Rifiuti Lazio: il consiglio regionale approva 5 ordini del giorno

 

Redazione

Il Consiglio regionale del Lazio, al termine della seduta straordinaria dedicata alla situazione dei rifiuti, ha approvato cinque ordini del giorno di maggioranza e opposizione. Il primo riguarda l'impianto di trattamento meccanico biologico dell'Ama sulla Salaria e chiede alla Giunta di garantire la partecipazione dei cittadini alla conferenza dei servizi e di verificare l'eventuale volontà della società di chiudere l'impianto stesso.
 
Il secondo riguarda il rapporto con Roma Capitale e impegna presidente e Giunta regionale ad avviare un confronto con il Comune per arrivare al 65 per cento di differenziata, attraverso un piano che chiuda il ciclo dei rifiuti, evitando il trasferimento degli stessi in altri territori. Il terzo ordine del giorno approvato dal Consiglio concentra l'attenzione sulla differenziata, sulla sperimentazione di nuove tecnologie di smaltimento che non abbiano alcun impatto sulla salute dei cittadini e impegna il governo regionale a introdurre agevolazioni tariffarie per chi attua il compostaggio domestico e alle utenze di tipo commerciale che adottino sistemi di misurazione e verifica puntuale della produzione di rifiuti.

Un altro ordine del giorno, invece, entra nel tema complessivo del nuovo piano rifiuti e impegna il presidente a presentarlo in Consiglio regionale entro la fine del 2016. Il quinto ordine del giorno, il solo di iniziativa della maggioranza, prende atto dei risultati raggiunti in questi anni con riferimento all'aumento della differenziata, alla diminuzione dei rifiuti indifferenziati e al trattamento di tutto il materiale raccolto, approva la relazione presentata dall'assessore ai rifiuti al Consiglio e impegna la giunta a seguire le indicazioni strategiche contenute in essa. Bocciato, infine, un ordine del giorno dell'opposizione nel quale venivano individuate la dismissione degli impianti di incenerimento e la revoca delle autorizzazioni a termovalorizzatori ancora non in funzione come priorità del nuovo piano rifiuti.



Sisma Italia centrale: la rinascita ha il cuore giovane

 

Redazione

 

RIETI – Il Terremoto del 24 agosto ha distrutto interi paesi, causando vittime e distruzione, e per impedire che ora provochi anche la scomparsa del tessuto sociale e produttivo, Legambiente, Federparchi, Altgromercato, Libera,  Alleanza Cooperative Italiane Giovani, Alce Nero e Symbola, dopo il terribile evento, hanno unito le forze lanciando una raccolta fondi destinata a sostenere i giovani imprenditori locali che hanno subito danni alle strutture o alle attività produttive e commerciali: La rinascita ha il cuore giovane.
 
“I piccoli paesi devastati dal sisma devono rinascere con una solida ricostruzione degli edifici ma anche attraverso dinamiche di aiuto e slancio alla micro-impresa territoriale che ricrei un sano e robusto tessuto socio-economico locale – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – è con questa convinzione che vogliamo dare un sostegno a chi di questo tessuto già fa parte e a tutti i ragazzi che nei prossimi mesi vorranno rinforzare la proposta territoriale. La ricostruzione passi inesorabilmente dalla rinascita e dal rafforzamento delle proposte imprenditoriali in chiave di economia verde e prodotti di prossimità; oltre a sostenere il del nostro progetto, chiediamo alla Regione di portare velocemente in aula la proposta di legge sui piccoli comuni che può dare un vero slancio alle buone economie dei paesini colpiti dal sisma”.
 
La campagna è stata presentata ieri mattina con conferenza stampa a Rieti e durerà almeno un anno articolandosi in due fasi principali: la prima a ricaduta immediata con identificazione delle aziende e le imprese gestite da giovani under 35 esistenti nei territori colpiti dal sisma per verificare quali siano le loro necessità più urgenti, stabilendo le modalità di assegnazione dei contributi raccolti; la seconda, più a lungo termine, vuole destinare le risorse disponibili attraverso un bando, a nuove attività economiche nei settori del turismo sostenibile, dell’agricoltura biologica, del commercio equo e solidale e delle economie sociali promosse da giovani residenti nei comuni terremotati. I criteri per l’assegnazione dei fondi raccolti – oltre 27mila euro fino ad ora – prevedono, in particolare, l’età dei destinatari (massimo 35 anni) e la documentazione dei danni subiti, oltre alla possibilità per il comitato promotore della campagna di verificare entro i 12 mesi successivi all’erogazione, l’esito della concessione.
 
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il Direttore Generale di Legambiente Stefano Ciafani – è quello di aiutare quanti hanno deciso con scelte coraggiose e amore per il proprio territorio, di rimanere nelle aree colpite dal sisma, nonostante lutti, dolore e danni subiti. Questo è il luogo dove occorre intervenire adesso per indebolire gli effetti nefasti del sisma: sulle attività economiche locali legate al turismo, sulle specialità agroalimentari e culinarie, sullo straordinario patrimonio naturale, sui parchi e le aree protette. È con i giovani imprenditori del posto che vogliamo rinasca un modello sano di economia civile, fatto di ecosostenibilità e solidarietà, per questo abbiamo deciso di destinare parte del fondo raccolto alle imprese alle quali possa essere utile uno slancio nuovo iniziale, ma anche ai ragazzi che vorranno fare impresa nei prossimi mesi, per seminare la speranza della rinascita, attraverso la creazione di una imprenditoria sana del futuro”.
 
“L’intreccio tra ambiente, piccoli comuni e turismo è fondamentale soprattutto in questi territori – dichiara Maurizio Gubbiotti, Coordinatore Federparchi Lazio – Ragionare quindi su questi elementi è decisivo per rilanciare l’economia di questi splendidi luoghi ora in difficoltà. Il ruolo dei parchi in tal senso diventa centrale nel fornire un modello di economia sostenibile che guarda al futuro e che costituisce un esempio di commistione tra tutte le buone pratiche che questa terra ha da offrire. Appoggiamo e sosteniamo in pieno la campagna lanciata da Legambiente anche perché, al sostegno economico diretto e limitato nel tempo, si preferisce guardare al futuro permettendo a piccole aziende e i giovani di inserirsi in un circuito più grande fatto di realtà portatrici delle produzioni sostenibili e di qualità, anche quelle fatte nei parchi".
 
Alla conferenza stampa erano presenti tra gli altri: Gabriele Zanin presidente del Circolo Legambiente Centro Italia di Rieti; Simone Petrangeli, Sindaco di Rieti; Davide Cavazza, direttore comunicazione Altromercato; Mario Assennato commissario straordinario della Riserva Naturale Regionale Monti Cervia e Navegna.Alla raccolta fondi si potrà contribuire effettuando donazioni su cc bancario IBAN
 IT79P0501803200000000511440 con la causale: La rinascita ha il cuore giovane.



Le eccellenze della regione Lazio protagoniste a Frascati per la quarta edizione de "I migliori vini italiani"

Redazione

Si rinnova per il quarto anno consecutivo la collaborazione tra Luca Maroni, il Comune di Frascati e il Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati. Dal 4 al 6 Novembre 2016, la cittadina laziale ospiterà presso le Mura del Valadier, la quarta edizione de “I Migliori Vini Italiani – Lazio”: un’occasione per pubblico ed operatori di conoscere un territorio ricco di tradizioni enogastronomiche da degustare.
 
La manifestazione si inserisce all’interno del più ampio progetto iniziato ormai da qualche anno, di promozione territoriale dell’area di Frascati che suggella il rapporto sinergico tra le Istituzioni e le diverse realtà presenti.«Occorre costruire una rete che coinvolge tutti gli operatori, i produttori, i commercianti, gli albergatori, in modo da rilanciare la Città di Frascati come Capitale del vino.
 
Per questo ritengo questa manifestazione di fondamentale importanza per il sostegno e la crescita della filiera vitivinicola del territorio tuscolano – dichiara il Commissario Straordinario Bruno Strati – La qualità dell’organizzazione, il fatto che porti sul territorio le eccellenze regionali e le accosti alle produzioni del Frascati Docg e Doc, dando loro risalto e contribuendo a comunicarne le virtù presso il grande pubblico sono elementi importanti che mi hanno spinto ad accogliere subito la proposta».
 
Quella di quest’anno sarà un’edizione particolarmente importante per il Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati, che oltre ad avere una nuova guida nel Presidente Paolo Stramacci, festeggerà il Cinquantenario dell’istituzione della Denominazione Frascati. Ed è nel Cinquantenario, che il Presidente Stramacci individua «il nuovo punto di partenza per costruire nuove iniziative di valorizzazione del Frascati e del suo territorio».
 
Numerose le aziende vitivinicole laziali che hanno già confermato l’adesione, ribadendo la loro volontà di veder crescere il “Sistema Frascati”. L’apertura al pubblico nei tre giorni della manifestazione sarà arricchita da degustazioni guidate ed assaggi dei prodotti di cui il territorio è ricco. 
 
Nella giornata di Sabato 5 Novembre alle ore 18.00, una sessione di degustazione dedicata al Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati: Luca Maroni guiderà la degustazione alla presenza del Presidente e dei Consorziati.Oltre al vino, protagonista dell’evento sarà la musica: ad accompagnare le degustazioni, il repertorio di Antonio Magli e Andrea Polinelli che intratterranno gli ospiti e il pubblico con interventi musicali che attraversano generi differenti che vanno dalla rilettura dei classici jazz a temi provenienti dal repertorio pop-rock più moderno fino a composizioni contemporanee originali. Anche in questa edizione Luca Maroni selezionerà le realtà maggiormente rappresentative della produzione vitivinicola della Regione, che saranno premiate nella serata di Venerdì 4 Novembre 2016 ore 19.30 presso le Mura del Valadier.
 
 



Sisma Italia centrale: insediato il Comitato Istituzionale della Regione Lazio

 

 

Redazione

 

ROMA – Si è insediato alla presenza del vice commissario Nicola Zingaretti, del Commissario straordinario, Vasco Errani e del Direttore del Dipartimento di Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, il Comitato Istituzionale della Regione Lazio previsto dall’Art. 1 comma 6 del Decreto legge 17 ottobre 2016 numero 189 in merito agli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
 
Alla riunione hanno partecipato tutti i sindaci dei Comuni individuati dal Decreto legge: Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Castel Sant’Angelo, Cittareale, Leonessa, Micigliano e Posta, il Presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi e l’assessore regionale alle Infrastrutture Fabio Refrigeri.
 
Al centro della riunione le scelte strategiche connesse alla ricostruzione. È stato stabilito di effettuare riunioni con i cittadini e gli ordini professionali interessati per esporre il Decreto approvato dal Governo ed entro lunedì sarà presentata una integrazione all’elenco delle opere pubbliche necessarie alla ricostruzione. Tra le altre cose verrà realizzata una piattaforma informatica comune per la condivisione delle pratiche amministrative e apriranno in ogni comune interessato dal terremoto dei front-office informativi. Inoltre, sarà realizzato un ‘Ufficio speciale per la Ricostruzione’ che avrà sede a Rieti e coordinerà le diverse fasi della ricostruzione.



Infiltrazioni mafiose: il Centro agroalimentare di Roma in audizione alla Pisana

di Marco Staffiero

Secondo il Rapporto "Mafie nel Lazio" del 2016, presentato a settembre, la situazione nel territorio regionale è allarmante. Basti pensare, che il monitoraggio effettuato dall’Osservatorio Tecnico-Scientifico sulla Sicurezza e la Legalità, aggiornato al 19 maggio 2016, rileva nel Lazio 92 organizzazioni criminali. Un numero in aumento rispetto al 2015, in cui erano stati censiti 88 gruppi. Proprio per questo la Commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale ha incontrato oggi il direttore generale del Centro agroalimentare di Roma, Fabio Massimo Pallottini, e il direttore operativo Mauro Ottaviano. L’audizione, richiesta dal consigliere Gianluca Perilli, era finalizzata a verificare se il grande snodo commerciale con sede a Guidonia abbia mai subìto tentativi di infiltrazioni criminali. Dopo una breve sintesi sulle attività del Car, Pallottini ha risposto alla domanda principale, riferendo che non sono mai stati ravvisati episodi chiari di infiltrazioni criminali né avuto notizie in tal senso. Tuttavia, il direttore generale ha manifestato l’impressione che, in generale, il settore del commercio sia molto esposto a questo rischio, soprattutto quello al dettaglio e quello della ristorazione.

"La scelta delle cosche di investire a Roma e nel Lazio – avevano spiegano i magistrati della Direzione nazionale antimafia lo scorso mese –  viene privilegiata innanzitutto per la facilità di mimetizzazione degli investimenti, in un territorio particolarmente vasto e caratterizzato dalla presenza di numerosissimi esercizi commerciali nonché di attività imprenditoriali, società finanziarie e di intermediazione, immobili di pregio99. Una presenza così analizzata dalla Dna che in un altro passaggio della relazione, all’interno del complesso scenario mafioso romano, afferma: "la malavita romana è tradizionalmente impegnata nelle attività di usura, gioco d’azzardo e commercio di stupefacenti, e non ha mai manifestato una specifica inclinazione alle attività di reinvestimento". Secondo Pallottini, al Car c’è invece un problema legato alla sicurezza in senso diverso, che richiede una collaborazione costante con le forze dell’ordine per tenere sotto controllo la situazione. Un controllo molto impegnativo, come ha sottolineato Mauro Ottaviano, perché al Centro transitano quotidianamente circa 1500 soggetti, tra fornitori e compratori.

E’ stato spiegato che, attraverso la vigilanza privata, si riesce a garantire sorveglianza e attività ispettiva sulla titolarità all’accesso per quanto riguarda tutti quei soggetti che operano in forma stabile presso il Car (muniti di badge con foto e dati), ma che non è possibile controllare da dove provengano le merci e i fornitori e, soprattutto, acquisire informazioni su coloro che si recano a Guidonia per acquistare i prodotti agroalimentari e ittici. Per questo motivo, entrambi i direttori hanno riferito di aver segnalato più volte alle forze dell’ordine e alle altre istituzioni la carenza di risorse per aumentare l’attività di controllo. Altro problema segnalato è quello dei tentativi di accesso abusivo all’interno del Car. Addirittura in alcuni casi si è trattato di minori che risiedono nelle case famiglie della zona. Il presidente Baldassarre Favara, in accordo con i consiglieri presenti, ha annunciato un sopralluogo della commissione a Guidonia all’interno del Centro agroalimentare.
 




Mafie nel Lazio: Organizzazioni criminali in aumento rispetto il 2015

 

di Marco Staffiero

 

ROMA – Secondo il Rapporto "Mafie nel Lazio" del 2016, presentato a settembre, la situazione nel territorio regionale è allarmante. Basti pensare, che il monitoraggio effettuato dall’Osservatorio Tecnico-Scientifico sulla Sicurezza e la Legalità, aggiornato al 19 maggio 2016, rileva nel Lazio 92 organizzazioni criminali. Un numero in aumento rispetto al 2015, in cui erano stati censiti 88 gruppi. Proprio per questo la Commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale ha incontrato oggi il direttore generale del Centro agroalimentare di Roma, Fabio Massimo Pallottini, e il direttore operativo Mauro Ottaviano.

 

L’audizione, richiesta dal consigliere Gianluca Perilli, era finalizzata a verificare se il grande snodo commerciale con sede a Guidonia abbia mai subìto tentativi di infiltrazioni criminali. Dopo una breve sintesi sulle attività del Car, Pallottini ha risposto alla domanda principale, riferendo che non sono mai stati ravvisati episodi chiari di infiltrazioni criminali né avuto notizie in tal senso. Tuttavia, il direttore generale ha manifestato l’impressione che, in generale, il settore del commercio sia molto esposto a questo rischio, soprattutto quello al dettaglio e quello della ristorazione.

 

"La scelta delle cosche di investire a Roma e nel Lazio – avevano spiegano i magistrati della Direzione nazionale antimafia lo scorso mese –  viene privilegiata innanzitutto per la facilità di mimetizzazione degli investimenti, in un territorio particolarmente vasto e caratterizzato dalla presenza di numerosissimi esercizi commerciali nonché di attività imprenditoriali, società finanziarie e di intermediazione, immobili di pregio99. Una presenza così analizzata dalla Dna che in un altro passaggio della relazione, all’interno del complesso scenario mafioso romano, afferma: "la malavita romana è tradizionalmente impegnata nelle attività di usura, gioco d’azzardo e commercio di stupefacenti, e non ha mai manifestato una specifica inclinazione alle attività di reinvestimento". Secondo Pallottini, al Car c’è invece un problema legato alla sicurezza in senso diverso, che richiede una collaborazione costante con le forze dell’ordine per tenere sotto controllo la situazione. Un controllo molto impegnativo, come ha sottolineato Mauro Ottaviano, perché al Centro transitano quotidianamente circa 1500 soggetti, tra fornitori e compratori.

 

E’ stato spiegato che, attraverso la vigilanza privata, si riesce a garantire sorveglianza e attività ispettiva sulla titolarità all’accesso per quanto riguarda tutti quei soggetti che operano in forma stabile presso il Car (muniti di badge con foto e dati), ma che non è possibile controllare da dove provengano le merci e i fornitori e, soprattutto, acquisire informazioni su coloro che si recano a Guidonia per acquistare i prodotti agroalimentari e ittici. Per questo motivo, entrambi i direttori hanno riferito di aver segnalato più volte alle forze dell’ordine e alle altre istituzioni la carenza di risorse per aumentare l’attività di controllo. Altro problema segnalato è quello dei tentativi di accesso abusivo all’interno del Car. Addirittura in alcuni casi si è trattato di minori che risiedono nelle case famiglie della zona. Il presidente Baldassarre Favara, in accordo con i consiglieri presenti, ha annunciato un sopralluogo della commissione a Guidonia all’interno del Centro agroalimentare.
 




Salone del libro di Francoforte: inaugurato lo stand della Regione Lazio

Redazione 

LAZIO – Un catalogo di centinaia di pagine per presentare al pubblico internazionale 111 titoli inediti dell’editoria laziale. È quanto hanno presentato gli assessori regionali alla Cultura, Lidia Ravera, e allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani, intervenuti all’inaugurazione dello stand della Regione Lazio, situato all’interno del Padiglione Italia della Fiera del Libro di Francoforte, che si tiene fino a domenica nella città tedesca. Il “Catalogo regionale delle nuove opere editoriali” raccoglie estratti tradotti in inglese di oltre 100 opere pubblicate da 29 case editrici laziali, grazie al sostegno della Regione Lazio – e con il supporto di Lazio Innova – ed è disponibile online, scaricabile dal portale www.laziointernational.it. Scopo dell’iniziativa è di sostenere e promuovere il processo di internazionalizzazione del sistema editoriale laziale con la diffusione sui mercati esteri di nuovi progetti editoriali; le case editrici – Pmi con sede legale e/o sede operativa nel Lazio – hanno avuto la possibilità di tradurre fino a un massimo di 5 opere (20 cartelle ognuna) pubblicate da non più di 24 mesi.
 
 “La Buchmesse, a Francoforte, è la più grande fiera internazionale del libro – ha detto l’assessore Ravera – alla Fiera di Francoforte romanzi, racconti, saggi, poemi e poesia vengono comprati e venduti, proposti scoperti opzionati. La Fiera di Francoforte è una rampa di lancio per quella merce anomala che sono i prodotti culturali, figli del pensiero e delle parole per esprimerlo, dell'ispirazione e dell'intuizione, destinati al godimento e all'approfondimento.” “Per un editore, per un autore, essere presente alla Buchmesse, è fondamentale – ha continuato – non sempre è possibile. I costi sono alti, la concorrenza spietata. Quest'anno, per la prima volta, la Regione sostiene gli editori del Lazio nello sforzo di partecipare, di essere presenti, di portare i propri prodotti migliori alla prova del Grande Mercato, e lo fa con il nuovo Catalogo delle traduzioni. Ciascun editore ha potuto usufruire della traduzione di un riassunto e di alcune pagine dell'opera o delle opere prescelte. Ha potuto ritrovarsi fra le pagine di questo prezioso catalogo. È un primo passo per il posizionare sul mercato del mondo la nostra cultura e la nostra tradizione, verso il superamento delle barriere linguistiche, per far conoscere il nostro Paese, e per rafforzare la competitività di un settore fondamentale quanto delicato, come quello della produzione di libri.”
 
Per noi l’editoria è un settore prezioso – ha dichiarato l’assessore Fabiani – anzitutto per la sua forte valenza culturale che lo rende ambasciatore dell’Italia nel mondo, ma anche per il suo potenziale economico; basti pensare che il Lazio ospita oltre 300 case editrici, mediamente di piccole dimensioni, che nel 2014 hanno prodotto circa il 16% dei titoli e il 5% delle copie immesse sul mercato in Italia. Un settore già sviluppato ma che ha ampi margini di crescita anche all'estero.” “Per questo le politiche che la Regione Lazio sta mettendo in campo – ha aggiunto – mirano, oltre che allo sviluppo di nuovi talenti creativi e all’innovazione, anche all’internazionalizzazione. Abbiamo scelto di essere presenti qui a Francoforte, una delle fiere del settore più importanti del mondo, con un nostro stand, unica Regione italiana assieme al Piemonte. Come primo risultato quest’anno sono presenti più del doppio delle case editrici laziali rispetto allo scorso anno. Ci auguriamo ovviamente che questo sia solo l'inizio del percorso intrapreso dall’editoria del Lazio durante le giornate di Francoforte.”
 
La collettiva del Lazio alla Buchmesse di Francoforte ospita 39 case editrici, in rappresentanza di un settore che annovera 328 aziende editoriali, circa il 17% del totale nazionale, dà lavoro a più di 1.200 addetti e immette sul mercato ogni anno 10.000 titoli, per un totale di oltre 9 milioni di copie pubblicate.



Giubileo: tante le iniziative e eventi sul territorio

 
Redazione

REGIONE LAZIO -Per la fase finale del Giubileo della Misericordia la Regione Lazio sostiene una serie di iniziative promosse da Comuni, Diocesi e Istituti culturali, tutte nel segno dei valori di accoglienza, umanità, generosità e solidarietà.Un nuovo impulso al Sistema dei Cammini del Lazio, che è stato integrato e arricchito da una serie di iniziative di promozione legate ai tantissimi luoghi di culto del Lazio, a partire dalle “Porte Sante” aperte per il Giubileo. Tanti eventi, coordinati e realizzati con il Patrocinio della Regione Lazio. Saranno promossi anche con l'apporto organizzativo di alcune importanti istituzioni e associazioni e riguarderanno una serie di temi come lo Spreco Alimentare, evento organizzato dall'ARSIAL, il Valore del Vino e dell’Olio nella Storia della Chiesa, con il coinvolgimento delle eccellenze vinicole laziali coordinate da Agrocamera, un Convegno sull'Agricoltura Sociale – Servi alla Persona nell’Agricoltura, che si svolgerà presso la Comunità di Capodarco.



Giubileo: tante iniziative e eventi sul territorio

Per la fase finale del Giubileo della Misericordia la Regione Lazio sostiene una serie di iniziative promosse da Comuni, Diocesi e Istituti culturali, tutte nel segno dei valori di accoglienza, umanità, generosità e solidarietà.Un nuovo impulso al Sistema dei Cammini del Lazio, che è stato integrato e arricchito da una serie di iniziative di promozione legate ai tantissimi luoghi di culto del Lazio, a partire dalle “Porte Sante” aperte per il Giubileo. Tanti eventi, coordinati e realizzati con il Patrocinio della Regione Lazio. Saranno promossi anche con l'apporto organizzativo di alcune importanti istituzioni e associazioni e riguarderanno una serie di temi come lo Spreco Alimentare, evento organizzato dall'ARSIAL, il Valore del Vino e dell’Olio nella Storia della Chiesa, con il coinvolgimento delle eccellenze vinicole laziali coordinate da Agrocamera, un Convegno sull'Agricoltura Sociale – Servi alla Persona nell’Agricoltura, che si svolgerà presso la Comunità di Capodarco.