BARI: ARRESTATI ESPONENTI CLAN "DI COSOLA"

di Matteo La Stella

Bari – Sono diverse le misure di custodia cautelare eseguite dai Carabinieri del comando provinciale di Bari, dettate dal giudice per le indagini preliminari su ordine della Dda locale, a carico di esponenti mafiosi dei “Di Cosola”. L'indagine, partita già nel 2013, aveva portato dietro le sbarre 8 affiliati al clan barese in seguito al pestaggio di un imprenditore. I “Di Cosola” , però, si erano riorganizzati e avevano preso di mira altri due imprenditori edili a cui chiedevano denaro in cambio di “protezione”. Così per ogni singolo lavoro la tariffa sottratta agli imprenditori oscillava tra i 1.000 e i 5.000 Euro, a seconda del cantiere da “proteggere”. Per implementare i guadagni poi, il clan era in grado di imporre manodopera e forniture ai due costruttori tenendoli in pugno. L'indagine ha successivamente portato la lente di ingrandimento anche sulle aste giudiziarie pilotate dall'organizzazione mafiosa. È stato documentato, infatti, un blitz del clan ad uno studio legale per assicurasi il corretto indirizzo di alcuni lotti di terreno precedentemente pignorati ad un familiare di uno degli esponenti mafiosi. Le aste erano addirittura condizionate direttamente dal carcere, poiché i componenti reclusi comunicavano con l'esterno servendosi dei parenti per la trasmissione di messaggi in codice.