SCILLA: ARRESTATO GIUSEPPE IERACE PER DETENZIONE ABUSIVA DI ARMA DA FUOCO E MUNIZIONI, DANNEGGIAMENTI ED ESPLOSIONI PERICOLOSE

Redazione

Scilla (RC) – Nella serata del 28 marzo u.s., I Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Ierace Giuseppe, cl. 1980, residente a Messina, colpevole di porto illegale di armi da fuoco, danneggiamento, detenzione abusiva di munizioni e esplosioni pericolose.
L’uomo, alle ore 16:30 circa del 28 marzo, si trovava da solo lungo la spiaggia di Favazzina, frazione di Scilla, in prossimità del rione Cacilì. Improvvisamente, senza apparenti ragioni, estraeva una pistola calibro 357 Magnum ed esplodeva svariati colpi, dandosi poi precipitosamente alla fuga. Uno di questi arrestava la sua corsa attingendo la porta in metallo della recinzione di un terreno poco distante, proprietà di C.V., il quale al momento dell’impatto si trovava all’interno dell’area e, solo per mera fortuna, non veniva attinto dal colpo. I militari della Stazione, contattati dal proprietario del terreno, intervenivano prontamente e riuscivano a rintracciare IERACE mentre era alla guida della propria autovettura, intento a far perdere le proprie tracce. Quando i Carabinieri lo accompagnavano presso il di lui domicilio per procedere a perquisizione, il malfattore, spontaneamente, consegnava l’arma col quale aveva esploso i colpi, unitamente a nr. 42 proiettili cal. 357 magnum, illegalmente detenuti; in quella stessa circostanza IERACE confessava di essere stato lui a commettere l’azione delittuosa di poco prima.

L’arma e le munizioni venivano sequestrate ed il soggetto tratto in arresto dai militari dell’Arma, per violazione degli artt. 4 e 7 della L. 895/1967 (porto illegale di arma in luogo pubblico), artt. 635 (danneggiamento), 697 (detenzione illegale di munizioni) e 703 (accensioni ed esplosioni pericolose) del codice penale. A seguito delle formalità di rito IERACE Giuseppe veniva ristretto presso il proprio domicilio, come disposto dall’A.G. competente, in attesa del giudizio direttissimo.
 




ROMA OPERAZIONE "VU RESTAURA'?" CONCLUSA: IGNAZIO MARINO OTTIENE I FINANZIAMENTI ARABI PER RESTAURARE I MONUMENTI CAPITOLINI

di Maurizio Costa

Roma – L'accordo si è concluso: il Sindaco Ignazio Marino ha stretto la mano al principe Sultan Bin Salman Bin Abdulaziz, il presidente della Commissione per il turismo e le antichità dell'Arabia Saudita, per sancire l'arrivo di nuovi soldi dal Medio Oriente, che serviranno per restaurare il patrimonio archeologico e artistico di Roma. Già nei mesi scorsi il ministro arabo si era recato in visita a Roma dal Sindaco Ignazio Marino per visionare l'elenco delle opere da restaurare che il primo cittadino gli aveva mostrato. Il principe arabo ci ha pensato un po' e adesso la decisione e arrivata.

Ignazio Marino si è recato a Riyadh sabato scorso e ha dato la stretta finale. I principi arabi provvederanno a costituire un fondo di capitali privati che serviranno a restaurare il patrimonio archeologico della Capitale; in cambio, l'Amministrazione comunale capitolina dovrà organizzare delle mostre in territorio arabo per far conoscere il proprio patrimonio artistico. Queste manifestazioni culturali in Arabia, con i nostri tesori artistici, saranno temporanee. Si vocifera che l'accordo preveda cifre da record: 1,3 milioni di euro per restaurare la facciata del Palazzo delle Esposizioni, fino ai 6 milioni per rimettere in sesto un'antica cisterna romana che riforniva le Terme di Traiano.

Le cifre sono altissime e lo scotto che richiede l'Arabia non sembra essere così alto. Ignazio Marino in questi giorni sta cercando in tutti i modi di restaurare la città senza mettere mano al portafogli. Sono molti, infatti, i casi di restauri nella Capitale ad opera di investitori stranieri o privati: l'imprenditore giapponese Yuzo Yagi ha investito per il rinnovo della Piramide Cestia; a ottobre, l'Azerbaigian ha pagato 100.000 euro per riportare in buono stato la Sala dei Filosofi ai Musei Capitolini, senza contare il patron di Tod's, Della Valle, che ha investito molti milioni di euro per ripulire il Colosseo. Da una parte soldi freschi, dall'altra l'incapacità di curare una città con i soldi propri. Roma avrà anche il patrimonio culturale più grande del mondo ma Marino potrebbe anche trattarlo meglio, senza il bisogno di chiedere soldi a destra e a manca.

LEGGI ANCHE:

27/03/2014 ROMA "VU RESTAURA' ?": IGNAZIO MARINO VOLA DAL PRINCIPE SULTANO ARABO



ISERNIA SFRUTTAMENTO DI MINORI: I CARABINIERI DENUNCIANO 11 PERSONE

Redazione

Isernia – A conclusione di una operazione di controllo straordinario del territorio predisposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, undici persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per reati che vanno dallo sfruttamento di minori nell’accattonaggio al furto aggravato, dalla ricettazione alle minacce, dal disturbo alla quiete pubblica alle violazioni in materia di sicurezza stradale.

Ad agire sul territorio le Stazioni e i Nuclei Operativi e Radiomobile delle Compagnie di Isernia e Venafro. Ad Isernia, i Carabinieri hanno posto fine ad un’altra triste vicenda che vede purtroppo ancora una volta coinvolti minori sfruttati dai propri genitori senza alcuno scrupolo.

Gli uomini dell’Arma, dopo una serie di servizi di appostamento e pedinamento, hanno bloccato nei pressi della centralissima Piazza della Repubblica, una 25enne di origine rumena, la quale impiegava la sua bambina di sei anni, nelle attività di accattonaggio o nella vendita di oggetti vari. La fanciulla era costretta, invece di frequentare la scuola, come qualsiasi altra bambina della sua età, ad aggirarsi tra le auto in circolazione per le strade cittadine correndo anche un grave pericolo per la sua incolumità. Per questo motivo la madre, è stata fermata ed accompagnata in caserma dove nei suoi confronti è scattata una denuncia, mentre per la bambina è stata avviata una segnalazione per l’affidamento. Sempre ad Isernia un 20enne del posto è stato denunciato per un furto di calzature e capi di abbigliamento all’interno di un esercizio commerciale del centro cittadino.

La refurtiva per un valore di circa duecento euro è stata interamente recuperata e restituita al legittimo proprietario. A Sesto Campano, un 35enne e un 32enne, entrambi di Venafro, sono stati denunciati in quanto stavano perpetrando un furto di circa quattrocento quintali di legna custoditi all’interno di un terreno di un 50enne originario di Pratella in provincia di Caserta. Anche in questo caso la refurtiva, per un valore di oltre quattromila euro, è stata recuperata e restituita al proprietario. A Monteroduni, un 36enne ed una 28enne, entrambi di Venafro, sono stati denunciati per il reato di furto e ricettazione. I militari hanno scoperto che si erano impossessati di un assegno postale dell’importo di duemila euro all’interno dell’abitazione di una anziana donna, e successivamente lo avevano posto all’incasso presso un ufficio postale. Anche in quest’ultimo caso refurtiva recuperata e restituita alla vittima. E ancora a Monteroduni, un 24enne di origine rumena è stato denunciato per ricettazione, in quanto trovato in possesso di alcuni attrezzi agricoli rubati all’interno di una masseria. La refurtiva per un valore di oltre duecentocinquanta euro è stata restituita al proprietario. Sempre a Monteroduni un 25enne del posto è stato denunciato per minaccia aggravata, in quanto a seguito di una lite scaturita per futili motivi ha ripetutamente minacciato di morte un 34enne di Isernia. A Castelpetroso, un 50enne del luogo è stato invece denunciato per disturbo alla quiete pubblica, mentre ad Isernia un pregiudicato, 33enne di Acerra nel napoletano, è stato denunciato per violazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora. Infine a Cantalupo nel Sannio, un 45enne del luogo è stato sorpreso alla guida della propria autovettura completamente ubriaco, pertanto è scattata nei suoi confronti una denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica, il sequestro del veicolo e il ritiro della patente di guida.

 




RENZI – MENARINI: QUELLA STRANA COPPIA DI FIRENZE DALLA MERKEL

di Cinzia Marchegiani

L’hanno nominata la delegazione degli undici, quella convocata dal premier Matteo Renzi che lo corso 17 marzo ha incontrato la cancelliera Angela Merkel.

Appuntamento importante per il destino di tanti italiani, obiettivo primario per Matteo Renzi era quello di convincere la cancelliera tedesca riguardo la proposta di alzare di un 0,3/0,4 percento il rapporto tra deficit e pil, anche se in questo contesto sarà compito esclusivo del Parlamento Europeo e della Commissione la responsabilità e la variazione in merito.

Nella squadra italiana al summit tedesco oltre i politici dell’attuale governo Pier Carlo Padoan ministro dell’economia,  Federica Mogherini Ministro degli Affari Esteri , Federica Guidi Ministro dello Sviluppo Economico, Roberta Pinotti Ministro della Difesa, Giuliano Poletti Ministro del Lavoro e Maurizio Lupi  Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti l’enfant prodige, rottamatore del Partito Democratico e ora anche del Senato, si è giocato anche la carta dei big del patrimonio industriale nostrano. I titolari di questa maglia: Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, Fulvio Conti dell'Enel, Mario Greco delle Generali e ultimo inserimento, gioco forza dei legami con il gruppo farmaceutico Menarini con la città di Firenze, Lucia Aleotti.

Ricordiamo che proprio lo scorso gennaio il Gruppo Menarini aveva consegnato tre alloggi di edilizia popolare assieme al primo cittadino alla città di Firenze, l’azienda farmaceutica aveva ristrutturato gli appartamenti di proprietà comunale mettendo a norma impianti elettrici, meccanici e termo-sanitari, sostituendo i rivestimenti nelle cucine e revisionando e sostituendo infissi, impegnadosi a contribuire ad un tetto confortevole per le famiglie fiorentine colpite dalla crisi economica (cui sono assegnati in base alla graduatoria sociale del Comune di Firenze).

Scelta coraggiosa per Matteo Renzi portare in Europa un colosso farmaceutico italiano sotto l’occhio del ciclone della Magistratura da diversi anni e che proprio in questi giorni la Procura di Firenze, ha aperto un’altra inchiesta a carico sempre della famiglia Aleotti.

Ora l’indagine mira a verificare l’ipotesi di riciclaggio o reimpiego di denaro da provenienza illecita in attività economiche e finanziarie, con cui la stessa Menarini ha acquistato il 4 percento del capitale della banca Monte Paschi di Siena MPS.

Si legge che per i PM Ettore Squillace Greco e Luca Turco le somme utilizzate proverrebbero da parte dei fondi accumulati dal Alberto Aleotti (padre di Lucia, ora Vicepresidente del Gruppo Menarini e Alberto Giovanni, Consigliere della MPS dal 28 aprile 2012) che proprio nell’aprile scorso è stato  ritenuto incapace di partecipare al processo per la truffa sui principi attivi dei farmaci al Servizio Sanitario Nazionale. Il capostipite, per le sue condizioni di salute non può essere processato per la truffa cui si sono dichiarati parte civile la Presidenza del Consiglio, il Ministero della Salute e quasi tutte le Regioni e le Asl d'Italia.

Ma la nuova bufera della Magistratura partita appena lo scorso 24 marzo ha aperto il dibattimento del processo per riciclaggio e frode fiscale a carico dei figli Lucia e Alberto Giovanni. L’attuale vicenda giudiziaria si articola sulle operazioni con cui la Menarini ha riportato i suddetti capitali tramite Scudo Fiscale e depositati tramite la Banca USB da cui avrebbe preso 178 milioni di euro necessari alle manovre per acquisire le azioni MPS. La prossima udienza è in agenda  per il prossimo 5 maggio.

Un’inchiesta che riapre voragini immense, conflitti  e crepe mostruose dove le lobby del farmaco hanno spesso legami troppo profondi con le quotazioni in borsa, società estere usate spesso come scatole cinesi… un sistema economico, che offre chance ghiotte, che nulla ha a che fare con la scienza medica,  e quindi è lecito sempre ricordare che l’industria del farmaco è un’azienda  tesa al profitto.

Renzi – Menarini una strana coppia che farà parlare, si auspica solo per questioni positive.

I legami tra il PD con la Banca Monte Paschi di Siena, si moltiplicano ora con il gruppo Menarini, che oltre ad avere Alberto Giovanni Aleotti nel Consiglio di Amministrazione della banca, ha acquistato il 4% del capitale della stessa MPS che nei mesi precedenti è stata definita la grande banca italiana a essere ancora controllata da un azionista di maggioranza «politico». Si legge: La Fondazione MPS, presieduta da Antonella Mansi, è governata da un consiglio di 14 componenti, dei quali la metà è nominata da Comune (4 membri), Provincia (2) e Regione (1) e il resto dalle istituzioni locali che – eccetto la Diocesi – alla politica fanno capo. A Siena la «politica» fa rima con Pd.”

In merito alle affermazioni che il premier Matteo Renzi ha fatto in visita dalla Merkel: «L’UE non causa problemi, ma è la soluzione… occorre restituire ai cittadini la possibilità di credere che l’UE non è la causa ma la soluzione dei problemi. Quei partiti che lo dicono sbagliano», sarebbe lecito chiedersi se il nostro premier ha acquisito il ruolo predominante dell’UE e della sua responsabilità in questa crisi poiché il sospetto scatta automatico soprattutto dopo che il Parlamento Europeo ha condannato aspramente le condizioni imposte dalla TROIKA in cambio dell'assistenza finanziaria responsabili di aver messo in pericolo gli obiettivi sociali dell'unione europea, e ha consegnato un  verdetto  inconfondibile: “La disoccupazione è aumentata, in particolare tra i giovani (e ciò porta alla loro emigrazione) e molte piccole imprese hanno fallito. I tassi di povertà sono aumentati, anche tra la classe media.”

L’importante ora è capire se si è consapevoli del danno perpetrato in tutti questi anni dall’azione e la cecità dei funzionari europei…e dai meccanismi di un’Europa che invece di attivarsi per una giustizia sociale né è diventata la causa del suo fallimento!
 




ROMA, COLPO DI SCENA ALLA DISCARICA FALCOGNANA.

Redazione

Roma – “Quanto sta nuovamente avvenendo intorno alla discarica della Falcognana ha dell’incredibile”. Lo dichiarano in una nota congiunta Alessandro Lepidini (PD), Presidente della Commissione Ambiente Mobilità e Periferie del Municipio IX e Giuseppe Contenta Capogruppo municipale PD. "A fronte della nota del Mibac del novembre 2013, che chiariva nero su bianco macroscopiche violazioni della disciplina vincolistica sulla tutela paesaggistica, recepite e fatte proprie dalla mole di atti municipali votati durante la scorsa estate, si apprende ora dell'esistenza di una nota della Regione Lazio che sembrerebbe dichiarare la legittimità degli atti autorizzativi, malgrado l'assenza dei necessari nullaosta paesaggistici, chiamando addirittura in causa gli uffici del comune di Roma che avrebbero rettificato il precedente giudizio circa l’irregolarità dei lavori in corso nel terzo invaso, peraltro senza darne comunicazione al Mibac".

Nel plaudire allo straordinario lavoro della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per il Comune di Roma, i due consiglieri del PD, dichiarano il loro pieno sostegno ad ogni azione che la Soprintendenza intenderà intraprendere a tutela dei beni paesaggistici presenti sul nostro territorio e assicurano che il Municipio farà appieno la sua parte affinché l’Agro Romano e i suoi abitanti siano garantiti nei loro diritti, peraltro contenuti tra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica.

"E’ una vicenda sconcertante – proseguono Lepidini e Contenta – e sulla quale intendiamo andare fino in fondo sia in ambito istituzionale attraverso il pieno coinvolgimento del Consiglio sia rilanciando sin d’ora la mobilitazione di fronte ad una nuova violenta aggressione al nostro territorio, ai suoi abitanti e al nostro ambiente. Un aggressione – chiosano i due Consiglieri – alla quale, come è doveroso, sapremo rispondere colpo su colpo".
 




VITERBO: AL VIA LA PRIMA ASSEMBLEA DEI SOCI DEL COMITATO "CENTRO DI GRAVITA'"

Redazione

Viterbo – Mercoledi 2 aprile 2014 , alle ore 21.39si svolgerà l'assemblea dei soci del nascituro comitato per il centro storico, Centro di Gravità, l'assemblea si terrà  presso i locali dell ex tribunale , dove già 2 settimane fa la stessa associazione aveva organizzato l'incontro con il sindaco e parte della giunta in merito alle problematiche derivate dalla chiusura del centro storico. Scopo dell'assemblea sara l'elezione del consiglio direttivo, presidente, vicepresidente, consiglieri, tesoriere e segretario , la presentazione del programma e dello statuto , nonche un confronto diretto con tutti i soci i quali potranno intervenire  e dare consigli e idee . La partecipazione all'assemblea sara aperta a tutti i soci iscritti ; residenti, artigiani ,commercianti liberi professionisti , che vivono ed operano in centro .chi non fosse ancora iscritto potrà farlo anche al momento dell'ingresso . La candidatura alle varie cariche del  consiglio sara aperta a tutti gli iscritti e avverra in modo democratico.

Il comitato nasce allo scopo di creare un interfaccia tra chi vive e lavora in centro e l'amministrazione comunale di Viterbo , sara totalmente apartitico e avrà il solo scopo di rendere più vivibile quella parte della città che , pur essendo la più bella, è anche la più abbandonata.

Far rivivere San Pellegrino e dintorni , a partire da Porta Romana sarà l'impegno che si assumerà l'associazione. "Chiediamo la partecipazione di tutti i cittadini, – fanno sapere dal comitato – una volta eletto il comitato e registrato lo statuto l'amministrazione comunale avrà a disposizione dei veri rappresentanti con cui potersi confrontare e interagire per il bene comune . – Concludono dal comitato – Certi della partecipazione di tutti , vi aspettiamo mercoledi 2 per iniziare insieme una nuova era."
 




RIFORMA DEL SENATO: IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA ALL'UNANIMITA'

Redazione

Roma – Approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri il ddl di riforma costituzionale del Senato e del Titolo V della Costituzione lo ha annunciato il premier Matteo Renzi in conferenza stampa.

La nuova assemblea si chiamerà Senato delle Autonomie, non sarà elettiva e sarà composta da 148 senatori, compresi i 21 tra senatori a vita e personalità nominate dal Presidente della Repubblica.
 
La riforma del Senato "mette la parola fine a una discussione trentennale", ha commentato il premier. "Noi – ha spiegato Renzi – approviamo un ddl che intende superare il bicameralismo perfetto con quattro paletti: no al voto di fiducia, no voto sul bilancio, no elezione diretta dei senatori, no indennità per i senatori".  "E' una grandissima svolta per la politica e le istituzioni".

"Sono assolutamente certo – ha aggiunto, affiancato dal ministro Maria Elena Boschi che ha poi spiegato i dettagli del ddl e dal sottosegretarioalla presidenza del Consiglio Graziano Delrio – che non ci saranno tra i senatori persone che non colgano la straordinaria opportunità che stiamo vivendo. Sono certo che la stragrande maggioranza dei senatori non potrà scacciare questa speranza. Io sono convinto che non ci sia alternativa". "Non so se ci sarà il lieto fine ma questo è un buon inizio, il governo dice basta con i rinvii, mettiamo in campo il ddl costituzionale che ha una sua forza straordinaria".

Sulla tenuta del Pd che appare non così scontata, incalzato dai giornalisti, Renzi ha ostentato sicurezza: "Io non sono preoccupato". Quanto a Silvio Berlusconi, che ha parlato di mancato rispetto degli impegni da parte del Partito Democratico per lo stop imposto alla legge elettorale per dare priorità alla riforma del Senato, Renzi ha ricordato che al Nazareno tra i due leader era stato concordato non solo l’Italicum, ma un intero pacchetto di riforme comprendente, appunto, il superamento del bicameralismo. "Il Pd rispetterà l’impegno e sarà coerente" ha tagliato corto.

“Voglio essere l’ultimo presidente del consiglio ad avere ricevuto il voto di fiducia dall’aula di Palazzo Madama” ha poi aggiunto l’ex sindaco di Firenze.

Il ddl costituzionale prevede anche una revisione del Titolo V della Costituzione, con il riordino della ripartizione di competenze tra Stato e Regioni; l’abolizione del Cnel, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. Renzi ha poi detto di auspicare che almeno in prima lettura il ddl possa essere approvato prima delle elezioni europee di fine maggio.

Il premier ha quindi spiegato che "da giovedì (sarà) a tempo pieno sulle questioni interne immaginando di presentare il Documento di economia e finanza tra martedì e mercoledì della settimana prossima". E ancora: "Entro fine aprile saranno affrontati i temi di fisco, pubblica amministrazione, innovazione e riorganizzazione dello Stato".

"I decreti per gli 80 euro in più nella busta paga dei lavoratori saranno approvati nella settimana di Pasqua". Tale tempistica – ha promesso il presidente del Consiglio – consentirà ai lavoratori con i redditi più bassi di vedere gli 80 euro nella busta paga di maggio.

Il ministro Boschi ha poi illustrato i dettagli della riforma. "Rispetto alla bozza del 12 marzo – ha detto la Boschi – ci sono delle modifiche. Innanzitutto cambia il nome: torna a chiamarsi Senato, ma si chiamerà Senato delle autonomie. Per la composizione c'è una apertura a discutere sulla proporzionalità per quel che riguarda le Regioni purché con le Regioni si trovi un accordo che ancora non c'è".

Sarà composto da 148 persone, mentre oggi i senatori sono 315; 21 nominati dal Quirinale e 127 rappresentanti dei consigli regionali e dei sindaci. Il ddl prevede una composizione paritaria di tutte le Regioni e tra Regioni e sindaci, ma c'è "la disponibilità a esaminare una composizione proporzionale al numero degli abitanti di ciascuna Regione". Ha sottolineato poi la Boschi che "gli ex presidenti della Repubblica e i senatori a vita faranno parte del Senato. Per il loro ruolo super partes entreranno dunque nella Camera meno politica"

"Il Senato – ha concluso la Boschi – mantiene la competenze per le leggi costituzionali. E dunque su quelle che sono le regole fondamentali per il nostro vivere insieme rimane una doppia lettura tra Camera e Senato per una maggiore garanzia".
 




RONCIGLIONE, BASSANO ROMANO E SUTRI: IL CONTROLLO DEL TERRITORIO DA PARTE DELL'ARMA DEI CARABINIERI

Redazione

Ronciglione, Bassano Romano, Sutri (VT) –  A Ronciglione, i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato per i reati di oltraggio, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale un pregiudicato romeno di 41 anni, in quanto, sorpreso da militari operanti nei pressi di un esercizio commerciale con fare sospetto, e durante il controllo proferiva confronti medesimi frasi oltraggiose e minacciose, rifiutandosi di fornire i propri documenti. Gli stessi militari hanno denunciati, inoltre, un pregiudicato del posto di anni 33, che all’interno del bar “Numero 9” mentre i militari effettuavano un controllo si rivolgeva loro proferendo frasi oltraggiose.

A Bassano Romano, i carabinieri del pronto intervento hanno denunciato per i reati di trasporto e smaltimento illegale di materiale ferroso due pregiudicati romeni, un uomo e una donna, di 35 anni residenti a Roma. I due viaggiavano a bordo di autocarro con targa rumena, all’interno del quale trasportavano materiale ferroso, oggetti in plastica e batterie esauste, senza le prescritte autorizzazioni. Il materiale e l’autocarro sono stati sequestrati.

A Sutri, i carabinieri hanno denunciato per furto aggravato in concorso due diciannovenni incensurati del posto che avevano rubato una ruota di scorta ed altri oggetti da un’utilitaria parcheggiata nella cittadina.

Sono stati segnalati, inoltre, nei comuni di Ronciglione, Sutri, Monte Romano e Barbarano Romano 5 giovani, di cui 2 minorenni e 3 pregiudicati con precedenti specifici, per l’uso personale di sostanze stupefacenti  e sequestrati complessivamente 5 g di marjuana,  2 g di cocaina e 2 spinelli artigianali.
 




FORMIA, NICOLA ZINGARETTI E SANDRO BARTOLOMEO: PROSSIMA MISSION INSIEME AL MINISTERO PER PARLARE DI VILLA RUBINO

Redazione

Formia (LT) – Un doppio sopralluogo. I primo al cantiere della villa comunale, il secondo allo scavo archeologico di Caposele: due dei più importanti lavori avviati dal Comune di Formia nell’ambito del Plus “Appia via del mare”, il progetto di valorizzazione del waterfront finanziato dalla Regione con fondi europei. Un caldo sole primaverile ha accompagnato il Presidente Nicola Zingaretti nel breve tour per la città effettuato in compagnia del Sindaco Sandro Bartolomeo.
Il governatore è giunto a Formia pochi minuti prima delle 15. Ha vagliato lo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza della Villa Comunale, destinataria di un finanziamento di 800 mila euro. Dalla terrazza sul mare ha visionato l’area del porto su cui insiste un altro Plus da 2 milioni e 300 mila euro per la realizzazione di una nuova piattaforma di sbarco dei passeggeri, destinata anche al carico e scarico merci e capace di ospitare navi da crociera. Il progetto prevede anche la sistemazione delle banchine e l’allestimento di nuovi edifici in grado di ospitare uffici al servizio dei turisti.
La visita è poi proseguita a Vindicio dove Zingaretti ha incontrato una delegazione di lavoratori di “Sorriso sul Mare” e “Pozzi Ginori”.
Con Bartolomeo ha poi visitato lo scavo archeologico di Caposele, finanziato dalla Regione con un contributo di un milione e mezzo di euro. I due hanno potuto fruire di una “guida” d’eccellenza: la Soprintendente ai Beni Archeologici Nicoletta Cassieri che ha illustrato le varie aree di cui il sito si compone. Quella anteriore, fronte mare, dove gli scavi hanno fatto riemergere una piscina, in tutta probabilità annessa ad una villa di età tardo repubblicana; e quella posteriore, lato monte, dove insistono i criptoportici. Nello spazio compreso tra il fronte meridionale e il muro di cinta che delimita il sito verso sud-sud est, accanto alle nuove scoperte archeologiche, sarà realizzata una pavimentazione gradonata che costituirà una sorta di “cavea” destinata ad ospitare manifestazioni culturali all’aperto.
La visita si è conclusa sul molo del porticciolo Caposele dove il Sindaco ha mostrato al Presidente lo scorcio di Villa Rubino. Il sogno, o meglio, il grande obiettivo della sua amministrazione. Su quello sfondo, naturale e simbolico, Zingaretti e Bartolomeo hanno risposto alle domande della stampa. Ecco il report di quanto dichiarato.

DICHIARAZIONI NICOLA ZINGARETTI

VISITA ALLA VILLA COMUNALE

“E’ parte centrale del modello di sviluppo su cui scommettiamo: la cultura, i beni archeologici, un’idea sana di fruizione del territorio. La visita ai cantieri è una mia abitudine da sempre, un viaggio nella storia del territorio che ha immenso potenziale in termini di sviluppo. Per troppi anni abbiamo pensato, talvolta in maniera criminale, che si potesse vivere con un’idea di progresso basata sulla distruzione della nostra storia ed oggi è vero esattamente il contrario. Valorizzare e recuperare queste aree ha un valore per noi, d’accordo, perché è la nostra storia e la nostra cultura ma oggi è il mondo che ce lo chiede. Ci chiede di essere un Paese che sa proporre il gusto, l’arte, il mare, l’archegologia, la storia. Spesso si parla di aziende che chiudono e noi non abbiamo mai la forza di capire che qui c’è una nuova economia. Sono aumentati i cittadini del mondo che investono, spendono, viaggiano per fruire di beni. Noi ce li abbiamo e non lo abbiamo capito. I progetti Plus li seguiamo con grande attenzione, in primis perché sono risorse europee ed è un crimine buttarli, e poi perché devono far parte di un progetto culturale e di un nuovo modello di sviluppo.

ECONOMIA DEL MARE

Abbiamo istituito questa cabina di regia che coordina gli interventi nel settore dell’economia del mare. Confesso che l’idea mi è venuta in Trentino Alto Adige, su una seggiovia mi sono guardato intorno e ho pensato alla ricchezza di quel territorio che è fondata sulla montagna. Lì sono riusciti, sulla base di una valorizzazione della natura, a costruirci sopra un’economia e questo ha portato alla salvaguardia del territorio e alla produzione di un’economia sana. Noi invece purtroppo questa intelligenza non l’abbiamo avuta. Le politiche sono state non coordinate. Abbiamo detto basta a questa follia. Soprattutto non abbiamo capito che nel mondo non siamo soli e che quindi il mare, la costa, diventano una grande opportunità se c’è l’amore, l’intelligenza, di curarle, valorizzarle e non come lo schifo che 40 anni fa hanno fatto e che si vede alle mie spalle (INDICA UN PALAZZO DI CEMENTO GREZZO PROPRIO A RIDOSSO DELLA VILLA DI CICERONE). La ricchezza privata o l’abuso ancora peggio è la distruzione del valore comune che è di tutti, il paesaggio. Una brutta casa distrugge l’orizzonte e così si uccide un patrimonio che è di tutti. Noi scommettiamo su questi progetti plus, dimostrando che, quando si vuole, l’Europa aiuta lo sviluppo, perché sono risorse economiche europee e crediamo che così si crea un nuovo modello di sviluppo. Col sindaco abbiamo concordato di vedere perché anche il secondo lotto funzionale venga finanziato e comunque per una valorizzazione di tutta questa area archeologica che è un patrimonio del Mediterraneo e che noi vogliamo proporre al Mediterraneo per rilanciare l’economia di questo territorio. E’ fattibilissimo, ci vuole un po’ d’amore, dedizione, capacità di recuperare risorse economiche. E’ fondamentale. E’ l’unico modo che abbiamo per creare lavori veri.

VICENDA DELOCALIZZAZIONE PONTILE PETROLI

Sono qui a sostenere un modello di sviluppo che va in questa direzione. Debbo dire che il lavoro che si sta facendo anche nell’Autorità Portuale è un lavoro di sostegno dell’economia. Se poi ci sono esigenze del territorio da far rispettare ovviamente faremo di tutto perché vengano rispettate. Su questo non c’è ombra di dubbio.

CENTRO TRASFUSIONALE

La Sanità del Lazio da 9 anni, nessuno lo dimentichi, è sotto commissariamento. Da nove anni il Lazio è a sovranità limitata. Ogni 3 mesi dobbiamo rendere conto al governo del piano di rientro. Altrimenti il governo chiude i rubinetti e non arriva più un centesimo. Questo non dobbiamo dimenticarlo. E’ la pura verità, noi scelto strada chiara: far tornare i conti, però innovando e cambiando. Vengo questa mattina da Pontecorvo dove nel 2010 aveva chiuso l’ospedale, abbiamo aperto una casa della salute che non è un piccolo ospedale, è un modo per produrre sanità diversa. Abbiamo cominciato a costruire un nuovo modello di difesa del diritto alla salute, partendo non a caso dalle province di Frosinone e Latina. Nell’applicazione del modello del piano di rientro si era seguita la strada sbagliata, quella delle macroaree che aveva una filosofia: difendere il centro a scapito delle province. Noi invertito questa rotta. Investiremo sulla sanità di tutta la provincia di Latina. Dobbiamo sapere che è una partita durissima. Se non rientriamo dal disavanzo sanitario dobbiamo sapere che non avremo un centesimo per gli investimenti sulle infrastrutture. Dopo nove anni di commissariamento, incredibilmente, abbiamo ancora un disavanzo sui 600 milioni di euro e quando vediamo le aziende che chiudono e le tante vertenze, non dobbiamo dimenticarci che investire oggi in Lombardia o in Toscana per un imprenditore costa molto di meno che investire nel Lazio. Allo stesso modo, assumere un operaio nel Lazio costa molto di più. Noi stiamo vicino a tutte le vertenze locali ma dobbiamo finire di prendere in giro le persone. L’economia riparte se rimettiamo a posto i conti, usiamo bene le risorse europee. A maggio trovati 650 milioni di euro che stavano tornando in disimpegno a Bruxelles e li abbiamo recuperati tutti. Però dobbiamo cambiare i fondamentali della nostra economia: il Lazio ha 22 miliardi di euro di debiti, 10 col sistema finanziario, dieci con comuni, province, società. Se un imprenditore fa un bando con la Lombardia, viene pagato in 60 giorni. Sapete qual è il tempo di pagamento nel Lazio? 1000 giorni. Capite la strada da fare e quella che abbiamo già percorso. Quando sono diventato presidente il tempo per i pagamenti era di 1000 giorni, a febbraio era già di 500, a dicembre saranno 350. Sul sanitario, a maggio erano 255 giorni e il Lazio pagava da 180 che era l’accordo per i pagamenti a 250 giorni, su quella differenza, solo di interessi bancari. Quindi soldi per la sanità andavano alle banche e oggi stiamo a 150 e non va più un centesimo alle banche. Stiamo cambiando il sistema

POLICLINICO DEL GOLFO

Non diciamo addio al policlinico. Così come abbiamo investito sulle case della salute, ci sono i margini per nuovi investimenti, però bisogna fare le cose fatte bene, senza sprechi. Nel Lazio ci sono margini ancora immensi per tagliare sugli sprechi. Venerdì abbiamo assegnato una gara per i pannoloni, su base d’asta di 31 milioni abbiamo fatto risparmio di 12 milioni di euro e dà l’idea di quanto, lavorando sugli appalti, si possa recuperare. Bisogna dire che da maggio a dicembre 2013 abbiamo recuperato 57 milioni di euro solo rivisitando i contratti in essere. I margini di recupero ci sono ma bisogna finirla con le promesse fondate su pacche sulle spalle e sulla scommessa che poi non ritorni più in questo comune perché sennò te menano. Io invece amo questa terra. Sono già venuto qui, vengo oggi e tornerò, dicendo la verità e raccontando quello che stiamo facendo e i risultati che già stiamo producendo. Andare a dire ad un imprenditore che paghiamo a 1000 giorni era una cosa di cui vergognarsi, così come dire ai comuni sull’orlo del fallimento che le casse erano vuote. Oggi già non è più così. Se portiamo i pagamenti sulla sanità a 90 giorni sulle forniture e sugli accreditati, a dicembre, vuol dire che un imprenditore se vuole può fare a meno dell’accesso al credito

LAVORATORI SORRISO SUL MARE E POZZI GINORI

Io giro tutti i giorni per il Lazio e purtroppo vedo tanti di questi casi. E’ un mix di sensazioni, il senso di impotenza per la gravità dei problemi ma anche la voglia di combattere perché la vera rivoluzione che stiamo tentando di attuare è quella di proclamare la morte di una classe politica che gestisce il potere per se stessa e la voglia di affermare una politica in cui si gestisce il potere per la comunità. Ascoltare la voce di un precario, di un disoccupato, ferisce ma è il nostro dovere.

VIABILITA’ LOCALE E PROVINCIALE

Noi innanzitutto stiamo rimettendo sulle linee ferroviarie del Lazio i treni. Da giugno 2013 a settembre 2014 ci saranno sulle linee del pendolarismo ferroviario del Lazio 26 nuovi treni. E’ il più importante intervento di rafforzamento del trasporto su ferro che il Lazio abbia conosciuto negli ultimi anni. Sulla Pontina tutto quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. E’ un progetto che abbiamo ereditato. Sull’imbocco a Roma avevo ed ho delle forti perplessità ma non abbiamo fermato il progetto. Ci sono i lotti funzionali, vediamo cosa succede. Il tema degli investimenti infrastrutturali, a proposito di non raccontare bugie, è legato a quanto faremo sul resto. Un tempo c’era chi moltiplicava i pani e i pesci ma era talmente famoso che parliamo ancora di lui. Dobbiamo risanare economicamente per avere più risorse sugli investimenti. Per ora abbiamo risolto questa rivoluzione su ferro e garantito il prosieguo dei lavori sulla Pontina.

BARTOLOMEO (domanda sullo slogan elettorale “Io sto con Sandro”)

‘Sono le istituzioni che stanno insieme, Zingaretti sarebbe stato anche con un altro sindaco. Poi il fatto che ci si conosca da tanti anni senz’altro aiuta i nostri rapporti. Quello che più mi sembra essere in sinergia è il progetto. Io dal ’93 insisto per la rivalutazione archeologica di questa città, mi sono battuto molto, Formia ha invertito la rotta. Nel ’93 era una città in cui si cercava esclusivamente di sviluppare un’edilizia selvaggia sfruttando la rendita dei terreni, oggi è una città che ha attenzione condivisa da tutti su questo immenso patrimonio. Ho parlato con Zingaretti del bellissimo incontro avuto col Professor Carandini, insieme ci faremo carico di parlarne col ministro Franceschini perché in questi anni noi vogliamo riportare la villa di Cicerone all’interno di un progetto di valorizzazione pubblica di quest’area. Questo è l’impegno più grande che vi fa capire che Zingaretti sta con Sandro Bartolomeo.
Bartolomeo su pontile petroli: “Costruire al centro di questo Golfo un pontile per l’attracco di grandi petroliere è il contrario dello sviluppo turistico. Serve non solo a Formia ma allo sviluppo di tutta questa parte meridionale del Lazio evitare questi scempi.

LEGGI ANCHE:

29/03/2014 FORMIA: A VILLA RUBINO UN PATRIMONIO DI INESTIMABILE VALORE STORICO E ARCHEOLOGICO IN MANI PRIVATE



TUSCANIA, RINOMATO RISTORANTE CON 6 LAVORATORI IN NERO E 1 IN REGOLA. DENUNCIATI IL PROPRIETARIO E IL GESTORE

Redazione

Tuscania (VT) – Lo scorso sabato sera, 29 marzo 2014, i carabinieri della compagnia di Tuscania, insieme ai colleghi dei nuclei Antisofisticazione e Sanità e Ispettorato del Lavoro di Viterbo hanno effettuato una serie di ispezione nei confronti di esercizi di ristorazione della cittadina.
Nel corso del controllo di un rinomato ristorante affollato dai numerosi clienti provenienti da tutto l’alto viterbese i militari hanno riscontrato che l’85% dei dipendenti, ovvero 6 lavoratori su 7, risultavano impiegati completamente a nero, un locale adibito a magazzino risultava di realizzazione abusiva e molti prodotti alimentari di dubbia provenienza erano stoccati in modo non propriamente adeguato.
Sono scattati così le denunce nei confronti del proprietario dei locali, B.G. 49enne di Tuscania e del gestore, T.T. 52enne di Sutri, la chiusura dell’attività, il sequestro del magazzino abusivo e la contestazione di violazioni amministrative per un importo superiore ai 30 mila euro.
 




CISTERNA DI LATINA "SESSO, AMORE E DISABILITÀ"

Redazione

Cisterna di Latina (LT) – "L'Amore che supera le barriere" è stato il titolo dell’interessante incontro svolto giovedì pomeriggio nell’Aula consiliare del Comune di Cisterna e fa parte di un progetto avviato dall'A.I.S.A., l'Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche, a livello regionale e nazionale con il quale si vuole porre attenzione ad un tema ancora oggi poco affrontato e con molti pregiudizi: la vita sessuale e affettiva delle persone con disabilità.
Promotore dell’incontro è stato il consigliere delegato all’Associazionismo, Antonio Lucarelli, che insieme al sindaco Antonello Merolla hanno introdotto la riunione a cui hanno preso parte come relatori Laura Elke D'Apolito (dott.ssa in Psicologia), Carlo Rossetti (presidente onorario e responsabile rapporti istituzionali dell'Aisa), Giovanni Mennilli (presidente Aisa Lazio).
Il dibattito, che ha visto anche la testimonianza diretta di Pietro Giovannelli, ha fatto seguito alla proiezione in sala di un emozionante estratto di circa trenta minuti del film documentario "Sesso, Amore e Disabilità" di Adriano Silanus e Priscilla Berardi, che vede come protagonisti persone con disabilità fisica che parlano della propria vita sessuale e affettiva.
«La vita sessuale e affettiva delle persone con disabilità – ha detto Antonio Lucarelli – è un tema ancora troppo poco conosciuto, su cui si addensano imbarazzo e tabù. Purtroppo, in molti casi, giovani ed adulti con disabilità si vedono privati della possibilità di instaurare legami affettivi e vivere la sessualità dunque di auto-realizzarsi e vivere la propria vita in pienezza e responsabilità. Per far emergere questo legittimo bisogno e sensibilizzare i cittadini, abbiamo sostenuto e sosteniamo il progetto dell’AISA, pertanto invitiamo scuola ed enti ad affrontare queste tematiche ed a ripetere questa esperienza che certamente arricchisce sia la propria persona che la comunità».
«A.I.S.A. Lazio Onlus – ha illustrato il presidente Rossetti – è impegnata nella realizzazione del primo centro Euro-Mediterraneo per la ricerca e cura delle sindromi atassiche, il centro verrà realizzato ad Aprilia.
Sarà creato un punto di riferimento per le famiglie, potrà essere avviata la formazione mirata dei riabilitatori e saranno sviluppate nuove tecniche ed ausili, saranno proposte normative di Qualità per i settori e le esigenze che interessano le persone con disabilità». Informazioni sul sito www.centroeuropeoatassie.it”.