BRACCIANO: IL 60 PER CENTO DELL'OSPEDALE PADRE PIO E' INATTIVO

Movimento 5 Stelle Bracciano

Oggi possiamo dire che anche il nostro Ospedale non è più solo, lasciato in balia dei poteri scellerati della Presidenza regionale. Questa mattina i portavoce eletti alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica e in Regione Lazio (la deputata Grande e Porrello Consigliere Regionale del gruppo Movimento 5 Stelle), assieme ai ragazzi dei gruppi territoriali, hanno realizzato visite ispettive in vari Ospedali regionali per valutare le criticità dei Pronti Soccorso e raccogliere informazioni dai cittadini, dagli infermieri, dai medici, dai primari e dal personale amministrativo sull'emergenza sanitaria nel Lazio. Importantissima l’azione del M5S volta a mantenere l’informazione e l’attenzione, e raccogliere “materiale” per agire in ambito nazionale e regionale.

Se da un lato la desolante realtà ospedaliera deprime cittadini e attivisti, dall’altro possiamo mantenere la speranza grazie alla presenza rilevata di medici e infermieri straordinari, competenti e pieni di passione che sono costretti a fare i conti con un sistema al limite del collasso.

Negli ultimi anni il Padre Pio ha subito ingenti tagli; nonostante abbia un bacino di utenza che copre circa centomila abitanti, il 60% della struttura, nonostante sia stata costruita e finanziata con i soldi dei cittadini, è inattiva. Ovviamente la cosa crea notevoli disagi alla popolazione: i posti letto sono solamente cinquantotto e il personale ospedaliero è nettamente inferiore alle necessità di reparti e Pronto Soccorso. Inutile sottolineare lo stress degli addetti ai lavori e dei cittadini che si vedono costretti a trasferimenti obbligati per un ricovero per infarto, parto, visite pediatriche ecc.
Si vocifera che tutto questo stia accadendo per favorire lo sviluppo di altri poli ospedalieri che sulla carta risultano “comodi” per i cittadini ma che costringono gli utenti ad affrontare viaggi dai trenta ai sessanta (!) chilometri in caso di ricovero.

L’aspetto su cui ci soffermiamo in questo inizio d’indagine è sicuramente l’alta professionalità riscontrata che l’università italiana ancora ci garantisce, una professionalità che non viene sfruttata né presa minimamente in considerazione quando si tratta di scegliere tra un buon curriculum vitae e una manciata di voti.

La prima analisi ci induce a pretendere che l’Amministrazione Regionale autorizzi l’assunzione di tutto il personale medico, paramedico e di servizio che necessita la struttura.
In allegato pubblichiamo la circolare che spiega la difficoltà all’approvvigionamento della troponina (una proteina ad alto peso molecolare): il Laboratorio di Analisi dispone di una quantità limitata e può garantire soltanto l'esecuzione di venti determinazioni. Per informazione diremo che la Troponina I e il Pro BNP sono proteine in grado di segnalare le prime difficoltà delle cellule cardiache sottoposte a infarto o a intossicate da chemioterapici. La troponina è oramai da tutti riconosciuta come uno degl'indicatori d'infarto del miocardio più fedeli.