e l'allora magistrato sarebbe dovuto saltare in aria a Monreale ma poi non se ne fece nulla. Il progetto venne accantonato anche perche' avevamo molte altre cose da fare. Salvatore Biondino mi disse di soprassedere". Di certo, dopo la sentenza sul maxiprocesso, Cosa nostra "dichiaro' guerra allo Stato perche' le promesse non erano state mantenute".
  Aggiunge La Barbera: "Speravamo che qualcuno ci potesse aiutare, come era successo in passato, ma non fu cosi'. Ogni uomo d'onore che in Sicilia la pensava come Toto' Riina doveva dare il suo contributo per punire i traditori. Sentivo dire, in particolare da Bagarella, che a queste persone che ci dovevano aiutare e che non l'hanno fatto bisognava rompergli le corna".
  La Barbera ha spiegato di avere partecipato "a tutte le fasi, da quella preparatoria a quella esecutiva, della strage di Capaci ma con l'attentato di via D'Amelio, non c'entro nulla.
  Quel giorno ero a Scopello insieme a Brusca che era latitante.
  Abbiamo appreso la notizia dal telegiornale. 'Hanno fatto presto', furono le prime parole di Brusca".




NEMI: AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DEL BIBLIOUP FESTIVAL

Redazione
Nemi (RM)
– BiblioUP Festival – La cultura per tutti i sensi è l’evento dell’anno della GRANDE BIBLIOTECA DEI CASTELLI ROMANI che si presenterà e si rappresenterà dentro Nemi, “invadendo” il borgo, i suoi palazzi e suoi negozi, le sue scuole, i suoi istituti religiosi, i suoi centri sportivi, i bar, le vie e le piazze.

La cultura conquisterà Nemi per tre giorni, una cultura da vivere in tutti i sensi e per tutti i sensi: l’udito, la vista, l’olfatto, il tatto, il gusto. Perché questo sono oggi le biblioteche e lo dimostreranno: luoghi veri e vitali di accrescimento, incontro e scambio di conoscenza e competenze, luoghi il cui fermento attivo si irradia fuori delle loro mura e contamina la Città dei Castelli.Nemi delle fragole e dei fiori sarà allestita per rappresentare tutto quanto le biblioteche oggi sono in grado di offrire e contemporaneamente attraversata da un susseguirsi di eventi per tutti i sensi: incontri con gli autori, aperitivi letterari, conferenze, dibattiti, reading, lectio magistralis, laboratori, musica, teatro, sport. Il tutto legato da un filo rosso che unisce e orienta l’intera manifestazione e che è il tema della consapevolezza, declinata in tutte le possibili forme, dall’arte, al design, alla cultura popolare, alla cucina allo sport.La Grande festa delle biblioteche vuole rivolgersi a tutti, con eventi e spazi dedicati: dai bambini ai professionisti, dagli insegnanti agli imprenditori, dagli artisti agli artigiani, dalle famiglie alle giovani coppie, dagli adolescenti ai giovani in formazione. Perché le biblioteche sono di tutti e hanno qualcosa per tutti.

Nelle settimane immediatamente precedenti la tre giorni – Aspettando il Festival – i Castelli Romani saranno oggetto di ulteriori manifestazioni delle biblioteche volte a far conoscere ed apprezzare le risorse storiche, ambientali, artistiche e produttive dei luoghi, perché la consapevolezza di tale patrimonio cresca in prima istanza tra chi lo abita e lo vive quotidianamente.

Aspettando il Festival (dall'11 settembre al 24 ottobre): eventi nei borghi castellani di musica, letteratura, teatro, laboratorio artigianale, sport organizzati dalle biblioteche comunali dei Castelli Romani




GAETA: IL FESTIVAL DELLA COMUNITA' SOLIDALE SCALDA I MOTORI

Redazione

Gaeta (LT) –  Al via la prima edizione di  A.L.I. Azioni Lavoro Inclusione – Festival della Comunità Solidale, organizzata dal Comune di Gaeta, nell'ambito delle attività del Distretto socio – sanitario Formia – Gaeta, in programma dal 21 al 23 ottobre 2014, nella centralissima Piazza XIX Maggio. Partner dell'iniziativa: l'UNESCO, l'IPAB SS. Annunziata, la Croce Rossa Italiana, Special Olympics, Fondazione CUEIM CRT, Banca Popolare del Cassinate, SINERGIE – Italian Journal of management. Tra i partecipanti, il Servizio Civile Nazionale.
Per il Sindaco Cosmo Mitrano "Un importante Forum sociale di ampio respiro che si pone l'obiettivo di promuovere un nuovo Welfare partecipativo e solidale nel territorio distrettuale, con il contributo di esperti ed operatori di tutta Italia ed anche dall'estero, grazie agli interventi del Deputato dell'Hérault del Parlamento Francese, Christian Assaf e del Sindaco di Frontignan La Peyrade Pierre Bouldoire".

"Una kermesse di tre giorni – afferma l'Assessore ai Servizi Sociali Sabina Mitrano –  che coinvolgerà tutto il mondo del III Settore, Enti, Istituzioni Associazioni da tutta Italia in un confronto aperto, teorico e pratico, attraverso convegni e workshop di alto profilo, finalizzati ad individuare e valutare idee ed iniziative per costruire una Comunità Solidale. Da Gaeta  e dal Distretto socio – sanitario sud pontino parte un grande progetto che vuole contribuire a rafforzare l'anima solidale italiana, non solo del Golfo, dunque, in un momento storico – economico molto delicato".

"Una nota ad hoc meritano i convegni  – aggiunge l'Assessore Mitrano – curati dalla Coop. Astrolabio – Consorzio Parsifal e dal CUEIM (Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale), che si svolgeranno nell'area dedicata del villaggio ALI  e che vedranno tra i relatori figure di rilievo del panorama universitario, istituzionale ed imprenditoriale, nazionale ed internazionale, esperti operatori del III Settore. Dal Ministero del Turismo, dal Parlamento francese, dalla città di Frontignan La Peyrade, da Unindustria, dalle Università La Sapienza di Roma, IULM di Milano, Roma Tre, di Cassino, UNINT di Roma, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Latina, da Special Olimpics e dal III Settore italiano, arriveranno a Gaeta esperti  che daranno il via a vivaci confronti e dibattiti, foyer di idee innovative  per realizzare insieme un nuovo Welfare nel distretto socio – sanitario".

In Piazza XIX Maggio, a Gaeta, fervono i preparativi. E' in fase di allestimento un grande villaggio espositivo che sarà luogo di incontro tra le Organizzazioni, Istituzioni, Enti del Terzo Settore, Imprese Sociali ed Imprese no profit, espressione del territorio distrettuale, nazionale e internazionale. Sarà un laboratorio di best practice e progetti innovativi.
La kermesse inizierà martedì 21 ottobre 2014, alle ore 15, con l'inaugurazione del villaggio, alla presenza del Sindaco Cosmo Mitrano, e  la benedizione dell'Arcivescovo di Gaeta S.E. Mons. Fabio Bernardo D'Onorio.

Alle ore 15.30 si aprirà il primo convegno in programma  a cura dalla Coop. Astrolabio – Consorzio Parsifal su "Futuro delle politiche sociali nelle azioni per il lavoro e l'inclusione", che vedrà tra i relatori il deupato dell'Herault del Parlamento Francese Christian Assaf,  il Sindaco di Frontignan la Peyrade,Pierre Bouldoire, l'Assessore Regionale alle Politiche del Lavoro Lucia Valente, l'Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Rita Visini. Moderatore: Pio Maria Federici. 

Mercoledì 22 ottobre 2014, alle ore 9.30, area Convegni, si terrà il secondo incontro su "Cooperazione, sviluppo e solidarietà: il governo della rete", promosso dal CUEIM (Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale).  Coordinatore: Prof. Bernardino Quattrociocchi.
Giovedì 23 ottobre 2014 alle ore 9.30, area Convegni, si aprirà il dibattito sul tema "Nuove tecnologie, accessibilità, inclusione". Moderatore: Pio Maria Federici.

I workshop, organizzati dall'Ipab SS Annunziata, avranno invece  lo scopo di presentare esperienze e progetti  realizzati in diverse zone italiane, per valutarne la fattibilità nella nostra realtà. La partecipazione ai workshop permetterà agli assistenti sociali di acquisire 6 crediti ECM. 
"L 'animazione del villaggio sarà "di contenuto" – comunica il collaboratore del Sindaco ai Grandi Eventi Dino Pascali – ovvero correlata al tema del Welfare. Protagonisti: artisti di strada, “clown dottori”, operatori del sorriso Croce Rossa Italiana, ospiti a tema della cultura e dello sport".
 




TC NEW COUNTRY CLUB, NUOTO – IL NUOVO VICE RESPONSABILE CARDASCO: «LA MIA VITA SPORTIVA È QUI»

Redazione

Frascati (Rm) – E’ un anno di novità per il settore agonistico del nuoto del Tc New Country Club di Frascati. Al di là delle partenze di due atleti di spicco come Ilaria Consoli e Francesco Pietrobono, si è registrato l’arrivederci da parte diMichele Raggio, braccio “destro” del responsabile tecnico Daniele Tavelli e figura molto apprezzata da tutti gli atleti e l’ambiente del circolo frascatano costretto a lasciare la “famiglia” del Tc New Countrty Club per motivi di impegni personali. Per questo, serviva una figura affidabile e altrettanto conosciuta per rimpiazzare Raggio, così Tavelli ha optato per la “continuità” promuovendo sul campo Davide Cordasco che già faceva parte dello staff del Tc New Country Club. «Se Michele era il braccio destro – scherza Cordasco -, io ero quello sinistro. Nel senso che quando Michele aveva un impegno, ero io a seguire gli allenamenti o le gare dei ragazzi. E comunque già nella passata stagione ero l’allenatore dei Propaganda». Cordasco, che il prossimo mese di aprile compirà 24 anni, ha praticamente vissuto una intera vita sportiva al Tc New Country Club. «Ho iniziato a fare nuoto qui a tre anni, poi sono passato nel settore Propaganda e poco dopo con gli Esordienti dove mi allenò lo stesso Daniele Tavelli. A nuotare con me c’era anche Michele Raggio e sicuramente la sua assenza quest’anno si farà sentire, ma proveremo a sostituirlo dando il massimo». Cordasco ha nuotato con Raggio e anche con alcuni suoi attuali allievi. «Per questo dovrò saper gestire il rapporto con loro. Mi sta bene essere amici – dice il nuovo vice responsabile -, ma quando ho il cronometro in mano voglio che i ragazzi si adeguino ai miei metodi di allenamento». Cordasco, infine, parla delle prospettive del gruppo nella stagione 2014-15. «C’è molta curiosità per i vecchi Esordienti A che passeranno alle categorie “dei grandi”: ci sono ragazzi molto promettenti, bisogna vedere come sarà il loro impatto con il salto di condizione fisica e chilometraggio. I grandi? Era inevitabile perdere la Consoli e Pietrobono che dovevano continuare il loro percorso di crescita, ma abbiamo comunque dei ragazzi interessanti di cui sarà interessante vedere i progressi. Poi c’è il gruppo dei piccolini che ha visto un forte aumento nei numeri e che mi costringerà a rivedere i metodi di allenamento».




FEDERLEAGUE (RUGBY A XIII), A METÀ NOVEMBRE UN NUOVO RADUNO DELLA NAZIONALE

Redazione

Roma – La Federazione Italiana Rugby Football League (Firfl) torna a respirare aria internazionale. D’altronde la Federazione di rugby a 13, dopo la splendida esperienza a Vinci di fine giugno, aveva chiaramente fatto intendere che l’intenzione era quella di ripetere dei raduni per la Nazionale. Detto, fatto ed ecco spuntare l’ufficialità del periodo: dal 14 al 16 novembre con la location che potrebbe essere la stessa visto l’enorme successo organizzativo riscontrato nell’ultima occasione. Saranno diciotto i nomi dei convocati dal commissario tecnico Tyron Sterry, ma oltre ad atleti in “odore” di Nazionale maggiore ci sarà spazio anche per gli otto migliori Under 20 selezionati anche grazie ad una serie di incontri tenuti nel corso del tempo, ovviamente aggiunti alle indicazioni provenienti dai vari campionati. Il gruppo si allenerà per tre giorni con l’obiettivo di creare uno spirito di squadra importante e di entrare nei meccanismi tattici dello staff tecnico azzurro. La Federleague adotta raduni di questo tipo come ideali percorsi di avvicinamento agli incontri internazionali che saranno in calendario nel 2015 e che a breve verranno definiti ed ufficializzati. La Federazione Italiana Rugby Football League sta lavorando in maniera intensa sull’attività delle proprie rappresentative nazionali (sia quella maggiore che quelle giovanili) che sono ritenute come la miglior espressione di un movimento in sempre maggiore crescita. Per questo, a livello organizzativo, si scelgono delle location di alto spessore qualitativo proprio per permettere ai tecnici e ai giocatori coinvolti di lavorare nel miglior modo possibile.
Attività della Nazionale, ma non solo: la Firfl sta per definire anche la calendarizzazione di nuovi incontri formativi per le figure degli arbitri e degli allenatori che già nel recente passato hanno trovato buoni riscontri. Infine, in una prossima riunione federale, saranno stabilite anche la data, la formula e la sede di svolgimento del primo appuntamento ufficiale del 2015, quella Coppa Italia con la quale la Federleague apre ufficialmente le sue attività a livello di club. 
 




CAMORRA: CONFISCATI 47 MILIONI AL CLAN MALLARDO

Redazione

Operazione "Bad brothers", cattivi fratelli. Cosi' era denominata quella condotta dal Comando provinciale di Roma della Guardia di Finanza contro il clan camorristico Mallardo, con una forte cellula economica nel basso Lazio, al termine di indagini avviate nel 2012 e che ha portato al sequestro di 13 societa', con sede in provincia di Latina, Napoli, Caserta e Bologna, operanti nel settore delle costruzioni di edifici, nel commercio di porcellana, di autoveicoli, nel settore dell'intermediazione immobiliare e alberghiero e della ristorazione; di 105 immobili in provincia di Latina, Napoli, Caserta, Ferrara e Bologna; 23 tra auto e motoveicoli, tra cui 3 autovetture d'epoca; numerosi rapporti bancari, postali, assicurativi ed azioni. Il tutto per un valore complessivo di quasi 47 milioni di euro. Oltre 100 finanzieri sono stati impegnati nell'operazione in Lazio, Campania ed Emilia Romagna. Il sequestro ha riguardato beni riconducibili – stando alle indagini delle Fiamme Gialle – ai fratelli Domenico e Giovanni Dell'Aquila, indicati come appartenenti appunto al clan camorrista Mallardo, e a Vittorio Emanuele Dell'Aquila e Salvatore Cicatelli, rispettivamente figlio e fiduciario di Giovanni Dell'Aquila, per conto del quale avevano costituito – dice la Gdf – una rete economica nel Lazio. La confisca dei beni, disposta dal Tribunale di Latina – Sezione Penale, arriva a distanza di circa un anno dal sequestro eseguito nell'ambito di un procedimento per l'applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale e personale nei confronti dei citati fratelli Dell'Aquila. Le indagini del G.I.C.O. (Gruppo investigazione criminalita' organizzata delle Fiamme Gialle) del Nucleo di Polizia tributaria di Roma, avviate nel 2012 e coordinate dalla Dda della procura di Roma, hanno consentito di accertare la "costante ed inarrestabile ascesa", nella provincia di Latina, Napoli e, in parte, in Emilia Romagna, dei fratelli Dell'Aquila, noti imprenditori campani, "attraverso rapporti dai reciproci vantaggi con esponenti di spicco del noto clan Mallardo". Viene sottolineata "la feroce operativita' del clan" che nel tempo e' stata orientata – attraverso il "controllo economico" e i considerevoli reinvestimenti dei proventi delle attivita' criminali – al finanziamento del traffico di stupefacenti ed al controllo delle attivita' economiche di rilievo (edilizia, appalti e forniture pubbliche, commercio all'ingrosso). Dalle indagini della Guardia di Finanza sarebbe emerso che il clan non si limitava piu' ad operare nel territorio d'origine, ma ormai da tempo aveva esteso la propria sfera d'azione anche in altre regioni dell'Italia centrale e meridionale ed, in particolare, nel Lazio, regione in cui opera da oltre un lustro. In tal senso, "emblematica e' la definizione accademica" della 'impresa camorrista', resa da un noto pentito di camorra rispetto al modo di fare impresa del clan Mallardo: non imporre il pizzo estorsivo, ma far entrare "di fatto" persone di fiducia del clan in societa' con gli imprenditori, di modo che questi ultimi diano una parvenza di liceita' all'attivita' economica, mentre i camorristi partecipano direttamente ai guadagni e riescono a reimpiegare i proventi derivanti da altre attivita' illecite. Il provvedimento del Tribunale di Latina, a firma del presidente Pierfrancesco De Angelis, "conferma la solidita' dell'impianto accusatorio formulato dalla Dda capitolina, sia per quanto concerne la pericolosita' sociale di Domenico, Giovanni e Vittorio Emanuele Del'Aquila", ai quali e' stata applicata la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di 5 anni con obbligo di soggiorno nel Comune di loro residenza, "che in relazione alla macroscopica sproporzione tra il patrimonio mobiliare, immobiliare e societario ai medesimi riconducibile e la rispettiva situazione reddituale dichiarata al Fisco".