POTENZA, TUTTO PRONTO PER "FUOCHI SUL BASENTO"

Redazione

Potenza – 26^ Edizione del Festival Nazionale di Arte Pirotecnica “Fuochi Sul Basento”, Sabato 06 settembre ore 20,30 Contrada San Luca Branca.
Quest’anno ad aprire il Festival della 26° Edizione Fuochi Sul Basento sarà lo spettacolo PIROMUSICALE, che ad esibirsi sarà un lucano ditta Pirotecnica Moderna di Giovanni Padovano di Genzano di Lucania –PZ- .
Il Piromusicale è uno spettacolo basato sul perfetto sincronismo tra fuochi d’artificio e musica. Coreografia di elevato prestigio dove i fuochi d’artificio esprimono una vera e propria danza scenografia di colori e musica.
A seguire lo spettacolo di arte pirotecnica che ogni anno sorprende sempre di più con la sua spettacolarità, e le novità che ogni anno sorprendono le migliaia di appassionati provenienti da tutta l’Italia, e addirittura oltre i confini della nostra Nazione. Quest’anno raggiungerà il borgo “San Luca Branca “ della città di Potenza un gruppo di appassionati dal VENEZUELA.
Le ditte che si esibiranno nell’arte pirotecnica saranno:
– DI MATTEO LUIGI – Vincitore dello scorso anno;
– LIETO Carmine;
– F.lli ROMANO;
– SENATORE Vincenzo;
-SCUDO Giuseppe & Ciro.-

E’ stato istituito dal Comune di Potenza, mediante il Cotrab un servizio navetta dalle ore 17,30 del sabato 6 settembre 2014 fino al termine della manifestazione, con partenza da Rio Freddo nei pressi della palestra elixia o della Concessionaria Ford.




MOZZARELLE, NAS: UNA SU 4 DA CAGLIATE STRANIERE

Redazione

Una mozzarella su quattro in vendita in Italia non è ottenuta direttamente dal latte, ma da semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’operazione dei Nas che hanno sequestrato nel bresciano 350 tonnellate di cagliate congelate destinate alla produzione di formaggi a pasta filata, come le mozzarelle, provenienti da stabilimenti tedeschi e lituani. Sono questi i comportamenti – sottolinea la Coldiretti – che provocano una distorsione del mercato, deprimono i prezzi pagati ai allevatori italiani e causano la chiusura degli allevamenti. “Di fronte a questa escalation di truffe e inganni per salvare il Made in Italy non c’è piu’ tempo da perdere e occorre rendere subito obbligatoria l’indicazione di origine del latte in tutti i prodotti lattiero caseari per garantire la trasparenza dell’informazione e la salute dei consumatori”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Occorre tutelare l’immagine del Made in Italy in Italia e nel mondo – conclude Moncalvo – per raggiungere l’auspicabile e realizzabile obiettivo fissato dal Governo guidato dal premier Matteo Renzi di 50 miliardi del valore dell’export agroalimentare nei prossimi mille giorni, indicato con “ passodopopasso ”.




ANTRODOCO: MEDIOEVO IN CORTEO

Redazione

Antrodoco (RI) – Si terrà sabato e domenica, 6 e 7 settembre, l’atteso “Castaldato di Antrodoco. Palio Madonna del Popolo” l’evento che vedrà l’interno paese, tornare per due giorni, ad essere il Castaldato che fu tra il 1228 ed il 1371.
Dopo il “Castaldato in festa” del 5 e 6 luglio scorso e la recente partecipazione alla 720esima Perdonanza Celestiniana di L’Aquila, l’appuntamento del prossimo fine settimana rappresenta il clou di un’estate di tanti appuntamenti che, con al timone la Pro Loco, hanno dato slancio e vitalità al paese.
Pro Loco e Misericordia locali, con la collaborazione della Compagnia Arcieri di San Giovanni Reatino a credere nel progetto di rispolverare le pagine del Medioevo ad Antrodoco riscoprendo negli abitanti di oggi quell’operosità e quel carattere determinato ed ambizioso che non troppo si discosta da quello degli antenati.
Nel corteo attese centinaia e centinaia di figuranti in abiti gran parte dei quali realizzati a mano per l’evento e secondo bozzetti che ricalcano fedelmente documenti e dipinti del tempo e raffiguranti dame e cavalieri, alfieri, eserciti con armi, mezzi di trasporto, animali, cortigiani, giullari, damigelle e popolo.
Fondamentale la risposta degli abitanti di Antrodoco, dai più giovani agli anziani, resisi per competenza, abilità e passione: sarti, falegnami, fabbri, pittori e scenografi, arcieri, ricercatori e studiosi al fine di mettere in piedi una rievocazione che fosse non solo importante per numero di partecipanti, ma soprattutto per cura dei dettagli e aderenza alla storia.
Il Palio Madonna del Popolo, per la vittoria del quale si sfideranno gli arcieri di ciascun rioni, è opera d’arte realizzata dall’artista locale Fabio Grassi.
Hanno patrocinato l’evento: Comune di Antrodoco, Provincia di Rieti, Comunità Montana

Il PROGRAMMA
Sabato, 6 settembre, 2014

ore 10.30 Apertura campo giochi – ore 17.00 Spettacolo Falconieri – ore 18.00 Lettura itinerante del bando in lingua volgare – ore 18.30 Allestimento banco dell'arcaio, scuola di tiro con l'arco, costruzione arco storico, dimostrazione di Tiro con l'arco – ore 19.00 Presentazione e Giuramento Arcieri Rionali – ore 19.30 Banchetto dei Rioni presentazione del Palio – ore 21.30 Spettacolo del fuoco, danze e coreografie Compagnia Arcieri di San Giovanni.

Domenica 7 Settembre

ore 11.00 Santa Messa e donazione Madonna in tombolo – ore 12.00 Lettura itinerante del bando in lingua volgare – ore 17.00 Inizio Sfilata di musici, bandiere e figuranti – ore 19.00 Svolgimento Palio Madonna del Popolo – ore 20.00 Pasto del viandante in Taverne e Osterie del centro – ore 21.30 Consegna Palio al Rione Vincitore, premiazione gara Arcieri – ore 22.00 Corte di alchimisti e armati alla corte di Federico II – ore 23.00 Incendio della Rocchetta.




BARLETTA: MOLESTAVA SUA FIGLIA MINORE

Redazione

Barletta – I Carabinieri della Stazione di Barletta hanno arrestato un 45enne agricoltore incensurato del luogo ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia 15enne in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica (PM Dott. SCIME’). Le indagini nate dalla denuncia sporta presso la locale stazione dalla minore accompagnata dalla madre e dagli assistenti sociali, hanno consentito di appurare che gli abusi dell’uomo sono iniziati quando la figlia aveva circa 10 anni.
La puntuale ricostruzione dei fatti ha costituito il presupposto per trarre in arresto l’uomo che è stato associato presso la casa circondariale di Trani. Nel corso dell’operazione i Carabinieri hanno sequestrato alcune pen drive, 2 personal computer ed alcuni supporti informatici che saranno sottoposti ad accertamenti.




RIETI, CAMMINO SAN FRANCESCO: LO SPAZIO FAMIGLIA PARTECIPERA' AL PROGETTO "PIER PAOLO!"

Redazione

Rieti – Il progetto Campo d’Arte dello Spazio Famiglia di Quattro Strade, gestito da Teatro Alchemico e promosso dall’Assessorato alle Politiche Socio-sanitarie, parteciperà allo spettacolo finale del progetto a cura Giorgio Barberio Corsetti, “Pier Paolo!”, per la promozione del Cammino di Francesco. Una straordinaria e visionaria partita di calcio, uno spettacolo corale, che si svolgerà il 12 settembre dalle 20.30 presso lo Stadio Fassini di Rieti, per ricordare il poeta e profeta, Pier Paolo Pasolini, e avvicinarlo alle giovani generazioni. Teatro Alchemico inserirà i piccoli allievi della Scuola di Circo, attiva nell’ambito delle attività promosse dallo Spazio Famiglia già da un anno, all’interno di un evento di importanza nazionale promosso dal progetto ABC Arte Bellezza Cultura della Regione Lazio. “Il frutto della filosofia della Città Amica dei Bambini – dichiara l’assessore alle Politiche socio-sanitarie, Stefania Mariantoni – esce ancora una volta dai suoi confini per incontrare e confrontarsi con importanti realtà del panorama teatrale del nostro presente, e infinite realtà poetiche del nostro più recente passato".




COSENZA INPS: 517 FALSI BRACCIANTI, TRUFFA DA QUASI 2 MILIONI DI EURO

Redazione

Cosenza – E' di circa 1,8 milioni di euro (tra indennità agricole illegittimamente erogate e contributi INPS dovuti e non versati) l'ammontare della truffa, operata da uno pseudo imprenditore agricolo della Sibaritide, perpetrata ai danni dell'INPS, scoperta dai finanzieri del Gruppo di Sibari al termine di un'articolata e complessa attività investigativa, condotta a tutela delle uscite del bilancio dello Stato.
L'indagine delle Fiamme Gialle, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, ha consentito di appurare il modus operandi posto in essere dal citato imprenditore, per consentire a terzi la percezione delle indennità previdenziali ed assistenziali in argomento.
In particolare, il predetto imprenditore, attraverso la predisposizione di falsi contratti di fitto/comodato di terreni, ha documentato all'INPS una rilevante disponibilità di fondi agricoli idonei a giustificare, con riferimento al periodo 2007-2013, l'assunzione di OTD (operai agricoli a tempo determinato), per oltre 40.000 giornate lavorative.
A tale scopo ha provveduto a:
predisporre fraudolentemente, tutti i documenti necessari per legittimare l'impiego della manodopera;
inoltrare, una denuncia aziendale (mod. D.A.), utile ad ottenere il rilascio da parte del predetto istituto previdenziale del relativo codice CIDA, ed indispensabile per l'invio trimestrale dei modelli DMAG (dichiarazione di manodopera agricola) e la conduzione dei terreni sopra indicati;
dichiarare falsamente all'INPS, di aver impiegato complessivamente n. 517 operai a tempo determinato, per complessive n. 41.420 giornate;
giustificare l'effettivo esercizio dell'attività d'impresa, e quindi l'impiego dei lavoratori dichiarati, anche attraverso la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi.
Con tale condotta ha indotto in errore l'Ente Pubblico erogatore, circa la sussistenza dei requisiti di legge, ottenendo l'erogazione delle indennità in argomento a favore degli OTD comunicati dall'azienda agricola, così distinte: nr. 431 per disoccupazione agricola; nr. 352 per malattia; nr. 31 per maternità e nr. 18 per congedo parentale, il tutto per un importo complessivo di circa 1,4 milioni di euro.
Inoltre, gli accertamenti condotti hanno consentito di appurare che l'azienda agricola, per il periodo al 2007 al 2012, ha omesso di versare nelle casse dello Stato i relativi contributi previdenziali INPS quantificati in oltre euro 400.000,00.
Tutte le situazioni penalmente rilevanti emerse a carico del titolare dell'azienda agricola interessata dagli accertamenti sono state opportunamente segnalate alla prefata Autorità Giudiziaria.
Al termine dell'attività sono stati individuati nr. 517 braccianti agricoli la cui posizione è al vaglio dell'A.G. competente per le indennità indebitamente percepite.
Anche questa operazione di servizio conferma la fondamentale importanza del ruolo istituzionale di Polizia Economico Finanziaria affidato alla Guardia di Finanza nel settore del controllo sulle "USCITE" del bilancio dello Stato, considerato che un corretto e appropriato uso delle risorse economiche disponibili consente di destinare maggiori risorse alle politiche di effettivo sostegno verso imprese e famiglie che si pongono in un contesto di regolarità.




DEGLUTIZIONE ATIPICA: CONOSCIAMOLA MEGLIO

A cura della Dottoressa Chiara Marianecci – Logopedista

Per deglutizione atipica si fa riferimento al persistere di uno schema deglutitorio prettamente infantile, in cui la lingua continua a spingere contro le arcate dentarie per compiere l’atto deglutitorio, anche oltre i 5-6 anni, età dopo la quale questo comportamento dovrebbe essere risolto e sostituito con una spinta verso il palato. La deglutizione atipica o infantile si presenta generalmente associata a respirazione orale con postura di riposo linguale contro o tra i denti.

È un’alterazione questa spesso poco conosciuta, su cui molti specialisti hanno posto l’attenzione in quanto le conseguenze a cui può condurre sono molteplici: può alterare il normale accrescimento delle strutture facciali, craniche e buccali, risultando causa o concausa di malocclusione, per tale ragione in molti casi intervenire con apparecchi ortodontici, senza minimamente valutare l’influsso linguale può risultare decisamente poco proficuo, si può perfino giungere a recidive, in quanto una volta tolto l’apparecchio il morso potrebbe, in alcuni casi, tornare al suo aspetto d’origine o modificarsi.

Una deglutizione disfunzionale può incidere sull’articolazione errata di alcuni suoni, come la “s” o la “r”. Un particolare accento va posto anche sulla postura corporea: molti dei fastidi al tratto cervicale, estremamente comuni possono essere aggravati o addirittura causati dall’atteggiamento linguale disfunzionale.

Tali squilibri possono ricadere su qualsiasi segmento del nostro corpo, che va immaginato come una catena in cui ogni anello va ad influenzare l’altro. Inoltre possiamo trovare disfunzioni tubariche con otiti, problemi di vista, di capacità attentiva, aerofagia e disfonia (alterazioni della voce). Le cause possono essere molteplici e non ancora del tutto conosciute: predisposizione genetica, perseverare di “abitudini viziate”, come l’uso di biberon, ciuccio, succhiamento del dito, o altri fattori come allergie ad esempio, i bambini allergici infatti tendono a respirare con la bocca a causa dell’ostruzione nasale, mantenendo la lingua in basso.

A fronte di quanto detto può risultare utile ed importante effettuare una valutazione specialistica d’equipe con logopedista, ortodontista, osteopata, otorinolaringoiatra, che possa verificare, anche a scopo preventivo, quanto descritto e rintracciare i giusti metodi riabilitativi in base alle caratteristiche dell’individuo. Il trattamento logopedico verte alla rieducazione della muscolatura e funzione linguale di riposo, deglutitoria e di masticazione; la collaborazione della famiglia risulta naturalmente indispensabile per far sì che il bambino elimini i comportamenti errati e automatizzi quelli corretti.

Contatti: Logopedista Chiara Marianecci 

3497296063 Chiara.marianecci@hotmail.it

Centro Psicologia Castelli Romani




RIETI: LA ROMA DISPUTERÀ LA PROSSIMA UEFA YOUTH LEAGUE, IL TORNEO RISERVATO ALLE FORMAZIONI UNDER 19, ALLO STADIO MANLIO SCOPIGNO

Redazione

Rieti – La AS Roma disputerà a Rieti tutte le gare della Uefa Youth League, il prestigioso torneo europeo riservato alle formazioni Under 19. L’importante notizia è stata ufficializzata la mattina di giovedì 4 settembre a margine di un incontro tenutosi allo Stadio Manlio Scopigno tra l'assessore allo Sport del Comune di Rieti, Alessandro Mezzetti, e il direttore organizzativo della AS Roma, Antonio Tempestilli.

Il primo incontro si terrà allo Scopigno il 17 settembre alle 14.30 e vedrà la AS Roma scendere in campo contro il Cska Mosca. Il 21 ottobre, sempre alle 14.30, toccherà al Bayern Monaco e il 10 dicembre al Manchester City. L'ingresso allo stadio sarà gratuito seguendo tutte le disposizioni UEFA e le gare saranno trasmesse in diretta da Roma Channel.

"Si tratta di un’importante notizia – dichiara l'assessore allo Sport Mezzetti – perché la nostra città sarà finalmente protagonista di un evento sportivo di grande prestigio nel panorama internazionale. Il nostro stadio, per la prima volta, ospiterà una competizione europea per club tornando ad essere teatro del grande calcio. Abbiamo lavorato molto per raggiungere questo obiettivo e ora il nostro impegno dovrà concentrarsi sulla promozione, anche nelle scuole e nei settori giovanili, per riempire lo stadio in occasione di tutti gli incontri. Da non sottovalutare il ritorno d’immagine, e quindi di promozione per il nostro territorio, e naturalmente anche l’indotto garantito dal fatto che i club della Uefa Youth League usufruiranno di alberghi e ristoranti".
 




ANGUILLARA, BULLISMO E VANDALISMO: DISAGIO AMBIENTALE, FAMILIARE ED ESISTENZIALE

di Emanuel Galea

Anguillara Sabazia (RM) – Giungono ancora notizie di bullismo da giovani in ogni parte dell’isola. Il vandalismo, senza doverlo descrivere, è di fronte gli occhi di tutti: mura imbrattate, aiuole rasata a suolo, vetri delle sale d’aspetto, di alcune stazione ferroviarie, rotte. staccionate divelte, fontanelle distrutte e non solo. Nell’articolo a mia firma intitolato “Basta poco che ce vò” pubblicato su questo giornale lo scorso 26 agosto, l’unica intenzione era mettere sotto i riflettori il fenomeno del bullismo e del vandalismo, credendo di rendere un servizio “in primis” ai genitori, agli amministratori ed ai servizi d’ordine, Un fenomeno non da sottovalutare perché, fra i più giovani, ha sempre favorito l'accrescimento della violenza.

I commenti sul social Fb all’articolo di cui sopra sono stati tanti e molto dibattuti. Mi rincresce però, che quasi tutti i partecipanti al dibattito abbiano sorvolato diplomaticamente sull’argomento incriminato.

Qualcuno ha tentato un cenno, dicendo di aver notato anche lui “ fenomeni di bullismo giovanile, sia maschile sia femminile, alla stazione di Anguillara Sabazia”, e il discorso è finito lì. Qualcun altro ha invocato “un po' di educazione e senso civico” ed è già qualcosa! C’è stato qualcuno che ha riportato la propria esperienza parlando di “un ubriaco che dava in escandescenze nella stessa piazza “Largo Baden Powell di Anguillara Sabazia.

Ahimè, nessuno ha voluto, oppure si è sentito di scavare in fondo al problema. C’è stato un tentativo di centrare positivamente il tema , facendo riferimento al degrado morale ed etico e soprattutto alla mancanza di rispetto per il bene comune. Non ci si spiega il perché è stato fatto cadere l’intervento anziché svilupparlo ulteriormente. Da un altro gruppo del social Facebook è arrivato un commento, pieno di contenuti, in parte condivisibili, in parte non. Quest’ultimo invitava ad approfondire le cause che portano i giovani a essere a rischio e da un’altra parte invitava tutti ad affrontare insieme la questione politica nazionale e locale denunciando tutto il menefreghismo della società rispetto ai giovani. Un fortissimo impegno è quello che si chiede.

Ho molto riflettuto su quanto appena scritto e mentre riflettevo, mi tornavano in mente le parole di Papa Francesco che esortava tutti ad andare verso la periferia, quella urbana e geografica, ma anche quella spirituale ed esistenziale. Sorvolo sulla periferia spirituale onde evitare di entrare in sterili polemiche con chi non crede nello spirituale. Trovo il terreno comune nella periferia esistenziale. E’ proprio qui che si può ricercare la soluzione al problema.

La microcriminalità, e mi limito al bullismo e al vandalismo, è effettuata da minori, portatori di problemi e trovandosi in condizioni di disagio familiare e ambientale, cercano il calore di “una famiglia” riunendosi in bande, in gruppi, per condividere tra di loro il disagio esistenziale. E’ ugualmente effettuata da minori appartenenti a famiglie agiate ma portatori di disagio esistenziale anche loro come i primi. Triste costatare che il menefreghismo di tutta la società rispetto ai giovani, spesso ha origine nella famiglia e perciò è da lì che si deve iniziare il percorso.
Si deve arrivare in periferia esistenziale di questi giovani, scoprendo il loro habitat familiare, i rapporti affettivi, se esiste la presenza costante e vigile dei genitori.

Affrontiamo insieme la questione, certamente! Facciamoci portatori sani della questione giovanile. Certamente! A qualcuno le telecamere non vanno a genio. Benissimo!
 Il gruppo oppure la banda si sposta altrove perché in molti paesi, oltre alle sale giochi, per i giovani non esiste niente. Non a caso in quell’editoriale del 26 agosto, facendo riferimento ad Anguillara Sabazia, si è fatto cenno alla piscina che aprirà sempre “domani” e, alla sala cinematografica che rimane un mistero. Giusto pure, chiedere a questi giovani cosa si offre in alternativa alla strada.

A questo punto è d’obbligo ridimensionare il fenomeno. Il tutto si ascrive a un gruppetto di ragazzi/ragazze che si possono contare sulle dita delle mani. Chi sono? A quali famiglie appartengono? Sono orfani? Sono ragazzi/ragazze del posto o vengono da fuori? Le telecamere non piacciono. Chi è che deve individuare chi sono per avvicinarli e cercare di capire da cosa dipende il loro malessere?
 
Perché non responsabilizzare, aiutare i loro genitori a recuperarli dalla strada anziché lasciarli vagare di notte nel vuoto della città? Sono sicuro che la società locale sia più che pronta a cooperare, una volta che i diretti responsabili si muoveranno in prima persona.
In parallelo l’amministratore locale ha il dovere di prendersi carico anche di questa “periferia” della società e non deve risparmiarsi dal cercare di offrire ai giovani, meno sale giochi in cambio di sani luoghi d’incontro, per imparare a socializzare e usufruire di sani divertimenti e attività socio culturali.

E’ obbligo dei genitori richiamare dalla strada questi giovani; dovere dell’amministratore provvedere loro l’alternativa.

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ROBERTA RAGUSA: A BREVE LA CHIUSURA DELLE INDAGINI E I 18 ANNI DEL FIGLIO DELLA DONNA SCOMPARSA

di Chiara Rai

Il caso di Roberta Ragusa tiene con il fiato sospeso chiunque abbia seguito la vicenda di questa povera donna scomparsa circa due ani fa da Gello di San Giuliano, dopo aver litigato animatamente con il marito Antonio Logli.

A breve proprio la difesa di Logli, unico indagato per omicidio potrà venire a conoscenza delle innumerevoli prove raccolte dall’accusa in quanto tra circa due settimane, il sostituto procuratore Aldo Mantovani dovrebbe depositare l’avviso di chiusura indagini, salvo colpi di scena. Per cui entro al massimo fine ottobre il Gup deciderà se rinviare o meno a giudizio Antonio Logli rispetto al quale gli inquirenti hanno raccolto numerosi indizi di colpevolezza.

Nel frattempo il 24 novembre, Daniele Logli, figlio maggiore di Antonio e Roberta Ragusa, conseguirà la maggiore età e in quanto 18enne potrà essere interrogato senza la presenza di assistenti sociali e/o psicologi. Chissà che questa data non porti svolte nelle indagini?

La certezza è soltanto una: Roberta Ragusa è scomparsa e il corpo non è stato ritrovato.

Esistono dei testimoni , Lozi, Campisi, Giovanna, i quali sostengono di avere visto e sentito la coppia discutere in strada.

Dopo quel momento regna il buio e l’incertezza. Gli scenari restano di fatto tutti aperti.

 Ricordiamo anche che Roberta Ragusa frequentava occasionalmente la Comunita' dei Testimoni di Geova i quali, in più occasioni, non si sono mostrati disponibili ad essere intervistati sul caso.

E se Roberta abbia percorso via Ulisse Dini in direzione Pisa (per arrivare al fiume morto ci sono 2500mt attraversato il quale si entra nel comune di Pisa) per raggiungere la Comunità e avesse incontrato dei balordi? E se qualcuno avesse provato ad abusare di lei e lei si fosse rifiutata e quel punto fosse stata uccisa e il suo cadavere occultato nella grande e deserta Tenuta di Coltano?

Sono state trovate delle donne morte in quel luogo. Non dimentichiamo però che gli indizi di colpevolezza a carico del Logli non sono ipotesi ma certezze.

Inoltre i carabinieri dedicano particolare attenzione alla testimonianza di Silvana Piampiani. Casalinga, 58 anni, la donna vive con la mamma in via Gigli, la strada che più di via Dini, dove abitano i Logli, sembra conquistare un ruolo di luogo cruciale per la messa in scena di azioni su cui si poggia la tesi dell’accusa nei confronti di Logli.

 Silvana Piampiani, una vicina di casa e Filippo Campisi, vigile del fuoco hanno riferito ai carabinieri di avere visto Logli in via Gigli intorno all'1 di notte. Campisi, che stava tornando a casa dal suo turno di lavoro, ha riferito di aver sentito anche un urlo di donna. Tutto questo si aggiunge ai risultati dei test a cui sono stati sottoposti i cani molecolari che hanno fiutato la presenza di Roberta tra la sua abitazione e un punto preciso di via Gigli nei pressi della ferrovia.

 

La tenuta di Coltano (Pisa) ove in passato sono stati ritrovati diversi cadaveri. Si presta bene all'occultamento di un corpo poiché molto vasta, c'è un torrente che corre lungo i campi e non è molto frequentata. La frazione di Coltano è un piccolo borgo agricolo, antico possedimento mediceo, e costituisce una delle storiche Tenute in cui è suddiviso il Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

Cinque cadaveri sono stati ritrovati in passato in quella zona, ma si è sempre trattato di prostitute. Può darsi anche che chi abbia ucciso Roberta, sempre che Roberta sia morta, abbia voluto nasconderla in quella zona boscata e abbandonata e far credere che anche la povera Ragusa sia stata vittima di un maniaco serial killer che ancora si trova in giro. Sui cordoni dunosi, che un tempo emergevano dalle paludi, si trovano le uniche fasce boscate della Tenuta. Non sembrerebbe quindi difficile occultare un cadavere da quelle parti

La scomparsa

Roberta Ragusa è svanita nel buio della notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012, un venerdì e un sabato, da Gello di San Giuliano, alle porte di Pisa: con sè non ha portato nulla, né un cappotto, né la borsa con soldi e documenti, né un cellulare, né, tantomeno, i suoi gioielli più preziosi, due ragazzi che adorava, Daniele, all’epoca della scomparsa sedicenne, liceale al classico, e Alessia, undici anni. L’ultimo a vederla in quella gelida notte, la stessa in cui naufragò la Concordia al Giglio, è il marito, Antonio Logli, 49 anni, elettricista alla Geste, una partecipata del Comune di San Giuliano, e socio con lei ed il padre Valdemaro dell’autoscuola di famiglia, la Futura, una società in accomandita semplice.

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ILVA TARANTO: MUORE OPERAIO CASERTANO TRAVOLTO DA UN MEZZO

Redazione

Taranto – Tragedia per una morte sul lavoro: un operaio 54enne, Angelo Iodice, dipendente della ditta "Global Service", è morto all'interno dello stabilimento dell'Ilva di Taranto. L'uomo è stato travolto sui binari da un mezzo meccanico dello stabilimento siderurgico (guidato da un altro operaio) mentre era impegnato in attività di manutenzione nell'area dell'Acciaieria 1, dove nei giorni scorsi si era verificato un grosso sversamento di ghisa. L'operaio stava eseguendo operazioni di ripristino di un binario quando è' stato travolto da un macchinario gommato con ruote in ferro, chiamato "Colmar", utilizzato per lavori di manutenzione. Non è ancora chiaro se la vittima abbia attraversato improvvisamente i binari o se sia stato il conducente del mezzo a non accorgersi della presenza dell'operaio. La dinamica dell'incidente è al vaglio degli inquirenti. Dopo l'incidente avvenuto nell'Acciaieria 1 dello stabilimento Ilva di Taranto, costato la vita all'operaio 54enne originario della provincia di Caserta, i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm hanno indetto 24 ore di sciopero, a partire dalle 15 di giovedì. Lo sciopero dei sindacati per il momento riguarda i dipendenti diretti dello stabilimento, ma dovrebbe essere esteso anche alle aziende dell'appalto.