BOMBE D'ACQUA CADONO SU UN' ITALIA CHE ANNEGA

di Christian Montagna

Ogni anno, il problema delle precipitazioni copiose, si presenta puntuale. Eppure piove in tutto il mondo. Ma perché solo qui si diventa un tragico evento? A Londra, la pioggia diventa paesaggio,in Olanda routine,in Francia si fonde con l'eleganza degli Champs- Élysées e in America addirittura ispirazione per i musical…E in Italia? Morte e distruzione. I pensieri,con un volo pindarico riportano alle tragedie che troppe volte abbiamo vissuto, ai morti e alla devastazione. Quel senso di desolazione e annientamento che molte famiglie hanno già provato. Chi non aveva nulla ha contato le vittime e chi aveva qualcosa ha perso anche quel poco.Tutto diventa motivo di ansia, panico e spavento in un momento di stallo da cui proprio non si riesce ad uscire. Ma perché solo qui? Eppure, la pioggia ha la stessa forma e la stessa consistenza in tutto il globo. Ma qui, pesa come un macigno. Ah, se solo rispettassimo la legge! In Italia, il dissesto idrogeologico è alle stelle. Costruiscono castelli di sabbia che al primo soffio di vento si abbattono al suolo, sfidano la natura, deturpano il paesaggio, violentano il territorio con una veemenza inaudita. E tutto torna! La natura si ribella perché non ne può più. E noi, continuiamo a perdere, ma è una perdita che non vede la parola fine. Eppure una legge c'è, è stata magistralmente scritta dai grandi dottori di legge ma non si rispetta! Sardegna, Sicilia, Emilia Romagna , Campania, Liguria, non manca nessuna all'appello. Ci sono quasi tutte le vittime di questa barbara illegalità. Lavori urgenti mai fatti, latitanza amministrativa, argini di fiumi appena costruiti o revisionati che franano, modelli sui quali vengono progettate le opere pubbliche da rivedere, insomma, un caos. Ma ormai siamo abituati anche a questo, perché qui tutto è così. Una casta ormai rottamata, un presidente in caduta libera nei sondaggi, i conflitti politici economici e sociali che diventano l'unica identità di un paese in crisi. In Italia, una febbre diventa epidemia, uno sciopero diventa scontro, uno scontro diventa tragedia, una pioggia diventa alluvione e un alluvione diventa distruzione. L'esasperazione di ogni minimo fenomeno che subito diventa allarme, denota la totale inefficacia del nostro stivale nella reazione agli stessi. Destino imprevedibile? Senz'altro, ma se mai gli andremo incontro arginando i suoi dannosi effetti, mai si potranno cambiare le cose. E intanto, bombe d'acqua cadono su un'Italia che, letteralmente annega.