A San Marco d’Alunzio una mostra per non dimenticare

L’iniziativa è nata grazie a padre Salvatore Miracola autore di un libro dedicato allo sbarco in Sicilia vissuto dalla popolazione dei Nebrodi

A San Marco d’Alunzio, piccola cittadina in provincia di Messina, per iniziativa di padre Salvatore Miracola, è possibile visitare la “Mostra Militaria” che testimonia il passaggio, anche per questa cittadina, della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Gli organizzatori hanno raccolto ed esposto reperti bellici, documenti, fotografie, divise militari e tanto altro ancora riferito al periodo storico a testimonianza del vissuto di San Marco d’Alunzio di quei terribili periodi, nei quali anch’essa ha tributato martiri ed eroi.

L’allestimento, anche per questo mese di agosto, è in “Casa Meli”, edificio centenario come quasi la totalità dell’agglomerato urbano della cittadina che si erge in una delle numerose colline del Parco dei Nebrodi.

Padre Salvatore Miracola, nei suoi oltre trenta anni di sacerdozio in questo splendido borgo, non è nuovo ad iniziative culturali che donano il meritato lustro al territorio. La cordialità e l’umiltà di questo sacerdote consentono di istaurare immediatamente un dialogo interessante, dal quale emerge la cultura e l’amore per questa località.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di tanti volontari esperti che con entusiasmo hanno coadiuvato la mostra. E il lavoro di ricerca dell’eclettico Arciprete su questo periodo storico, si è concretizzato con la recente pubblicazione del libro a sua firma “L’operazione Husky vissuta dalla popolazione dei Nebrodi”.

San Marco d’Alunzio si affaccia sul mare con una vista mozzafiato direttamente sulle Isole Eolie. E’ stata fondata dai Greci nel IV secolo A.C., e oggi è tra i borghi più belli d’Italia. L’orgoglio e il senso di appartenenza dei cittadini la vedono spesso protagonista di eventi culturali di notevole interesse come quello appena descritto.




Murales in Sicilia… le metafore a colori

ALTAVILLA MILICIA – (PA) Le immagini rappresentano da sempre la migliore forma di comunicazione inventata dall’uomo, esse con i colori trasmettono anche calore ed emozioni, sono queste le sensazioni che si provano soffermandosi ad ammirare il bellissimo murales sulla facciata di una casa sulla via principale di Altavilla Milicia, comune del palermitano che si affaccia sulle coste del Tirreno in una cornice di storia, natura e tradizione.

Uno degli organizzatori, Emanuele Zammito, presidente dell’associazione “Novi Famiglia”, riferisce che altre opere simili sono già state realizzate e tante altre se ne faranno.

In terra di Guttuso la scelta dei temi e dei colori sono un tratto distintiva dell’arte pittorica e, iniziative come queste, valorizzano sia il territorio che la millenaria cultura siciliana. La bellezza complessiva dell’opera non soverchia i significati allegorici rappresentati da ogni figura le quali non si sovrappongono, ognuna di esse comunica un significato. A macchia d’olio la Sicilia sta vedendo frequentemente la diffusione di questo tipo di manifestazione artistica che mostra la sua originalità nei temi espressi, mai banali e non riconducibili a temi già replicati in altre località italiane. Queste opere sono l’espressione di quanto di più autoctono ci possa essere nelle immagini e nelle scene rappresentate.

Il dott. Zammito promette una costante promozione di questo tipo di iniziative (e altre) che vedono il coinvolgimento di validi artisti, di operatori socio-culturali e di amministratori locali sempre più sensibili alla visibilità volta ad alimentare l’interesse turistico. Se la Sicilia degli ultimi anni è sempre più gettonata come meta di vacanze è anche grazie all’impegno di persone che molto spesso dedicano anche il loro tempo libero per realizzare progetti condivisi, animati soprattutto dall’amore e dall’orgoglio per essere i protagonisti di un radicale cambiamento sociale in questa Terra culla di antiche civiltà.

Di  seguito l’esplicitazione del dott. Zammito che illustra iniziative, progetti ed organizzazione dei vari eventi: Si chiama “Tocca a tia” (fai del tuo)

Un bar, ristorante, pizzeria con “le porte aperte al mondo”. Dentro ci trovi una realtà fuori dal comune, un particolare punto di ristorazione che ha l’ambizione di mettere in risalto elementi sostanziali di un nuovo modo di pensare le azioni sociali. Sulla spinta della cooperativa sociale “Novi Familia”, del gruppo di animazione Jobel e dell’artista Rori, “Tocca a Tia” proporrà una ricetta unica nel suo genere: un misto di eccellenza culinaria, etica, integrazione sociale e gusto per la sicilianità. Il primo ristorante/pizzeria sociale della provincia di Palermo nasce nel 2018 a Termini Imerese nella splendida cornice di Piazza del Carmelo. Il progetto parte da molto lontano: La frontiera che separa l’esclusione dall’inclusione sociale ha il sapore di un semplice, ma delizioso, piatto di spaghetti oppure di una pizza . Sulla carta del menù di Tocca a tia trovi i sapori ed i colori della sicilianità, che s’intrecciano, ma non a qualsiasi costo. Dietro ogni piatto c’è la voglia di fare il bene e fare le cose per bene. Così nasce una ricetta fuori dal comune: mettere insieme giovani apprendisti giunti da orizzonti sociali diversi e professionisti della ristorazione pronti a trasmettere un sapere all’insegna dell’eccellenza culinaria per offrire loro dignità ed un futuro migliore. Dietro ogni piatto c’è la voglia di fare il bene e fare le cose per bene.

Sedersi ad un tavolo e ordinare, una azione semplice che spesso compriamo senza pensare. Non Qui. Qui ogni ordinazione è un’ordinazione intelligente.

Aspetti sociali

Tocca a tia promuove il sistema “welfare con gusto”. Cosa puoi fare tu? Nel ns locale non si paga un costo per il servizio ricevuto, ogni cliente dona un contributo di € 1,00, lo stesso, su indicazione del cliente, verrà utilizzato in tre settori del sociale quali minori, diversamente abili, anziani e/o per la riqualificazione urbana della città attraverso opere di street art. “Sai cos’è la nostra vita? La tua e la mia? Un sogno fatto in Sicilia. Forse stiamo ancora lì e stiamo sognando.” L. Sciascia Questo è la nostra terra, un sogno ad occhi aperti, una bellezza ad ogni curva, una meraviglia ad ogni angolo, un luogo accogliente ed ospitale. E’ proprio dall’amore per questa terra e per il gusto del mettersi in servizio che nasce “Tocca a tia”. Ed è proprio dal Tocca a tia che nasce l’esperienza del collettivo artistico chiamato “I Pittamuri” artisti siciliani che dal 2018 ad oggi hanno realizzato una quarantina di murales dislocati tra Termini Imerese, Petralia Sottana, Altavilla Milicia e Bagheria. Ultima opera, in ordine cronologico, è quella realizzata ad Altavilla Milicia, un centro del Palermitano, in piazza Aldisio. Qui, su una parete, ha fatto la sua comparsa il murales “Sospeso nel tempo”, creato dai Pittamuri. I Pittamuri sono un gruppo di artisti che fa capo alla Società Cooperativa Sociale “Novi Familia” e viene sostenuta dai contributi del Tocca a tia. Il colpo d’occhio dato dal dipinto è molto suggestivo.

“Il dipinto – spiega Emanuele Zammito uno dei promotori dell’intervento artistico – racconta spazi e frammenti di vita sospesa, contesti senza tempo, presenze ed assenze. Oggetti e persone che esistono nello spazio e perdurano nella memoria. Sembra quasi che dovesse accadere ancora qualcosa. Tocca a tutti noi uscire da quel tempo sospeso”. L’opera di riqualificazione urbana è a cura della “Novi Familia”, l’amministrazione Comunale di Altavilla Milicia, il Cesvop e l’Associazione “Arcobaleno”.




Manifattura del Seveso, Isobell: rivoluzione e risoluzione

La centenaria storia di Manifattura del Seveso è la testimonianza di un’azienda sempre al passo con i tempi, attenta ai mutamenti dei gusti, delle mode e delle necessità del mercato in continuo cambiamento. La profonda conoscenza della tecnologia dei tessuti pongono questa storica Azienda tra le eccellenze italiane presenti anche sul mercato estero.

Dalle patenti in tessuto rosa, alle tele speciali utilizzate per i passaporti e copertine di libri di prestigio fino ad arrivare ai tessuti per importanti case di moda, Manifattura del Seveso ha sempre offerto soluzioni e innovazioni con la propria tecnologia. I costanti investimenti in ricerca e sviluppo hanno condotto, circa dieci anni orsono, al concepimento di Isobell, un prodotto che apre opportunità offrendo soluzioni nel comparto dei prodotti per l’edilizia.

Isobell è un’idea rivoluzionaria per l’umidità di risalita e il potenziamento dell’efficienza energetica, costituito da un multistrato in tessuto a basso spessore e alta flessibilità, che garantisce traspirabilità, resistenza e modellabilità su ogni superficie murale. Il prodotto è il principale componente di un ciclo applicativo che prevede la posa in opera per mezzo di una speciale colla-rasante a base di microsfere di vetro, indispensabile alla coerenza di traspirabilità richiesta per arginare gli effetti devastanti dell’umidità di risalita.

L’immenso patrimonio immobiliare presente nel nostro Paese ha la necessità di ricostruzioni, riqualificazioni e restauri, molto spesso, tra i principali interventi richiesti, vi sono proprio quelli attinenti alle problematiche delle muffe dovute all’umidità e necessità di potenziamento dell’ efficienza termica.

Isobell ha visto la sua prima diffusione circa dieci anni fa nel nord Italia di recente ha approcciato il mercato meridionale presentandosi in occasione della Fel (Fiera Edilizia Leggera) tenutasi a Bari lo scorso ottobre. L’interesse dei visitatori è stato veramente soddisfacente, convincendo la direzione, ad implementare la rete vendita in tutto il Sud.

I riscontri concreti già si sono avuti in Sicilia, dove Isobell ha raccolto la soddisfazione dei primi consumatori che hanno dato fiducia all’utilizzo di questo ciclo applicativo. Centri storici come Castelbuono, Gangi e Nicosia hanno visto realizzati degli interventi importanti in alcune abitazioni storiche, principalmente interessate al fenomeno dell’umidità di risalita.

Il prodotto è già presente in alcuni mercati esteri, degno di nota l’intervento di risanamento nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.

L’amministratore delegato, dr. Franco Bologna, è impegnato in prima persona in questo progetto,  nel quale crede fortemente, egli stesso si è prodigato nel concepire i filmati esplicativi e di presentazione di Isobell attraverso il canale YouTube ed altri social.

Nella sua storia imprenditoriale, Manifattura del Seveso, ha sempre avuto una grande sensibilità nella scelta dei propri collaboratori, consapevole che la loro motivazione è il primo ingrediente del  successo, contestualmente alla soddisfazione dei propri clienti.




Riuso aree industriali dismesse e immobili in stato di abbandono da affidare agli artisti: prosegue l’impegno di Ugl Creativi Lazio

Continua l’impegno di UGL Creativi Lazio, che nel pomeriggio dello scorso 17 dicembre è stata protagonista di una conferenza stampa presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato. Una iniziativa voluta dal senatore Manuel Vescovi (Lega).

Il tema oggetto della conferenza, “Il riuso delle aree industriali dismesse e immobili in stato di abbandono da affidare agli artisti” ha visto tra gli intervenuti il senatore William De Vecchis (Lega) e l’avv. Francesco Petrocchi (Coordinatore della Lega per gli Enti Locali e Provinciali di Roma), moderatrice la signora Irina Tomakhina (Collaboratrice del Segretario Regionale Lazio UGL Creativi).

Nell’incontro è stata ribadita l’importanza di realizzare una sinergia tra i requisiti economici e le necessità del mondo culturale, la quale spesso viene trascurata, privando opportunità al recupero del patrimonio artistico-culturale. L’iniziativa è stata anche l’opportunità per presentare il programma politico dell’UGL Creativi di cui ha parlato il segretario nazionale Giuseppe Cocco e delle iniziative concrete di cui ha parlato il segretario regionale Giovanni Battista Rossanese.

Il prossimo evento annunciato per l’inizio di questo 2020 sarà dedicato ai diritti d’Autore

Da questo incontro è scaturito
il pensiero che l’identità culturale italiana deve essere salvaguardata con il
coinvolgimento delle forze politiche, dell’associazionismo e dalle forze
sindacali, che attraverso un gioco di squadra abbiano lo stesso obiettivo.

Sarà importane anche il lavoro
con i territori e sui territori, per estendere il progetto su tutto il
territorio nazionale per diffondere la visione integrata del ruolo fondamentale
della collaborazione tra i lavoratori della cultura, l’UGL Creativi e gli enti
locali.

La conferenza si è conclusa
con l’intervento del dott. Francesco Paolo Capone segretario nazionale del UGL.




Ugl, il Sindacato diventa CreAttivo: nuove opportunità per gli artisti

Parola d’ordine: “Cambiamento”. E’ questo l’obiettivo che si propone di raggiungere il nuovo Segretario Regionale del Sindacato UGL Creativi Lazio e della Città Metropolitana di Roma Capitale, Giovanni Battista Rossanese.

Rossanese, già Presidente dell’Associazione Culturale ArteMusica – Artidee Italia, oggi mette sul tavolo della contrattazione sindacale il suo impegno nel sostenere il ruolo degli artisti e dell’Arte in genere, determinato ad affermare e valorizzare il lavoro creativo come elemento di ricchezza del nostro Paese, di produttività, di identità e continuità culturale, di legame sociale.

Rossanese, come intende il suo nuovo ruolo?

Fino ad oggi la promozione dell’operato artistico è stato appannaggio di gallerie d’arte, musei, spazi espositivi e luoghi specializzati. Da oggi sarà compito di un sindacato accompagnare gli artisti ed i loro progetti, ascoltando la loro offerta e offrendo nuove soluzioni e proposte. L’artista non avrà più solo un luogo di riferimento ma un vero e proprio corpo per emergere in un campo lavorativo difficile da seminare perché non considerato o poco considerato come produttivo anche dallo Stato, che valuta l’Arte e la Cultura come “Bene sociale e non Bene di consumo”.

Se non abbiamo capito male, quindi lei si prefigge di aprire nuove opportunità agli artisti attraverso un’apposita sezione dell’UGL?

Esatto, l’UGL, affidandomi questo incarico prestigioso, intende incentivare il rapporto tra la produzione artistica, gli enti pubblici e privati, le imprese ed il mercato, in linea con il programma nazionale del Sindacato perché molto spesso l’artista, il creativo, l’artigiano, svolgono con passione, emozione e sentimento un lavoro non riconosciuto. Questo è un ostacolo allo sviluppo di tante personalità dalla grande creatività e questo ostacolo deve essere rimosso attraverso l’impegno del Sindacato che vuole aprire le sue porte alla partecipazione di tantissime persone che oggi non si sentono rappresentate e che, di fatto, restano nell’ombra, incomprese.

Rossanese, concretamente, come UGL, cosa pensa di fare e, soprattutto, cosa pensa di fare di più e di innovativo in questo settore?

Voglio offrire nuove opportunità di lavoro in spazi adeguati e riconoscimento economico, agevolazioni, riconoscimento del contributo lavorativo a tutti gli effetti per quella categoria di lavoratori che fino ad oggi non sono considerati tali ma che rappresentano l’identità italiana, della patria, della cultura e dell’Arte, cioè di quel made in Italy di cui tanto si parla ma che troppo spesso è utilizzato solo dalle grandi industrie o dei marchi conosciuti, lasciando nell’ombra i singoli talenti che pure hanno tanto investito in studi e progetti creativi.

Vado a memoria, ma mi sembra che l’UGL sia l’unico sindacato che si stia aprendo ad un impegno del genere?

In effetti, è proprio così. Al giorno d’oggi è difficile trovare spazi di affermazione per artisti giovani e meno giovani, ma di grande talento. Ecco: gli manca il trampolino e oggi quel trampolino si chiama UGL Creativi, primo sindacato che si schiera in aiuto e protezione della categoria.

Ci faccia qualche esempio

Solo per esemplificare alcune delle idee che abbiamo su Roma: vogliamo la rivalutazione degli spazi dismessi presenti sul territorio, proponiamo la riapertura delle Botteghe Artigiane del complesso del San Michele a Ripa per ridare vita ad un luogo storico di Roma, chiederemo l’attivazione di una convenzione con la SIAE per tutti gli artisti iscritti al sindacato che vogliono depositare progetti, opere ecc, patrocineremo mostre gratuite e vetrine di immagine in tutti gli spazi che il sindacato metterà a disposizione dei suoi associati quali gallerie, musei, luoghi espositivi pubblici e privati ed, infine promuoveremo e patrocineremo eventi, progetti e manifestazioni artistiche, artigianali, culturali, enogastronomiche e tutto ciò che metta in risalto le qualità e le caratteristiche proprie delle persone e del territorio. Per dirla in breve: con UGL Creativi Lazio il cambiamento è iniziato.




Sant’Agata di Militello, auto storiche che passione: conto alla rovescia per la gara tra “pezzi di storia”

SANT’AGATA DI MILITELLO (ME) – Domenica 8 settembre “Sicilia Old Car” protagonista dell’organizzazione di una gara agonistica di regolarità tra “pezzi di storia” a Torrenova, comune adiacente a Sant’Agata di Militello in provincia di Messina. Ogni partecipante riceverà il regolamento della gara accompagnato da uno zainetto contenente prodotti tipici locali. Ci saranno premi per le tre auto più antiche, premio al primo classificato equipaggio femminile e premi ai primi cinque della classifica generale. Encomiabile l’iniziativa di premiare le donne che partecipano a questo tipo di gara che in passato ha visto raramente la partecipazione del gentil sesso.

Per iniziativa di un appassionato di auto d’epoca, esiste dal 2018 a Sant’Agata di Militello l’Associazione Sicilia Old Car

Il presidente fondatore è Filippo Sauta, che da sempre ha la passione per la conservazione di auto che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Le finalità dell’associazione sono di carattere culturale, sportivo, agonistico e di promozione turistica del territorio. L’iniziativa è volta anche a valorizzare il patrimonio di auto storiche presenti in Sicilia e datate entro gli anni Settanta.

Auto d’epoca: una passione molto diffusa in Sicilia

Nell’isola i possessori di auto storiche sono veramente tanti, lo dimostra il fatto che per ogni iniziativa organizzata si registra il “tutto esaurito” nel giro di pochi giorni e il presidente Sauta ha fatto sapere che è costretto a malincuore a rifiutare spesso alle adesioni dell’ultima ora per mancanza di posti. L’Associazione Sicilia Old Car si è data regole ferree in merito alla partecipazione degli eventi da essa promossi, le auto dei partecipanti devono rispondere a determinati requisiti che ne attestano il valore storico, pertanto avviene una selezione minuziosa, che garantisce e valorizza solo le auto che sono state restaurate e conservate perfettamente. Una associazione che si autofinanzia con l’adesione degli iscritti e con piccole quote per la partecipazione degli eventi, anche se non manca il supporto di sponsor locali particolarmente sensibili a questo tipo di iniziative che danno visibilità e prestigio al territorio e conseguente ritorno economico.

I percorsi e le location consentono di dare valore al territorio per la scelta degli itinerari e delle gare, mirati anche a far conoscere la storia di antichi borghi o siti monumentali di cui la Sicilia è ricca in maniera diffusa. Non viene tralasciata neanche lo stimolo emozionale che provoca la vista dei paesaggi che dal mare si allargano ai boschi Nebroidei. Oltre che dal presidente Filippo Sauta, l’Associazione è composta dal vicepresidente Basilio Truglio e dal tesoriere Giuseppina Catania, la commissione tecnica è presieduta da Nino Foti e da Nuccio Gorgone.




Professione vocal coach, ecco cosa c’è dietro il successo di un artista: l’intervista a Fabio e Ivan Lazzara

Dietro
il successo di una canzone, il tono di una bella voce in teatro, in televisione
o nel cinema, c’è il supporto di specialisti, vocal coach, che con le loro
competenze e tanto impegno contribuiscono al successo di cantanti e attori.
Questi specialisti spesso lavorano dietro le quinte e non sempre ricevono la
meritata visibilità mediatica.

Tra
questi vocal coach, si distinguono i fratelli Fabio Lazzara e Ivan Lazzara, ai
quali scorrono le note musicali nelle vene, conosciuti su scala nazionale,
hanno seguito le voci di artisti italiani e stranieri : Garrison Rochelle,
Fabio Canino, Barbara Cola, Emy Bergamo, Francesco Pannofino, Guglielmo Scilla
(Grease 2017/18), Michele Renzullo (fondatore della “ Compagnia della Rancia”),
Aleandro Baldi, Giorgio Borghetti,Stefania Fratepietro, Fioretta Mari, Massimo
Bonanno (Jesus Christ Superstar), Giuseppe Orsillo , Saverio La Ruina (Drammaturgo e attore italiano), Daria Biancardi e
molti altri.

Inoltre,
vocal coach di cantanti del Festival di Sanremo: Pierdavide Carone, Marco
Guazzone, Giulia Casieri, Alice Caioli e Francesco Sarcina (Le Vibrazioni). Attualmente
seguono anche vocalist impegnati in orchestre in Rai e Mediaset e cantanti
lirici in carriera.

Sono
tra i punti  di riferimento per la
formazione  di
docenti di canto in Italia e all’estero e  di logopedisti  che vogliono specializzarsi sull’utilizzo
della voce artistica in relazione alla medicina delle Arti e della Performance.

Per
i Maestri Fabio Lazzara e Ivan Lazzara ogni successo di questi artisti, ai
quali danno supporto, è anche un loro successo e lo vivono con lo stesso
entusiasmo dei protagonisti. L’amore e la passione per la musica di questi
talenti siciliani, si evince dalle loro dichiarazioni nella seguente
intervista, concessa in esclusiva presso le loro “officine della voce”, attorniati
dai loro “attrezzi”: il pianoforte, i microfoni, pc e varie strumentazione di
alta tecnologia, giornalmente utilizzati per allenare gli artisti.

Come si diventa vocal
coach?

In realtà le competenze del vocal coach vengono considerate un ampliamento ed un approfondimento di quelle già in possesso dall’insegnante di canto.  Il vocal coach coniuga le esperienze didattiche della voce artistica (fino al perfezionamento con allenamento) con quelle musicali, quindi è anche un musicista che utilizza uno strumento armonico come il piano o la chitarra  e, servendosi  cosi della interdisciplinarità delle competenze, supporta (anche in tempi brevi) gli artisti che devono affrontare tournèe musicali come musical o live. A volte è chiamato a ricoprire  il ruolo di trainer in occasione di format televisivi specifici o kermesse prestigiose tra questi il Festival di Sanremo.-

Chi può fruire del
supporto di un vocal coach?

Tutti coloro che utilizzano la voce per mestiere, quindi cantanti, attori, giornalisti televisivi, speaker e performer in genere, ma anche oratori, educatori scolastici e logopedisti.-

Che cos’è la tecnica
vocale?-

La tecnica è data: dagli atletismi vocali appresi, spesso automatizzati anche in relazioni a un rapporto neuro-muscolare, dalla musica, in relazione allo stile che si va ad affrontare e, non ultima poichè fondamentale, alla Scienza. Una visione Olistica, ci permette secondo noi, di cogliere ogni sfaccettatura senza lasciare nulla al caso.  Inoltre una tecnica salda ci permette di comunicare ogni forma di emozione. La tecnica è sinonimo di comunicazione, poiché consente di utilizzare a nostro gusto, un linguaggio espressivo, consapevole e libero allo stesso tempo, sia che si parli di un brano pop, jazz, di un’aria d’opera , di musical, o persino all’interno di un coro o facendo il vocalist in o orchestra.

Quanto è
iportante per un professionista allenare la voce?

Un approccio appropriato, dato da allenamenti mirati,  diventa necessario, per mantenere una carriera longeva. In età non più verde, la tecnica, non solo è fondamentale per affrontare repertori insidiosi, ma spesso aiuta a migliorare e potenziare l’emissione della voce.-

Com’è allenare la voce di una star? Come si pongono le star nei confronti del vocal coach?

Le star e i personaggi pubblici sono professionisti abituati al lavoro, di conseguenza sono generalmente disponibili e capaci di affrontare anche rapidamente un percorso che li possa sostenere anche in momenti  di  difficoltà e inconvenienti come raffreddori e stanchezza psico-fisica. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare artisti stupendi, intelligenti, talentuosi e sensibili alla vita e alle circostanze. Il vocal coach, che in qualche modo, per un periodo diventa il compagno più fedele dell’artista, si trova spesso a veicolare le sue ansie, le sue paure oltre alle sue capacità artistiche.-

Ricordate un episodio divertente che vi è capitato nello svolgimento delle vostre attività?

Si, diversi episodi, ma in particolare uno, riguardante un grande artista, che iniziava la preparazione mattutina in modo mediocre, ma  ci rassicurava che dopo la pausa pranzo, dopo  uno spaghetto cacio e pepe, accompagnato da un buon bicchiere di vino, tutto sarebbe andato a gonfie vele. Quella modalità lo rendeva sereno e, dopo pranzo, assecondando gli eventi, davvero tutto andava meglio. Questo grande artista quell’anno affrontò la tournée con serenità ed ottimi risultati performativi.-

Siete stati spesso menzionati in alcuni libri scritti dal dott.prof. Gianluca Gucciardo (foniatra e medico della voce artistica) e dal maestro Beppe Vessicchio. Qual’è la relazione tra arte e medicina ?

Il connubio tra  Canto,  Musica e Medicina della Voce  è indissolubile. La  carriera di un artista è spesso  sostenuta, incoraggiata e salvaguardata da più figure professionali : un  didatta di canto e voce, un foniatra e un logopedista. A volte, diventano necessarie, le interazioni con altre figure profesionali , come l’osteopata, il fisiatra, il posturologo e molti altri ancora. Questo argomento meriterebbe un approfondimento più dettagliato difficilmente esplicabile in una sola intervista, ma è importante sapere che la sinergia professionali tra un foniatra artistico, un logopedista esperto in voce artistica e  un vocal trainer, sono indispensabili per la carriera artistica di un cantante.

Ringraziamo i maestri Fabio Lazzara e Ivan Lazzara per la generosa disponibilità nel concedere questa intervista in esclusiva, dalla quale si è avuto modo di apprendere uno spaccato del “dietro le quinte” del canto.




Sicilia, folclore e tradizioni: 50 cavalieri da tutta l’isola per la festa di primavera ad Acquedolci

ACQUEDOLCI (ME) – Festa di Primavera ad Acquedolci in provincia di Messina. L’evento, organizzato dall’associazione equestre Equinart, si è svolto gli scorsi 30 e 31 marzo e ha visto come principale madrina la signora Vera Loforti, amazzone e addestratrice, da sempre appassionata e protagonista nel mondo dell’equitazione.

Significativa la partecipazione di almeno una cinquantina di cavalieri da tutta la Sicilia, animati soprattutto dallo spirito di partecipazione più che quello di competizione per i finimenti più belli e caratteristici del nobile animale.

Il pubblico ha assistito ad una elegante sfilata non solo nei paramenti delle carrozze ma anche nei costumi a tema dei partecipanti

Molti i nomi noti a livello nazionale dell’ambiente equestre presenti in queste due giornate, tra questi Giuseppe Squadrito, della vicina Sant’Agata di Militello, ultimo rampollo discendente da una famiglia di appassionati sia di cavalli che di carrozze d’epoca.

Con questa manifestazione il comune di Acquedolci ha vissuto due giornate di grande partecipazione e vitalità, dando lustro ad una delle tante tradizioni che appartengono ai paesi nebroidei, infatti la vicina cittadina di San Fratello è famosa nel mondo per gli allevamenti dei cavalli di razza Sanfratellana.

La giuria, presieduta dal signor Giuseppe Rainolo ha premiato i fratelli Molonia (primo e terzo posto) e il signor Blandino (secondo posto), ma il vero vincitore della manifestazione è stata la cittadina di Acquedolci che ha saputo dare degna ospitalità a questo evento.

Per l’occasione ha avuto l’opportunità di esibirsi la locale Banda Musicale che spesso accompagna con armonia le feste del paese. Anche le esibizioni canore e folkloristiche del gruppo Gazzarra e di Giampiero Amato hanno fatto da cornice alla manifestazione, evocando l’allegria che accoglie la stagione di primavera.

Non potevano mancare le prelibatezze dello street food il quale ha avuto il compito di rallegrare i palati sia degli spettatori che dei partecipanti.
E’ doveroso dare merito a tutte queste persone di saper valorizzare il proprio territorio con queste iniziative che contribuiscono a tenere viva l’identità culturale siciliana.




San Marco d’Alunzio: al convento Badia Grande successo per la mostra “Convivio d’Inverno”

SAN MARCO D’ALUNZIO (ME) – Il Convento Badia Grande, che fu dimora nel XVI° secolo delle monache di clausura Benedettine, ha dato lustro alla mostra “Convivio d’Inverno” nella quale erano presenti opere di pittura e scultura, presentata da rappresentanti della politica locale e del mondo della cultura, terminata con esibizioni canore di musica folkloristica siciliana e argentina.

Protagonista principale della mostra è stato il pittore italo-argentino di fama internazionale Silvio Benedetto e per l’occasione erano presenti le opere di un altro artista di rilievo, come il pittore/scultore di Sant’Agata di Militello Ettore Maria Merlino.

La mostra ha ospitato inoltre le opere de “ I Ragazzi del San Giorgio “ di La Spezia, del gruppo patagonico “ Los Silvios” e de “I Ragazzi della Chiesetta” di Casteldaccia (Pa).

Questa è l’ennesima manifestazione a dimostrazione del fermento artistico-culturale che si sta diffondendo in tutta la Sicilia.
San Marco d’Alunzio, che è entrata a buon titolo nel lungo elenco dei borghi più belli d’Italia, nonostante l’esiguo numero di abitanti (circa 1.900), sta dimostrando di saper valorizzare l’enorme patrimonio storico che custodisce. Questo paesino, arroccato su una collina a 548 mt s.l.m., vanta la sua fondazione addirittura al IV secolo A.C. ed ha visto il passaggio e l’impronta dei Greci, Romani, Arabi e Normanni.

Il paese, nella sua interezza, è un sito museale che vede la presenza di ben 22 chiese di epoca medioevale, quattro musei, quattro biblioteche e un tempio greco del IV secolo dedicato ad Ercole. In tutti gli abitanti, di questo antico borgo, è palpabile l’amore e il senso di appartenenza per il loro paese.

Abitanti giovani e meno giovani sono spesso protagonisti di iniziative culturali, di folklore e manifestazioni che rievocano le tradizioni locali. Visitando il paese si ha la concreta percezione della volontà diffusa di dare risalto e attrattiva al proprio territorio.

Non è esagerato definire San Marco d’Alunzio una delle perle dei Nebrodi, la quale riesce a suscitare l’interesse di molti visitatori (anche stranieri) amanti della storia e dell’architettura medioevale.

Nell’ultimo decennio le varie amministrazioni che si sono avvicendate, hanno avuto il comun denominatore di “Arte-Cultura”, consapevoli che la valorizzazione del territorio può dare impulso all’economia locale e creare filiere alternative ad altre speculazioni, che in passato hanno danneggiato sia il territorio che il sistema sociale.

Anche l’attuale sindaco, Dino Castrovinci, nel presentare la mostra Convivio d’Inverno, ha dato risalto a continuare questo percorso, offrendo la disponibilità ad ospitare a San Marco d’Alunzio tutte quelle iniziative che possano contribuire all’ulteriore prestigio del paese.




Sant’Agata di Militello, tra cultura, sport e valorizzazione del territorio nasce FormArt&SportGym

SANT’AGATA DI MILITELLO (ME) – Nasce a Sant’Agata di Militello, cittadina in provincia di Messina, l’Associazione culturale FormArt&SportGym con l’intento di coniugare la cultura, lo sport e ogni forma d’arte alla valorizzazione del territorio. L’Associazione ha adottato come motto la frase che campeggia sulla facciata del Teatro Massimo di Palermo: “L’Arte rinnova i Popoli e ne rivela la vita, vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire.”

Il presidente della ASD, Gabriella Pruiti, ha dichiarato di aver voluto fortemente accostare questa frase all’associazione, per i suoi ricordi legati ai primi apprendimenti sulla storia e sull’arte nel periodo dell’adolescenza, indotti dall’aria culturale che ha sempre respirato nella sua famiglia. “L’Associazione FormArt&SportGym, – ribadisce Gabriella Pruiti – nasce con l’intento di valorizzare il territorio attraverso l’arte, ponendosi come anello di congiunzione tra gli artisti (cantanti, attori, ballerini, musicisti e atleti di alcune discipline sportive) e le scuole di formazione del settore.”

Pruiti ha precisato inoltre che l’associazione non nasce come scuola, ma sarà “di ausilio e sostegno a scuole che formano giovani artisti sia in Sicilia che in ambito nazionale, per indirizzarli al mondo dello spettacolo. Si avvarrà di collaborazioni di performer del musical del panorama nazionale tra i quali alcuni performers della Compagnia della Rancia, dei Maestri Fabio e Ivan Lazzara e altri grandi nomi della musica nazionale ed internazionale. Si occuperà di organizzare convegni per medici (logopedisti, otorinolaringoiatra, ecc), tenuti dal Dottor Gianluca Gucciardo, foniatra e specialista della medicina dell’arte di fama internazionale, pioniere di questa nuova branca. Ci sarà l’opportunità di organizzare visite foniatriche con otorini-laringoiatra che lavorano in talent televisivi e in diversi teatri italiani come “La Scala” di Milano.”

Pruiti ha fatto sapere anche che molte altre attività saranno svolte da FormArt&SportGym partendo dalla musica, passando alla danza per arrivare anche al mondo dello sport. Nel corso dell’anno si terranno master class, con direttori d’orchestra di Sanremo e con vocal coach che lavorano all’interno dell’organizzazione del glorioso Festival e casting per la ricerca di nuovi talenti. Curerà l’organizzazione di alcune manifestazioni di “Coppa Italia Performer Arti Scenico Sportive”, un format creato dal Metodo Pass di Valentina Spampinato. Un campionato che stimola la competizione tra le nuove figure di performers e offre la possibilità di essere osservati da operatori del settore artistico. FormArt&SportGym è affiliata al FiPass (Federazione Italiana Metodo Pass) una sezione dello C.S.A.In. riconosciuto dal C.O.N.I.

Vincenzo Giardino




Messina, destinazione festival di Sanremo: 28 voci provenienti da Sicilia e Calabria in corsa per conquistare l’Ariston

MESSINA – Nella piazza dello storico Duomo di Messina, martedì scorso, si è svolto l’evento canoro promosso da Art Music Festival. I 28 partecipanti provenienti da tutta la Sicilia (qualcuno dalla Calabria) si sono esibiti per concorrere alle selezioni per Sanremo. Le esibizioni canore di questi giovani cantanti sono state di ottimo livello, confermando che la Sicilia è una terra fertile di talenti.