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Roma

BRACCIANO, ANGUILLARA, TREVIGNANO, CANALE MONTERANO, MANZIANA: PRESENTATA "LA STRADA DEL LAGO"… MA NON TUTTI GIOISCONO

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Tempo di lettura 4 minuti A fronte di domande di approfondimento, alcuni relatori hanno dichiarato di conoscere poco il progetto che si stava presentando, avendone avuto cognizione ed invito solo il giorno prima.

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di Luca Pagni

Bracciano, Anguillara, Trevignano, Canale Monterano, Manziana (RM)
– Sabato 14 dicembre 2013 si è svolta, presso il museo dell’aeronautica di Vigna di Valle le presentazione del protocollo d’intesa “LA STRADA DEL LAGO” per rilanciare il prodotto lago come risorsa turistica, meta privilegiata per turisti, italiani e stranieri, crocieristi compresi, mettendo in rete i Comuni del territorio al fine di ottimizzare i servizi e razionalizzare l’offerta.

Erano presenti gli assessori al turismo dei Comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia, Trevignano Romano, Canale Monterano e Manziana, insieme con il presidente del Consorzio Lago Bracciano Rolando Luciani ed esponenti del settore della Regione Lazio tra i quali il direttore dell’Apt Lazio, G. Bastianelli e il presidente della Commissione regionale al Turismo, E. Patanè. Invitato assente il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Il progetto “La Strada del Lago” prevede una coesione di forze, pubbliche e private, attraverso la realizzazione di un centro unico di prenotazione valido per tutte le strutture ricettive del territorio, dai campeggi agli alberghi, ai bed & breakfast, con la produzione di materiale promozionale, la messa a punto di una guida turistica dell’intero territorio, la messa in rete dei servizi al turista, dai maneggi alle escursioni e alle visite guidate, la realizzazione di un calendario unico per gli eventi e la partecipazione a fiere ed eventi di carattere internazionale per promuovere ai tour operator internazionali il "prodotto lago".

A fronte di domande di approfondimento, alcuni relatori hanno dichiarato di conoscere poco il progetto che si stava presentando, avendone avuto cognizione ed invito solo il giorno prima.

Tutti i relatori si sono dimostrati fortemente infastiditi dal fatto che dal pubblico, composto per lo più da addetti alla ricezione ed alla promozione turistica, si chiedesse a gran voce di spiegare come poter conciliare l’attrazione turistica e la valorizzazione del territorio con la discarica di Cupinoro e con il nuovo P.T.P.R. che prevede anche un impianto di BIOGAS tra Anguillara Sabazia e Bracciano per il quale sono già stati predisposti i progetti preliminari, definitivi ed esecutivi, a firma del progettista Ing. Francesco Martino per la committente ROMANA MACERI, che potrebbe gestire un impianto di valorizzazione delle RD di tipo secco da 30. 000 t/a con valorizzazione della FORSU da 10 000 t/a.

La responsabile di un campeggio locale, che lavora molto con il turismo del nord europa, ha domandato quale panorama dovrà subire il turista che dopo essere sbarcato a Civitavecchia intendesse giungere in zona Bracciano passando per i siti archeologici etruschi di Tarquinia e di Cerveteri, o arrivando dal Castello di Santa Severa per la via del Sasso dove insiste l’impianto di Pian della Carlotta, a pochi KM. dalle Terme di  Stigliano e dalla riserva di Canale Monterano.

Il progetto coinvolge il lago di Bracciano che è un S.I.C. d’interesse internazionale che potrebbe diventare un parco archeologico, quando le anministrazioni concorderanno  nel valorizzare la zona verde e termale di Vicarello, evitando di degradarla ulteriormente con nuove strutture ricettive nella conca del lago."

Il lago è fortemente minacciato dall’inquinamento dei suoi fossi immissari e dall’inadeguatezza del COBIS, il collettore fognario progettato negli anni ’70 ed ormai insufficiente al suo scopo, che dovrebbe essere oggetto di controlli e manutenzione, al fine di garantire la salubrità delle acque lacustri in cui molti si fanno il bagno e dove si pescano pesci che sono alla base delle cucine locali.

LA STRADA DEL LAGO prevede un ritorno dei Punti di Informazione Turistica sotto l’egida del Consorzio Lago di Bracciano, anche se si è ancora allo stadio di richiesta formulata e non finanzita, alla Provincia di Roma.

L’altro asse portante del programma di rilancio turistico è il Centro di Prenotazione Unica che farà inontrare domanda ed offerta turistica portando nel territorio pure il concetto di albergo diffuso.

A fronte di questi buoni propositi, alcuni  operatori turistici segnalano che se a questo piano di azione è legata la possibilità che verrà data ai privati possessori di appartamenti sfitti di affidarli in gestione al centro unico di prenotazione che curerà in autonomia il flusso degli ospiti, e, volendo i servizi connessi come la pulizia dei locali, il centro potrebbe essere interessato a fare scelte turistiche discriminate dagli introiti provvigionali più o meno alti.

Qualcuno teme che si potrebbe così agevolare una vera e propria concorrenza sleale, ponendo un problema di possibile conflitto di interessi a cui i beneficiari dei fondi pubblici derivanti dal progetto potrebbero andare incontro.

Non è ancnra chiaro il rapporto tra centro unico di prenotazione e PIT, ossia se coincideranno o se saranno due realtà diverse.

Potrebbe esserci incompatibilità tra la funzione pubblica del PIT, che, pagato a monte con i soldi pubblici, deve garantire la promozione di tutti gli operatori, e quella del centro unico di prenotazione, che può promuovere e gestire soltanto le strutture aderenti e paganti.

A fronte di tutto questo viene da chiedersi il perché di tanta urgenza nel prsentare il progetto e molti cittadini vociferano che forse qualcuno tema di non riuscire ad arrivare alla fine del proprio mandato.

Il Commisrario del parco Dr. Giuseppe Curatolo, ha richiamato tutti "…all'applicazione di metodi di gestione e di restauro ambientale allo scopo di favorire l'integrazione tra uomo ed ambiente, anche mediante il recupero e la valorizzazione delle testimonianze antropologiche, archeologiche, storiche ed architettoniche e delle attività agro silvo pastorali tradizionali, attraverso misure integrate che sviluppino la valenza economica ed educativa delle aree protette, con una promozione del turismo sostenibile e delle attività ad esso connesse, favorendo nuove forme di occupazione, ivi comprese le attività conesse alle fattorie sociali e didattiche." Tutto questo "elaborando una strategia coerente di rilancio del settore nel comprensorio sabatino.

L’area protetta del Parco di Bracciano-Martignano include ambienti lacuali considerati SIC (Sito di Interesse Comunitario) IT6030010 nell’ambito della ZPS (Zona a Protezione Speciale) IT6030085.

A questo proposito l’Ente Parco intende sviluppare anche attività di monitoraggio atte a valutare la conservazione della fauna ittica e vegetazionale del lago, visto il notevole abbassamento del livello delle acque dovuto anche alle alte temperature della scorsa estate ed al conseguente periodo di siccità che ha portato alla emersione di isolotti e di fasce, una volta sommerse, importantissime per la conservazione della fauna ittica che in condizioni normali vi trova un habitat elettivo per la deposizione delle uova.

Il Dr. Giuseppe Curatolo ha infine parlato di una qualità che auspica si possa instillare in tutti gli amministratori locali, provinciali, regionali e nazionali, quale è la COERENZA:

"La coerenza in quanto assenza di contraddizioni ci si presenta come un uno organico che agisce in maniera conforme ad una legge che lo regola: non esistono frammentazioni morali, ideali, argomentative o d'azione. La coerenza è la qualità dell'unità indivisa, che si muove nella stessa direzione con ogni sua parte".

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Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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