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Cronaca

Bologna, rifiuta il velo e viene rasata: 14enne tolta ai genitori

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Tempo di lettura 3 minuti La segnalazione è stata fatta dai militari, dopo aver approfondito l'esposto ricevuto ieri dalla scuola media frequentata dalla ragazzina

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BOLOGNA – I servizi sociali d'intesa con la Procura per i minorenni di Bologna sono intervenuti con l'atto urgente di messa in protezione per la ragazzina di 14 anni rasata a zero dalla madre, perché rifiutava il velo. La minore, originaria del Bangladesh, è cioè stata collocata al di fuori dalla famiglia d'origine, così come le sorelle. La denuncia ai Carabinieri era stata fatta dalla scuola frequentata dalla ragazzina.

I genitori della ragazzina di 14 anni rasata a zero perché non voleva portare il velo sono stati denunciati dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia. La segnalazione è stata fatta dai militari, dopo aver approfondito l'esposto ricevuto ieri dalla scuola media frequentata dalla ragazzina. Nel frattempo la 14enne, che non avrebbe subito violenze fisiche, è stata allontanata dalla famiglia, così come le sorelle, e affidata ad una comunità protetta. Nei prossimi giorni le indagini andranno avanti e proseguiranno anche gli accertamenti dei servizi sociali. Sono al lavoro sia la Procura per i Minorenni diretta Silvia Marzocchi che quella ordinaria.

Comunità islamica, 'non si tratta di un gesto religioso' – Non c'è nulla di religioso nel gesto della madre che ha rasato a zero la figlia 14enne per essersi opposta al velo. Lo spiega Yassine Lafram, coordinatore della comunità islamica di Bologna, commentando la notizia: "Per la tradizione islamica – dice all'ANSA – qualsiasi forma di imposizione rende l'atto stesso invalido". Tutte le prescrizioni dell'Islam, dal digiuno del Ramadan all'andare in pellegrinaggio alla Mecca, "rientrano in una libera scelta della persona: nessuno può imporle, religiosamente parlando. Qui siamo al di fuori del religioso: è un fatto che va inquadrato in un codice culturale particolare ed errato". Secondo Lafram è necessario "aiutare i familiari, anche la madre stessa, e capire che cosa l'ha spinta a compiere questo gesto. E' troppo facile condannare e consegnarla al macello mediatico". Quello che il coordinatore della comunità sottolinea è che l'Islam prescrive "è di preservare la dignità delle persone, non certo di umiliarle". Come musulmano, prosegue, "ho il dovere di educare i miei figli ad un buon comportamento, ho il dovere di orientarli, ma non ho il dovere di obbligarli. Quando raggiungono la pubertà possono decidere" di non seguire più le tradizioni della famiglia.

Merola, caso di autoritarismo familiare – "La preside ha fatto bene a fare denuncia in Procura. Questo è un tema di maternità e paternità responsabile, ma se si vuole essere italiani bisogna adattarsi alle nostre leggi e alla nostra Costituzione, non è possibile avere atteggiamenti diversi. Mi sembra una questione familiare, c'è una responsabilità genitoriale. E' un caso simbolico e concreto". Lo ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola, commentando il caso della ragazzina 14enne rasata a zero perché non voleva indossare il velo. La famiglia è originaria del Bangladesh. "Dobbiamo spiegare a questi genitori che vengono in Italia – ha proseguito Merola – che devono educare i loro figli non solo in base alle loro convenzioni più o meno religiose, anche se questo caso mi sembra proprio di un tipo di autoritarismo che noi negli anni '70 chiamavamo 'autoritarismo familiare'".

Il presidente del tribunale per i Minorenni di Bologna – "Prima di tutto dobbiamo impegnarci a proteggere il minore", sottolinea Giuseppe Spadaro, che si occuperà del caso. "Stiamo attenti – aggiunge però Spadaro – ad evitare qualsiasi strumentalizzazione. Anche tra i genitori italiani c'è chi maltratta i figli".

La vicenda – Si è opposta all'imposizione del velo da parte della famiglia e, come punizione, è stata rasata a zero. E' successo, in una scuola di Bologna, a una ragazza di 14 anni, originaria del Bangladesh, ma da anni in Italia dove frequenta, con ottimo profitto, una scuola media. Gli insegnanti della ragazzina hanno raccolto il suo sfogo, soprattutto dopo quel taglio di capelli. La preside dell'istituto ha informato i carabinieri che approfondiranno la questione della quale si occuperanno anche la procura dei minori e i servizi sociali. La ragazzina ha raccontato di non voler accettare l'imposizione del velo. Pur portandolo fra le mura di casa aveva cominciato, una vota uscita per andare a scuola, a toglierselo. Di questo comportamento è stata informata la madre che ha deciso di punirla rasandola a zero. Così la ragazza ha deciso di sfogarsi con i suoi insegnanti.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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