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Bologna, rapine a mano armata nei supermercati e in sale slot: arrestati i 4 componenti della banda

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BOLOGNA – La Polizia di Stato di Bologna, questa mattina ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro pregiudicati italiani responsabili di quattro rapine aggravate dall’uso delle armi, commesse nella città di Bologna tra i mesi di luglio ed ottobre del 2019.

L’indagine, è stata condotta dalla Squadra Mobile – IV Sezione contrasto al crimine diffuso. L’attività investigativa è stata lunga e complessa ed è stata portata avanti anche grazie all’ausilio di attività tecniche.

L’ indagine, iniziata a fine luglio del 2019 sino al mese di marzo 2020, ha permesso di individuare una banda composta da italiani pregiudicati per reati specifici, originari o residenti nel quartiere della Barca, che si era specializzata in assalti a centri scommesse, sale slot e supermercati.

Il copione era abbastanza consolidato, due dei componenti del commando, a bordo di un motorino rubato, facevano irruzione nell’obiettivo da rapinare e, dopo aver portato a termine il colpo, non curanti degli avventori presenti negli esercizi commerciali, fuggivano a bordo del motorino che veniva abbandonato dopo poco, con la complicità di una terza persona che alla guida di una macchina “pulita” attendeva i rapinatori.

Questo è stato il modus operandi messo in atto dagli indagati in occasione di due rapine alla sala slot “Enjoy Game” di via Cavalieri Ducati e di una alla sala scommesse “Terry Bell” di Calderino (BO), rapine avvenute tra luglio ed agosto dello scorso anno. Ingente anche il bottino in questi casi, avendo fruttato le rapine circa 10.000,00 euro ai malfattori.

L’ultimo episodio in ordine di tempo è stata la rapina al supermercato Lidl di via Caduti di Amola dell’ottobre del 2019, durante la quale i rapinatori, approfittando della sola presenza dei dipendenti, alle 6.30 del mattino avevano provato ad impossessarsi dei soldi presenti nella cassaforte. Proprio per tale scopo, con delle fascette da lavoro, avevano legato a terra tutti i dipendenti fuggendo però poi all’arrivo delle volanti della Polizia.

La Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura della Repubblica, intuiva che gli autori di dette rapine non erano improvvisati, in quanto durante la loro esecuzione non avevano commesso praticamente mai errori, fuggendo sempre al momento giusto e scegliendo obiettivi poco coperti da telecamere.

E’ stato però un dettaglio a tradire i rapinatori, in quanto uno di loro, durante una rapina, ha indossato una maglia con la quale, tempo prima, era stato fotografato dalla Squadra Mobile e proprio da tale piccolissimo particolare si è riusciti a ricostruire nei dettagli la composizione del gruppo criminale e i partecipanti ai singoli episodi delittuosi.

E’ stata svolta una copiosa attività di indagine, consistita in servizi di appostamento, nell’analisi dei dati del traffico telefonico, in intercettazioni telefoniche ed ambientali degli indagati e successivo rinvenimento di alcuni capi di abbigliamento utilizzati durante le rapine.

Durante le indagini è stata sequestrata una pistola, una Beretta modello 51 calibro 7.65, perfettamente funzionante, rubata nel 2009 a Piacenza e utilizzata dai rei durante alcune rapine.

Diversi i reati contestati agli indagati: rapina aggravata, ricettazione, porto e detenzione di armi da sparo e un tentativo di furto di un motorino durante le indagini, sventato dagli Agenti della Squadra Mobile.

Alla luce della ricostruzione operata dalla Squadra Mobile – IV Sezione Crimine, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna che ha coordinato le indagini ha richiesto l’applicazione della custodia cautelare in carcere concessa dal GIP del Tribunale di Bologna dott. Gianluca Petragnani Gelosi.

Gli indagati sono stati così condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.



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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.



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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.



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