BOLOGNA: DONNA INCINTA AVVELENATA, CONDIZIONI STAZIONARIE

Redazione
 
Bologna – Si trova ancora ricoverata presso l’ospedale Maggiore di Bologna la donna incinta che ha ingerito un detersivo per lavastoviglie versatogli dal fidanzato. Le sue condizioni sono stazionarie e l’ingestione di tale sostanza ha cagionato lesioni all’esofago e allo stomaco, la donna comunque è cosciente e la prognosi è riservata. Per l’autore del gesto, il fidanzato di 35 anni che ha confessato, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. L’uomo è un dipendente pubblico e ha confermato la sua confessione nel corso dell’udienza di convalida. Il movente sarebbe legato ai timori dell’uomo legati alla salute del feto di sette mesi che la donna tiene in grembo e dopo il riscontro di alcune anomalie. Il legale rappresentante dell’uomo ha dichiarato che “E' ancora sconvolto, chiede in continuazione di sapere le condizioni di M. e del bambino, si è reso conto della gravità di quello che ha fatto e delle sue responsabilità” e ha aggiunto “Una reazione abnorme e imprevedibile  in relazione ad una vicenda umana così importante”. La coppia stava per trasferirsi a Valsamoggia, nel primo Appennino Bolognese. La donna, che lavora come infermiera nell’assistenza domiciliare, si trova adesso ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Bologna. Ha subito una lavanda gastrica ed è cosciente, la sua prognosi è riservata. I medici hanno inoltre riferito che il feto sta bene. Gli accertamenti devono stabilire che la lesione non si estenda.

 Daniele Ruscigno, Sindaco di Valdamoggia, ha espresso le seguenti parole nel corso di un presidio tenutosi in piazza Garibaldi a Bazzano, contro la violenza sulle donne e per la donna incinta avvelenata dal suo compagno: “La partecipazione a questo presidio segna innanzitutto la voglia di portare la solidarietà di tutti alla nostra concittadina che si trova al Maggiore e al suo bambino. Evento quello della doppia violenza che ha subito che non solo ha colpito la nostra comunità, ma che mi colpisce se possibile ancora di più visto che tra pochi mesi diventerò padre. È anche un modo per non restare in silenzio o da soli di fronte ad avvenimenti come questo, ma per ritrovarsi come comunità e dire a voce alta che rifiutiamo ogni forma di violenza sulle donne. Qui come ovunque. Per questo invito chi vuole a lasciare il suo pensiero scritto su quei post-it rosa che lasceremo esposti in municipio. Un modo per incoraggiare le donne che hanno paura, a parlare, a denunciare la situazione, a chiedere aiuto.”