Bimbo si schiaccia la mano a scuola, indagata la sindaca di Crema: primi cittadini in rivolta!

Il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, ha ricevuto un avviso di garanzia per un incidente accaduto nell’ottobre 2020 nell’asilo comunale della città. Un bimbo si era ferito la mano nel cardine di una porta tagliafuoco, procurandosi lesioni da schiacciamento curabili in tre mesi. “Insieme a Stefania siamo tutti indagati, se lo Stato non cambia regole ci costituiremo parte civile”, ha commentato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.

L’annuncio in consiglio comunale. E’ stato lo stesso primo cittadino della città, in provincia di Cremona, a dare notizia di essere indagata nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Al sindaco, in concorso con altri, si contesta di aver omesso l’installazione di dispositivi idonei ad evitare la chiusura automatica. “Non vi nascondo che questo episodio – ha detto Bonaldi ai consiglieri comunali -, fin dal suo accadere è stato per me fonte di grande avvilimento, lenito solo dal felice esito sanitario”.

“Aumentare tutele giuridiche a favore dei sindaci””Oggi – ha sottolineato – è anche tempo di porre l’attenzione su un sistema che, a livello nazionale, necessita di interventi e correttivi, invocati anche da autorevoli opinionisti e studiosi in modo trasversale, che aumentino le tutele giuridiche a favore dei sindaci. Se oggi per trovare candidati disponibili è necessario un lunghissimo percorso di persuasione, è perché servire la propria comunità è diventato troppo rischioso”.

Parlando poi con i giornalisti ha aggiunto: “Così si rischia di fare terra bruciata, si rischia che nessuno voglia fare più il sindaco. I miei colleghi conoscono il problema. Le responsabilità che hanno i sindaci sono obiettivamente sproporzionate ed eccessive, direi anche meglio: non ben circostanziate”. Quanto accaduto, però, non ha cambiato la sua voglia di amministrare la città: “Politicamente parlando e parafrasando il grande Battiato, ‘mi spinge a impegnarmi con ancora più volontà'”.

“Liberare i sindaci da responsabilità non proprie”. Immediato il sostegno trasversale degli altri primi cittadini al sindaco Bonaldi. Per Decaro “è l’ennesima testimonianza di quello che l’Anci e tutti i sindaci Italiani stanno denunciando ormai da tempo. Non è nostra abitudine contestare le attività della magistratura né metterne in discussione le scelte, ma lo Stato deve metterci nelle condizioni di fare il nostro lavoro serenamente. Non chiediamo l’immunità o l’impunità, chiediamo solo di liberare i sindaci da responsabilità non proprie”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Milano, Beppe Sala. “Così non si può andare avanti”, ha detto. “Mi pare che ci sia un largo consenso su questo e mi aspetto che ci sia anche qualche azione decisa da parte dei sindaci”.