BASSANO ROMANO: VERSO LA RIAPERTURA DELLA STAZIONE FERROVIARIA

di Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – Qualche giorno fa si è tenuta presso la biblioteca del Comune di Bassano Romano l'attesa assemblea pubblica con l'assessore ai Trasporti ed all'Agricoltura della della Provincia Di Viterbo Roberto Staccini che ha illustrato il nuovo Piano di bacino del trasporto pubblico locale, alla presenza dell'assessore Ugo Pierallini e del consigliere di minoranza Carlo Pellegrini, del consigliere dell'Università Agraria di Bassano Romano Paolo Campanella, e del giurista e mediatore politico dell'Aproduc dr. Daniele Natili. Quest’ultimo ha illustrato le problematiche legate ai diversi tipi di usi civici, che insistono intorno alla stazione di Bassano Romano dove si trova anche il cementificio della Tuscia Prefabbricati che ha presentato un progetto di recupero di rifiuti provenienti dalle centrali termo elettriche di Civitavecchia, oggetto di due distinti ricorsi al Tribunale Amministrativo del Lazio. L'incontro è stato moderato dal Giornalista Emanuele Faraglia.

Il Piano di bacino del trasporto pubblico locale è uno strumento di pianificazione che compete alle Province ed è propedeutico a definire il Piano della mobilità regionale, per cui la Provincia di Viterbo si è fatta carico di elaborare anche uno studio particolareggiato, relativo al potenziamento del sistema ferroviario locale. Prima della stesura del piano sono state valutate tutte le possibili opportunità di sviluppo integrato al potenziale indotto procurato dai tanti turisti che viaggiano nel viterbese in auto o moto, pullman, treno, bicicletta o cavallo, al fine di scoprire, gustare ed apprezzare le peculiarità locali. La Provincia di Viterbo intende dunque promuovere pacchetti turistici termali ed enograstronomici di pregio che vanno consumati sul posto oltre ad essere sempre più esportati e divulgati a Roma e nel mondo, potenziando anche i collegamenti con il vicino porto di Civitavecchia.

Questo oltre a promuovere le tante peculiarità naturali, artistiche e culturali della Tuscia, integrando il sistema ferro gomma ed i margini di miglioramento dell’accessibilità veicolare in termini di offerta di sosta nei nodi ferroviari, potenziando o riattivando la circumcimina e la OCC Orte Capranica Civitavecchia che si potrebbero unire in Porta Fiorentina alla FL3 Roma Cesano Viterbo ed alla Roma Nord che porta i turisti fino a Piazza del Popolo, passando per molti caretteristici paesi del viterbese e della campagna romana con agriturismi, B&B e fattorie didattiche.

Lo studio progettuale è corredato da un’accurata analisi dei costi in relazione alla fattibilità degli scenari prospettati, tra cui si evidenzia la riapertura lungo la linea FL3 (Roma Cesano Viterbo) della stazione di Bassano Romano che con 4 Istituti scolastici riceve molti più studenti di Capranica da cui dista almeno due chilometri difficili da percorrere a piedi o in bicicletta. Da Capranica passa la Ferrovia Orte Capranica Civitavecchia e anche questa meriterebbe di essere potenziata. Bassano Romano vanta inoltre un parcheggio più ampio di quello di Oriolo Romano, ed RFI dovrebbe pulire e mettere a posto come segnalato anche dall'ex presidente dell'Università Agraria.

Quando venne chiusa la stazione, diversi anni or sono, non ci fu reazione popolare mentre ad oggi esiste una forte esigenza di mobilità verso gli ospedali, le scuole ed i posti di lavoro di Roma e di Viterbo. Oggi avere una fermata a Bassano Romano è importante per rilanciare l'economia locale anche dal punto di vista del valore stesso degli immobili. Il Piano particolareggiato sul potenziamento delle linee ferroviarie provinciali è stato predisposto dallo staff tecnico dell’ingegner Antonio Musso docente del dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale dell’Università “La Sapienza” di Roma (Dicea).Il Piano, presentato giovedì 5 dicembre 2013 a Viterbo a Palazzo Gentili, è stato approvato dalla Giunta provinciale ed ora dovrà passare all’esame del Consiglio.

L'assessore Roberto Staccini ha voluto sottolineare che "…una volta che il Piano particolareggiato sarà approvato, potremo confrontarci con la Regione ed i gestori del trasporto pubblico, presentandoci nei tavoli di discussione con uno strumento realmente fattibile. Siamo una delle poche province italiane ad aver messo in piedi un progetto come questo, per dare continuità e concretezza al Piano di bacino della mobilità locale. Questo studio è a disposizione del territorio e potrà essere integrato con osservazioni e contributi che potranno arrivare dai Comuni, dai sindacati, dalle associazioni dei pendolari e dai cittadini. Si tratta di una proposta progettuale che sottoporremo alla Regione cui spetterà la decisione finale, ma che ci impegneremo comunque a far realizzare”.

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