Bari, scandalo messa al boss Rocco Sollecito: tuona l'arcivescovo per la condotta del parroco

 
di Angelo Barraco
 
Bari – Non verrà celebrata nessuna messa per il funerale del presunto boss della ‘ndrangheta Rocco Sollecito. La funzione religiosa doveva svolgersi questa mattina alle ore sei  ma l’arcivescovo di Bari Mons. Francesco Cacucci ha posto il divieto a seguito dello scandalo suscitato nell’opinione pubblica per i  manifesti apparsi per le vie della città dove Don Michele Delle Foglie invitava la cittadinanza a partecipare calorosamente  alla funzione e sull’effige si legge in alto: “Chiunque crede in me, non morrà in eterno. -Dalla Liturgia-” in basso invece è riportata la seguente dicitura “Il Parroco Don Michele Delle Foglie, spiritualmente unito ai familiari residenti in Canada e con il figlio Franco venuto in visita nella nostra cittadina, invita la comunità dei fedeli alla celebrazione di una Santa Messa in memoria del loro congiunto”.
 
Inizialmente il rito era previsto per oggi, 27 dicembre, alle ore 18.30 ma il Questore di Bari ha successivamente disposto lo svolgimento della funzione in forma privata per motivi di ordine e sicurezza pubblica, l’Arcivescovo inoltre ha inviato una lettera a Don Michele Delle Foglie in cui scrive che questa sua decisione è stata “presa peraltro in modo arbitrario e senza consultare l'Ordinario Diocesano”. Ma viste le polemiche scatenate e il marasma che si sarebbe ulteriormente mosso, la Questura ha deciso che non ci sarà nessuna messa ponendo il divieto, giunto dopo l’ulteriore opposizione dell’Arcivescovo Francesco Casucci e qualora le disposizioni non venissero rispettate verranno presi i provvedimenti disciplinati previsti dalle norme giuridiche.
 
L’Arcivescovo ha sottolineato che “il grave scandalo che questa tua decisione, presa per altro in modo arbitrario e senza consultare l'ordinario diocesano, sta provocando”. Don Michele Delle Foglie dal suo canto si è pronunciato in merito alla questione evidenziando che la messa non verrà celebrata,  lanciando però un appello a Papa Francesco “La famiglia Sollecito ha revocato la prenotazione della messa a suffragio di Rocco Sollecito che, quindi, non si terrà alle 18:30 né si è tenuta stamattina alle sei, come stabilito dal Questore e come da divieto dell'arcivescovo. Penso di far giungere un appello a Papa Francesco affinché mi riceva come il padre accoglie un figlio nel dolore” parole scritte in un messaggio a Radionorba e aggiunge inoltre “Le sante messe on si celebrano in onore dei defunti, le sante messe si celebrano a suffragio dei defunti e quanto più si è peccatori tanto si chiede la misericordia di Dio”. Ma chi è Rocco Sollecito? Come mai tutta questa polemica? Il 28 maggio venne ucciso alla luce del sole mentre guidava la sua Bmw a Laval, nel Quebec. Un agguato in pieno stile mafioso che rappresentò per gli investigatori un duro colpo al potentissimo Clan Rizzuto poiché l’uomo era considerato un elemento di spicco del crimine organizzato e legato alla famiglia Rizzuto, una delle famiglie mafiose più potenti del Canada. La Polizia d’oltremanica seguì subito la pista mafiosa ma emerge inoltre che il nome dell’uomo spunta in un’indagine della Dia del 2004.