LA GRANDE ABBUFFATA

 

di Chiara Rai

Che destra e sinistra vanno a braccetto è un detto antico come il mestiere della meretrice. Prima lo facevano con più discrezione ma adesso si inciucia alla luce del sole. I ministri con le deleghe più toste non hanno nulla del vento di cambiamento ostentato che ha iniziato a soffiare talmente forte da spazzare via Enrico Letta con una alzata di mano, l’umore un po’ annoiato e lo sguardo fisso sul cellulare. A parte questa contestata dinamica l'appello di noi italiani che non siamo in poltrona è sempre lo stesso: “Non rubate”, il comandamento più invocato dal Popolo ai magnaccioni. Qui, piuttosto c’è la corsa all’irrefrenabile desiderio di inpollinarsi. Se io ti do, tu cosa mi dai in cambio? Funziona così, più sei in alto e meno rogne hai, poi quando diventi scomodo ti silurano magistralmente. La politica della vecchia scacchiera con le mosse predeterminate, dicevo, non ha ancora lasciato questo pianeta. Una lettrice, Roberta Sibaud, vicepresidente di Donne per la Sicurezza Onlus, da sempre impegnata nel sociale, leggendo i nomi dei ministri e soffermandosi su quello che dovrebbe dare una smossa alle politiche sociali e garantire i servizi essenziali come l’assistenza domiciliare ai disabili, si è trovata dinnanzi alla figura di Giuliano Poletti, con delega al Lavoro e Politiche Sociali. Rosso di provenienza, 63 anni, imolese, due figli. È stato presidente nazionale di Legacoop e, da qualche mese, numero uno dell'Alleanza delle cooperative.

E' stato assessore comunale, vice presidente del circondario Imolese e consigliere comunale, nonché ultimo segretario della federazione di Imola del Partito comunista, fino al 1989. Dal 2006 è anche presidente di Coopfond, la società che gestisce il fondo mutualistico per la promozione cooperativa. Sibaud ha bene impresso il suo volto perché lo ha visto nella “grande abbuffata”, la famosa cena con 200 invitati pubblicata dal Corriere della Sera lo scorso anno ma risalente a settembre 2010. Lì c’era la creme de la creme, addirittura Gianni Alemanno con un Casamonica con tanto di maglietta dell’Italia indosso. E il neo ministro proprio di fronte ad Alemanno che conversa in una serata conviviale quando invece in tv e in mezzo alla gente tirano su sceneggiate alla napoletana come quando Poletti disse, sempre sul piccolo schermo, che lui aveva solo un camper e nessuna casa a Monte Carlo, colpendo alla pancia i comunisti con la maiuscola. “Alla faccia nostra – commenta a ragion veduta Roberta Sibaud – alla cena c'erano anche esponenti del Pd, ma il partito democratico non avvisa l’Argentin che alla cena c’erano anche i suoi? Che figura! E questi signori, Casamonica, Ozzimo, Alemanno, Marroni, Solfanelli, e adesso Poletti che è ministro alle Politiche Sociali, stanno tutti insieme a cena di beneficienza organizzata dalla lega delle cooperative, cioè dall'associazione che raccoglie le coop rosse. E in commissione politiche sociali in nostra presenza fingono di litigare! Nessun rispetto per noi persone con disabilità e per le nostre famiglie. Noi siamo solo oggetti da esibire a destra e a sinistra in quanto serviamo per farli campa'. Tutti uguali, i nostri rappresentanti inclusi”. E’ ovvio che poi ognuno ha tentato di giustificar la propria presenza alla grande abbuffata il meglio possibile, tentando di salvare la faccia ma la verità è che gli affari si fanno a tavola e questi signori intorno al tavolo non davano l’impressione di essere acerrimi nemici.

Staremo a vedere cosa farà di nuovo Poletti che a differenza di Alemanno non è stato ancora messo alla gogna per quella sua presenza al bivacco con anche Casamonica presente. Dulcis in fundo nell’immagine c’è anche Franco Panzironi, ex ad di Ama indagato per Parentopoli, seduto subito prima di Umberto Marroni. Ma di cosa si vuole parlare? I detti della nonna tornano sempre in voga: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.




TERNI: CONTROLLI A TAPPETO PER REPRIMERE SPACCIO E REATI CONTRO IL PATRIMONIO

Redazione

 Terni – Continuano serrati i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Terni in particolare quelli dedicati al controllo della circolazione stradale, alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati contro il patrimonio.

– Nel corso del fine settimana militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Amelia hanno deferito in stato di libertà un cittadino ivoriano per detenzione ai fini di spaccio di marijuana. In particolare, in un foro all’interno delle mura ciclopiche di Amelia, l’uomo aveva nascosto una custodia per occhiali da sole ove al suo interno suo interno erano celati nr. 9 involucri di plastica contenenti in totale circa 12 grammi di stupefacente.
La preziosa collaborazione di un residente del luogo che, avendo notato l’extracomunitario soffermarsi in più occasioni ad armeggiare all’interno del foro, aveva segnalato lo strano comportamento ai militari, ha permesso a questi ultimi di coglierlo sul fatto. Sottoposto a controllo ed identificato, è stato quindi denunciato a norma di legge.
– La Stazione Carabinieri di Amelia, invece, ha denunciato per truffa tre cittadini rumeni residenti nel bergamasco che hanno simulato la vendita di un veicolo non di loro proprietà.
I tre uomini hanno circuito un narnese facendosi consegnare 300 euro per la vendita di una fiat panda 4×4 di cui, in precedenza, avevano ottenuto fraudolentemente copia dei documenti di circolazione dall’ignaro reale proprietario.
– Infine, militari della Stazione Carabinieri di Acquasparta (TR), nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno individuato e tratto in arresto P.F. 28enne ternano, nullafacente, censurato, in quanto colpito da un’Ordine di Esecuzione per la Carcerazione per pene concorrenti, emesso dalla Procura presso il Tribunale di Terni, dovendo espiare una pena detentiva di anni 3 mesi 10 e gg.28 di reclusione
Il provvedimento è stato emesso dalla citata A.G., a seguito della computazione di cumulo di più pene, per le quali lo stesso era stato già condannato, per aver commesso, in svariate città del centro Italia, numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, che vanno dalla rapina, all’evasione, al furto in abitazione, alla ricettazione e detenzione abusiva di armi.
L’interessato, che malgrado la sua giovane età “vanta” un discreto curriculum criminale, è stato quindi ristretto presso la Casa Circondariale di Voc. Sabbione, dove sconterà la pena inflitta.




ORVIETO: CANTIERI EDILI NEL MIRINO DI CARABINIERI E ISPETTORATO DEL LAVORO DI TERNI

Redazione

Orvieto – I militari della Stazione Carabinieri di Porano unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato Lavoro di Terni, procedevano ad un controllo di un cantiere edile sito in quel Comune.
Nel corso dell’accertamento sono state riscontrate varie violazioni in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, nonché la presenza di un lavoratore non registrato all’interno della documentazione obbligatoria.
In relazione a ciò, sono state elevate contravvenzioni amministrative per complessivi 1950 euro, con il contestuale deferimento in stato di libertà del legale rappresentante della società edile e la sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del d.lgs 81/2008.




PERUGIA: PRESO SPACCIATORE IN DISCOTECA

Redazione

Perugia – I Carabinieri della Stazione di Perugia, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 18enne tunisino, senza fissa dimora sul territorio nazionale, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Infatti, nelle ultimissime ore, i militari operanti, al termine di predisposto servizio finalizzato ad infrenare il fenomeno dello spaccio di droga all'interno di una discoteca del centro storico cittadino, insospettitisi dall'atteggiamento insolito assunto dall'individuo che, nonostante il notevole flusso di avventori nel locale, non aveva difficoltà a distinguersi tra la folla e a farsi riconoscere agli occhi dei suoi giovani clienti come punto di riferimento per i loro "illeciti" acquisti in loco, procedevano al controllo del ragazzo proprio nel mentre costui, dopo aver accompagnato nel locale l'ennesimo amico (od ipotetico cliente), ritornava verso l'entrata del locale quasi a voler aspettare altri clienti, in una sorta di ingresso "pilotato" per sponsorizzare oltre ai propri "prodotti", anche i luoghi interni di ritrovo dove avrebbero potuto localizzato per l'acquisto di droga. Controllato dunque all'esterno della discoteca e sottoposto a perquisizione personale, i carabinieri rinvenivano indosso al giovane tunisino sette involucri termosaldati contenenti cinque grammi di cocaina, sequestrati ai fini probatori, unitamente alla somma 100 euro, provento dell'attività di spaccio e a due telefoni cellulari utilizzati per "agganciare" i clienti. Assolte le formalità di rito, l'arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza di questo comando, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




MONTE DEI PASCHI DI SIENA: PRESUNTA TRUFFA DA 47 MILIONI DI EURO

Redazione

Ammonterebbe a circa 47 milioni di euro la presunta truffa ai danni di Banca Mps ipotizzata dai Pm senesi che stamani hanno disposto una decina di perquisizioni in Italia e all'estero nell'ambito di un nuovo filone di inchiesta. Gli uomini del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza hanno notificato 11 avvisi di garanzia e 6 divieti di espatrio. L'ipotesi di reato avanzata dai Pm e' quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti della Banca che risulta quindi parte lesa

Le indagini sulla presunta truffa da 47 milioni di euro ai danni del Monte dei Paschi di Siena riguardano la 'banda del 5 per cento', così detta perchè su ogni operazione significativa pretendeva tale percentuale. Tra gli 11 indagati dell'inchiesta figurano Gianluca Baldassarre, ex responsabile dell'area Finanza di Mps, il suo vice Alessandro Toccafondi, l' ex responsabile della filiale di Londra della banca senese Matteo Pontone, e Antonio Pantalena, anche lui ex funzionario Mps.

Le indagini derivano dal filone principale dell'inchiesta che ha riguardato gli ex vertici dell'istituto senese. Le perquisizioni sono state disposte dalla magistratura di Siena e sono svolte in varie regioni d'Italia da militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza. Nell' inchiesta vi sono 11 indagati tra ex funzionari della banca e broker finanziari. La magistratura procede per associazione per delinquere aggravata finalizzata alla truffa ai danni della banca senese, che è dunque parte lesa nel procedimento.

LEGGI ANCHE: 

 30/01/2013 MONTE PASCHI DI SIENA SCANDALO, SAMORI': COMPLIMENTI A MONTI PER LE MODALITA' PRESCELTE PER L'EROGAZIONE

 29/01/2013 INCHIESTA MONTE PASCHI DI SIENA: LO SCANDALO SI ALLARGA: BONIFICI PER 17 MILIARDI EURO
 25/01/2013 MONTE DEI PASCHI DI SIENA, IL PROFESSORE ATTACCA BERSANI: IL PD C'ENTRA E COME



NEMI, SCUOLA: TRA BUGIE, RESPONSABILITA' E SALUTE PUBBLICA

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Mi piacerebbe dire francamente cosa penso di tutta questa storia della scuola, dei topi, dei gatti, della mensa e degli attori che vi sono ruotati intorno. Sicuramente se ne è parlato troppo e le responsabilità di tutto questo polverone, polemiche e rimpalli è da attribuirsi ai gestori principali di questa situazione. Le vecchie storie sono sempreverdi perché portatrici della “morale della favola”. Beh, in questo caso, la morale della favola fa chiaramente trasparire che la volontà di mentire sull’evidenza dei fatti fa ingigantire gli stessi episodi in maniera talmente tanto sproporzionata da ottenere l’effetto contrario dell’obiettivo che si voleva raggiungere.

Sarò ancora più esplicita: se si fosse ammesso un umano errore e chiuso prontamente il plesso per la dovuta derattizzazione (che poi c’è stata lo stesso) si sarebbero evitate le polemiche dei genitori, l’attenzione della stampa, la denuncia di un genitore ai carabinieri, il sopralluogo della Asl, le lamentele degli studenti costretti a studiare nel freddo e nella puzza e anche il boomerang mediatico che adesso sta giustamente restituendo ai pinocchio di turno tutte le ennesime bugie sparate ancora un’altra volta per far breccia negli animi di chi ignora e preferisce volgere il guardo altrove.

E’ inutile ripetere l’evidenza che è chiaramente emersa con l’accesso agli atti del consigliere Cocchi. I topi e i gatti hanno, pur nella loro travagliata convivenza, fatto sia la pipì che la popò all’interno della scuola. E devo dire che il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, inizialmente, si è comportato in maniera impeccabile: ha fatto pulire prontamente le classi con la varecchina. Ma far permanere gli studenti nella puzza e con le correnti d’aria e temperature rigide durante le pulizie non è stata una gran pensata anche se volta a non far scomodare i genitori che si sarebbero visti costretti a prendere i propri figli anzitempo. Va bene pulire subito ma leggendo poi le segnalazioni di tre docenti che hanno rinvenuto gli escrementi di topo e quelli di gatto su banchi, sedie, nei bagni e per le scale l’unica cosa razionale e normale che doveva essere fatta a tutela della salute pubblica dei minori era proprio chiudere la mattina stessa del 7 gennaio e far fare una derattizzazione alla scuola. La storia finiva lì e il dirigente scolastico assieme al sindaco avrebbero avuto un comportamento davvero impeccabile.

Ma è normale che di fronte a un episodio del genere, vedendo una gestione piuttosto approssimativa dei fatti ne è nata una questione di stato che si è protratta dal 7 gennaio fino ad oggi. Questo capitolo è stato più che sviscerato, ma di fronte a pinocchi che dicono che si è trattato di un evento strumentalizzato dalla stampa è doveroso rispondere in maniera totalmente diversa rispetto alla frequenza di attività cerebrale che anima certe menti: che piaccia o no esiste ancora una stampa indipendente, libera di criticare e prendere posizione. In alto i cuori e la libertà di stampa e di pensiero. Amen.

Riguardo la dinamica del consiglio comunale è stato veramente un piatto cucinato di fretta da parte dell’allegra brigata di Uniti per Nemi e ne è venuto fuori un timballo stracciato e approssimativamente incommestibile. Un consigliere e tra l’altro ex sindaco (la storia la conosciamo bene tutti) capisce la gravità dei fatti e quanto sia delicato il tema della scuola che coinvolge i minori e si rivolge ad Alberto Bertucci chiedendo una seduta straordinaria e aperta ai cittadini di Nemi per chiarire tutte le vicende e fugare gli eventuali dubbi. E cosa fa il primo cittadino Alberto Bertucci? Indice un Consiglio comunale che parla di altro e tra gli altri punti ci mette in mezzo una mozione di vicinanza alla scuola rispetto a fatti che sarebbero stati strumentalizzati dalla stampa. Poi parla di corsi di giornalismo, basket e altri attività e liquida la vicenda con un “viva la scuola di Nemi che è un’eccellenza”.

E il bello che è che gli va dietro anche il docente e consigliere di opposizione Stefania Osmari, favorevole ai contenuti che la mozione esprime. Ma che maniera è? Si è mica cavalli ai quali gli si dà lo zuccherino quando invece chiedono la biada! Non ci sarebbe stato nulla di male a spiegare come sono andate le cose in una seduta partecipata, aperta, condivisa! Eppure siamo ancora in democrazia e a nessuno sarebbe venuto in mente di incolpare l’amministrazione per un episodio accidentale. Anche se è pur vero che gli edifici scolastici vanno controllati almeno cinque giorni prima la ripresa dell’attività didattica, proprio per evitare che si verifichino imprevisti. Ma comunque può succedere e sbagliare è umano. Ciò che non è plausibile è negare l’evidenza e “buttarla in caciara” pensando di prendersi gioco di genitori, docenti (almeno alcuni) e studenti asserendo che non è vero nulla. Il sopralluogo della Asl è avvenuto l’8 gennaio, dopo che è stato passato lo straccio con la varecchina. Gli escrementi sono stati segnalati il sette gennaio. Ma chi ha segnalato le deiezioni il giorno prima non era certamente uno svitato, fuori di testa! Si è trattato di persone che responsabilmente hanno preso carta e penna e pensato alla salute dei minori. Tutelare la salute pubblica non è mica un reato e bisogna avere un profondo rispetto nei confronti di chi fa bene il proprio lavoro. Il genitore che ha denunciato, la collaboratrice scolastica in questione e le docenti che hanno segnalato hanno fatto il loro dovere e vanno rispettate e ringraziate.

Ma invece si è detto che sono state tutte bugie! La prossima volta, dopo queste reazioni, sconvolgimenti e attenzione mediatica i genitori potranno essere certi che le segnalazioni verranno comunque fatte? E’ lecito che sorga il dubbio e che chi ha parlato possa pensare: “Ma chi me l’ha fatto fare!”. I minori vanno tutelati e anche ascoltati non messi a tacere con una mozione che dice “viva la scuola”.

La scuola la stanno facendo colare a picco. Sono oltre vent’anni che c’è un cantiere. Anziché pensare a mettere una caldaia nuova e a sbrigarsi con i lavori si è fatto altro. Incentivare le iscrizioni significa presentare un plesso che oltre ai corsi di giornalismo e di basket offre ambienti confortevoli e a norma.

Alberto Bertucci non è certo l’ultimo arrivato, se ci voltiamo indietro c’è sempre lui che prima ricopriva la carica di assessore alla Scuola. Non credo che bagni con impianto di areazione non funzionante, servizio igienico accessibile a portatori di handicap pieno di materiale ingombrante e quindi non fruibile, locale informatico privo di finestre e senza un impianto di areazione funzionante, cavi elettrici volanti, muffa sulle pareti e arredi danneggiati siano sinonimi di ambiente confortevole. Ma è l’elenco stilato dalla Asl rispetto a ciò che ha rilevato al momento del sopralluogo. Tant’è.

LEGGI ANCHE:

21/02/2014 NEMI: TUTTA LA VERITA’ SU GATTI E RATTI ALLA SCUOLA…. CARTE ALLA MANO

19/02/2014 NEMI, CONSIGLIO COMUNALE: "I PANNI SPORCHI" SI PROFUMANO CON UNA MOZIONE

NEMI: DOPO IL CONSIGLIO COMUNALE PARLA IL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE STEFANIA OSMARI

 14/02/2014 NEMI, CONSIGLIO COMUNALE: CRONACA DI UNA SEDUTA IN VESPRO

 08/02/2014 NEMI, DEIEZIONI ANIMALI A SCUOLA: COCCHI CHIEDE SEDUTA STRAORDINARIA E APERTA. IL SINDACO PREPARA TUTT'ALTRO

 28/01/2014 NEMI: TRA GATTI E RATTI “NON MI DIRE IL VERO CHE MI SI RIZZA IL PELO”
 25/01/2014 IL VIDEOBLOB DI GENNAIO 2014
 21/01/2014 NEMI: RICHIESTO UN CONSIGLIO STRAORDINARIO APERTO ED URGENTE SUL CASO SCUOLA E MENSA SCOLASTICA
 20/01/2014 NEMI: SUL CASO GATTI E MENSA SCOLASTICA INTERVIENE AZZURRA MARINELLI, ALTRO GENITORE INDIGNATO
 19/01/2014 NEMI: DOPO I GATTI, I RATTI E LA CALDAIA MALFUNZIONANTE ARRIVA LA LETTERA DI UNA MAMMA INDIGNATA




CIVITA CASTELLANA: IL RIFACIMENTO E SISTEMAZIONE DELLA STAZIONE FERROVIARIA E LE NOTTI INSONNI DEI CITTADINI

di Gianfranco Lelmi

Civita Castellana (VT) – Sulla Ferrovia Roma Nord, alla stazione di Civita Castellana, sono in corso grandi lavori di rifacimento e di sistemazione. Il manto stradale che circonda i binari del passaggio a livello è stato sostituito da una struttura in gomma che permette agli automobilisti di transitare senza grandi sobbalzi.
I “tronchini” laterali dei binari presenti davanti alla stazione sono stati eliminati. Ora vi sono due semplici binari.  Unico rovescio della medaglia, sono i problemi che questi lavori creano ai cittadini di Civita Castellana che abitano vicino alla stazione. La gente rimane sveglia fino alle due o alle tre di notte aspettando il termine dei lavori. Ruspe in movimento, rumori di rotaie spostate, non permettono agli abitanti del quartiere di dormire. Giustamente osserva in un articolo Serena D’Ascanio: “….se un bar tiene la musica troppo alta dopo l’orario consentito, ecco arrivare volanti di carabinieri…….e se c’è una ruspa in movimento che sposta le rotaie in piena notte nessuno si esprime…”
 




THE MONUMENTS MEN, IL FILM DI GEORGE CLOONEY RIPROPONE UN TEMA DI ESTREMA IMPORTANZA: LA SALVAGUARDIA E CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE

di Elisabetta Bolondi

In tempi oscuri in cui Pompei collassa, si minaccia la vendita del Colosseo, si lascia il nostro patrimonio di Beni culturali  e paesaggi in mani incompetenti, il dissesto idrogeologico rischia di compromettere centri  storici, i terremoti distruggono interi tessuti di grande valenza culturale, un film americano tradizionale ma anche originale ci ripropone con urgenza un tema sopranazionale di estrema importanza: il salvataggio delle opere d’arte e la loro conservazione è una priorità di tutti i tempi e riguarda le politiche delle nazioni, sempre, per poter continuare a dire di  essere popoli civili.

Nel 1944, quando la guerra imperversava in Europa e Hitler ancora minacciava di poterne essere il vincitore, migliaia di opere d’arte venivano sottratte ai musei, alle chiese  e alle collezioni private, soprattutto di cittadini ebrei, per essere trasportate in Germania ad arricchire il futuro museo del Fuhrer. In questa enorme razzia il maresciallo Goering si distinse in modo speciale, aiutato da solerti ufficiali che in Francia, in Belgio, in Italia portarono via opere straordinarie che venivano caricate sui treni e stipate in territorio tedesco in miniere abbandonate: se non ci fosse stata l’auspicata vittoria finale, sarebbero state distrutte, cosa che in molti casi si verificò davvero.

Su questo tema poco esplorato George Clooney, partendo dal libro di Robert Edsel, costruisce un film d’azione servendosi di un cast stellare: lui stesso interpreta la figura dello storico d’arte new-yorkese Frank Stokes che si fa autorizzare da Roosvelt a mettere su una squadra di tecnici ( architetti, storici, collezionisti) che verranno spediti in Europa con la missione impossibile di ritrovare i capolavori che rischiano di andare perduti e di riportarli alle loro sedi: la Madonna di Bruges, la Pala di Gand, quadri di Renoir, Cézanne, Raffaello, Picasso, Vermeer, i tesori del Museo di Jeu de Paumes sono a rischio e i nostri eroi si getteranno con entusiasmo e coraggio nella impresa difficile, che si rivelerà molto pericolosa e causerà la perdita di due dei valorosi volontari.

Nel contesto del film di guerra, un po’ “Il giorno più lungo”o “Salvate il soldato Ryan”, il film propone un tema importante ma troppo poco frequentato a cui Clooney dà un giusto risalto, con considerazioni sull’importanza dell’arte come patrimonio comune dell’umanità che anche un film di cassetta può contribuire a segnalare.
Attori come Matt Damon, John Goodman, Bill Murray, Hugh Bonneville e la algida Cate Blanchett, che interpreta una funzionaria parigina che sotto le spoglie di una collaborazionista nasconde l’impegno a salvare le opere preziose che le sono state affidate, danno al film una convincente spettacolarità utile al messaggio importante che sottintende. Unico difetto della traduzione italiana, un doppiaggio a tratti improbabile, che in alcuni momenti rende difficile la comprensione: cosa vuol dire “conseguimenti” al posto di “Opere”? Perché dire Vermir invece che Vermeer?

Per il resto il film è coinvolgente, la musica trascinante, l’interpretazione e la regia ottimi, la ricostruzione storica corretta e credibile, mentre la bandiera a stelle e  strisce sventola su tutta l’operazione!




THE MONUMENTS MEN, IL FILM DI GEORGE CLOONEY RIPROPONE UN TEMA DI ESTREMA IMPORTANZA: LA SALVAGUARDIA E CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE

di Elisabetta Bolondi

In tempi oscuri in cui Pompei collassa, si minaccia la vendita del Colosseo, si lascia il nostro patrimonio di Beni culturali  e paesaggi in mani incompetenti, il dissesto idrogeologico rischia di compromettere centri  storici, i terremoti distruggono interi tessuti di grande valenza culturale, un film americano tradizionale ma anche originale ci ripropone con urgenza un tema sopranazionale di estrema importanza: il salvataggio delle opere d’arte e la loro conservazione è una priorità di tutti i tempi e riguarda le politiche delle nazioni, sempre, per poter continuare a dire di  essere popoli civili.

Nel 1944, quando la guerra imperversava in Europa e Hitler ancora minacciava di poterne essere il vincitore, migliaia di opere d’arte venivano sottratte ai musei, alle chiese  e alle collezioni private, soprattutto di cittadini ebrei, per essere trasportate in Germania ad arricchire il futuro museo del Fuhrer. In questa enorme razzia il maresciallo Goering si distinse in modo speciale, aiutato da solerti ufficiali che in Francia, in Belgio, in Italia portarono via opere straordinarie che venivano caricate sui treni e stipate in territorio tedesco in miniere abbandonate: se non ci fosse stata l’auspicata vittoria finale, sarebbero state distrutte, cosa che in molti casi si verificò davvero.

Su questo tema poco esplorato George Clooney, partendo dal libro di Robert Edsel, costruisce un film d’azione servendosi di un cast stellare: lui stesso interpreta la figura dello storico d’arte new-yorkese Frank Stokes che si fa autorizzare da Roosvelt a mettere su una squadra di tecnici ( architetti, storici, collezionisti) che verranno spediti in Europa con la missione impossibile di ritrovare i capolavori che rischiano di andare perduti e di riportarli alle loro sedi: la Madonna di Bruges, la Pala di Gand, quadri di Renoir, Cézanne, Raffaello, Picasso, Vermeer, i tesori del Museo di Jeu de Paumes sono a rischio e i nostri eroi si getteranno con entusiasmo e coraggio nella impresa difficile, che si rivelerà molto pericolosa e causerà la perdita di due dei valorosi volontari.

Nel contesto del film di guerra, un po’ “Il giorno più lungo”o “Salvate il soldato Ryan”, il film propone un tema importante ma troppo poco frequentato a cui Clooney dà un giusto risalto, con considerazioni sull’importanza dell’arte come patrimonio comune dell’umanità che anche un film di cassetta può contribuire a segnalare.
Attori come Matt Damon, John Goodman, Bill Murray, Hugh Bonneville e la algida Cate Blanchett, che interpreta una funzionaria parigina che sotto le spoglie di una collaborazionista nasconde l’impegno a salvare le opere preziose che le sono state affidate, danno al film una convincente spettacolarità utile al messaggio importante che sottintende. Unico difetto della traduzione italiana, un doppiaggio a tratti improbabile, che in alcuni momenti rende difficile la comprensione: cosa vuol dire “conseguimenti” al posto di “Opere”? Perché dire Vermir invece che Vermeer?

Per il resto il film è coinvolgente, la musica trascinante, l’interpretazione e la regia ottimi, la ricostruzione storica corretta e credibile, mentre la bandiera a stelle e  strisce sventola su tutta l’operazione!
 




ROMA TOR BELLA MONACA: MINACCIANO DIPENDENTI AMA CON UNA SCACCIACANI PERCHE' IL CAMION PER LA RACCOLTA SPAZZATURA FA TROPPO RUMORE

Redazione

Roma – Sono stati denunciati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati due pregiudicati romani nel quartiere di Tor Bella Monaca nella periferia Sud-est della Capitale. Erano appena trascorse le 22.00 quando sopraggiungeva un camion dell’A.M.A. in servizio per la raccolta dei rifiuti: gli operatori avevano appena iniziato a svolgere il loro lavoro, quanto due uomini – uno classe’75 e l’altro classe ’90 – hanno iniziato ad inveire dal balcone della propria abitazione contro i netturbini poiché, a loro avviso, stavano facendo troppo rumore.

Immediatamente i due uomini sono scesi in strada minacciando gli operatori al fine di farli allontanare. I malcapitati operai, dopo essersi rifugiati nella cabina del furgone, hanno chiamato i Carabinieri e si sono dati alla fuga: dallo specchietto retrovisore hanno visto uno dei due giovani estrarre una pistola ed esplodere due colpi.
L’immediato arrivo dei militari ha permesso di identificare gli autori del reato, rinvenendo e sequestrando la pistola utilizzata per la minaccia: una pistola ad aria compressa, modello scacciacani. I malviventi sono stati denunciati per interruzione di un ufficio o servizio pubblico, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, accensioni ed esplosioni pericolose.
 




CASSINO, VIGILI DEL FUOCO: UNA CASERMA ALL'AVANGUARDIA PER UN SERVIZIO FONDAMENTALE SU UN TERRITORIO VASTISSIMO

Redazione

Cassino (FR) – “È necessario mettere in atto ogni misura per scongiurare l’ipotesi, perché tale voglio considerarla ancora, che nella riorganizzazione generale dovuta alla spending review il comando dei Vigili del Fuoco di Cassino sia penalizzato in termini di personale in servizio e quindi di efficienza.” A dichiararlo il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, a margine dell’incontro avvenuto presso la caserma dei Vigili del Fuoco della città martire con il comandante, l’ingegner Maurizio Liberati ed il personale del 115 di Cassino.

All’incontro hanno preso parte, oltre al primo cittadino, il consigliere regionale Marino Fardelli, il consigliere comunale Rosario Iemma e l’assessore all’ambiente Riccardo Consales. “La visita di oggi – ha continuato il sindaco – è servita innanzitutto, anche se dubbi non ce ne erano, per avere conferma della qualità della struttura che ospita il comando dei Vigili del Fuoco di Cassino; una caserma all’avanguardia che svolge un servizio fondamentale per un territorio di riferimento vastissimo.

Ben 27, infatti, sono i Comuni serviti dal Comando dei Vigili del Fuoco di Cassino e credo sia sufficiente questo dato per capire quanto importante sia non solo mantenere ma, se possibile, addirittura potenziare il personale di servizio al fine di garantire la giusta sicurezza ai cittadini. Proprio di questo discuteremo con il Prefetto di Frosinone che nei prossimi giorni si recherà in visita presso la caserma dei Vigili del fuoco di Cassino; un incontro e a cui si è deciso di invitare e, quindi, di far partecipare anche i sindaci degli altri 26 comuni, oltre al nostro, che usufruiscono di questo servizio.

Conoscendo la dottoressa Zarrilli, persona molto attenta alla sicurezza del territorio, sono certo che converrà sull’importanza di mantenere questo presidio fondamentale per il cassinate e non solo. Il nostro impegno sarà, quindi, quello di portare avanti un lavoro sinergico che coinvolga le forze politiche, i sindacati, oggi presenti all’incontro, la Regione Lazio ed i vertici dei Vigili del Fuoco affinché il comando di Cassino mantenga la sua piena efficienza.”