UIL VITERBO: QUATTRO VITERBESI NEL CONSIGLIO TERRITORIALE DELLA UIL ROMA E LAZIO

di Gennaro Giardino

Viterbo – “Quattro viterbesi nel Consiglio Territoriale della Uil di Roma e del Lazio. Si tratta di Giancarlo Turchetti, che entra a far parte anche dell’Esecutivo regionale, Antonio Franco Palumbo, Lamberto Mecorio e Francesco Palese. Ad eleggerli il VI Congresso della Uil di Roma e del Lazio che ha riconfermato all’unanimità Pierpaolo Bombardieri Segretario Generale regionale dell’Unione Italiana del Lavoro”. A renderlo noto è la Uil di Viterbo. Subito dopo l’elezione, il segretario generale ha poi proceduto al rinnovo della squadra: Laura Latini, Paolo Dominici, Pierluigi Talamo si aggiungono ai riconfermati Felice Alfonsi, Agostino Calcagno e Giuliano Sciotti.

“Continueremo a lavorare – ha detto Bombardieri – affinché la visione di un modello di sviluppo diverso da quello seguito finora abbia una visione regionale. Negli anni passati è assolutamente mancata una capacità di coordinamento e di programmazione, per una visione dello sviluppo del territorio regionale. Nell’ultimo anno il reddito pro-capite nel Lazio è diminuito del 2,9%, e di ben il 4,5% nell’ultimo quinquennio. Siamo ancora lontani dalla capacità di agganciare una possibile inversione di rotta – ha sottolineato – Oggi nel Lazio i disoccupati hanno raggiunto le 310 mila unità, oltre 90 mila in più soltanto nell’ultimo biennio e ogni giorno nella nostra regione 100 imprese cessano la propria attività: 33.500 hanno chiuso nel 2013, 1.200 in più dell’anno precedente.

Noi immaginiamo un nuovo modello di sviluppo – ha dichiarato il Segretario Generale della Uil Roma e Lazio – che dia realmente valore alla qualità sociale della nostra vita, alla salute, all’istruzione, all’ambiente, alla partecipazione. Per questo abbiamo costituito un Osservatorio sui costi e la produttività della politica. Un terreno sul quale proseguiremo il nostro lavoro. Chiediamo inoltre: nuove politiche industriali in grado di dare indicazioni alle nostre aziende, per fare innovazione di prodotto, smettendola, una volta per tutte, di rincorrere la riduzione dei salari e dei diritti, cassa integrazione e riduzione del costo del personale; una politica “distrettuale” di sistema, che coinvolga attivamente e che ponga finalmente in sinergia le università, la ricerca, le imprese, le conoscenze tecnologiche e l’innovazione. Chiediamo anche una riconversione complessiva di tutti i processi produttivi, nella prospettiva della sostenibilità.È necessario inoltre – spiega Bombardieri – il coinvolgimento attivo ed il coordinamento tra Regione e Istituzioni locali, al fine di mettere a sistema tutte le risorse pubbliche disponibili e gli investimenti privati, e soprattutto un utilizzo efficace dei fondi europei, la risorsa di gran lunga più consistente di cui il nostro territorio potrà disporre nei prossimi anni”.

Il Segretario della Uil ha poi posto l’accento sul modello di gestione delle politiche del lavoro. “Un modello – ha specificato – che è stato assolutamente inadeguato negli ultimi anni. Non è riuscito a favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e non ha creato nessun collegamento con il sistema di orientamento e i cambiamenti del tessuto imprenditoriale. Dovremo quindi occuparci di quali sono gli strumenti per aiutare chi cerca lavoro. Un intervento indispensabile e sempre più urgente appare il rafforzamento della rete dei servizi per l'impiego”.

Tra gli altri temi affrontati, il sostegno all’accesso alla conoscenza tramite gli “Open Data” – “la diffusione dei dati pubblici accrescerebbero l’efficienza e la trasparenza della Pubblica Amministrazione, migliorando la qualità della vita dei cittadini e fornendo alle imprese nuove opportunità di crescita” – così come il tema della mobilità delle persone e delle merci e la necessità di ripensare ad infrastrutture necessarie a mettere in rete il Lazio con il resto d’Italia. “Investimenti sempre promessi e sempre disattesi: la Roma-Latina, la Orte-Civitavecchia, il corridoio tirrenico settentrionale, il raddoppio della Salaria, le complanari in entrata su Roma”.

“Infine – ha concluso Pierpaolo Bombardieri – la nostra regione dispone di un enorme patrimonio artistico e culturale. Il potenziale di crescita è davvero rilevante, e da tale crescita dipende naturalmente anche la ricaduta occupazionale del settore. Un settore che nonostante le crisi aziendali affrontate ancora nel 2013 registra importanti risultati, con ben 46.448 imprese registrate. Anche in termini occupazionali i dati del settore confermano il turismo come uno dei segmenti più dinamici della regione (con oltre 441 mila occupati, pari al 20% del totale degli occupati)”.




ATLETICO MONTEPORZIO, GUSTOSE NOVITÀ PER IL 2014/15: SPEZIALE NUOVO DIRETTORE TECNICO!

Redazione

Monteporzio (Rm) – Riparte di slancio l’Asd Atletico Monteporzio in vista della stagione 2014/15. I progetti in cantieri sono tanti e ci sono stimoli forti per realizzarli. La più grande novità si chiama “Calcio in… Formazione”, un nuovo progetto per il settore giovanile da realizzare sia sulla Scuola Calcio che nel settore agonisitico. Per perseguirlo, il Consiglio Direttivo del club monteporziano ha presentato un nuovo organigramma e promosso una nuova filosofia, una nuova cultura Sportiva e nuovi obiettivi calcistici e formativo-educativi. Sono stati apportati diversi cambiamenti finalizzati a sviluppare due aree ritenute fondamentali per questa idea di calcio: quella tecnica e quella educativo-formativa. A partire dalla stagione 2014/15 l’altra grande novità è rappresentata dalla nuova figura del responsabile tecnico, in realtà una “vecchia” conoscenza del calcio monteporziano: Stefano Speziale, infatti, rappresenta un gradito ritorno dopo aver maturato esperienze importanti come quelle vissute negli ultimi tre anni da allenatore in blasonate società (Lupa Frascati e Palestrina, ma anche nella Rappresentativa dei Giovanissimi Provinciali 1999 del Comitato regionale del Lazio). Speziale (allenatore di calcio a 5, istruttore Coni Figc, allenatore di base “Uefa B”) ha potuto inoltre fare eccellenti e formative esperienze di organizzazione e conduzione dei settori giovanili partecipando a progetti sportivo-educativi con società di calcio straniere e con Enti locali in Italia (il neo direttore tecnico dell’Atletico Monteporzio ricopre il ruolo di coordinatore tecnico nazionale dell’Arsenal Soccer Schools – www.arsenalteamitalia.com). «L'obiettivo – spiega Speziale – è quello di costruire il calciatore attraverso la costruzione della persona. Un progetto vincente è fatto di persone vincenti, vogliamo fare in modo che il nostro settore giovanile venga considerato una vera e propria "agenzia di formazione"». Speziale spiega poi i motivi che lo hanno spinto ad accettare la proposta dell’Atletico Monteporzio. «Ringrazio fortemente il presidente Claudio D’Ulisse e tutto il direttivo per avermi proposto il ruolo di direttore tecnico, è stato un ritorno di "cuore" visto che qui ho giocato diversi anni ed allenato all'inzio del mio percorso formativo. Ho gli stimoli giusti avendo visto i contenuti del progetto e l’importanza che si vuole dare in particolare alla scuola calcio e al settore giovanile. Sono certo che a Monteporzio si possa fare bene – continua Speziale -, il mio obiettivo principale è quello di portare la giusta professionalità per non lasciare nulla al caso. Già dai primi giorni di luglio, insieme al professor Giovanni Antonacci, stiamo pianificando la stagione coprendo tutti gli aspetti principali che vanno da quelli legati al calcio a quelli comportamentali dentro e fuori dal campo, dai ragazzi stessi passando agli istruttori/allenatori e finendo coi genitori. Tra le varie iniziative, tengo a sottolineare quella dello Screening posturale (con il sistema spinal meter senza radiazioni, per info www.spinalmeter.it) proposto a tutti i ragazzi della società ad inizio stagione con lo scopo di prevenire potenziali problemi di postura, specialmente nella “fase sensibile” di età dei bambini. In termini organizzativi, verranno programmati alcuni Arsenal Day (lezioni di calcio con tecnici inglesi dell'Arsenal Soccer Schools, ndr), inoltre le nostre squadre parteciperanno sotto le feste ai tornei “Team Italia” e verranno organizzati “Summer Camp” nel periodo successivo alla chiusura della scuola. I presupposti per fare bene ci sono – conclude Speziale –, auguro a tutti un in bocca al lupo e un buon inizio stagione».




RUGBY CITTÀ DI FRASCATI, IL RITORNO DI PAOLO PALADINI: «QUESTO È IL MIO CLUB»

Redazione

Frascati (Rm) – E’ rientrato negli organici societari da qualche tempo, ma i grandi eventi del finale di stagione del Rugby Città di Frascati non avevano permesso di dare la giusta evidenza al suo ritorno. Paolo Paladini è tornato nel club giallorosso nel delicato ruolo di direttore generale. «Questo è sempre stato il mio club per eccellenza – spiega il dg -. Un paio di stagioni fa andai via, senza grossi problemi di sorta, non per trovare gloria o ambire a chissà cosa, ma semplicemente perché non c’era più lo spazio per lavorare come avrei voluto e così ho provato a farlo altrove. Ma ora la società mi ha chiesto di fornire il mio aiuto e io sono stato subito pronto a rientrare perché questo club è nel mio cuore e significa tantissimo per me». Il Rugby Città di Frascati ufficializzerà a breve i programmi tecnici e l’organigramma della nuova stagione sportiva, intanto Paladini anticipa che «ci sarà molto da lavorare. Bisogna rimboccarsi le maniche e provare a centrare alcuni obiettivi fondamentali. Il primo – dice il direttore generale del Rugby Città di Frascati – sarà quello di ritrovare una certa armonia nell’ambiente, ricompattando e coinvolgendo tutte le componenti di questo club. L’altro traguardo da centrare è quello di tornare a vivere il rugby semplicemente per quello che è e cioè un bellissimo sport, un gioco. Chi vive nel nostro ambiente deve pensare a divertirsi, pur lavorando con impegno per concretizzare gli obiettivi». Le potenzialità del Rugby Città di Frascati, per Paladini, sono notevoli. «Basti pensare al gruppo della prima squadra che l’anno scorso ha fatto meraviglie nel campionato di serie B: si tratta di una squadra molto giovane e quindi con ampi margini di crescita. Poi c’è un settore giovanile dai numeri fiorenti che può ancora migliorare qualitativamente, oltre a un settore femminile che nel corso del tempo si è fatto rispettare». Paladini è tornato e ce la metterà tutta per aiutare il “suo” Rugby Città di Frascati.
 




VETRALLA: CHIESA DI FORUM CASSII, IL SEL CHIEDE CHIARIMENTI IN MERITO.

di Gennaro Giardino

Vetralla (VT) –  "Quando ripresero i lavori di completamento per messa in sicurezza del tetto della chiesa di Forum Cassii – scrive in una nota Mauro Presciutti – Coordinatore circolo “Renzo Gasperini” – Sinistra Ecologica Libertà Vetralla –  alcuni non ci avevano creduto, tanto era il ritardo e lo stato di abbandono del complesso. Alcuni pensarono che la gru che misteriosamente era apparsa e miracolosamente si muoveva, fosse null’altro che un rifiuto ingombrante abbandonato li da qualcuno che magari, trovato l’ecocentro chiuso, aveva pensato bene di contribuire alla discarica abusiva che fino a poco tempo fa regnava incontrastata da quelle parti (non che oggi sia uno splendore ma questa è un’altra storia…).

Oggi, finalmente e inaspettatamente, bisogna prendere atto che i lavori sono terminati e che il ponteggio che da anni incombeva sulla struttura, tanto da essere ormai considerato patrimonio storico, pare sia stato rimosso. Tutto ciò fa ben sperare riguardo la conservazione e la sicurezza della struttura ma, purtroppo, rimane solo una considerazione fatta dall’esterno in quanto nessuno tra le fila dell’amministrazione si è pronunciato a riguardo, se non opportunamente stimolato da una nutrita serie di interrogazioni in ogni consiglio comunale.

A dire il vero quello che rimane oggi del complesso di Forum Cassii è un’antica struttura con un tetto nuovo di zecca e apparentemente ben fatto e uno scenario post-apocalittico che caratterizza fortemente tutta l’area circostante. Sono presenti rottami di ogni tipo, residuati dell’attività del cantiere (chissà, forse anche bellici), un paio di scheletri di bagni chimici e capanne varie, nonché quel che rimane del ponteggio smontato e la speranza che finalmente torni al legittimo proprietario.

Intendiamoci, l’amministrazione Aquilani ci ha ormai abituato alla visione di scenari spettrali buoni per una puntata de “La terra dopo l’uomo” ma meno buoni per un assessorato ai lavori pubblici, basti pensare al cimitero vecchio, passato da emblema caratterizzante della Città di Vetralla a strada secondaria di un episodio di The Walking Dead in un paio d’anni o al famoso “Teatro all’aperto” in quel del bosco di Trecroci (che pochissimi ricorderanno), ormai più simile alla giungla del Borneo piuttosto che a uno spazio pubblico.

Abbiamo il timore, fondato, che dopo aver investito per l’ennesima volta una cospicua quantità di soldi pubblici, l’amministrazione non sia in grado di gestire un bene comune appartenente ai cittadini tutti e che, dopo qualche sbandierata iniziale, vedi la fantomatica quanto falsa inaugurazione della palestra a Cura, il tutti ritorni nei meandri dell’abbandono e del degrado.

Sentiamo la necessità di chiedere che sulla questione si apra un tavolo di confronto, con la presenza dei cittadini oltre che dei rappresentanti dell’opposizione, che raccolga le proposte per una gestione chiara e significativa di questo patrimonio che è passato in questi anni attraverso vari livelli di degrado e che le giunte susseguitesi, più o meno sempre le stesse, non hanno saputo definitivamente valorizzare.




VITERBO, DONAZIONE ORGANI: SI PUÒ DICHIARARE VOLONTÀ AL MOMENTO DEL RILASCIO DELLA CARTA D'IDENTITÀ

Redazione

Viterbo – Dichiarare la propria volontà di donare organi e tessuti al momento del rilascio della carta d'identità presso l'ufficio anagrafe del comune di residenza: approvato all'unanimità l'ordine del giorno proposto dal consigliere (PD) Mario Quintarelli in occasione dell'ultima seduta di consiglio comunale. “Già dal 2012 – ha spiegato il consigliere di Palazzo dei Priori – i comuni di Perugia, Terni e Cesena hanno concretizzato tale progetto. Lo scorso giugno lo ha fatto anche Roma. Considerato quanto portato avanti negli anni passati, penso alla costituzione del gruppo consiliare comunale per la donazione di organi e tessuti, esempio seguito anche dall'amministrazione provinciale, ricordo inoltre l'intitolazione di una piazza ai donatori di organi e tessuti, con la posa in opera di un un monumento dedicato agli “eroi della vita”, ovvero a tutte quelle persone che con la loro morte hanno donato nuova vita ad altre persone. Senza la donazione non c'è trapianto, questa è una certezza. Tutto il consiglio comunale ha sottoscritto quest'importante ordine del giorno a cui tenevo particolarmente – ha proseguito il consigliere Quintarelli -. Ora dovrà seguire tutta la fase burocratica che porterà Palazzo dei Priori all'attuazione del progetto Una scelta in Comune: offrire quindi la possibilità a tutti i cittadini che lo vorranno, di dichiarare la propria volontà di donare organi e tessuti al momento del rilascio della carta di identità”. L'ordine del giorno prevede inoltre che la delibera consiliare venga inviata a tutti i comuni della provincia di Viterbo affinché gli stessi possano aderire a tale iniziativa.




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ORTE: ROCAMBOLESCO INSEGUIMENTO TRA CARABINIERI E 2 RAGAZZI DI CIVITA CASTELLANA

Redazione

Orte (VT) –  Quattro giovani di Civita Castellana sono stati denunciati – due in stato di arresto e due a piede libero – dai carabinieri della stazione di Orte, nel corso di un servizio teso al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. Al momento del controllo, i ragazzi hanno subito manifestato nervosismo ed un certo disagio, ed improvvisamente due di loro si sono dati ad una precipitosa fuga che dava origine a un rocambolesco inseguimento, terminato poco dopo, con l’ausilio dei rinforzi sopraggiunti dalla caserma.

Tutti sono stati, quindi, sottoposti a perquisizione personale che permetteva di rinvenire indosso a due dei quattro sostanze stupefacenti leggere e pesanti del tipo Hashish e MDMA (ecstasy), già confezionate in singole dosi e pronte per essere immesse sul mercato illecito, ed una somma di circa 500 euro in banconote di piccolo taglio ritenute dagli investigatori frutto dell’attività di cessione già posta in essere.

L’azione dei carabinieri continuava presso le abitazioni dei soggetti, dove veniva rinvenuto ulteriore stupefacente, bilancini di precisione, semi di canapa indiana e piante di marijuana. Dei quattro, i due trovati in possesso dello stupefacente e del danaro, sono stati tratti in arresto per spaccio di droga e dopo le operazioni di convalida sono stati rimessi in libertà, mentre gli altri due sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
 




FRASCATI: IL SINDACO VISITA L'OSPEDALE SAN SEBASTIANO MARTIRE

Redazione
Frascati
– Nella mattinata di ieri, mercoledì 9 luglio 2014, il Sindaco di Frascati Alessandro Spalletta ha visitato il Polo Ospedaliero del San Sebastiano Martire di Frascati, incontrando il Direttore Sanitario Prof. Michele Di Paolo e il Primario del reparto di Medicina e Patologia Prof. Claudio Puoti. Nel corso dell’incontro, voluto per discutere delle problematiche inerenti il San Sebastiano Martire, il Sindaco ha ribadito il suo impegno nel voler migliorare le condizioni dei reparti ospedalieri, lavorando per questo in sintonia con la Giunta Comunale e i Consiglieri delegati. Insieme con i vertici del San Sebastiano Martire, il Sindaco Spalletta ha poi visitato il Pronto Soccorso e i reparti di Cardiologia e Ortopedia, incontrando anche la dott.ssa Milvia Chiavarini, Capo Servizi dell’Ospedale, gli operatori e i capisala, rimanendo positivamente colpito dai nuovi locali posti al secondo piano del secondo padiglione, già pronti per essere usati.
 




CLANDESTINI, GIRO MILIONARIO: FERMATA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE

Redazione

Aveva raggiunto un giro di soldi milionario l'organizzazione criminale che permetteva ai migranti di raggiungere clandestinamente l'Europa dall'Afghanistan, attraverso la Grecia e l'Italia.

La polizia dopo due anni di indagini è riuscita a ricostruire il meccanismo del traffico di migranti ed oggi ha chiuso l'inchiesta con 37 persone indagate e 3 finite direttamente agli arresti. I reati contestati a vario titolo sono di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, riciclaggio, contraffazione di documenti e operazioni finanziarie illecite.

L'indagine, chiamata "Toman" dal nome della moneta iraniana, era partita dalla città romagnola quando il 15 febbraio 2012 erano stati sorpresi 14 clandestini afghani mentre camminavano in fila indiana lungo la Statale Romea.

Nel marzo successivo, i poliziotti, a San Lazzaro di Savena (Bologna) avevano trovato altri 18 migranti.

Questi due "incontri" di clandestini ha dato origine ad indagini più approfondite che si sono poi sviluppate su più fronti.

Un altro filone investigativo si è sviluppato nella Capitale dove gli agenti hanno monitorato diversi flussi di clandestini scoprendo luoghi e immobili per il momentaneo alloggio dei migranti e tecniche per superare i controlli agli aeroporti di Ciampino e Fiumicino. E proprio a Roma, sono stati rintracciati due cittadini afghani finiti in carcere.

L'ampia attività d'indagine ha portato alla luce l'esistenza di un'associazione criminale transnazionale, composta da cittadini afghani ed iraniani, operante nei rispettivi paesi, con snodi operativi in diverse città italiane, in Grecia, e con referenti in altri paesi europei, destinazioni finali dei migranti.

L'organizzazione si serviva sia di "passeur" che accompagnavano a destinazione i clandestini sia di aerei e treni, fornendo documenti falsi e luoghi dove soggiornare temporaneamente. I prezzi del viaggio variavano dai 2 ai 7 mila euro a seconda del servizio offerto e delle tappe richieste. Gli indagati sono stati controllati mentre organizzavano viaggi verso la Germania, la Danimarca, l'Austria, la Norvegia e la Svezia.

Parallelamente sono stati monitorati scambi di denaro e valuta in ambito internazionale con transazioni per decine di milioni di euro in violazione delle normative fiscali ed antiriciclaggio.

Per il meccanismo illecito si faceva riferimento sia a imprenditori italiani, quali intermediari finanziari internazionali non autorizzati, sia al sistema "hawala", tradizionale metodo di pagamento fiduciario mediorientale. Gli inquirenti sono riusciti a monitorare gli scambi del denaro in esercizi pubblici e persino nei bagni della stazione.

Hanno preso parte all'operazione oltre 100 agenti delle squadre Mobile di Ravenna, Roma, Bologna, Trento, Milano, Firenze, Modena, Siena, Torino, Teramo, Rieti, Venezia, Verona Ascoli Piceno, Ancona, Caltanissetta e dei Commissariati di Chioggia e Senigallia che hanno inoltre sequestrato beni tra contanti, conti correnti e preziosi per diverse decine di migliaia di euro.




CATANIA, ESTORSIONE E DROGA: 33 ARRESTI

Redazione

Catania – La Polizia di Catania ha arrestato 33 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, intestazione fittizia di beni e altri gravi reati.

L'operazione "Ghost", condotta dalla Squadra mobile di Catania, ha permesso di individuare un'associazione criminale, diretta dalla famiglia mafiosa catanese Santapaola-Ercolano, che aveva imposto un regime di estorsioni nei confronti di numerose attività commerciali operanti nel comprensorio etneo.

La stessa organizzazione, inoltre, gestiva un vasto traffico di sostanze stupefacenti, controllando sistematicamente le ''piazze'' di spaccio presenti nei popolari quartieri catanesi di San Cristoforo e Villaggio Sant'Agata.

Le risultanze investigative, confermate anche dalle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di smantellare l'intera organizzazione criminale e individuare l'attuale ''reggente'' della famiglia, ritenuto il gestore della ''cassa degli stipendi'' della potente cosca catanese. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati anche significativi quantitativi di cocaina e marijuana, armi da guerra e munizioni.

La Polizia ha anche eseguito, nell'ambito della stessa operazione, un sequestro preventivo di beni, avente ad oggetto alcune società e relativi complessi aziendali, operanti nel settore edile, riconducibili all'organizzazione mafiosa, ma intestate a vari prestanome.




APRILIA, SCUOLA: CINQUE CLASSI DEL LICEO MEUCCI TRASFERITE AL MATTEOTTI

Redazione

Aprilia (LT) – Ieri mattina, presso la sede municipale di Piazza Roma, il Sindaco di Aprilia Antonio Terra e il Presidente f.f. della Provincia di Latina Salvatore De Monaco hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa per i lavori straordinari di manutenzione presso la sede dell’istituto comprensivo “Giacomo Matteotti”, al fine di trasferire cinque classi del liceo statale “Antonio Meucci”.

All’incontro odierno era presente anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Barbaliscia.

A seguito della sottoscrizione dei rappresentanti degli enti interessati, il protocollo sarà sottoposto nelle prossime ore alla firma dei dirigenti dei due plessi scolastici interessati, il professor Antonio Ferrone e la dottoressa Monica Piantodosi.

La necessità di condividere il protocollo d’intesa sottoscritto oggi, è scaturita dalle note del 22 gennaio e del 5 marzo con le quali la dirigenza del Meucci ha evidenziato la problematica relativa alle carenze di aule già a partire dal prossimo anno scolastico, richiedendo contestualmente l’intervento della Provincia e del Comune.

Dopo una serie di incontri e sopralluoghi, svolti anche alla presenza di tecnici provinciali e comunali, si è prospettata la soluzione, nelle more dell’ultimazione dei lavori del terzo istituto scolastico superiore di Aprilia, in realizzazione sempre in Via Carroceto, di allocare temporaneamente cinque classi del Liceo presso il vicino istituto di Via Respighi, ove con alcuni interventi di adeguamento e manutenzione straordinaria è possibile ottenere la disponibilità di adeguati spazi. La Provincia di Latina in proposito ha assunto l’impegno di realizzare a proprio carico i lavori necessari.

L’Amministrazione Comunale di Aprilia ha espresso viva soddisfazione per l’intesa raggiunta, che evita anche il rischio di incrementare il pendolarismo degli studenti, salvaguardandoli dal fenomeno della dispersione scolastica. «Il positivo dialogo tra Comune, Provincia e dirigenti scolastici – ha commentato l’Assessore Barbaliscia – rappresenta un punto d’incontro che offrirà vantaggi agli studenti, che eviteranno i classici effetti negativi causati dal pendolarismo, e di riflesso alle stesse loro famiglie».