CALTANISSETTA, VIOLENZA SESSUALE: FINTO MAGO ABUSA DI MADRE E FIGLIA

Redazione

Caltanissetta – Si finge mago e abusa della madre e della figlia 17enne per liberare i loro corpi dal demonio. E' successo a Niscemi, dove i carabinieri hanno arrestato, con l'accusa di violenza sessuale, truffa ed estorsione, un 52enne. L'incubo per le due donne inizio' lo scorso mese di gennaio quando il finto mago, dopo averle adescate, nell'arco di pochi giorni le convinse a sottoporsi alle sue cure, altrimenti sarebbero morte. Attraverso una serie di riti magici e incantesimi, il "santone" sarebbe riuscito a convincerle di essere in possesso di poteri soprannaturali tali da liberarle da mali oscuri. In cambio sarebbe riuscito a estorcere alle due donne, 8mila euro. Le vittime, sarebbero anche state costrette ad avere rapporti sessuali con lui.
  L'uomo avrebbe inoltre convinto marito e moglie a divorziare, altrimenti la loro figlia sarebbe morta. In poco tempo, in effetti la coppia, avvio' le pratiche per la separazione permettendo cosi' al sedicente guaritore di entrare a far parte del nucleo familiare, fino a prendere il posto del capofamiglia e a consumare regolari rapporti sessuali con madre e figlia.
  Solo lo scorso luglio il capofamiglia, esasperato per quanto stava succedendo, si e' rivolto ai carabinieri. Durante le indagini gli inquirenti hanno raccolto diverse testimonianze e sequestrato alcuni oggetti utilizzati dal finto mago per i riti magici, quali croci in legno trovate sotterrate nel giardino dell'abitazione delle due donne, la foto di una delle vittime e una "polverina magica" usata per suggestionarle. Il provvedimento e' stato emesso dal gip del tribunale di Gela.
  Dopo le formalita' di rito, all'uomo sono stati concessi gli arresti domiciliari.
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BRACCIANO, AREA METROPOLITANA: ZERBINO DI ROMA O PRINCIPALE COMUNE DELLA PROVINCIA DI VITERBO?

 

"Tranne alcuni casi virtuosi come Civitavecchia e Trevignano Romano, che hanno coinvolto la popolazione nella determinazione del proprio avvenire,  i preparativi avvengono dentro le quattro mura dei municipi, in completo silenzio o quasi."

“Prima del 30 settembre è possibile promuovere un referendum consultivo al fine di esprimere la volontà di aderire o meno alla Città Metropolitana."

 

"Il Sindaco di Roma, che è, per legge e per Statuto, il Presidente dell’Area Metropolitana, senza possibilità di sottrarsi alle sue decisioni e senza la possibilità di esprimere in alcuna forma approvazione o disapprovazione nei suoi confronti: egli, infatti, in quanto Sindaco di Roma, continuerà ad essere eletto unicamente dai residenti nel Comune di Roma."

 

A cura del  gruppo Cittadini di Bracciano in MoVimento

Bracciano (RM) – Fervono i lavori per la nascita delle Aree Metropolitana e della riformulazione delle Province in Enti di Secondo Livello. Tranne alcuni casi virtuosi come Civitavecchia e Trevignano Romano, che hanno coinvolto la popolazione nella determinazione del proprio avvenire,  i preparativi avvengono dentro le quattro mura dei municipi, in completo silenzio o quasi. Nonostante sia in ballo il nostro immediato e concreto futuro, si tratta dell’ennesima espressione di gestione della cosa pubblica personalistica e autoritaria – questione che, tra cittadini delusi e disillusi, potrebbe persino venire a noia.

Purtroppo ciò che sta avvenendo ha una portata devastante per le nostre vite, superiore persino alle singole questioni dei rifiuti, dell’arsenico, delle tasse, dei fluoruri perché le racchiude tutte, e molte altre: l’adesione all’Area Metropolitana di Roma. I Comuni appartenenti all’ex Provincia di Roma, infatti, stanno liberamente decidendo se aderire al nuovo mostro di burocrazia pseudo democratica, oppure rifugiarsi in un abbraccio – sicuramente più lineare e sano – di Viterbo, Rieti, Latina e Frosinone. Aderire all’Area Metropolitana, infatti, significa sottostare al volere del Sindaco di Roma, che è, per legge e per Statuto, il Presidente dell’Area Metropolitana, senza possibilità di sottrarsi alle sue decisioni e senza la possibilità di esprimere in alcuna forma approvazione o disapprovazione nei suoi confronti: egli, infatti, in quanto Sindaco di Roma, continuerà ad essere eletto unicamente dai residenti nel Comune di Roma.

A rinforzare ulteriormente lo strapotere della Capitale rispetto ai Comuni provinciali, la legge che prevede che nel Consiglio Metropolitano i consiglieri eletti nella città di Roma abbiano un voto più pesante di quelli eletti nell’ex Provincia, votando per millesimi (come nei condomini). Avremo quindi i Sindaci di Roma che potranno disporre a piacimento del territorio dell’ex Provincia, senza doverne rispondere in termini elettorali: se prosciugheranno le risorse degli altri Comuni per spostarle dentro Roma guadagneranno voti e consensi. Cosa impedirà loro di sfruttarci per guadagnarsi la poltrona del Campidoglio: il loro buon cuore? Quanti voti guadagnerà il Sindaco di Roma spostando nell’ex Provincia i campi rom? E quanti scegliendo di riasfaltare una via della periferia anziché, ad esempio, la Braccianese Claudia? Ma c’è di più: la Città Metropolitana potrà imporre tributi, e i cittadini dei Comuni potranno solo subire. Gli Stati Uniti sono nati quasi 200 anni fa al grido di “No taxation without representation”: i nostri amministratori comunali, due secoli dopo, ci trasformano in colonia al grido silenzioso di “tassateci a piacere vostro”.

Eppure l’antidoto a tutto questo sarebbe già disponibile, grazie al breve perimetro comunale che fa confinare Bracciano con Sutri, Bassano e Oriolo Romano – parliamo della zona boscosa nei dintorni di Vicarello: transitare, in quanto Comune adiacente, nella Provincia di Viterbo, dove diventeremmo il secondo paese per popolazione, posizione attualmente detenuta da Civita Castellana con circa 16 mila abitanti. Nella nuova sede avremmo i numeri giusti perché Viterbo, con i suoi 64 mila abitanti, sia solo un Comune primus inter pares, e noi il polo di riferimento per la bassa Tuscia. Il primo e immediato effetto benefico per la popolazione sarebbe l’abbattimento del costo delle assicurazioni per le automobili, che scenderebbero vertiginosamente: gli unici a non desiderarlo sarebbero gli assicuratori. Nel tempo ne beneficerà immensamente anche il turismo e l’economia, inserendoci in un sistema turistico più evoluto come quello della Tuscia Viterbese, anziché scomparire del tutto davanti alla promozione del centro di Roma. Persino i trasporti ferroviari potrebbero beneficiarne, come dimostrano eccellenze di provincia come Orte e Cassino.

Tu che cosa vuoi per il tuo paese?

“Prima del 30 settembre è possibile promuovere un referendum consultivo al fine di esprimere la volontà di aderire o meno alla Città Metropolitana. Ciò è anche previsto nell'articolo 133 della Costituzione. Nel caso in cui il referendum esprimesse parere negativo all’adesione alla Città Metropolitana esso ne rallenterebbe il processo di istituzione, dando modo alla cittadinanza di capire con quale regole entrarci in futuro oppure rimanere come Comune lacustre, in provincia di Viterbo”. di Avvocato Paolo Morricone.

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VITERBO, POSTAZIONE ECOLOGICA ITINERANTE: AL VIA LA RACCOLTA STRAORDINARIA DEI RIFIUTI INGOMBRANTI

di Gennaro Giardino

Viterbo – Postazione ecologica itinerante per raccolta rifiuti ingombranti, domenica 21 settembre torna l'appuntamento al Riello. Il servizio, realizzato dal Comune di Viterbo in collaborazione con Viterbo Ambiente, è garantito dalle 7 alle 13, come di consueto nei pressi del terminal Cotral, sulla Tangenziale Ovest. Per usufruirne è necessario attenersi ad alcune piccole regole: l'iniziativa è rivolta esclusivamente ai residenti del territorio viterbese (città e frazioni) che utilizzano propri mezzi – nel rispetto di alcuni limiti, tra cui massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 T, altezza non superiore a m. 2,10, e che, come previsto da Regolamento comunale, risultano iscritti al ruolo Tarsu del Comune di Viterbo. Al momento della consegna dei rifiuti va pertanto presentato al personale un documento di identità che attesti il luogo di residenza; la postazione ecologica è a disposizione per rifiuti ingombranti (divani, tavoli, armadi, sedie, materassi, mobili, ecc.), beni durevoli di uso domestico e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (frigoriferi, congelatori, tv, computer ed elettrodomestici vari, ecc), mentre è tassativamente escluso il deposito di materiali inerti, come sanitari, materiali di demolizione e quanto altro proveniente da lavori di manutenzione e ristrutturazione; verranno accettati al massimo tre rifiuti ingombranti.

L'amministrazione ricorda inoltre che sono a disposizione della cittadinanza i due ecocentri comunali: in località Volpara (strada Primomo, zona Cassia Sud), aperto il lunedì, martedì, venerdì e sabato, dalle 7,30 alle 13 e il mercoledì e giovedì dalle 13 alle 18,30 e a Grotte Santo Stefano (in via Lucca), aperto il lunedì, il venerdì e il sabato dalle 13 alle 18,30 e il martedì, mercoledì e giovedì dalle 7,30 alle 13. In piena operatività anche il servizio gratuito – su prenotazione – del ritiro rifiuti ingombranti direttamente a domicilio.

Per informazioni: Viterbo Ambiente – 0761 253997, da lunedì a giovedì (8,30 – 12,30) – Numero verde 800 814848 – info@viterboambiente.net .




CIRO ESPOSITO OMICIDIO: DANIELE DE SANTIS SOTTOPOSTO A VISITA MEDICO – LEGALE

Redazione

Napoli – Ancora colpi di scena nel caso di Ciro Esposito.  I pm della Procura di Roma intendono sottoporre Daniele De Santis, l'ultrà della Roma accusato dell'omicidio di Ciro Esposito, a visita medico-legale.   L'iniziativa rientra nella consulenza che i magistrati affideranno e che riguarderà l'analisi di tutto il materiale medico riguardante De Santis. La perizia servirà a verificare il tipo e la gravità delle ferite riscontrate sul corpo dell'ultrà anche in vista di una possibile nuova contestazione nei confronti degli autori delle coltellate.

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ROMA – CSKA MOSCA: TRE TIFOSI IN MANETTE E 4 DASPO

Redazione

Roma – Tre tifosi arrestati e quattro daspo, di cui tre internazionali. E' il bilancio degli incidenti che hanno segnato l'esordio europeo della Roma contro il Cska Mosca.

  Prima dell'inizio della partita, valida per il girone eliminatorio di Champions, all'altezza di ponte Duca d'Aosta con lungotevere Maresciallo Diaz le tifoserie sono entrate in contatto ed e' stato necessario effettuare alcune cariche di alleggerimento. Nell'occasione e' stato arrestato un tifoso giallorosso. Durante i controlli di prefiltraggio nel settore ospiti, invece, due ultra' moscoviti sono stati trovati in possesso di artifizi pirotecnici, alcuni coltelli e paradenti: anche per loro e' scattato l'arresto. Durante l'incontro, parte dei sostenitori ospiti nel tentativo di raggiungere la vetrata che li separava dai tifosi romanisti sono venuti a contatto con gli steward rompendo il cordone di sicurezza: l'intervento delle forze dell'ordine ha portato all'individuazione di una quindicina di persone, accompagnate negli uffici di polizia. Non risulta grave il tifoso russo ferito da un'arma da taglio per il quale e' stato necessario il trasporto in ospedale.




CAGLIARI: VOTI IN CAMBIO DI SESSO, IN MANETTE PROFESSORE DI MATEMATICA

Redazione

Cagliari – Un professore di matematica di Cagliari Marcello Melis avrebbe ricattato, minacciato e vessato alcune studentesse, fra i 15 ed i 18 anni, promettendo loro un bel voto se avessero fatto sesso con lui. L'uomo è anche accusato di aver violentato una allieva in aula davanti ad un'altra compagna. L'uomo, 47 anni, è stato arrestato e si trova ora ai domiciliari.

La vicenda all'istituto magistrale di Cagliari risale ad alcuni anni fa e si sarebbe protratta almeno sino al 2011, ma i fatti sarebbero iniziati dal 2005. La prima denuncia è stata presentata tre anni fa, da parte di alcuni professori allertati da un'alunna, ma il docente ha insegnato nella scuola sino allo scorso anno. Nell'ordinanza di custodia cautelare si fa riferimento alle minacce e ad uno stupro di una minorenne in lacrime avvenuto in classe mentre una allieva controllava la porta perché non entrasse nessuno.

Varie le testimonianze raccolte negli anni scorsi, come quella della violenza ad una studentessa ricattata, per poter avere rapporti intimi con lei, perché altrimenti avrebbe detto ai genitori della sua omosessualità che aveva confidato proprio al docente. Il magistrato ha anche sottolineato che "nel momento in cui furono formulate le accuse nessuna delle ragazze era più alunna del professore né frequentava più la scuola per cui non si può sostenere che avessero ragioni di contrasto con l'uomo", inoltre "nessuna ha mai sporto querela nei confronti dell'accusato né all'epoca dei fatti né quando furono svolte le indagini".

Le avvisaglie di quanto stava accadendo sono scoppiate a marzo, quando un gruppo di genitori aveva accusato il professore di "fare lezioni di sesso e non di matematica" parlando alle allieve di "catene, frustini, manette e pillola del giorno dopo", senza sapere, però, che da tre anni il docente era sotto inchiesta e che minacciava alcune alunne di non raccontar nulla di quanto accaduto. Nel suo harem vi sarebbero cadute una decina di studentesse. Per la sua discutibile "didattica" era stato anche sospeso dall'insegnamento alla fine dello scorso anno scolastico ma a breve avrebbe dovuto riprendere la cattedra.

"La scuola è intervenuta subito, prima dei genitori e prima degli stessi studenti segnalando a chi di dovere quello che stava accadendo". Così Antonio Piredda, dirigente dell'istituto ove lavorava Marcello Melis. La scuola già tre anni fa segnalò in Procura e alla Direzione scolastica regionale. "Quando c'è il coinvolgimento dei minori – spiega il preside – non solo il dirigente scolastico ma chiunque ha l'obbligo di segnalare anche solo voci. Ed è quello che abbiamo fatto. Poi – aggiunge – se avvengono episodi più gravi si usano tutti gli strumenti in mano all'istituzione per frenarli". Lo scorso anno nei confronti del professore sono scattate tre sospensioni, l'ultima delle quali della durata di 30 giorni sarebbe scaduta il 6 ottobre prossimo e avrebbe consentito a Melis di tornare in aula. La vicenda provocò anche due ispezioni ministeriali scattate negli anni scolastici 2012-2013 e 2013-2014. "Adesso – ammette Piredda – sarà difficile ristabilire un clima di serenità per poter procedere nel lavoro come sempre".




YARA GAMBIRASIO: AGGREDITA LA SORELLA DI MASSIMO BOSSETTI

Redazione

 Terno d'Isola – Un terribile episodio. La sorella di Massimo Bossetti e' rimasta vittima di un'aggressione a Terno d'Isola, nel Bergamasco. Letizia Laura Bossetti, gemella dell'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, e' stata avvicinata da tre uomini mentre stava salendo in auto nei garage del condominio dove abitano i genitori. I tre l'avrebbero presa a calci e pugni dando dell'assassino al fratello, fino a farle perdere i sensi. Ora e' ricoverata al policlinico di Ponte San Pietro.
  Pare che una prima aggressione, limitata a spintoni e insulti al fratello, fosse gia' avvenuta qualche settimana fa, mentre precedentemente le era stata fatta trovare la pagina di un giornale dedicata al delitto di Yara.
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SORA: AGENTE DI PENITENZIARIA UCCISO DA UN AUTO

Redazione

Sora (FR) – Un assistente della polizia penitenziaria – M.B., 30 anni di Sora (Frosinone) – e' morto dopo essere stato investito da un'auto la scorsa notte nei pressi della casa circondariale di Tolmezzo (Udine) dove prestava servizio. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo stava attraversando la statale 52 bis Carnica quando e' stato travolto da una Renault condotta da una donna di 44 anni che viaggiava in direzione di Arta. Sul posto i sanitari del 118 che altro non hanno potuto fare che constatare il decesso e i carabinieri della compagnia di Tolmezzo per i rilievi. La conducente dell'auto e' rimasta illesa ma sotto choc.




RIETI: TENTA DI VIOLENTARLA DOPO AVERLA PRESA A PUGNI IN FACCIA

Redazione
Rieti
– I carabinieri della stazione di Ascrea, hanno arrestato un ventottenne rumeno del luogo, D. M. le sue iniziali, per i reati di lesioni personali, sequestro di persona e tentata violenza sessuale.
L’uomo, dopo aver attirato all’interno dell’abitazione, una sua conoscente connazionale residente a Rieti, ha iniziato a molestarla con pesanti avances, ma al rifiuto della donna e’ diventato violento. Dapprima le ha impedito con la forza di lasciare la sua abitazione, dopodiché  l’ha colpita al volto con dei pugni trascinandola in camera da letto dove  ha tentato di abusare sessualmente di lei. Le urla della donna, hanno attirato l’attenzione di alcuni vicini che hanno subito allertato i carabinieri e solo l’intervento dei militari ha evitato ogni peggiore conseguenza per la donna.
A seguito di quanto accaduto, l’uomo veniva tratto in arresto ed associato presso la casa circondariale di Rieti mentre la vittima veniva medicata dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Rieti e dimessa con alcuni giorni di prognosi per “trauma facciale”.

 




CHIETI: STRONCATA RETE DI SPACCIO, 32 ARRESTI

Redazione

Chieti – Dalle prime luci dell'alba, nelle province di Chieti, Ascoli Piceno, Macerata, Bari, Ancona, Lucca e Genova, i carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Chieti, insieme ai comandi provinciali territorialmente competenti, stanno eseguendo, su disposizione del gip del tribunale di L'Aquila, che ha concesso i provvedimenti, su richiesta della direzione distrettuale antimafia, 32 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei componenti di un'organizzazione criminale. Tale sodalizio, capeggiato da pregiudicati albanesi trapiantati da anni in Italia, gestiva un'attivita' di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti in tutto il territorio nazionale, con basi operative particolarmente attive tra Abruzzo, Marche e Puglia. A 7 di loro e' stato, inoltre, contestato il reato di crimine organizzato transnazionale. Nel corso dell'attivita' sono stati sequestrati, complessivamente, una trentina di chili di sostanze stupefacenti.




BOLOGNA: MALTRATTAVA ANZIANI IN CASA DI RIPOSO, ARRESTATA OPERATRICE SANITARIA

Redazione

Bologna – Il nas di Bologna ha arrestato un'operatrice socio sanitaria in servizio presso una struttura socio assistenziale per anziani della provincia di Bologna, dando esecuzione al provvedimento emesso dal gip presso il tribunale di Bologna su richiesta della locale procura della repubblica. La donna e' stata posta ai domiciliari.

  L'indagine e' scaturita da un'ispezione svolta dal nas di Bologna presso una casa di riposo nel corso della quale emergevano sospetti sull'idoneita' dell'assistenza prestata agli ospiti. Le successive indagini e le testimonianze raccolte hanno permesso ai carabinieri di accertare che presso la struttura si erano verificati vari e ripetuti episodi di maltrattamento commessi dall'operatrice nei confronti di anziani ricoverati, non autosufficienti e affetti da patologie invalidanti come l'alzheimer. In piu' occasioni la donna avrebbe schiaffeggiato e strattonato gli anziani ospiti arrecandogli offese ed umiliazioni verbali.