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Viterbo

BASSANO ROMANO: VERSO LA RIAPERTURA DELLA STAZIONE FERROVIARIA

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Tempo di lettura 4 minuti Bassano con 4 Istituti scolastici riceve molti più studenti di Capranica da cui dista almeno due chilometri difficili da percorrere a piedi o in bicicletta.

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di Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – Qualche giorno fa si è tenuta presso la biblioteca del Comune di Bassano Romano l'attesa assemblea pubblica con l'assessore ai Trasporti ed all'Agricoltura della della Provincia Di Viterbo Roberto Staccini che ha illustrato il nuovo Piano di bacino del trasporto pubblico locale, alla presenza dell'assessore Ugo Pierallini e del consigliere di minoranza Carlo Pellegrini, del consigliere dell'Università Agraria di Bassano Romano Paolo Campanella, e del giurista e mediatore politico dell'Aproduc dr. Daniele Natili. Quest’ultimo ha illustrato le problematiche legate ai diversi tipi di usi civici, che insistono intorno alla stazione di Bassano Romano dove si trova anche il cementificio della Tuscia Prefabbricati che ha presentato un progetto di recupero di rifiuti provenienti dalle centrali termo elettriche di Civitavecchia, oggetto di due distinti ricorsi al Tribunale Amministrativo del Lazio. L'incontro è stato moderato dal Giornalista Emanuele Faraglia.

Il Piano di bacino del trasporto pubblico locale è uno strumento di pianificazione che compete alle Province ed è propedeutico a definire il Piano della mobilità regionale, per cui la Provincia di Viterbo si è fatta carico di elaborare anche uno studio particolareggiato, relativo al potenziamento del sistema ferroviario locale. Prima della stesura del piano sono state valutate tutte le possibili opportunità di sviluppo integrato al potenziale indotto procurato dai tanti turisti che viaggiano nel viterbese in auto o moto, pullman, treno, bicicletta o cavallo, al fine di scoprire, gustare ed apprezzare le peculiarità locali. La Provincia di Viterbo intende dunque promuovere pacchetti turistici termali ed enograstronomici di pregio che vanno consumati sul posto oltre ad essere sempre più esportati e divulgati a Roma e nel mondo, potenziando anche i collegamenti con il vicino porto di Civitavecchia.

Questo oltre a promuovere le tante peculiarità naturali, artistiche e culturali della Tuscia, integrando il sistema ferro gomma ed i margini di miglioramento dell’accessibilità veicolare in termini di offerta di sosta nei nodi ferroviari, potenziando o riattivando la circumcimina e la OCC Orte Capranica Civitavecchia che si potrebbero unire in Porta Fiorentina alla FL3 Roma Cesano Viterbo ed alla Roma Nord che porta i turisti fino a Piazza del Popolo, passando per molti caretteristici paesi del viterbese e della campagna romana con agriturismi, B&B e fattorie didattiche.

Lo studio progettuale è corredato da un’accurata analisi dei costi in relazione alla fattibilità degli scenari prospettati, tra cui si evidenzia la riapertura lungo la linea FL3 (Roma Cesano Viterbo) della stazione di Bassano Romano che con 4 Istituti scolastici riceve molti più studenti di Capranica da cui dista almeno due chilometri difficili da percorrere a piedi o in bicicletta. Da Capranica passa la Ferrovia Orte Capranica Civitavecchia e anche questa meriterebbe di essere potenziata. Bassano Romano vanta inoltre un parcheggio più ampio di quello di Oriolo Romano, ed RFI dovrebbe pulire e mettere a posto come segnalato anche dall'ex presidente dell'Università Agraria.

Quando venne chiusa la stazione, diversi anni or sono, non ci fu reazione popolare mentre ad oggi esiste una forte esigenza di mobilità verso gli ospedali, le scuole ed i posti di lavoro di Roma e di Viterbo. Oggi avere una fermata a Bassano Romano è importante per rilanciare l'economia locale anche dal punto di vista del valore stesso degli immobili. Il Piano particolareggiato sul potenziamento delle linee ferroviarie provinciali è stato predisposto dallo staff tecnico dell’ingegner Antonio Musso docente del dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale dell’Università “La Sapienza” di Roma (Dicea).Il Piano, presentato giovedì 5 dicembre 2013 a Viterbo a Palazzo Gentili, è stato approvato dalla Giunta provinciale ed ora dovrà passare all’esame del Consiglio.

L'assessore Roberto Staccini ha voluto sottolineare che "…una volta che il Piano particolareggiato sarà approvato, potremo confrontarci con la Regione ed i gestori del trasporto pubblico, presentandoci nei tavoli di discussione con uno strumento realmente fattibile. Siamo una delle poche province italiane ad aver messo in piedi un progetto come questo, per dare continuità e concretezza al Piano di bacino della mobilità locale. Questo studio è a disposizione del territorio e potrà essere integrato con osservazioni e contributi che potranno arrivare dai Comuni, dai sindacati, dalle associazioni dei pendolari e dai cittadini. Si tratta di una proposta progettuale che sottoporremo alla Regione cui spetterà la decisione finale, ma che ci impegneremo comunque a far realizzare”.

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, grande successo per il concerto di Pasqua

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Grandissima risposta della città che ha accolto l’invito a partecipare al concerto di Pasqua organizzato dall’Associazione XXI secolo. In una chiesa della Verità gremita, gentilmente accolti da don Elio, si sono accomodate centinaia di persone, tra cui l’assessore Patrizia Notaristefano e Marcello De Marchi, fratello di Rosanna, scomparsa due mesi fa, a cui era dedicato il concerto e in particolare il Requiem.
 
Tre le parti dello spettacolo pasquale: la prima con la sola orchestra sinfonica EtruriÆnsemble che, diretta dal maestro Fabrizio Bastianini ha proposto la Sinfonia n. 40 di Mozart con la consueta esecuzione impeccabile e coinvolgente; è poi venuto il momento della dedica, con l’ingresso dell’ensemble vocale Il Contrappunto, la quale, accompagnata all’organo da Fabrizio Viti e alla viola da  Nico Ciricugno, sempre diretti dal maestro Bastianini, ha pregato in note in onore dell’amica Rosanna, con il meraviglioso Requiem di Puccini, composto per ricordare il grande Giuseppe Verdi. Un’emozione palpabile che si è riflessa negli occhi dei presenti.
 
Il concerto si è chiuso con l’esecuzione straordinaria di uno Stabat Mater realizzato con l’opera di ben otto compositori, Bononcini, Dvorak, Frank, Jenkins, Kodaly, Pergolesi, Poulenc, Verdi. Un vero mosaico di note spiegato Anna Rollando, nel doppio ruolo di violista dell’orchestra e mediatrice musicale. “Lo Stabat Mater richiama come ‘stava la madre dolorosa davanti alla croce’ – ha precisato Anna -, una preghiera davanti al mistero della morte del figlio, vissuto però con la speranza della fede. L’eccezionale esecuzione odierna presenta varie composizioni, di varie epoche, che vanno a comporre la preghiera completa. Immaginate un insieme di colori che vanno a dipingere una magia, raccontando qualcosa di intimo. Si parte con Pergolesi, in una sorta di cornice che apre e chiude le esecuzioni, per poi affrontare tutti gli altri compositori, dedicate sempre a Cristo sulla croce fino ai contemporanei, che si spingono alla ricerca di Dio e al confronto dell’uomo con la morte. Tanti stili diversi che insieme creano qualcosa di migliore, come la musica può creare, davvero, un mondo migliore”.
 
Parole seguite dalla musica, che ha confermato la straordinarietà del progetto del Maestro Bastianini, un incanto per il pubblico che ha seguito e apprezzato decretando un lunghissimo applauso finale.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Economia e Finanza

Comuni e Reti d’Impresa del lago di Bolsena protagonisti alla BMT

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Un tocco di internazionalizzazione nella presentazione del lago di Bolsena alla recente Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli.

Ospiti, infatti, della Rete Destinazione Sud, il progetto Destinazione “Lago di Bolsena – Lago degli Etruschi” e le Reti di Impresa tra operatori economici, oltre ad una vasta platea di operatori e giornalisti, è stata presentata anche ad una delegazione venezuelana, guidata dal Console Generale a Napoli, Esquìa Rubìn De Celis Nunez, e dall’Ambasciatrice Maria Elena Uzzo Giannattasio, con la quale sono stati allacciati proficui contatti per l’attuazione di scambi turistici e commerciali nell’ambito del più vasto progetto relativo al “Turismo delle radici” lanciato dal Ministero del Turismo Italiano e in fase di esecuzione.

La delegazione del Lago di Bolsena, con i Comuni di Montefiascone, Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte e Marta e le Reti di Impresa ‘Visit Bolsena’, ‘Naturalmente Capodimonte’, ‘Visit Marta’ e ‘Montefiascone in Vetrina’, era guidata dal Sindaco di Capodimonte Mario Fanelli, il quale dopo aver portato il saluto degli altri suoi colleghi, impossibilitati ad intervenire per motivi istituzionali, ha parlato della sua città e delle iniziative che in questo 2024 il Comune e la Rete d’Impresa “Naturalmente Capodimonte” ha programmato fra le quali i festeggiamenti per ricordare i 500 anni della nascita di Giulia Farnese e una manifestazione legata alla storia de “La Bella e la Bestia”, la favola ispirata alla figura di Pedro Gonzales che visse a Capodimonte. Il Sindaco era accompagnato dal Delegato al Turismo, Angelo Scipioni, il quale si è soffermato sulle bellezze della località, caratterizzata da uno stupendo promontorio proiettato sul lago, il Monte Bisenzio e soprattutto dall’isola Bisentina recentemente riaperta al pubblico.

Per il progetto “Lago di Bolsena – Lago degli Etruschi” è intervenuta la coordinatrice del Centro Sviluppo lago di Bolsena Patrizia Crosta la quale ha parlato delle peculiarità e degli obiettivi dell’iniziativa, nonché delle potenzialità del territorio, ricco di bellezze naturali, architettoniche, culturali ed enogastronomiche.

Roberto Basili, Assessore ai Grandi Eventi di Bolsena, dopo aver accennato alla località che dà il nome all’intero comprensorio, anche in vista del Giubileo del prossimo anno, non poteva non accennare ai trascorsi religiosi della cittadina, attraversata dalla Via Francigena ma, soprattutto, per la presenza della Basilica di Santa Cristina e di quello che ha rappresentato per l’istituzione della Festa del Corpus Domini.

Alessandra di Tommaso, Presidente della Rete d’Impresa “Montefiascone in vetrina”, ha accennato alle iniziative che l’istituzione del Comune di Montefiascone e la Rete ‘Montefiascone in Vetrina’ stanno allestendo per dare impulso alla località sotto l’aspetto turistico, commerciale ed enogastronomico e l’importanza del coordinamento tra le quattro Reti del comprensorio del lago, mentre Fabrizio Benedetti della Pro Loco ha illustrato le caratteristiche della “Fiera del Vino”, avvenimento di portata nazionale, e del suo celebre vino (l’Est, Est, Est) che l’ha ispirata.

Ha chiuso la serie degli interventi programmati Vincenzo Peparello, Presidente del CAT – Sviluppo Imprese Viterbo – che ha sottolineato l’importanza della partnership pubblico-privato per la promozione del territorio e della costituzione delle Reti d’Impresa, nate con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese, attraverso la collaborazione e la cooperazione, che rappresentano entrambe, la sola soluzione al superamento di tutte le difficoltà che si frappongono all’attuazione di ogni iniziativa imprenditoriale.
Al termine della presentazione ha fatto seguito una degustazione di prodotti e vini locali fra i quali i celebri “Est, Est, Est” di Montefiascone e il “Cannaiola” di Marta, molto apprezzati dai numerosi presenti.

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Cronaca

Roccalvecce, inaugurata la nuova lapide per i caduti di tutte le guerre

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Ieri mattina in piazza Umberto I a Roccalvecce è stata scoperta la nuova lapide, apposta dal Comune di Viterbo, in memoria dei Caduti di tutte le guerre. Sono intervenuti per l’occasione la sindaca Chiara Frontini, l’assessore al decentramento Katia Scardozzi e il consigliere comunale delegato ai rapporti con le forze armate Giancarlo Martinengo insieme alle rappresentanze d’arma e combattentistiche. “Siamo andati a sostituire la vecchia lapide marmorea – ha spiegato la sindaca Chiara Frontini – collocata dai nostri predecessori ormai diversi decenni fa. Il tempo aveva reso illeggibili alcuni nomi. Era giusto provvedere alla sostituzione della lapide anche e soprattutto in segno di rispetto verso quegli uomini originari di questo territorio che hanno perso la loro vita durante le guerre”.
 
“La sostituzione della lapide marmorea che ricorda i Caduti che la frazione di Roccalvecce ha subìto durante tutte le guerre era un impegno che questa amministrazione aveva preso pochi mesi fa – ha aggiunto il consigliere Martinengo -. E un Paese senza memoria è un paese destinato a essere privo di identità. Un debito morale nei confronti dei concittadini che hanno offerto il bene più prezioso per la nostra libertà che abbiamo voluto sanare con immediatezza e con la fierezza di una amministrazione attenta”. A prendere la parola anche il generale di Corpo d’Armata Rocco Panunzi, il tenente Pasquale Trabucco dell’associazione 4 Novembre e il presidente della sezione UNUCI di Viterbo Luigino Chizi.
 
Da ieri Roccalvecce ha anche due nuove targhe toponomastiche, ovvero quelle posizionate all’inizio e alla fine di via Majocchi, strada di collegamento con la piazza centrale. “Abbiamo sostituito le targhe toponomastiche riportando il nome esatto della persona a cui la via è dedicata – ha affermato l’assessore Scardozzi –. Anche questo in segno di rispetto per il concittadino di Roccalvecce Domenico Majocchi, studioso che ha garantito un enorme e prezioso contributo nel settore della dermatologia. A questo proposito voglio ringraziare Marco Piazza, esperto del territorio, che ci ha chiesto di intervenire per la sostituzione delle precedenti targhe riportanti le diciture inesatte”. Alla cerimonia è intervenuto anche il parroco di Roccalvecce Don Mauro Manzoni.
 
Privo di virus.www.avast.com



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