BRACCIANO (RM) – Conto alla rovescia per l’inaugurazione di domani del centro anziani di Bracciano mentre a giorni tornerà operativo anche l’auditorium.
Occorrerà invece attendere per la riapertura del campo sportivo, quest’ultimo, come specificato dal sindaco, dovrebbe infatti riaprire per il prossimo mese di settembre.
Strutture,
queste ultime, che non erano state trovate a norma dall’attuale amministrazione
guidata da Armando Tondinelli che ne aveva disposto la chiusura.
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“Riguardo il
campo sportivo un consigliere comunale di minoranza aveva presentato un esposto
– ha detto il primo cittadino durante l’intervista con Chiara Rai nel corso del
programma Officina Stampa di ieri – e il responsabile dell’area preposta dopo
aver effettuato un sopralluogo ha revocato l’agibilità della struttura”.
Una serie di
difficoltà burocratiche nel poter gestire l’impianto sportivo, scaturite dall’esposto,
ha portato quindi il sindaco, nel gennaio del 2018, a dover revocare tutte le
autorizzazioni con la conseguente chiusura dello stesso. Nel frattempo sono
stati svolti alcuni lavori migliorativi e a marzo 2018 è stato fatto un avviso
pubblico per la gestione del campo e della pista di atletica con esclusione degli
spogliatoi che non erano agibili e della palestra, ma nessuno ha partecipato
alla gara. A questo punto in Consiglio comunale è stato deliberato di prevedere
un project financing, una concessione e da pochi giorni è uscito il bando della
Città Metropolitana di Roma Capitale su linee guida dettate dall’amministrazione
comunale.
Qui sono
nate diverse polemiche a causa di una clausola che prevede l’esclusione per le
società di calcio che non hanno gestito situazioni simili nell’ultimo triennio.
Una clausola, quest’ultima, messa da Città Metropolitana e che di fatto esclude
le società di calcio del territorio.
Questa
clausola messa dall’Ente sovracomunale intende alzare il livello qualitativo
delle società che parteciperanno alla gara pubblica che devono necessariamente
dimostrare un’esperienza nella gestione di almeno tre anni.
“C’è
bisogno, io credo, – ha detto il sindaco Tondinelli – che a Bracciano vengano
ad operare professionisti di alto profilo, proprio per alzare il livello della
città di Bracciano. I cittadini devono sapere – ha proseguito Tondinelli – che fino
ad oggi le società che hanno gestito il campo sportivo, oltre che non dare
nulla al Comune, per anni hanno usufruito di contributi, che in alcuni periodi,
sono arrivati anche alla cifra di 60mila euro annui.”
Il sindaco
ha quindi voluto evidenziare il fatto che se dopo tanti anni di contributi ci
si è trovati con un campo sportivo non a norma significa che qualcosa non ha
funzionato.
Il bando in
questione si concluderà il prossimo 27 giugno e la previsione per la riapertura
della struttura è fissata al prossimo mese di settembre.
“Rimango
stupito di quelle società che oggi si lamentano – ha proseguito Tondinelli –
che a marzo 2018 non hanno partecipato all’avviso e che probabilmente avevano
altri interessi che non sono quelli del sindaco e della maggioranza del Comune
di Bracciano che è sempre l’interesse pubblico”.
Tondinelli
ha quindi inteso rispondere alle varie polemiche ribadendo che quello che conta
sono i fatti che corrispondono alla riapertura del campo a settembre, in regola
con tutte le autorizzazioni e soprattutto con una gestione che saprà
sicuramente valorizzare questa eccellenza del territorio a beneficio dei
bambini “che potranno giocare nella città dove abitano”. Il sindaco ha anche
precisato che l’amministrazione comunale ha preteso sul bando di calmierare i
prezzi in modo da renderli simili a quello che si è pagato fino ad oggi.
“Un buon
lavoro da amministratori, – ha concluso Tondinelli – che ancorché criticato da
chi pensa ancora che Bracciano sia la città di tanti anni fa, proseguirà per la
nostra strada perché l’interesse pubblico è preminente su tutto e soprattutto
il bilancio si sana anche con queste cose”.
Un “sindaco
militare” che di fatto ritiene necessario per il bene di Bracciano un certo
decisionismo, soprattutto dopo tanti anni di certi amministratori che hanno
portato ai risultati ben noti e che oggi, perlopiù sui social criticano l’amministrazione
comunale dimenticando che hanno lasciato 10 milioni di debito.
La ricetta
che sta portando ormai al traguardo del completo risanamento per la città, per
Armando Tondinelli, è quella del buon padre di famiglia: tagliando le spese che
andavano tagliate, facendo le gare come andavano fatte, non garantendo nessuno
e pretendendo che tutte le leggi che emana lo Stato vengano applicate all’interno
del Comune di Bracciano.
Prosegue senza sosta l’azione dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro impegnati in una sistematica e capillare attività di controllo del territorio tesa a garantire sicurezza e rispetto della legalità, soprattutto nel fine settimana, sia nei luoghi di maggiore aggregazione, frequentati dai giovani, che sulle strade per garantire anche una circolazione sicura.
La mirata attività preventiva è stata attuata con un massiccio numero di pattuglie del pronto intervento “112” dell’Aliquota Radiomobile ed ha consentito di denunciare alla Procura della Repubblica di Velletri un 33enne e un 60enne, entrambi di Valmontone, per guida in stato di ebrezza alcolica e di segnalare all’autorità prefettizia un 18enne di Paliano e un 59enne di Colleferro per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale non terapeutico.
I Carabinieri hanno poi elevato contravvenzioni ai sensi del Codice della Strada nei confronti di automobilisti indisciplinati. Nello specifico, sono stati sequestrati due veicoli senza l’assicurazione obbligatoria e sanzionati complessivamente 5 utenti della strada. In totale sono state ritirate 2 patenti di guida, decurtati 20 punti, e comminate sanzioni amministrative per circa 1.000 euro.
L’operazione dei carabinieri di Colleferro si inserisce in una più ampia attività di prevenzione disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Roma tesa sia al contrasto dell’illegalità diffusa in tutta la provincia che per mostrare ai cittadini la presenza visibile dello Stato.
Divieto di avvicinamento alla sua ex fidanzata. Questo il provvedimento adottato dal GIP di Velletri che ha preso atto dell’attività d’indagine portata avanti dai Carabinieri di Colleferro coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri nei confronti di un 28enne gravemente indiziato di atti persecutori.
La vittima si è rivolta ai militari della Stazione raccontando che il fidanzato, non accettando la fine della relazione con lei, avrebbe dapprima iniziato a pedinarla e controllarla negli spostamenti a propria insaputa (mediante applicativo sul telefono cellulare), poi in diverse occasioni l’avrebbe aggredita fisicamente cagionandole lividi e graffi al volto.
Tali condotte persecutorie si inasprivano nel fine settimana poiché il fidanzato manifestava stati di alterazione psicofisica, a suo dire, per il consumo di alcol e droga.
A supporto del quadro indiziario, sono risultati decisivi i certificati medici attestanti le lesioni riportate dalla vittima, i messaggi estrapolati dal telefono della vittima, il racconto dei testimoni che erano a conoscenza della sua relazione malata vedendola, in più occasioni, con evidenti segni di percosse ai quali venivano attribuite cause fortuite pur di non accusare il 28enne.
Ancora una volta la storia si è conclusa con l’emanazione del provvedimento da parte del Tribunale di Velletri che ha posto fine alle condotte denunciate dalla vittima che ha ritrovato la sua serenità.
Resta comunque alta l’attenzione dei Carabinieri sui casi di violenza di genere che hanno, come comune denominatore, episodi sentinella di pregresse liti o aggressioni fisiche a cui non segue, nell’immediatezza, nessuna denuncia da parte delle vittime.
MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, nottetempo, hanno svolto un’ampia attività di controllo straordinario volto alla prevenzione e alla repressione dell’illegalità nei comuni di Palombara Sabina e Fiano Romano. Nel corso delle attività, i Carabinieri hanno rintracciato e arrestato un cittadino della provincia di Roma sottoponendolo agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in esecuzione ad un decreto di carcerazione emesso dalla Procura di Roma. Hanno inoltre denunciato due cittadini albanesi, un 36enne trovato in possesso di alcune dosi di cocaina, materiali da confezionamento e oltre 1800 euro in banconote ritenute provento di attività illecita e un 30enne trovato in possesso di oltre 8 dosi di cocaina e 1.300 euro in contanti. Sempre gli stessi Carabinieri hanno denunciato per appropriazione indebita un cittadino colombiano di 22 anni, trovato alla guida di un’autovettura presa in prestito da un conoscente che non aveva mai più restituito. Poco più tardi, i Carabinieri hanno intercettato un furgone che era stato rubato qualche ora prima a Roma e lo hanno riaffidato al proprietario. Altre 5 persone infine, sono state sanzionate e segnalate alla Prefettura per il possesso di modica quantità di sostanze stupefacenti. Nel corso delle mirate verifiche, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno identificato 200 persone e controllato 140 veicoli, accertando violazioni amministrative al codice della strada di oltre 4.000 euro e ritirate 3 patenti di guida.