BERLUSCONI: NO DELLA PROCURA DI MILANO ALLA LIBERAZIONE ANTICIPATA

Redazione

L'ex Cav incassa il primo no, però non  è vincolante. Infatti, la procura di Milano ha espresso parere contrario alla richiesta di liberazione anticipata avanzata dai legali di Silvio Berlusconi nell'ambito dell'affidamento in prova ai servizi sociali per un anno concesso in seguito alla condanna definitiva per Mediaset. Il parere della procura non e' vincolante. Nei prossimi giorni spetterà al giudice Beatrice Crosti, del Tribunale di sorveglianza, decidere se concedere la liberazione anticipata. Il leader di Forza Italia era stato condannato il 1 agosto 2013 per frode fiscale dalla Cassazione a 4 anni di reclusione di cui 3 coperti da indulto. Aveva poi chiesto al Tribunale di sorveglianza di poter scontare l’anno residuo di pena in prova ai servizi sociali, richiesta accolta dai giudici il 15 aprile dello scorso anno. L’ex premier era stato assegnato alla struttura per anziani «Sacra Famiglia» di Cesano Boscone. La richiesta di liberazione anticipata si basa sullo sconto di 45 giorni previsto dalla normativa per i condannati che hanno dimostrato buona condotta durante l’esecuzione della pena.