BALLOTTAGGIO ROMA: ECCO TUTTE LE CRITICITÀ DA RISOLVERE AL XIII E XIV MUNICIPIO

di Alessandro Ranieri
Roma – In vista dei ballottaggi previsti per domenica prossima, le Associazioni Casalottilibera, Comitato Futuro Ponderano, Comitato per il Parco della Cellulosa e Comitato Selva Candida, operanti nelle zone di Casalotti e Selva Candida, hanno preso carta e penna e scritto al futuro sindaco e ai futuri Presidenti dei competenti municipi XIII  e XIV, chiunque essi siano, per chiedere la soluzione di alcuni problemi dei quartieri.

Da sempre attenti alle esigenze del territorio, in realtà, non è la prima volta che questi organismi scrivono appelli agli amministratori, sia in carica, sia in procinto di insediarsi. Le richieste sono quelle di avere quartieri più vivibili, e quindi basta cemento, ma piuttosto un censimento degli edifici pubblici esistenti in zona, per verificarne la possibilità di riuso, e qui il pensiero va soprattutto all’ex ISPRA, grande complesso sito all’interno del Parco della Cellulosa, chiuso e inutilizzato da anni.

Poi l’annoso problema del trasporto pubblico: "Dopo svariati decenni il problema di raggiungere le zone più centrali della Città non è ancora pienamente risolto. – Dichiara il portavoce delle associazioni – Qui bisogna dire che deridere la proposta della funivia urbana, – prosegue il portavoce delle associazioni – come hanno fatti alcuni, senza approfondire la questione, è stato abbastanza da incompetenti e da saccenti. Questa  soluzione, che è stata studiata a fondo da Casalottilibera insieme ad esperti urbanisti, consentirebbe di collegare zone da Casal Selce a Mattia Battistini spendendo un decimo di quanto costa la metro, e potrebbe essere realizzata in pochi anni, in luogo dei decenni che ci vogliono per completare la metro. E già che ci siamo, una domanda, perché la metro C arriva fino a Montecompatri, decine di chilometri oltre il raccordo anulare, passando per Finocchio e altre zone ultraperiferiche, mentre la A si ferma a Battistini? E poi le strade, – evidenzia ancora il portavoce delle associazioni – la famosa bretella di Via Cremolino, che consentirebbe agli abitanti di Selva Candida di raggiungere il raccordo in poche centinaia di metri in luogo dei lunghi giri che occorrono ora, ma anche finire il raddoppio della via Boccea, avviare quello di via di Selva Candida dove, tra l’altro, le fermate degli autobus sono attaccate ai muri di cinta dei condomini, senza marciapiedi, senza pensiline, con gravissimo disagio e soprattutto pericolo per pedoni e utilizzatori dei bus. E anche l’istituzione di zone di moderazione del traffico, e qui il pensiero va a Via di Casal Selce, dove si sono verificati moltissimi incidenti mortali, e come non notare che la zona manca di piste ciclabili. I marciapiedi, poi, mancano quasi ovunque, rendendo difficoltoso uscire di casa, non solo ad anziani e persone con ridotta mobilità, ma anche a persone perfettamente in salute. Il verde è un altro problema di queste zone, anche se il Parco della Cellulosa, grazie all’opera di molti volontari, da diversi anni è realtà, e comunque va gestito, non è possibile che debbano continuare ad occuparsene i volontari gratuitamente. Nella zona manca una scuola superiore, oramai dalla seconda metà degli anni ’90, quando l’Istituto tecnico commerciale Bachelet si è trasferito a via dell’Acquafredda, perché non realizzarne, con i dovuti adattamenti, nell’ex Ispra?Nell’ex Ispra, ma anche in altre aree dismesse, potrebbe anche essere realizzata una sede decentrata del Municipio XIII, che è vicino Piazza Irnerio, comunque lontano da Casalotti. Per quanto riguarda le piazze, con l’eccezione di Piazza Ormea, non esistono piazze come luoghi di aggregazione, va curata maggiormente anche l’illuminazione pubblica. Nelle zone serve anche una maggiore sicurezza, nonostante la realizzazione, oramai da molto tempo, della caserma dei Carabinieri di via Borgo Ticino, non viene avvertita la presenza di forze dell’ordine nel territorio. Anche la raccolta dei rifiuti è una nota dolente dei quartieri, a parte inefficienze e disfunzioni nella raccolta, per cui è stata indetta tempo fa un’assemblea pubblica al Parco della Cellulosa alla presenza di funzionari di AMA, è stata formulata anche la proposta di avere un Centro di raccolta AMA per gli sfalci dei giardini e per avere una maggiore periodicità nella raccolta.

Le proposte delle Associazioni al futuro sindaco della capitale e ai futuri presidenti di Municipio