Berlusconi e Putin: una lunga amicizia dai primi anni 2000

di Paolino Canzoneri

Se non fosse che l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi che oggi festeggia l'invidiabile freschezza dei suoi 80 anni abbia condotto le campagne elettorali accusando il comunismo quale male assoluto del mondo e causa delle peggiori e disumame tragedie, ci sarebbe da rimanere stupiti dinanzi al fatto che i migliori affari e le migliori amicizie siano sempre state "pendenti" proprio dalla parte opposta del suo credo politico. Basti pensare alla recente vendita del Milan calcio ai cinesi il cui colore politico è palesemente rosso ma quello che lascia un po allibiti è la famosa e lunga amicizia con il leader incontrastato della Russia Vladimir Putin che da anni imbarazza lo schieramento politico guidato da Silvio Berlusconi che non si è mai posto il problema non essendo propriamente interessato sul serio alla politica e non di meno non avendo le idee chiare su certe dinamiche politiche e sul cosiddetto "politically correct". E pensare che il tutto ebbe inizio nel 2002 quando si prestò ad essere una sorta di mediatore fra Bush figlio e Putin per l'apertura alla Russia durante il Consiglio di Pratica di Mare dove erano presenti i leader dell'alleanza atlantica. Si crearono i presupposti ideali per una amicizia e Putin e Berlusconi iniziarono ad incontrarsi spesso sIa in Italia che in Russia. Il 9 settembre scorso Berlusconi ha fatto visita al leader russo dopo due giorni trascorsi in Crimea la penisola al centro del conflitto tra Ucraino e Russia e deponendo a Sebastopoli una corona di fiori al monumento ai soldati italiani caduti durante la guerra di Crimea, visita che suscitò l'ira delle autorità di Kiev per la presenza "non gradita" di Berlusconi. Dice Putin del suo amico: "Silvio è un uomo franco, a volte forse eccessivamente franco, può anche offendere qualcuno o suscitare la reazione sia dei colleghi sia della stampa. E dunque si tratta semplicemente di elementi della lotta politica pubblica. A volte si rimane nei limiti della decenza, a volte li si supera, ma non ci vedo nulla di particolare. Sinceramente, non ho tempo per analizzare quello che scrive la stampa internazionale». Anche BerlusconI riserva belle parole per il suo amico: "Con il mio amico Vladimir e con gli altri leader cerco sempre di essere totalmente sincero e aperto. Cerco di stabilire un buon rapporto e un forte legame personale. È una cosa che aiuta molto, quando ci sono dei problemi. Permette di telefonarsi a qualunque ora e di risolvere più facilmente le questioni spinose. Però bisogna passare del tempo insieme. Putin, Blair e altri leader europei sono venuti in vacanza da me in Sardegna. Credo sia una buona cosa, perché tra leader politici, così come in qualunque relazione umana, avere un buon rapporto basato sul rispetto, sull’amicizia, sulla fiducia vuol dire tutto. Per me, il legame non deve essere solo di testa, deve partire dal cuore". Una amicizia che all'apparenza sembra tenera e sincera ma che può covare al suo interno interessi privati e divertimenti vari e per il prossimo 7 ottobre, data del compleanno di Putin, sicuramente non mancherà la visita a Mosca di Berlusconi.