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Bracciano, flop per la manifestazione contro Tondinelli. Le forze dell’ordine arrivate su segnalazione degli organizzatori

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La smentita di polizia e carabinieri: “Non ci è arrivata nessuna segnalazione dal Comune”

BRACCIANO (RM) – Trentadue persone presenti, come riscontrabile dalla foto, a quella che è stata presentata dagli organizzatori come una grande manifestazione contro l’amministrazione guidata dal sindaco Armando Tondinelli attraverso cui sostanzialmente si sarebbero dovuti sollevare presunti disservizi sulle strade (viabilità) e sulla raccolta differenziata. Invece le 32 persone, tra cui alcuni provenienti da fuori e qualche anziano che già si trovava in piazza del Comune, si sono incontrate in una piazza vuota.

Un chiaro segnale da parte della cittadinanza di Bracciano

in un momento, tra l’altro, in cui il sindaco Armando Tondinelli, liberatosi dall’incubo del dissesto finanziario, ha avviato una serie numerosa di operazioni in cantiere per rilanciare Bracciano dopo un periodo animato da scandali e debiti per le casse comunali.

Come giustificare il flop della manifestazione?

E’ circolata la fuorviante voce che il “sindaco militare” abbia fatto schierare un task force di forze dell’ordine per mettere timore alle persone e disturbare quindi l’evento evitandone una partecipazione di massa.

Nulla di più falso. I redattori dell’Osservatore d’Italia hanno inteso vederci chiaro e hanno interpellato le stesse forze dell’ordine presenti sabato mattina dalle 8:00 alle 13:00 sulla piazza di fronte al Comune

Dalle forze dell’Ordine ci è stato confermato che c’erano trenta unità fra carabinieri e polizia e tutti smentiscono: “Non ci è arrivata nessuna segnalazione dal Comune”. E’ chiaro quindi il vano tentativo in extremis di screditare una amministrazione che in questo momento, tra l’altro, è impegnata nell’asfaltatura di ben 28 strade.

Poi provano a spiegare che quando ci sono le manifestazioni gli organizzatori debbono, almeno tre giorni prima, comunicare alla Questura di Roma il giorno, la data, la motivazione e il presunto numero di partecipanti alla manifestazione che si terrà.

32 il numero dei partecipanti alla manifestazione

E’ ovvio che il dispiegamento di forze dell’ordine è direttamente proporzionale al tenore della segnalazione effettuata dagli organizzatori.

Risultato? Un dispiego di unità militari e di polizia per un evento a cui hanno partecipato 32 persone e che invece sembrava volerne coinvolgere centinaia. Eppure non è stato difficile contarle.

Tradotto significa una spesa di soldi pubblici a carico dei cittadini in termini di sicurezza soltanto per presenziare ad una protesta che sostanzialmente è stata snobbata dall’intera cittadinanza eccetto i 32 presenti.

Addirittura, a seguito della segnalazione degli organizzatori, è intervenuto anche il reparto celere, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Bracciano, il Comandante della stazione di Bracciano, Il Nucleo operativo, il dirigente del commissariato di Civitavecchia che coordinava tutto il servizio.

Epilogo della vicenda?

E’ rimasto sguarnito il commissariato di Civitavecchia per permettere a tutte quelle forze dell’ordine di stare lì dalle 8:00 alle 13:00. E neppure avrebbero potuto allontanarsi perché la segnalazione degli organizzatori prevedeva una copertura di sicurezza per l’intera mattina. E se poi fosse successo qualcosa? Ma nulla. Scarsa partecipazione.

Forse la cittadinanza ha voluto dare un segnale all’amministrazione di Armando Tondinelli che la settimana scorsa aveva lanciato l’hashtagh #braccianononmanifesta.

Tra l’altro risulta che per il “sindaco militare” ci sia un particolare gradimento proprio perché “militare” e perché come spesso da lui affermato in questi due anni e mezzo ha portato e sta continuando a portare una ventata di legalità e uguaglianza di diritti per tutti, senza favorire amici e compagni di merenda.

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Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Monterotondo, arrestati gli “scassinatori” dei distributori di snack e bevande: si tratta di una coppia di conviventi

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L’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 29enne ed una 42enne, conviventi all’epoca dei fatti, gravemente indiziati di aver perpetrato molteplici furti avvenuti tra l’Agosto 2023 ed il gennaio 2024 nel comune eretino.

I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno individuato i due conviventi e ricostruito in maniera certosina il loro modus operandi; l’obiettivo dei due complici era l’incasso dei distributori di snack e bevande posti negli esercizi pubblici (palestre, supermercati ed in due occasioni, una stazione di servizio capolinea di autobus), divenuti oggetto di quotidiani assalti da parte degli indagati.

Il collaudato metodo prevedeva che la donna fungesse da palo mentre l’uomo si introduceva nell’esercizio pubblico e, previo danneggiamento del pannello anteriore del distributore, riusciva ad asportare i pochi spicci contenuti all’interno. Spesso, per muoversi da una parte all’altra i due utilizzavano auto rubate.

Le indagini condotte dei Carabinieri hanno permesso di acquisire, volta per volta, gli opportuni riscontri utili a corroborare la presunta responsabilità dei furti a carico di entrambi gli indagati, che non si erano limitati ai soli distributori di snack, ma avevano interessato un distributore di una farmacia, dal quale avevano prelevato 450 euro, ed il deposito degli attrezzi di una società multiservizi di Monterotondo, dal quale avevano asportato alcuni arnesi da lavoro.

Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo ed il costante coordinamento dei magistrati della Procura di Tivoli, unito al coraggio dei cittadini che hanno denunciato, ha permesso alla Procura di richiedere ed ottenere dal locale Tribunale l’ordinanza di misura cautelare a carico degli indagati, ai quali vengono contestati 6 episodi di furto in concorso, 3 episodi di ricettazione nonché l’ulteriore fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il carcera di “Rebibbia”, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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Carpineto Romano, la invita per trascorrere la notte con lui poi tenta di ucciderla

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I Carabinieri della Stazione di Colleferro coadiuvati dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, a conclusione di un’attività di indagine, hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.

A Carp9ineto Romano l’uomo nella serata di giovedì scorso aveva invitato nel suo appartamento una connazionale 31enne, senza fissa dimora, promettendole la somma di 100 euro per trascorrere la notte insieme.

Successivamente, l’uomo ricevendo dalla 31enne il rifiuto ad avere rapporti sessuali, prima l’aggrediva fisicamente poi la minacciava di morte ed infine tentava di scaraventarla dal balcone dell’abitazione con l’intenzione di farla precipitare dal secondo piano.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri e quello di un vicino connazionale, consentiva di accedere all’interno dell’appartamento, previa forzatura della porta, e mettere in sicurezza la donna che, prontamente veniva trasportata dal personale del 118 presso l’Ospedale di Colleferro, ricevendo una prognosi di giorni 5 e successivamente accompagnata presso un Centro Antiviolenza della provincia di Roma.

Per questo motivo, il 33enne, d’intesa con la Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto nel carcere di Velletri.

Ieri mattina, il G.I.P. veliterno ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere, in attesa del processo.

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