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Redazione
Bracciano (RM) – Sotto accusa il Coifal – Consorzio Intercomunale delle Farmacie Pubbliche Laziali – partecipato dai Comuni di Bracciano, Gaeta e Castel Madama. Sotto la lente d'ingrandimento le modalità con le quali è stato pubblicato il bando finalizzato a scegliere il socio privato che dovrà versare i 416mila euro, pari all'80 percento di 520mila euro che servono per costituire la Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA., società a capitale misto, che assumerà tutti i rischi imprenditoriali dell'iniziativa. Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA si occuperà quindi della gestione delle Farmacie nella titolarità dei Comuni aderenti in ogni tempo al Consorzio Coifal.
Ad accendere i riflettori il consigliere comunale di Gaeta Eduardo Accetta, che invitava il direttore generale del Coifal Anna Maria Valente a revocare l'intera procedura di gara, evidenziando il fatto che il responsabile unico del procedimento Pasquale Manzo, designato con determina dirigenziale, non avrebbe avuto titolo di studio e competenze all'altezza del compito da svolgere e non essendo dipendente di ruolo o in servizio al Consorzio Coifal non poteva essere nominato responsabile del procedimento. Tra le altre motivazioni edotte dal consigliere comunale del comune di Gaeta anche il fatto che il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 49 giorni prima e non 52 come prevede la legge. Accetta faceva notare anche l'assenza, sui siti istituzionali dei tre comuni – Bracciano, Gaeta e Castel Madama – di qualsiasi riferimento al bando di gara.
Lo scorso 10 settembre il Consorzio Intercomunale Farmacie Laziali prendeva atto, oltre che delle diffide pervenute dal consigliere del Comune di Gaeta e di una farmacia privata di Castel Madama, anche del fatto che il Comune di Bracciano chiedeva un differimento della gara in quanto si sarebbe dovuto riunire il Consiglio comunale a seguito dei rilievi espressi dal proprio collegio dei revisori in merito alla vicenda.
"Cittadini di Bracciano, sapevate di possedere un Consorzio Farmaceutico, costituito insieme al Comune di Gaeta, per opzionare la licenza regionale per la gestione di una Farmacia Comunale, mediante l’affidamento del servizio ad una società mista pubblico – privata? – Dichiarano in una nota dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento – Tutto questo è ancora in fase di start-up ma, – prosegue la nota – a nostro avviso, sarebbe necessario un controllo sugli atti che l’organo di Amministrazione sta ponendo in essere per procedere all’affidamento del servizio.
Perché? Iniziamo dicendo che, dopo la costituzione del Consorzio, la base societaria si è ampliata con l’ingresso del Comune di Castel Madama. Un’altra buona motivazione per un controllo degli atti potrebbe essere il fatto che lo stesso organo di revisione dei conti del Comune di Bracciano abbia definito davvero “pittoresca” (citazione testuale) la prima fase di start-up delle operazioni; e inoltre che, solo dopo esplicita richiesta del collegio stesso, l’organo amministrativo del Coifal (ovvero il nostro Consorzio Farmaceutico), ha finalmente redatto un business plan.
È stato inoltre pubblicato il bando di gara per la scelta del socio privato, che dovrà apportare l’80 per cento dei 520 mila euro necessari per la costituzione della “Laziofarma – Farmacie Pubbliche Laziali S.p.A.”, società a capitale misto, che assumerà il rischio imprenditoriale in prima persona e dunque anche la riscossione dei dividendi. Tuttavia sulla Gazzetta Ufficiale gli atti risultano pubblicati quarantanove giorni prima (invece dei cinquantadue necessari), considerando il termine di presentazione delle offerte. Sarà un caso che il primo settembre 2015 il Comune di Bracciano si apprestava ad approvare il bilancio preventivo? Inoltre, anche se il codice appalti non detta alcun obbligo in questo senso, l’assenza di ogni riferimento alla gara sui siti istituzionali dei tre Comuni coinvolti, a nostro avviso desta qualche perplessità, poiché di fatto limita la possibilità di partecipazione.
Questo stesso bando fu ritenuto dal Collegio dell’organo di revisione di Bracciano “anomalo”, in quanto non rispettava i termini di efficacia, efficienza ed economicità del servizio farmaceutico. Inoltre il Comune di Bracciano, pur se sollecitato dall’organo di controllo, non ha attivato, al pari degli altri Comuni, nessuna attività di indirizzo e controllo sul Consorzio Coifal. Appare quanto meno singolare che nessun dirigente comunale responsabile del servizio, abbia esercitato un controllo preventivo in termini di legittimità del bando di gara, ed è altresì gravissimo che i revisori dei conti sottilineino che un bando non risponde ai principi fondamentali di efficacia, efficienza ed economicità.
Avete capito bene cittadini? E’ stato pubblicato un bando di gara che l'organo di revisione definisce in contrasto con gli interessi pubblici. Non potremmo allora aggiungere che i consiglieri del Coifal andrebbero rimossi, in quanto non tutelano gli interessi pubblici?
Andiamo avanti, ed ecco che un Consigliere Comunale di Gaeta emette una diffida ai tre Comuni consorziati Bracciano, Gaeta e Castel Madama, proprio per le modalità con le quali è stato redatto il bando di gara. Scendiamo poi nei dettagli, per far sapere alla cittadinanza chi siede nell’organo direttivo della Coifal farmaceutiche, e chi frequenta spesso le assemblee direttive e di consiglio.
La Costituzione avvenne il 13 Marzo del 2014, con una quota di partecipazione del comune di Bracciano al 50 percento, con un onere complessivo di 2.500,00 euro, e con una durata dell'impegno di 50 anni, con delibera firmata dalla D.ssa Biancamaria Alberi (citata poi in altro giudizio dalla Procura di Civitavecchia, per presunte false dichiarazioni e per dei “non ricordo” in merito a indagini interne al Comune, giudizio che ha portato alla condanna in primo grado di Roberto Razzino). I rappresentanti per il comune di Bracciano sono quattro persone: nel Consiglio d’Amministrazione troviamo l’avv. Massimiliano Lombardo (PD), residente a Bracciano e collaboratore presso la Cooperativa Trifoglio di Bracciano, e l’arch. Ivan Cristadoro, già in Commisione Ambiente, Territorio e Urbanistica, iscritto presso i Giovani Democratici di Bracciano, che sta attualmente restaurando il Duomo di Santo Stefano, edificio di culto cattolico di Bracciano. Il giorno 25 settembre 2015, presso la sede legale del Comune di Castel Madama in Corso Cavour 34, si è riunito il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Coifal, per accettare le dimissioni dalla carica di Consiglieri di Amministrazione dell’avvocato Lombardo e dell’architetto Cristadoro, nominando al loro posto i signori Claudio Valentini nato a Bracciano, responsabile territoriale (S.L.I.), e il signor Mancini Giovan Felice nato a Tivoli, residente presso il Comune di Castel Madama.
Tra i revisori dei conti, ci sono il dott. Leonardo Vitale, commercialista e Revisore Contabile presso gli uffici di piazza IV Novembre e il dott. Diego Rossi commercialista e Revisore Contabile presso lo “Studio Associato Bonato Dott.ssa Paola – Rossi Dr. Diego”, con sede in via Claudia 35. Nelle frequenti assemblee direttive e di consiglio della Coifal, presso Piazza XIX Maggio, 10 nel Comune di Gaeta, risulta sempre presente l’Assessore Rinaldo Borzetti nella qualità di delegato del sindaco di Bracciano Giuliano Sala, mentre solo in un’occasione troviamo il vice sindaco e assessore Giampiero Nardelli.
Quanto costerà il Consorzio alla comunità braccianese? tra viaggi, gettoni di presenza, attività amministrativa e quant’altro. Dal momento che il Consorzio Farmaceutico è proprietà anche di Bracciano, avrà almeno un utile? Per il momento, vista la fase di start-up, il consorzio Coifal presenta un bilancio senza movimenti significativi, chiuso nel 2014 con un totale tra passivo e attivo, pari a 6.579 euro, che evidenzia una perdita d’esercizio di 395,00 euro. Vedremo in futuro i risultati. – La nota del Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento conclude – Infine, torniamo a noi: a chi ha fatto comodovendere la farmacia comunale di Bracciano?"
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