Castelli Romani ed agricoltura: un binomio vincente

La visita della vicepresidente della Commissione Agricoltura Maria Spena alle aziende agricole del territorio

Tra le principali entrate economiche dei Castelli Romani figura il settore turistico ed alimentare che, con l’inizio della buona stagione e l’allentarsi delle restrizioni anti-Covid, hanno ricominciato a respirare.  “Quello tra agricoltura e Castelli Romani è un binomio ancora vincente, che intendo continuare a tutelare in sede istituzionale e mediante la presenza sul territorio”, ha detto l’Onorevole Maria Spena, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, nel corso della sua recentissima visita ad alcune aziende agricole del territorio. Infatti, alcuni investimenti del Pnrr saranno dedicati al comparto agricolo, il quale è già stato oggetto di varie iniziative parlamentari nel corso della legislatura.

I Castelli Romani “sono rinomati per i vini e la qualità delle produzioni stimolata dal tipo di suolo, vulcanico e ricco di sali minerali. Una qualità che – continua l’onorevole sentita per l’occasione da L’Osservatore d’Italia – sarebbe impossibile garantire, però, senza una tradizione tramandata di generazione in generazione e senza la passione che anima sempre più giovani castellani (e non) a lanciarsi in esperienze imprenditoriali nel settore primario. Troppo spesso ci si imbatte nei pregiudizi di chi è convinto che l’agricoltura sia un’attività legata al passato, arcaica e persino superata. Non c’è nulla di più lontano dalla realtà. Lo dimostra il fatto che nemmeno la pandemia ha fermato la crescita inarrestabile di imprenditori agricoli under 35”, conclude Spena.

Accompagnata da Jacopo Solaini, il quale si è detto “onorato di relazionarsi con le eccellenze del territorio”, la vicepresidente dalla Commissione Agricoltura si è confrontata dapprima con i proprietari della Riserva della Cascina (azienda agricola biologica) di Ciampino, poi con i padroni dell’azienda La Torretta di Grottaferrata ed infine con i giovani contadini Fabio, Fabrizio e Simone dell’Orto naturale del lago Albano. Tra i diversi temi affrontati, si è discusso dei primi decreti attuativi in arrivo per sbloccare il Fondo filiere, dell’incremento del Fondo di solidarietà nazionale per ristorare i danni provocati dalle gelate di aprile e delle sfide per l’agricoltura previste nel Pnrr. “Questo territorio ha mantenuto intatta la sua vocazione agricola – ed in particolare vinicola – che le ha consentito di essere conosciuto in tutto il mondo per la qualità dei prodotti”, ha dichiarato la deputata prima di congedarsi.




Ai Castelli Romani arriva “Come Back Home”: la nuova App per la sicurezza dei ragazzi

ALBANO LAZIALE (RM) – “Come Back Home” è il nome della nuova app ideata per i ragazzi che vivono nella periferia di Roma e ai Castelli Romani di prenotare nel weekend un Autobus con servizio di sicurezza incluso che li accompagnerà da un luogo di ritrovo ad una discoteca interna al perimetro di Roma.

A idearla Matteo Quattrocchi un giovane ventunenne di Albano Laziale che ha deciso di diventare imprenditore proprio nel suo territorio attraverso questa app.

Sull’app i giovani da 16 anni in su potranno scegliere a
quale serata partecipare e sempre tramite l’applicazione, i genitori potranno
pagare il servizio di trasporto in una somma che rientra nei 10 euro.

Lo scopo dell’app è anche quello di permettere ai ragazzi,
minorenni e non, di muoversi in estrema sicurezza evitando così drammatici
incidenti autostradali che le cronache quotidianamente ci riportano.

Matteo per dar vita a questa idea, maturata 5 anni fa con degli amici, ha deciso di rivolgersi ad un giovane dell’Università di Bologna della facoltà di ingegneria informatica, Angelo Affatati, il quale a creato l’app con un team di colleghi.




Roma, al teatro “Tirso de Molina” arriva lo spettacolo “Nozze di Coccio”

ROMA – Come festeggiare 25 anni di carriera insieme? Pablo e Pedro, la coppia storica della comicità italiana che abbiamo imparato a conoscere a Zelig, lo faranno tramite un divertente spettacolo teatrale, dal 4 marzo al 5 aprile al teatro “Tirso de Molina” di Roma insieme a Francesca Nunzi e Carlotta Rondana. Ma non saranno soli, sul palco anche Enrico Ottaviano e Marco Todisco.

Lo spettacolo intitolato “Nozze di Coccio” vede l’amicizia storica dei protagonisti Fabrizio Nardi e Nico Di Renzo forse incrinarsi sotto le mille inaspettate conseguenze di un annuncio di matrimonio.

Lo spettacolo, ricco di colpi di scena, di pure ironia e buonumore ma anche di comprovate tecniche teatrali, svelerà il finale: la rottura dell’amicizia o un lieto fine?




Grottaferrata, convegno sulla viabilità dei Castelli Romani: entro il 2020 il progetto definitivo della complanare

GROTTAFERRATA (RM) – Questa mattina alle 10, l’aula consiliare di Palazzo Consoli di Grottaferrata ha ospitato una conferenza sul tema della viabilità nei Castelli Romani ed in particolare sulla complanare Pratone.

Quest’ultima già progettata nel 1999 e corretta nel 2001 non ha mai visto la luce a causa dell’impasse delle scorse amministrazioni del Comune di Grottaferrata che non sarebbero riuscite a investire i soldi provenienti, allora, dalla Regione Lazio.

La Complanare risulta essere un’opera strategica per la mobilità dei Castelli Romani: collegherebbe la parte superiore di Squarciarelli con Valle Marciana fino ad arrivare alla Via dei Laghi e di lì a Ciampino.

Nel 2020 il governo della cittadina dovrà presentare un definitivo progetto esecutivo in modo tale da concretizzare le previsioni della finanziaria.

Proprio l’approvazione della legge statale ha garantito un investimento di 3 milioni di euro grazie all’emendamento SalvaCastelli presentato dal senatore Saccone e prima dall’onorevole Spena (entrambi presenti).

All’incontro ha partecipato anche l’ex presidente del Consiglio europeo, Antonio Tajani che dopo aver ringraziato il sindaco di Grottaferrata Luciano Andreotti per l’accoglienza ha definito la mobilità dei Castelli “una cosa importantissima come anche per il resto del paese: favorisce i cittadini ed aumenta le possibilità di un turismo di qualità”.

Infatti, la Complanare se inserita in un circolo inter modale può risultare davvero strategica per l’economia dei Castelli Romani che ospitano percorsi storici importanti come anche siti religiosi. In quest’ottica potrebbe rientrare la fermata ferroviaria di Villa Senni che sembra ormai potersi davvero realizzare.

Gli ospiti hanno poi ricordato il sindaco di Ariccia Di
Felice da poco deceduto e anche il sindaco eroico di Rocca di Papa Crestini che
l’onorevole Spena chiama “sindaco di Italia che ha aiutato a conoscere sempre
più i Castelli Romani”




Albano Laziale, Consiglio dei Giovani: ecco i progetti per il 2020

ALBANO LAZIALE (RM) – Il 17 gennaio scorso si è riunito il Consiglio dei Giovani di Albano Laziale per approvare i nuovi progetti dell’anno 2020.

Il Consiglio, già durante il 2019, era riuscito a portare a termine diverse iniziative tra cui Legambiente, Polisportiva e lo Zaino Solidale che hanno visto convergere diverse realtà del territorio comunale.

Per il nuovo anno i progetti sono stati presentati dai due relatori Mirko Mariano e Valerio Ermani e votati all’unanimità dai 13 membri rimarcando così “la forte coesione del gruppo” per usare le parole del presidente Gianmarco Gasperini.

Il prospetto di Valerio
Ermani ha per oggetto un concorso artistico indirizzato agli studenti di tutti
i plessi scolastici nel comune di Albano Laziale con età compresa tra i 14 e i
25 anni. Il concorso AlbanArt che svilupperà tre differenti tematiche
(ambiente, dipendenze e violenza sulle donne) si esprimerà tramite: street art
(murales), fotografia e elaborazione di cortometraggi per una durata di massimo
cinque minuti. I lavori passeranno, poi, al vaglio di una giuria e la
premiazione si terrà in ambienti comunali.  

Dello stesso proposito i progetti presentati all’interno dell’Aula Comunale di Albano Laziale da Mirko Mariano, il quale si dice “soddisfatto per l’approvazione di proposte che porteranno i giovani a poter lavorare direttamente per il proprio territorio e -continua- a dare finalmente un contributo concreto alle donne del nostro comune nel contrasto alla violenza di genere”.

Proprio riguardo
quest’ultimo tema, il Consiglio ha approvato il prospetto Donne Forti che
dà la possibilità di iscriversi a corsi di autodifesa fisica e psicologica.

Educazione e Dibattito consiste
in una serie di incontri, lezioni e dibattiti aperti alle scuole e alla
cittadinanza incentrati su differenti argomenti come l’educazione alimentare,
ambientale, sessuale ma anche diritto pubblico, cittadinanza, prevenzione
medica e ludopatica.

Espressione Artistica. Questo
progetto cerca di coadiuvare i giovani che si cimentano in diversi ambiti
artistici ad esprimersi attraverso iniziative singole ed eventi appositi.

Di particolare rilievo il
progetto denominato Corso di formazione Albano Lavora che propone
percorsi di orientamento lavorativo e scolastico con moduli di progettualità e
valutazione delle competenze di occupazione per giovani del territorio tra i
diciassette e ventuno anni, da attuarsi con workshop e colloqui. I corsi
saranno tenuti a titolo gratuito dal Dott. Giorgio di Dato, consulente presso
lo sportello del lavoro di Albano Laziale e psicologo del lavoro. La
collaborazione con il team del servizio di orientamento “Albano Lavora” sarà
completamento gratuita.

Il Presidente del
Consiglio dei Giovani, Gianmarco Gasperini, riferisce a L’Osservatore d’Italia
che “Il primo Consiglio dell’anno è stata un’occasione per fare il punto della
situazione sui progetti portati avanti sin dallo scorso anno, ma soprattutto
sul programma annuale per il 2020 con il quale ci siamo dati obiettivi
ambiziosi”.




Albano Laziale, comunali: con “Spazio Aperto” parte la campagna elettorale del Pd

ALBANO LAZIALE (RM) – Sabato 12 ottobre si è tenuta a piazza Fagiolo una curiosa kermesse organizzata dal Partito Democratico di Albano Laziale. L’iniziativa, denominata “Spazio Aperto Idee per Albano Laziale”, ha visto la presenza dei Giovani Democratici (GD), dei rappresentanti di alcune liste civiche e dell’amministrazione comunale che da dieci anni guida il governo della cittadina con il sindaco Nicola Marini.

Proprio lui, sentito da L’Osservatore D’Italia, chiarisce come,
anche valutando positivamente l’apertura ai 5 Stelle a livello nazionale, non
sia in programma per le prossime elezioni comunali, che si terranno tra qualche
mese, un’alleanza con i grillini, i quali hanno già provveduto ad indicare un
loro candidato, Luca Nardi.

Alla nostra domanda sul designato alla corsa di primo
cittadino per il PD, Nicola Marini non rivela il nome affermando che “si sta
ancora valutando, bisogna aspettare di formare la coalizione. Sicuramente sarà
una personalità che esprime continuità con l’operato fin qui svolto”.

I profili più accreditati sono quelli di Maurizio
Sementilli, già vice sindaco e uomo forte dell’amministrazione che ha deleghe
importanti come quella ai trasporti pubblici, Massimiliano Borrelli in pole
anche se dal 2013 lavora in Regione nello staff politico del Governatore con
responsabilità nei rapporti con Enti locali e pubbliche amministrazioni del
territorio regionale, e Gabriele Sepio, stimato avvocato.

L’evento “Spazio Aperto” sancisce in definitiva l’inizio
della campagna elettorale per il Pd di Albano Laziale che lo riproporrà anche a
Cecchina e Pavona con l’intento dichiarato di raccogliere idee da parte dei
cittadini ma che in sostanza rappresenta un modo innovativo per presentarsi
agli elettori.

Anche se per la maggior parte degli interventi i temi
toccati riportano alla teoria politica con diatribe su ideologie, sovranismo,
fascismo, alcuni ragazzi dei Giovani Democratici sono riusciti a portare
l’attenzione su tematiche importanti e di estrema attualità. David Derna ha
infatti ricordato quanto sta accadendo al Nord-Est della Siria, mentre Marcello
Salvagno ha affermato con piglio e preparazione la necessità di rivalutare a
livello locale le politiche per i diversamente abili: bisogna intervenire per
permettere loro di muoversi ed usufruire facilmente degli spazi della comunità.

Va riconosciuta, al di là di qualsiasi colore politico, la
volontà di giovani ragazzi di mettersi in gioco con proposte ed iniziative
concrete alcune delle quali spiegate a L’Osservatore d’Italia dal segretario
dei Giovani Democratici, Luca Galanti.




“Ci siamo rotti i polmoni”: i giovani di tutto il mondo scesi in piazza per dire no ai cambiamenti climatici

Non sappiamo se il problema del cambiamento climatico verrà affrontato con la dovuta diligenza ma una cosa ci è chiara: mai si erano visti scendere in piazza così tanti giovani per reclamare un loro sacrosanto diritto, quello di avere un pianeta nel quale poter vivere nei prossimi cento anni.

Sono 173 i presidi nelle strade italiane più le assemblee tematiche che si svolgeranno nelle aziende. Presenti il movimento Fridays for future, associazioni ma anche politici che hanno deciso, forse spinti dalla grande eco mediatica prodotta dalle manifestazioni, di imbracciare il tema ambientalistico.

Le richieste a livello nazionale passano dall’abolizione dei sussidi alle fonti fossili, alla dichiarazione di emergenza climatica da parte di Comuni ed Enti locali ma anche la decarbonizzazione dell’economia e la giustizia climatica per i popoli più esposti. Tali rivendicazioni vengono tradotte anche a livello locale: a Roma i comitati parleranno di trasporto pubblico e piste ciclabili, a Napoli di rifiuti e roghi mentre a Milano della riduzione del consumo del suolo.

Mentre il Planpincieux del Monte Bianco collassa e i dati Onu prospettano la riduzione al 20% dei ghiacciai in Europa per il 2100, critici come Vittorio Feltri bollano come “bufala” quella del climate change. Il direttore di Libero asserisce: “Qui più che il cuore manca il cervello, ho i conati di vomito. Ci rassegniamo a constatare che questa ragazzetta – Greta Thunberg ndr – ha un seguito popolare vastissimo. Preferisco ascoltare il Premio Nobel per la Fisica Rubbia sui cambiamenti climatici”. Tolto il fatto che la parabola della sedicenne svedese può essere anche messa sotto una diversa lente di ingrandimento, le va comunque riconosciuta la forza di aprire gli occhi a molti giovani. Sono infatti le nuove generazioni che si devono e evidentemente si stanno ponendo il problema di dove vivranno tra qualche decennio. L’anagrafe impedisce a Feltri di impegnarsi in un’elucubrazione che interessa il futuro dove molto probabilmente lui non sarà e se, nel contempo, decide di rifarsi ad un premio Nobel per la fisica invece che ad esperti di climatologia restituisce immediatamente la cifra del suo ragionamento privo di qualsiasi tipo di fondamento.

Bisogna intendere con una certa celerità che il mondo nel quale ci ritroviamo a vivere ha a disposizioni risorse sempre più limitate anche considerando l’aumento costante della popolazione mondiale. Pensare che il modello capitalistico dell’usa e getta sia ancora possibile è da incoscienti. Ritenere che solamente fonti fossili possano produrre energia è da ignoranti. Occorre uno sforzo a livello globale per indirizzare una nuova forma di sviluppo e fornire alla ricerca scientifica (l’unica in grado di salvarci) un indirizzo agli antipodi rispetto quello finora utilizzato.

Non bastano pannelli fotovoltaici, pale eoliche e lo sfruttamento del moto ondoso, è urgente trovare un sistema energetico che soddisfi il fabbisogno di città o addirittura continenti sempre più informatizzati ed energicamente dispendiosi.

Per esempio, Bill Gates ha finanziato una ricerca in tal senso ed è riuscito ad elaborare con un think tank di scienziati una innovativa centrale nucleare in grado di utilizzare l’uranio impoverito al posto di quello arricchito riducendo al minimo la possibilità di incidenti che sono, quasi nella totalità, ricollegabili ad una manchevolezza umana. Le emissioni di CO2 di questa centrale sono pari a zero. La guerra economica tra Cina e Usa ne ha reso, però, impossibile la costruzione in diversi siti. In questi giorni il ministro dell’ambiente Costa ha dichiarato: “Una grande proposta dell’Italia è stata quella di scorporare dal debito gli impegni green: spendiamo delle risorse, i fondi ci sono ma non vincoliamo al sistema finanziario attuale. La situazione richiede soluzioni emergenziali: l’Italia e la Germania hanno fatto questa proposta, mi auguro che l’Unione Europea e altri Paesi la facciano propria. Una risposta che possa andare incontro a questo grido di dolore dei giovani è quella di cambiare il paradigma”.

Il 25% delle malattie e delle morti nel mondo sono dovuto al cambiamento climatico

Muoiono ogni anno 7 milioni di persone per lo smog. Per poter parlare di sovranismo, populismo, destra, sinistra, relazioni internazionali, benessere, c’è necessità innanzitutto di un luogo dove vivere in salute. Questa necessità è diventata la sfida più rilevante del nostro tempo, una sfida che esige la risposta più urgente e meditata possibile.. Per questo tutte le critiche costruttive sono ben accette mentre posizioni come quelle di un Feltri qualsiasi vanno assolutamente evitate.




Grottaferrata, a palazzo Grutter l’incontro per ricordare Marco Pannella

GROTTAFERRATA (RM) – A Palazzo Grutter di Grottaferrata si è tenuto il terzo incontro di cinque sul grande padre del Partito Radicale, Marco Pannella. A coadiuvare Daniele Priori, giornalista artefice di GrofferrataIncontra, Matteo Angioli militante del PR e amico di Pannella dai primi anni 2000. È sua la mano che sta dietro all’opera “Una libertà felice” firmata dal leader radicale ma uscita postuma alla sua morte.

L’intervista a Daniele Priori artefice di GrottaferrataIncontra

Un libro che ci aiuta a “riconoscere” Pannella partendo da alcune testimonianze rese durante gli ultimi mesi della sua vita. 180 pagine che cercano di fare una summa di tutte le battaglie dello scandalo integrabile per dirla con Pasolini: l’aborto, il divorzio, il voto ai diciottenni, l’esercito professionale, la legalizzazione della droga.

Matteo Angioli ricorda come anche gli ultimi momenti di vita abbiano significato per Pannella incontrare e conoscere persone

Un cerchio che si chiude a suggello di quel suo “amore sfrenato, autentico ed inesauribile per i cittadini”. Un interesse quello delle dinamiche sociali principiato sin da giovanissimo, alla fine degli anni 30 del ‘900, quando assiste a vari litigi tra il suo maestro di violino e la moglie o il forte sentimento di rammarico e dispersione per la piccola compagna ebrea che improvvisamente scompare. Tutti eventi che diverranno fondamentali come sua base di riflessione e azione.

Perché quando si parla di Pannella bisogna rifarsi doverosamente al termine azione. Già all’età 17 anni, giovane militante del Partito Liberale Italiano, vuole incontrare Benedetto Croce al quale immediatamente propone un’iniziativa su Trieste.

Fondamentali, poi, le sue lotte per il diritto alla conoscenza soprattutto come possibilità di avere una reale e quanto più libera informazione.
Insomma, anche se Pannella per molti può rappresentare un coacervo di contraddizioni o un tenore in una stanza silenziosa, a lui dobbiamo il diritto all’eresia, alla blasfemia intese come necessità di opporsi ad un’verità calata dall’alto.




Atreju, ecco le domande di Vespa a Conte

La kermesse di Giorgia Meloni, Atreju, ha ospitato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Intervistato da Bruno Vespa, in un ambiente rispettoso ma politicamente in opposizione, Conte ha sottolineato il fatto di non avere nessuna tessera di partito ma di venire dal cristianesimo democratico.

Per quanto riguarda il M5S, esso “nasce come forza d’urto antisistema, però quando si va al governo si deve afferrare una nuova prospettiva per offrire risposte. Al Governo bisogna costruire”.

Non manca una stoccata all’ex ministro degli interni Salvini

Il Presidente ricorda la conferenza del 3 giugno durante la quale aveva già anticipato la fine di un rapporto con il leader leghista, il quale “è stato isolato anche da Orban”. Vespa domanda anche del nodo Renzi il quale, ora, con il nuovo partito Italia Viva ha un peso importante nell’equilibrio della nuova maggioranza, e chiarisce Conte “se mi avesse avvertito, avrei preteso un’interlocuzione anche con il suo gruppo prima di chiedere la fiducia in Parlamento, ma non credo che abbia la funzione di Demolition Man”.

Entrati poi nel contesto della manovra finanziaria il premier assicura che verrà sventato l’aumento dell’Iva e che si stanno cercando le modalità idonee per garantire asili nido gratis per redditi bassi e medi, perché “il problema delle denatalizzazione è molto grave”. Essenziale è concentrarsi anche sulla ricerca creando un Agenzia Nazionale che coordini i centri universitari e gli enti in una guisa maggiormente strategica. I fondi saranno ricavati da una sostanziale revisione della spesa improduttiva e da un family act.

Conte rincara sulla digitalizzazione dei pagamenti che renderebbe più trasparenti le transizioni incentivando con meccanismi chi utilizza le carte di credito. Ma questa misura deve essere accompagnata da una concreta lotta all’evasione, “problema endemico dell’Italia”.

La proposta del ministro dell’istruzione, Fioramonti di tassare le merendine e le bevande gassate e di alzare di un euro il prezzo dei biglietti aerei per far affluire più risorse economiche alle scuole, viene salutata con favore dal primo ministro.

Dall’istruzione si passa all’Ambiente

Il ministro Costa ha proposto un decreto molto incisivo che è stato portato in pre-consiglio. Fermi restando “gli accordi di Parigi e l’obiettivo decarbonizzazione per il 2050 -incalza Conte- bisogna seriamente guardare al futuro”. Tenendo conto anche di una transizione energetica attraverso il gas, però “il futuro non sono le trivellazioni in acque territoriali ma le tecnologie che per esempio riguardano il moto ondoso”. In tema climatico, il premier chiederà un patto con le associazioni produttive ed imprenditoriali.

La questione immigrazione riscalda la platea che inneggia al blocco navale. Conte rivela che ha molto dibattuto con Macron sulla distribuzione dei migranti, quelli aventi diritto d’asilo. In Europa le posizioni sono cambiate, partendo dalla Germania come dimostra un incontro tra i ministri degli interni europei a seguito del quale assicura Conte “c’è stata una svolta importante”.




Governo gialloROSA: quanta confusione sotto questo cielo

Tanta confusione sotto questo cielo. L’Italia e gli italiani sono divisi esattamente a metà se si guarda agli ultimi sondaggi: il blocco di centro destra e quello del centro sinistra forte ora anche dei 5 Stelle si attestano entrambi al 45%.

Lo scossone della crisi di questo pazzo agosto ha portato ad una nuova maggioranza parlamentare. Il governo gialloverde ha lasciato il posto al governo giallorosa (colorare il PD di rosso sarebbe una esagerazione anche per molti democratici tra cui Renzi che tresca a giorni alterni con pezzi di Forza Italia scontenti dall’immobilismo del loro partito). A sugellare il nuovo accordo un nuovo programma riassunto in 26 punti di estremi buoni propositi troppo generici. Anche se il Movimento 5 Stelle e Partito Democratico avranno tempo per dimostrare se alle intenzioni seguiranno i fatti, non si può non ravvisare nell’area dem una dissonanza tra alcune parti del nuovo progetto e quanto fin qui realizzato.

Senza perdersi nel passato professionale di ministri e parlamentari, la figura politica del segretario del PD, Nicola Zingaretti, basta a dimostrarlo. La confort-zone di Zingaretti è la Regione Lazio. La governa da sette anni dopo quattro passati nell’ex Provincia di Roma ora Città Metropolitana. Sono in molti a domandarsi come possa mantenere le cariche di segretario dem, governatore del Lazio e commissario alla sanità laziale.

Nel programma giallorosa, al punto 19 si asserisce la necessità di “tutelare i beni comuni, come la scuola, l’acqua pubblica, la sanità”. Non nominare la sanità ai cittadini laziali. Gli ospedali romani sono ai minimi termini e la costruzione del Policlinico dei Castelli Romani con la chiusura di molti ospedali ha creato vari malumori. Inoltre dal 2008 la sanità laziale è in commissariamento, il fondo di dotazione è l’unico in Italia ad essere in negativo per quasi un miliardo di euro. Sul caso è intervenuto più volte l’ex ministro della Salute Giulia Grillo e i 5 Stelle hanno redatto un dossier economico. Ora che a Viale Giorgio Ribotta siede Speranza (Liberi e Uguali), come sarà trattato questo tema?

Per la prima volta i membri del neonato esecutivo hanno fatto riferimento al problema della gestione di Roma. Al Campidoglio dal 22 giugno 2016 si è insediata la giunta del Movimento 5 Stelle di Virginia Raggi che ha sempre rimarcato l’assenza di dialogo con le istituzioni della Regione. La Capitale è subissata da un debito di circa 12 miliardi accumulati tra il 1950 e il 2008. Anche se è nota l’ostilità tra la grillina Lombardi (maggiorente 5 Stelle alla Regione Lazio) e la sindaca di Roma, il governatore dem Zingaretti sembra non essersi mai posto il problema di una sintonia tra Regione e Comune.
Infine la svolta Green del Governo: “Occorre realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell’ambiente tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la protezione dell’ambiente, il ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto dei cambiamenti climatici…” Se i 5 Stelle hanno fatto, sin dalle origini, del sostegno all’ economia circolare e alle fonti di energia rinnovabili una delle loro principali punti programmatici, lo stesso non si può dire per il Partito Democratico. A documentarlo sempre la Regione Lazio. L’ambiente è davvero il tallone d’Achille di Nicola Zingaretti.

Nel suo programma del 3 marzo riporta “sostenibilità sociale, ambientale e economica”. Per motivi di spazio riporteremo solo un caso che riesce a restituire la cifra di un comportamento che è diventato orma prassi a Via della Pisana.

Lo scorso 12 settembre 2018 è stato approvato con emendamenti, l’articolo 3 della proposta di legge regionale n.55 del 2018 sulla semplificazione amministrativa effettuata dalla Giunta regionale del Lazio presieduta da Zingaretti. Questa modifica riguarda la procedura di approvazione dei piani delle aree naturali. In complessivi 7 mesi di silenzio-assenso, il piano dell’area naturale protetta potrà essere approvato senza alcuna discussione. Una norma che quanto meno sembra essere fatta apposta per favorire la speculazione all’interno dei parchi come riporta su Il Fatto Quotidiano Fabio Balocco. Stessa cosa per la costruzione dell’autostrada Roma-Latina, bloccata dal Consiglio Di Stato. L’opera, che Zingaretti descrive come “fondamentale”, cade sul territorio della Riserva naturale statale del litorale romano ed in particolare, per oltre 10km, nella zona 1 dove vige divieto assoluto di realizzare opere architettoniche




Castel Gandolfo, via della Stazione: quale biglietto da visita per i turisti? [Il reportage]

CASTEL GANDOLFO (RM) – Condizioni di estrema precarietà per via della Stazione a Castel Gandolfo. Il manto del marciapiede presenta molte interruzioni, alcuni sanpietrini sono divelti e i pochi lampioni presenti non sembrano funzionare.

I lavori di rifacimento dopo essere iniziati hanno subito immediatamente un’interruzione. E oggi quello che appare agli occhi di chi si trova a passare per via della Stazione sono i tubi arancioni per impiantare successivi lampioni e diverse transenne

La cittadina di Castel Gandolfo è nel novero dei borghi più belli d’Italia e come si più immaginare, il suo turismo è in costante crescita grazie anche alle Ville dello Stato del Vaticano: dai 35mila turisti del 2015 ai 110 mila del 2018. I visitatori per arrivarvi utilizzano con maggior frequenza la linea ferroviaria che affaccia proprio sullo splendido Lago Albano. E una volta scesi dal treno per arrivare a Castel Gandolfo, devono percorrere via della Stazione.