Campania, arrivano le sanzioni per chi lega i cani

Era attesa da molti anni una legge che sanzionasse chi lega i cani con la catena e finalmente a seguito di tantissime segnalazioni da parte di cittadini è arrivata.

Le segnalazioni hanno portato a notare una problematica inerente la legge del 2019, che nonostante il divieto non era prevista alcuna sanzione, quindi i contravventori potevano continuare tenere legati i poveri cani

Interviene sulla legge “Save the Dogs”, l’associazione che per prima ha denunciato la vicenda e a parlarne è proprio la sua fondatrice Sara Turetta. “Questa è la dimostrazione che l’impegno tra associazioni e società civili porta grandi risultati”.

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Tempi duri per gli influencer: avviata istruttoria per pubblicità occulta sui social

Avviata un’istruttoria nei confronti di Stefano De Martino, Cecilia Rodriguez e Stefano Sala. Secondo l’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato i tre influencer avrebbero diffuso post invitando i follower a pubblicare contenuti con tag e hashtag collegati alla campagna pubblicitaria del prodotto Glo Hyper.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato prosegue l’attività di contrasto a forme di pubblicità occulta sui social media con l’avvio di un nuovo procedimento istruttorio nei confronti della società BAT Italia S.p.A. e degli influencer Stefano De Martino, Cecilia Rodriguez e Stefano Sala.

L’Autorità contesta la diffusione sul profilo Instagram di tali influencer, legati da un rapporto commerciale con BAT Italia S.p.A., di post contenenti l’invito ai follower a pubblicare contenuti con tag e hashtag collegati alla campagna pubblicitaria del prodotto Glo Hyper, dispositivo per il tabacco riscaldato prodotto e commercializzato dalla società. L’esortazione di De Martino, Rodriguez e Sala appare volta a moltiplicare su Instagram i post che rinviano al marchio Glo Hyper, in modo da promuovere la visibilità del dispositivo, coerentemente al rapporto commerciale che lega gli influencer al titolare del marchio. L’effetto pubblicitario ottenuto dai professionisti – e derivante dai tag al marchio e dagli hashtag – non è tuttavia riconoscibile nella sua natura commerciale perché non sono presenti avvertenze grafiche o testuali che consentano di identificarne la finalità promozionale. Nella giornata di giovedì, 27 maggio, sono stati eseguiti accertamenti ispettivi nella sede di Bat con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

L’intervento si inserisce nell’ambito di un filone di indagine che, seguendo le evoluzioni delle tecniche di marketing adottate sui social media, punta a colpire le comunicazioni apparentemente neutrali e disinteressate ma in realtà strumentali a promuovere un prodotto e, come tali, in grado di influenzare le scelte del consumatore.

L’Autorità ha più volte ricordato – nei precedenti interventi istruttori e di moral suasion relativi a varie forme di pubblicità occulta sui social media – che la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile ed ha stabilito che il divieto generale di pubblicità occulta ha portata generale e deve perciò essere applicato anche alle comunicazioni diffuse dagli influencer tramite social network.




Il mito dei gladiatori rivive all’Anfiteatro Flavio dell’antica Puteoli

Al via il nuovo percorso espositivo al teatro Flavio di Pozzuoli nei Campi Flegrei dal titolo “Percorsi”.  L’Anfiteatro Flavio dell’antica Puteoli è uno dei due anfiteatri romani esistenti a Pozzuoli e risale alla seconda metà del I secolo d.C. secondo solo al Colosseo e all’anfiteatro Campano in quanto capacità di capienza. “Proiezioni” è un percorso espositivo e multimediale organizzato in collaborazione con il Museo archeologico nazionale di Napoli, in stretta connessione con la mostra “Gladiatori”.

L’exhibition propone una narrazione dei luoghi con l’intento di far vivere ai “viaggiatori” un esperienza immersiva a 360 gradi grazie alle suggestioni e delle informazioni veicolate da media diversi e complementari: forme scolpite del marmo, riproduzioni digitali, evocazioni sonore di versi di animali inferociti nella gabbia, rumori assordanti della folla sugli spalti provenienti dall’esterno,  spade che si affilano.

 Un “viaggio” completo  nel mito dei gladiatori e nelle loro abitudini prima dei combattimenti attraverso i reperti e l’ausilio della tecnologia, una doppia dimensione che I “viaggiatori” vivranno: espositiva e multimediale.

I sotterranei del sito puteolano ospitano un percorso fatto di suggestioni visive e sonore, grazie anche monitor in scala reale che proiettano gladiatori armati, diventando una presenza viva.

Le pregevoli sculture originarie del teatro Flaviano sono poste in un allestimento temporaneo realizzato all’interno delle arcate strutturali dell’edificio.

 Tra i reperti vi è anche una delle epigrafi dedicatorie che in antico erano apposte sugli ingressi dell’anfiteatro e che ricordavano come la sua costruzione fosse avvenuta totalmente a spese della colonia romana.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, il Sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, l’ Assessore alla Cultura, Turismo e Tempo Libero, Stefania De Fraia, e il direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli, Paolo Giulierini.




Napoli, tutti pazzi per i Gladiatori: al Museo Archeologico Nazionale l’archeologia incontra la tecnologia

Un viaggio nel tempo per adulti e bambini

Al via l’attesissima mostra “Gladiatori” al MANN di Napoli visitabile sino al 6 gennaio 2022. La mostra offre un focus della vita dei Gladiatori attraverso ben 160 reperti archeologici nel Salone della Meridiana ed un percorso espositivo off nel Braccio Nuovo per la “Gladiatorimania”.

Una “narrazione” del mito dei gladiatori attraverso Vasi di inestimabile valore, raffigurazioni, armi per la battaglia o vestiario per le parate, gioielli, ma anche elementi di archeobotamica del MANN (orzo, lenticchie, farro e favino) oppure elementi per la cura della persona e tantissime altre testimonianze.

 L’esposizione offre un viaggio nel tempo per adulti e bambini da poter vivere appena i musei potranno ospitare. A questo proposito afferma il Direttore Giulierini : “L’esposizione racconta non solo il mito, ma anche la dimensione umana dei gladiatori”.

L’exhibition che coniuga archeologia e tecnologia offre una nuova visione del mito dei gladiatori. L’intera esposizione è stata presentata in maniera digitale il 31 marzo.




Diego Armando Maradona: la testimonianza toccante di Marina Romano medico personale del “Pibe de oro”

La notizia della scomparsa di Diego Armando Maradona è stato un fulmine a ciel sereno per il popolo partenopeo, per chi lo ha conosciuto personalmente e per gli amanti del calcio di tutto il mondo.

Fra le testimonianze toccanti vi è la dichiarazione che ha pubblicato sui social la Dottoressa Marina Romano medico personale del “Pibe de oro” e depositaria di tutto ciò che riguardava la vita del calciatore ed anche di tutti i suoi segreti all’epoca degli anni quando viveva a Napoli.

 La Dottoressa Romano era il medico di quasi tutta la squadra di calcio del Napoli. Il rapporto che li univa negli anni era un rapporto fraterno, di stima e di affetto mai affievolito nonostante Diego non vivesse più nel capoluogo campano.

Ecco cosa scrive la Dottoressa Marina Romano

“Te ne sei andato. È calato il sipario. Fra qualche giorno non si parlerà più di DIEGO e man mano tutto entrerà nell’oblio. Oblio malinconico, ma sempre oblio.

Usciranno tutte le belle notizie della tua eredità e di quanti sciacalli cercheranno di metterci le mani.

Non sono meglio di tutta quella tua famiglia che non ti avrebbe mai dovuto lasciare solo.

Quanti diranno che per “colpa“ tua e dell’assembramento aumenteranno i contagi ( li odio da ora perché non sanno amare )

Da giorni un pensiero mi tortura :

Sei hai avuto un infarto forse non ti sei accorto di morire, ma se hai avuto un edema polmonare allora fratellino sei morto soffocato la peggiore morte, e se qualcuno fosse stato vicino a te forse potevi anche salvarti.

Non mi do pace.

Quante volte mi hai chiamato di notte perché anche un banale mal di pancia ti metteva paura. Tu avevi paura di soffrire, ma quando vedevi i frutti di mare non capivi più niente e ci davi sotto senza limite. Ecco i mal di pancia.

Fra poco verranno fuori i tanti Mughini, Pausini, Cabrini e i tanti avvoltoi ai quali non sembrervero nel buttarti il fango approfittare per criticare l’amore del tuo popolo napoletano.

Fra poco usciranno tanti ignoti amici che si pregieranno di averti conosciuto sperando in un articolo sul giornale per farsi un po’ di pubblicità.

Fra poco usciranno gli Zarathustra del calcio che esprimeranno giudizi cercando di spoetizzarti….

Quante bugie ho sentito in questi giorni, quanta gente ha finto di piangerti nonostante siano fra gli autori della tua disfatta….

Oggi tu li guardi da lassù e forse sorridi anche perché non hai mai saputo portare rancore, perché oggi tu sei meglio di loro e di noi quaggiù.

Tu oggi sei amore puro e sei sicuramente vicino a Nostro Signore perché non hai fatto male a nessuno ma hai solo dato senza chiedere nulla.

Checché ne dicano gli avvoltoi tu sei stato un cristiano puro, andavi in chiesa nel silenzio, quando non ti vedeva nessuno perché tu parlavi con Dio chiedendogli di proteggere i più deboli. Tu lo hai sempre fatto.

Mi manchi Diego.

È terribile non sperare più di rivederti, è terribile sapere che non ci sei più ,ma è meraviglioso sapere che non soffri più e che, in fondo, tu stai molto meglio di noi.”




“Portami dentro questa magia”: il libro di Paolo Lubrano dedicato alla Loren

Un viaggio lungo 70anni attraverso la vita della diva italiana per eccellenza

“Portami dentro questa magia”, le stagioni di Sophia Loren, scritto da Paolo Lubrano, produttore, event maker ed autore del Premio Civitas di Pozzuoli.

Il libro è un viaggio lungo 70anni attraverso la vita della diva italiana per eccellenza, amata in tutto il mondo dove ha sempre mostrato con orgoglio le sue origini flegree.

Un romanzo biografico che ripercorre la vita di Sofia Scicolone, in arte Sophia Loren, dall’infanzia alla conquista di Hollywood fino ai giorni nostri.

Un’immersione negli anni ’30 del secolo scorso, quando la piccola “Lella” gracile e “spilungona” frequentava la scuola a Pozzuoli nella bellissima provincia partenopea fino ad arrivare al grande successo a livello planetario.

Un percorso espositivo della grande attrice, vincitrice di ben due premi Oscar, e tantissimi riconoscimenti con più di 85 film-capolavori, da quando sognava di lavorare nella settima arte.

La passione per il cinema le fu trasmessa dalla mamma Romilda, che per prima ne intuì il talento per il cinema, in gioventù nel ’32 vinse un concorso per la sosia di Greta Garbo.

Il libro, spiega Paolo Lubrano vuole essere un omaggio alla grande attrice ai 70 anni di carriera e a tutte le donne puteolane.

“Portami dentro questa magia” offre un aspetto innovativo, inedito mai esaminato fino adesso, ossia le motivazioni da un punto di vista antropologico del grande successo dell’artista straordinaria.

“Il libro è un tassello di un progetto molto più ampio – ha detto Lubrano – ovviamente terminata l’emergenza”.

La prefazione è del noto critico cinematografico, Valerio Caprara, con Ludovica Nasti, attrice e protagonista della serie “L’amica geniale”, pillole di napoletanità di Amedeo Colella, editore ed esperto di lingua napoletana.




Casa d’Asta Corallo e Cammei: presto il primo catalogo digitale

Le aste hanno origini antichissime, gli antichi romani fra le varie espressioni usavano dire “hastae subicere” ossia “vendere all’incanto”, ma cosa spinge ancor oggi a partecipare a questo tipo di vendita?

A dircelo è il portavoce della Casa d’Asta Corallo e Cammei di Torre del Greco. Un’intervista sul tipo di vendita e in particolar modo del mondo del corallo e dei cammei e sulla loro valutazione.

Com’è nata l’idea di aprire una casa d’aste?

Il progetto è nato nel 2018 con la costituzione della società, quando, insieme ad operatori del settore (corallo e cammei) e tecnici si facevano ragionamenti in ordine alla crisi del settore ed alla ricerca di nuove forme di distribuzione. L’idea della casa d’aste e quella dalla galleria d’arte di oggetti in corallo e cammei è di Aniello Pennino, CEO della casa d’aste, che è un commercialista, quindi, lontano dalle logiche di commercializzazione del prodotto. Il primo aspetto preso in considerazione è l’estrema volatilità del prezzo del prodotto (corallo) e della scarsa qualità artistica (cammeo) degli incisori che hanno affollato il mercato, provvedendo a creare una situazione di confusione tale da non riuscire a comprendere se una lavorazione è artistica oppure no. Oggi chi acquista un prodotto in corallo e cammeo, il consumatore finale non è certo che quanto ha speso rappresenti realmente il valore dell’oggetto acquistato. Non ha una controprova, e, spesso, se prova a rivenderlo ottiene un evidente deprezzamento. La casa d’aste e la sua galleria, provvedono ad una corretta ed imparziale comunicazione circa l’espressione artistica del prodotto e del suo valore commerciale. La pubblicazione dei risultati delle aste e l’esposizione in galleria di oggetti artistici, rende i consumatori collegati, edotti sul valore di quanto acquistato e sulla qualità artistica della lavorazione. Un po’ come avviene nel mondo dell’arte figurativa, le gallerie d’arte e le pubblicazioni oltre alle aste, determinano il “coefficiente” dell’artista, ovvero la sua quotazione sul mercato. Ad oggi il mondo del corallo e dell’incisione artistica del cammeo è privo di tali agenti e la nostra casa d’aste si pone l’obiettivo di determinare la corretta quotazione di coralli e cammei.

Le aste sono on line oppure anche in sede?

Per ora aste non ce ne sono state, e la casa d’aste funziona prevalentemente come galleria d’arte, ovviamente online, vista la situazione sanitaria. Riteniamo di continuare con la galleria d’arte online, perché è una modalità che ci consente di comunicare la valutazione artistica in tutto il mondo digitale. Stiamo formando il catalogo per la prima asta, che riguarderà prevalentemente, il corallo e che sarà gestita in modalità digitale.

Cosa affascina ai partecipanti, l’asta oppure l’oggetto in questione?

Certamente la modalità dell’asta e la competizione rappresenta un elemento di grande fascino per chi frequenta questo mondo e per chi ritiene di avere capacità e competenze superiori alla media che gli consentono di concludere l’”affare”. Mettersi alla prova è sempre un grande stimolo. In ogni caso, riteniamo che l’oggetto in se rappresenterà l’elemento che affascinerà maggiormente i partecipanti. Alcuni degli oggetti che andranno all’asta saranno pezzi da collezione, sia per il valore artistico che per l’unicità, per il corallo è la natura che determina le dimensioni ed il colore. Altri oggetti saranno di largo consumo e, crediamo, che molti saranno affascinati dalla possibilità di acquistare oggetti che oggi appaiono inaccessibili.




Vincent Van Gogh a Padova, un viaggio nel tempo attraverso i colori e i suoi personaggi

Al via l’attesissima esposizione “Van Gogh, I colori della vita” a Padova nel Centro Culturale/San Gaetano visitabile fino all’11 aprile 2021.

L’exhibition ospita ben oltre 90 opere dell’artista olandese ed è una narrazione della vita del pittore incompreso, la curatela è di Marco Goldin in collaborazione con l’associazione “Linea d’ombra”.

 L’exposition space “Van Gogh, I colori della vita” si trova nel cuore  della città veneta, ed è stata possibile grazie a prestiti internazionali di importanti poli museali, tra questi il Kroller-Muller Museum ed il Van Gogh Museum.

La mostra offre ai fruitori di vivere l’epoca dell’artista attraverso il percorso espositivo, un viaggio verso la fine del diciannovesimo secolo attraverso le pennellate e i colori forti, ma al tempo stesso tenue. Il percorso offre una chiara lettura dei conflitti interiori  attraverso gli occhi dei suoi autoritratti ed i suoi personaggi e capire meglio noi stessi e il mondo com’era nell’Ottocento.

Padova e il significato dell’esposizione dopo il lockdown.

La città veneta chiamata anche Ars Antiqua ha un’importante offerta museale per “viaggiatori” che vogliono vivere un’esperienza culturale notevole, tra i beni si possono visitare gli affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni del 1303 – 05 e per la grande Basilica di Sant’Antonio del XII sec.

“Van Gogh, I colori della vita” è stata fortemente voluta dopo i mesi drammatici  dell’emergenza dovuta al Covid-19. Gli organizzatori scommettono molto sulla mostra dell’artista che vuole essere ad alto valore simbolico oltre dell’importanza culturale.

Van Gogh, la vita, le opere e il valore finanziario.

 Vincent Willem Van Gogh è molto identificato per le opere “I girasoli” e  “La Notte stellata” e dopo la sua morte, la reputazione di Van Gogh è cresciuta notevolmente, attualmente sui social è una vera star, un tweet  ogni 5 minuti, infatti è ritenuto fra gli artisti più Pop a livello mondiale.

Le sue opere, realizzate tra l’arte moderna e il Post Impressionismo, hanno ispirato le correnti dei Fauves e degli espressionisti tedeschi e tra gli altri stili d’avanguardia.

 Ma nel corso della sua vita Vincent Willem Van Gogh la sua arte di non fu ben accolta e compresa, tanto da ricorrere all’affidamento finanziario di suo fratello Theo.

Nel mondo gli appassionati delle opere dell’artista incompreso possono fruire oltre al Van Gogh Museum di Amsterdam, al  Yale University Art Gallery, New Haven, Connecticut al Albright-Knox Art Gallery, a Buffalo, New York; il Museo Statale di Belle Arti Pushki,  Mosca ed infine il Museum of Modern Art di New York, che ospita l’opera  “Notte stellata” del 1889, un anno prima del suo decesso, una delle immagini più riconoscibili dell’artista e di tutta la storia dell’arte.

 La performance all’asta di Van Gogh nella Casa d’Asta Sotheby’s di New York nel 1987 ha fatto scalpore sin dalla vendita dell’opera chiamata “Iris”, per 53,9 milioni di dollari, rappresentando  un cambio di paradigma nel mercato dell’arte; Iris è ora nella collezione del J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Attualmente le quotazioni delle opere dell’artista olandese restano forti e la domanda è elevata.

 Secondo il Professore Mei Moses di Sotheby’s, tra i più importanti riguardanti gli studi dell’arte, il rendimento medio annuo composto per Vincent van Gogh rivenduto all’asta tra il 2003 e il 2017 è stato del 10,1% con il 93,6% di 47 opere di questo tipo in aumento.




Giornate Europee del Patrimonio 2020: al via l’iniziativa del MiBACT

Il Parco archeologico di Liternum a Giugliano per la prima volta, dopo diversi anni riaprirà ai “viaggiatori”

“Imparare per la vita” lo slogan scelto per l’edizione de Parco Archeologico dei Campi Flegrei che aderisce anche quest’anno alle Giornate Europee del Patrimonio 2020. L’iniziativa  è promossa dal MiBACT e sono dedicate al tema dell’educazione. Il Parco  flegreo il 26 e 27 settembre celebrerà l’attività di ricerca e ospiterà, laboratori, attività didattiche, spettacoli e aperture straordinarie dei siti e passeggiate archeologiche. Al Castello di Baia,  il 26 settembre è inoltre prevista la possibilità di partecipare ad un’apertura serale con il biglietto d’ingresso al costo di 1 euro. Il Parco archeologico di Cuma, sabato 26 e domenica 27 a partire dalle ore 10.00 si potrà visitare la città bassa del sito flegreo.  Sarà l’occasione per approfondire gli studi e le ricerche archeologiche in corso, a cura dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, del Centro Jean Bérard e dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

Gli archeologi dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, diretti dal professor Carlo Rescigno, illustreranno i risultati delle ricerche, ancora in corso, sul Tempio A di Cuma, raro esempio di architettura sannitica della seconda metà del IV sec. A.C. L’Università degli Studi di Napoli Federico II, sotto la direzione della professoressa Carmela Capaldi, si soffermerà in particolare sulle fasi più antiche rinvenute nei saggi di approfondimento del settore nord-occidentale della foro. L’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, con la direzione scientifica del professor Matteo D’Acunto, affronterà l’argomento dell’edilizia domestica nella zona dell’abitato a nord del foro, disegnandone l’evoluzione dal villaggio pre-ellenico alla città greco-romana. Il Centre Jean Bérard di Napoli, guidato da Priscilla Munzi, si soffermerà in particolare sulle tombe di età tardo-repubblicana approfondendo aspetti antropologico-sociali legati alla convivenza di individui di origini greche, sannitiche e latine in un racconto che si definisce “All’insegna dell’Altro”.

Il Parco archeologico di Liternum  a Giugliano per  la prima volta, dopo diversi anni riaprirà ai “viaggiatori ”.

L’Università della Tuscia, coordinata dal professor Salvatore De Vincenzo, sarà presente all’evento nelle mattinate di sabato e domenica per illustrare le ricerche compiute e le nuove acquisizioni che hanno arricchito il panorama di conoscenze sulla città antica, un focus sull’area del foro e sui monumenti circostanti.

Ed inoltre ci saranno altre due aperture straordinarie nella giornata di sabato 26: quella della Necropoli di Cappella al Monte di Procida e quella del Tempio di Apollo sul Lago d’Averno.

“Convergenze Flegree” sono protagoniste dell’iniziativa delle due passeggiate archeologiche, organizzata dal Parco in collaborazione con i comuni di Bacoli, Monte di Procida e Pozzuoli e con il supporto logistico di Federalberghi Campi Flegrei. I  due percorsi convergeranno al Castello di Baia, luogo simbolo della unicità e complementarietà del territorio flegreo.

Le passeggiate si svolgeranno in contemporanea lungo i nuovi e gli antichi percorsi pedonali ancora riconoscibili: una, denominata “L’antico percorso dei marinai Montesi”, attraverserà i Comuni di Monte di Procida e Bacoli facendo tappa alla Necropoli di Cappella, l’altra, dal titolo “Intorno alle cupole”, quelli di Pozzuoli e Bacoli con sosta al Tempio di Apollo sul Lago d’Averno.

Sabato 26 settembre sarà la volta dell’apertura serale straordinaria al costo speciale di 1 euro.

 “Dark Bubbles. Una serata “proiettati” nei resti sommersi di Baia” è una video immersione in notturna trasmessa in diretta nel Castello di Baia che illustrerà i nuovi mosaici, i lavori di restauro, lo sviluppo delle ricerche condotte nelle Terme del Lacus nel Parco sommerso di Baia. La serata sarà presentata dal direttore del Parco Fabio Pagano insieme a Enrico Gallocchio e Barbara Davidde dell’Istituto Centrare per il Restauro che ha coordinato la campagna di questa estate.

Ci sarà spazio anche per le attività dedicate ai bambini . Tutto il week end al Piscina Mirabilis a cura dell’ATS Stramirabili si terrà “StraMirabilis in famiglia – laboratorio di argilla per bambini” mentre al Tempio di Serapide l’ATI Macellum organizzerà un ricco programma di eventi e laboratori per tutta la famiglia.

Ultimo evento domenica mattina dal titolo “FLEG Workout. Il movimento con la storia intorno. Dal Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia alla Tomba di Agrippina”. Il percorso proposto partirà dal Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia e giungerà alla Tomba di Agrippina per far ritorno di nuovo al Castello con visita alla Terrazza superiore e alla sezione del Rione Terra. A cura di FLEG Workout.

Tutti gli eventi sono contingentati a prevedono il rispetto delle misure di prevenzione del contagio da covid-19 secondo la normativa vigente.

A questo link è possibile visionare il programma dettagliato con tutte le istruzioni per la prenotazione: http://www.pafleg.it/it/4405/news/237/giornate-europee-del-patrimonio-26-27-settembre




Alessandro Incerto, da “Un posto al sole” a “I bastardi di Pizzofalcone”: una carriera brillante per uno dei migliori attori italiani. L’intervista

Bravura e presenza scenica indiscutibile per Alessandro Incerto che senza dubbio è uno degli attori più interessanti della scena italiana. Ha caratterizzato con la sua professionalità personaggi delle più popolari fiction italiane come “Un posto al sole”, all’indimenticabile “La squadra Bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni che ha appena finito di girare.

Nato a Napoli, zona Vomero, che adora tantissimo, nella sua vita, prima di fare l’attore, è stato venditore di auto ed è anche istruttore di diverse discipline sportive nonché speaker radiofonico.

Alessandro Incerto

Ha rilasciato a noi de L’Osservatore D’Italia un’interessante intervista relativa il suo percorso professionale e la sua città.

A quanti anni hai capito che avresti intrapreso questa strada?

In verità me lo hanno fatto capire, da ragazzo avevo cominciato ed era una cosa che mi affascinava. Poi fui assunto nel settore automotive con il quale sono cresciuto, ma la vendita si sa è tanta recitazione. Per cui ho sperimentato la recitazione durante questi anni di formazione alle vendite prima come consulente e poi come responsabile di punti vendita ……. La vita è strana a volte sembra rimetterti sul percorso interrotto… staremo a vedere dove ci porterà….

Che rapporto hai con Napoli? Cosa non cambieresti mai che appartiene alla città e cosa cambieresti per migliorarla?

Napoli è Napoli, perché è cosi con le sue contraddizioni, è un vulcano di emozioni di vita, forse attingiamo energia dal magma che scorre sotto i nostri piedi, non riuscirei a immaginare un posto diverso per viverci, cosa cambierei? della città nulla! Cercherei di ottimizzare servizi per rendere Napoli più vivibile. Di Napoli purtroppo, come si sa, si amplifica ogni cosa che di negativo accade gonfiando e distorcendo la sua visione. È vero a Napoli ci sono dei problemi, ma come ci sono in egual misura in altre città… ma caso strano delle cose meravigliose di questa città, del suo popolo passionario non ne si fa menzione mai…. chissà forse non si vuole ammettere che abbiamo una marcia in più che viviamo la vita attivamente con grande generosità.

Se puoi dare qualche anticipazioni dei prossimi progetti

Sono in fase di elaborazione, valutazione delle proposte che mi sono state fatte…. spero a breve invece di mettere in produzione una collezione di poesie di noti autori contemporanei e non, interpretate da me con l’accompagnamento di musica dei grandi musicisti campani, purtroppo il progetto ha subito una battuta d’arresto per via del COVID-19

Ci sono sogni nel cassetto?

Sogno poco, scherzo…, spero di fare meglio, di avere sempre più  soddisfazioni da questo lavoro, soddisfazioni che non sono soltanto di carriera, ma anche di contributo sociale al fine di poter essere utile a giuste cause, sensibilizzare evidenziare…. credo debba essere un obbligo morale da parte di chi svolge questo mestiere in tal senso

Napoli ha qualche influenza sulla tua scelta lavorativa ?

Mah! sicuramente ha prodotto un impronta artistica per lo stile di vita a cui ti sottopone, non a caso è una delle città che ha prodotto il più  grosso numero di artisti.

Sei attore e regista 

Di fatto attore, ma credo che per forza di cose si diventa registi… ogni volta che prepari un personaggio lo vedi virtualmente, lo immagini, lo costruisci in un contesto in parte illustrato, ma che poi definisci con l’incontro con il regista, per cui in minima parte lo sei, poi per altri  aspetti meramente tecnici c’è la dovuta formazione .

Nel periodo del lockdown hai progettato qualcosa?

Ho completato il progetto di cui sopra che purtroppo come già detto l’emergenza  non mi ha permesso di metterlo in campo

La pandemia ha cambiato (dentro) quasi tutti e tolto qualcosa a quasi tutti, cosa ha cambiato di te? Se ti va di parlarne ovviamente

Io penso che la pandemia ha tirato fuori la vera natura delle persone, se eri una bella persona lo hai dimostrato, se eri una pessima persona lo stesso e ne stiamo avendo enormi prove ….

Hai indubbiamente una presenza scenica importante, e hai sempre avuto ruoli importanti, c’è qualche personaggio o ruolo che ti piacerebbe avere, ma diverso dai ruoli fino adesso?

Guardi per una grande formazione non dovremmo avere delle preferenze … ma ovviamente in alcune interpretazioni occorre un certo viso, per cui potresti essere più o meno credibile e questo lo stabilisce il regista 

Molti vorrebbero fare cinema, vorresti fare qualche raccomandazioni?

Questo è un lavoro molto complesso che non segue uno schema di evoluzione ben preciso, un lavoro che comporta tanti sacrifici soprattutto economici, è snervante, stressante… e non vi è garanzia di riuscita anche impegnandosi tanto. A mio umile parere bisogna avere delle capacità che… o ce l’hai  o non ce l’hai!




Eduardo De Crescenzo, “Il lockdown è una condizione che può ricorrere spesso nella vita di un artista”. L’intervista all’autore di “Ancora”

Artista internazionale Eduardo De Crescenzo ha calcato le scene fin da piccolissimo accompagnando intere generazioni con le sue canzoni, con la sua ‘voce strumento’ che tanto lo caratterizza, i suoi testi fanno parte ormai del bagaglio dei ricordi  di ognuno di noi, fra queste il brano indimenticabile “Ancora”  del 1981, “L’odore del mare, e tanti altri.

 Nato nel capoluogo campano attualmente vive nell’Antica  Puteoli nei Campi Flegrei, nella sua lunga carriera ha partecipato alla Kermesse sanremese ben 5 volte, e tantissime manifestazioni di solidarietà e si è spesso volte esibito con i big della musica contemporanea a livello mondiale.

Eduardo De Crescenzo

De Crescenzo ha concesso a L’Osservatore d’Italia un’intervista sul suo rapporto con le sue radici, con Napoli e i Campi Flegrei.

Hai cominciato da piccolissimo ad esibirti, c’è qualcosa altro che vorresti fare?

Non ci ho mai pensato, non ho mai avvertito l’esigenza di fare altro.

A distanza di diversi anni le tue canzoni si sentono tuttora, regalando sempre forti emozioni  tra queste il brano “Ancora”, quanti dischi hai venduto di questo brano?

“Ancora” è un evento raro che ha varcato nel tempo confini geografici, generazionali, culturali … oggi potrei solo dare dei numeri a caso.

Ti sei esibito diverse volte in dialetto partenopeo, quanto sono importanti per un artista le radici?

La lingua napoletana è una lingua poetica ricca di espressioni idiomatiche ma anche una lingua fortemente musicale, come l’inglese,  per via delle “tronche” finali. Molti artisti anche non napoletani la amano. Nell’83 pubblicai un album “decrescenzo” interamente in lingua che le generazioni hanno amato nel tempo. Alcuni titoli: – Quantu tiempo ce vo’- Io ce credo – Metropolitana … sono ancora molto amati anche dalle nuove generazioni.

Che tipo di rapporto hai con la città partenopea e i Campi Flegrei?

E’ un rapporto istintivo con i suoni, con i colori, con i profumi che mi fanno sentire a casa.

Che tipo di rapporto hai con la televisione di adesso e con i social?

Ogni mezzo di comunicazione ha proprie caratteristiche e specificità. Negli anni, il mio interesse per la musica si è orientato sempre più verso la dimensione del concerto che trova respiro in teatro, in un Auditorium … Di contro, sempre più, la televisione è diventato un mestiere specifico e la musica non è la sua priorità se non come riempitivo, come intermezzo, come show… Anche il pubblico  mi sembra sia cambiato negli anni, c’è una frattura culturale in atto,  difficilmente il pubblico che riempie le sale dei concerti è lo stesso che segue lo show-business in televisione.

I “ social” sono una grande opportunità di libertà e democrazia. Li uso con parsimonia per dare informazioni sulla mia attività, li uso per dialogare più direttamente con il pubblico. Come tutte le conquiste di libertà “acerbe” hanno bisogno di evolversi e sviluppare un codice etico.

Durante il lockdown molti artisti hanno creato qualcosa, anche tu?

E’ complicato rispondere a questa domanda perché il lockdown  è una condizione che può ricorrere spesso nella vita di un artista: a volte raccogliersi nel proprio spazio, non avere troppi contatti con il mondo esterno è una scelta cercata e necessaria per elaborare emozioni. Davanti, però, hai un appuntamento con il pubblico. Il lockdown obbligato da  una pandemia è molto diverso, è un isolamento fatto di vuoti e interrogativi, non è stato per me una condizione felice per la creatività, la mia musica si proietta e si esprime in concerto, con un pubblico vero, con musicisti veri, non virtuali.

Un artista è una persona generosa perché condivide con gli altri le proprie sensazioni, le proprie speranze e anche i timori ecc quando crea sa che quell’opera, seppur è stata creata da lui, una volta fatta fruire non sarà più sua, ma fa parte del bagaglio dei ricordi delle persone, tu come vivi questa cosa?

Vivo la creatività come una possibilità di evoluzione personale non penso mai a cosa accadrà poi. Sentire che il tuo piacere personale è avvertito anche da altri dona un senso di appartenenza molto gratificante ma continuerei a cercare “quella spinta vitale” anche se dovessi farlo solo per me stesso. La musica per un musicista non è solo un mestiere, è un modo di essere.

Quali sono i progetti futuri di Eduardo De Crescenzo?

Tornare in concerto il prima possibile, spero nella prossima estate.

Quali sono i tuoi hobby?

La musica mi appaga e mi diverte, è un lavoro e un gioco, non avverto tempi vuoti da riempire.

Ci sono altre forme d’arte che pratichi?

No, non le pratico ma le frequento come pubblico con vero interesse. Sono un appassionato di cinema e teatro, sono per me una fonte inesauribile di emozioni, di confronto, di ispirazione.

Qual è l’incontro (artisticamente parlando) che per te è stato determinante e che porti nel cuore?

Ce ne sono molti, per fortuna. Su tutti direi Ray Charles. Tutta la musica che è venuta dopo di lui gli deve qualcosa.