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Bracciano, dopo la nota diffamatoria del Consigliere Tellaroli il Segretario Comunale si rivolge al Prefetto, alla Procura e ai Carabinieri

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BRACCIANO (RM) – Ha scritto alla Procura di Civitavecchia, al Prefetto e ai Carabinieri il Segretario Comunale di Bracciano che ha risposto all’ennesima nota diffusa dal consigliere pentastellato Marco Tellaroli lo scorso 24 agosto riservandosi il diritto di intraprendere ulteriori azioni.

Nella nota il consigliere M5s ha indirizzato un vero e proprio attacco al Segretario Comunale dottoressa Pamela Costantini, tramite una nota confusa e condita da richieste di chiarimento sull’affidamento dell’incarico della comunicazione istituzionale del Comune di Bracciano nonostante le determinazioni pubblicate dall’amministrazione dell’Ente siano chiare e non lascino spazio a fraintendimenti.

Eppure Tellaroli si è lanciato in fantasiose interpretazioni immaginando chissà quali scenari degni di film fantascientifici arrivando ad attaccare e diffamare un pubblico funzionario tramite la diffusione di un comunicato dal chiaro tenore politico.

Stessa cosa fece quando criticò altri organi istituzionali come la Corte dei Conti. Ma chi fa opposizione non dovrebbe sparare a zero su tutto e tutti ergendosi a paladino e vittima di chissà quale complotto oscuro. Ci vuole sempre rispetto dei ruoli e delle istituzioni.

Ma è bene riportare testualmente i passi con cui la dottoressa Costantini risponde per filo e per segno a Tellaroli: “Trovo alcune Sue affermazioni gravi – si legge tra l’altro nella nota del Segretario – diffamanti e tendenziose laddove dichiara che avrei eluso e non rispettato una graduatoria esistente. Nel dettaglio, Le specifico quanto segue:
– con determinazione n.108 in data 09.09.2019 veniva affidato, a seguito di procedura ad evidenza pubblica, l’incarico di ufficio stampa del Comune di Bracciano;
– con successiva determinazione n. 444 in data 10.03.2020, la determinazione suddetta veniva revocata. Il provvedimento di revoca cita chiaramente le motivazioni riportate in una comunicazione sindacale inerente lo svolgimento dell’incarico dalla quale si evince che nessuno degli obiettivi dell’incarico è stato raggiunto e che, oltretutto, in una situazione di emergenza locale e nazionale quale quella che l’Italia sta attraversando in questo periodo, l’ufficio stampa dovrebbe assumere un ruolo cruciale dal punto di vista delle informazioni e delle attività messe in campo dal Comune oltreché essere fonte primaria dell’informazione verso il cittadino, risultando invece completamente assente. Nel periodo specifico (marzo 2020), il Comune di Bracciano si trovava nella urgente necessità di garantire una informazione pedissequa, dettagliata ed immediata alla cittadinanza della situazione di grave emergenza sanitaria in corso.
– In considerazione di quanto sopra, con determinazione n. 534 del 31.03.2020, veniva affidato all’Associazione Agensal, nella persona del suo Presidente, previa offerta per l’espletamento del servizio, il nuovo e diverso incarico di implementazione della comunicazione istituzionale del Comune di Bracciano, cosa ben diversa dall’ufficio stampa (oggetto della precedente procedura di evidenza pubblica conclusasi, peraltro, senza la formazione di una graduatoria di merito alla quale dover attingere in caso di cessazione anticipata dell’incarico). Se quindi, Consigliere Tellaroli, solo leggesse meglio almeno l’ oggetto dell’incarico, trarrebbe in autonomia le dovute conclusioni”.

Il Segretario Costantini rivolgendosi a Tellaroli non usa troppi giri di parole e sostanzialmente nelle sue conclusioni, dopo aver spiegato l’ovvio e la confusione fatta dallo stesso Consigliere nel leggere le determinazioni comunali ha detto: “In conclusione, gentilissimo Consigliere Marco Tellaroli, sarebbe decisamente più proficuo leggere con attenzione i provvedimenti adottati e non criticarli grossolanamente. Il Segretario Comunale, funzionario prefettizio, non va considerato come parte di un sistema di illegalità del quale Lei, sovente e fino ad oggi sempre infondatamente, tenta con ogni mezzo ed affermazione di vestire il ruolo di giusto e probo condottiero”.

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Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

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I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

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